lunedì 23 febbraio 2015

FILM: Grease

Forse è scontato ma effettivamente era da un po' che non lo vedevo. E mi è mancato.
Il musical di Grease in italiano (Compagnia della Rancia) è il primo musical in assoluto che sono andata a vedere e penso che andassi in prima elementare. Era la prima volta che non mi sono addormentata a teatro e ho voluto comprare la cassetta da ascoltare in macchina per imparare tutte le canzoni a memoria. Poi ho comprato il film in cassetta e l'ho guardato parecchie volte.
Quando andavo alle medie (credo) ho visto il musical a teatro di nuovo ma questa volta era la tournée in inglese, quindi ancora meglio!
Solo una settimana fa mi sono resa conto che era da troppo tempo che non vedevo Grease e ho preso il DVD. Quindi adesso ne parlerò un po'.

Titolo: Grease
Regia: Randal Kleiser
Produzione: USA, 1978
Genere: musical
Ambientazione: USA, anni '50
Attori: John Travolta, Olivia Newton-John, Stockard Channing, Jeff Conaway



La storia si svolge in una scuola superiore, la Rydell High School. Nella scuola ci sono due "gruppetti" dei ragazzi e delle ragazze popolari che sono rispettivamente i "Thunderbirds" e le "Pink Ladies". Sandy, timida ragazza australiana, si è appena trasferita negli USA e inizia l'anno scolastico alla Rydell. Scopre che anche Danny Zuko, il ragazzo conosciuto durante l'estate, frequenta la stessa scuola. Inizialmente Danny vuole mostrarsi "duro" con i suoi amici e finge che Sandy sia stata solo una cotta estiva per lui, lei ci rimane male. Successivamente i due tornano insieme, fino a quando, al ballo della scuola, Danny trascorre il suo tempo con Cha-Cha, una sua ex.
Sandy non vuole perdonare Danny questa volta. Nel frattempo i Thunderbirds devono sfidare gli "Scorpions" una banda della scuola rivale e anche fra le Pink Ladies si scatenano novità: Rizzo, la leader del gruppo, pare che sia incinta ma non si capisce se il padre sia Kenickie, migliore amico di Danny. Durante tutto il tempo di lontananza fra i due, Danny pensa di diventare un "ragazzo per bene" per piacere di più a Sandy e Sandy decide di cambiare e assumere un look più ribelle.
Alla fine delle superiori tutti hanno fatto pace, si sono riconciliati anche Kenickie e Rizzo (che non è incinta) e tutti gli amici sperano di mantenersi in contatto anche dopo la fine della scuola, per tutto quello che hanno passato insieme.

Entrambi gli attori protagonisti erano già conosciuti prima di questo film, ma fu grazie a Grease se sono conosciuti da tutti ancora oggi. La colonna sonora è sicuramente ispirata agli anni '50 ma non mancano le superstar anni '70 tra i compositori, come Barry Gibb dei Bee Gees e Frankie Valli che in quegli anni era arrivato al successo con l'inizio della carriera solista.

Esiste anche un sequel (Grease 2) del 1982 ma dato che non ne avevo mai sentito parlare suppongo che non abbia raggiunto il livello del primo.

Ci sono molte differenze tra il film e il musical teatrale da cui è tratto (J.Jacobs - W. Casey) ma entrambi sono dei capolavori. Il musical teatrale che ho visto 2 volte (una in italiano e una in originale) rimane quello con la mia scenografia preferita.

venerdì 20 febbraio 2015

FILM: Il giardino delle vergini suicide

Titolo: Il giardino delle vergini suicide
Titolo originale: The Virgin Suicides
Regia: Sofia Coppola
Produzione: USA, 1999
Genere: drammatico
Ambientazione: Detroit, Michigan nel 1974
Attori: James Wood, Kathleen Turner, Kirsten Dunst, Josh Hartnett, AJ Cook, Hanna Hall

      

1974, quartiere residenziale di Detroit, Michigan. La famiglia Lisbon è composta dal sig. Lisbon (professore di matematica al liceo), la sig.ra Lisbon (estremamente bigotta) e cinque figlie bionde: Therese (17 anni), Mary (16 anni), Bonnie (15 anni), Lux (14 anni) e Cecilia (13 anni).
In famiglia è a madre che comanda, vietando alle figlie qualsiasi tipo di vita sociale mentre il padre non interviene per cambiare la situazione.
La madre decide di permettere alle figlie di organizzare una festa in casa solo dopo il tentativo di suicidio della figlia minore, Cecilia. Proprio durante la festa Cecilia tenta nuovamente il suicidio e questa volta ci riesce. Naturalmente la madre nega che si sia trattato di un atto volontario e anche con l'aiuto del prete riesce a "insabbiare" tutto e far finta che si sia trattato di un incidente; anche se tutti i vicini e i compagni di scuola sanno benissimo la verità.

Dopo questo tragico episodio le cose cambiano, ma davvero di poco. A Lux viene permesso di frequentarsi con un ragazzo (tra l'altro, il più popolare della scuola) ma le cose precipitano quando Lux rimane fuori una notte e torna a casa solo il mattino dopo. La madre è furiosa e le fa bruciare tutti i suoi dischi. Purtroppo questa "punizione" si estende anche sulle altre 3 figlie e non verrà loro più permesso di uscire di casa, nemmeno per andare a scuola.
I colleghi del padre chiedono lui delle assenze delle sue figlie ma lui fa finta di niente.
Le ragazze comunicano con appositi segnali con alcuni loro amici del quartiere, che poi sono anche le voci narranti della storia.

Anche se non scrivo il finale della storia penso che si possa dedurre dal titolo.

Poco da dire, è quasi un crimine non aver visto questo film finora.
Colonna sonora degli Air, da sentire assolutamente. Regia di Sofia Coppola. Ambientato negli anni '70, molto bene direi. Si vede che è stato fatto nel '99, c'è qualcosa in questo film che fa da "sottofondo anni '90", una specie di atmosfera che fonde gli anni '70 con la fine dei '90.

Tratto dal romanzo "Le vergini suicide" di Jeffrey Eugenides del 1993. Tra l'altro ho intenzione di leggere il libro in lingua originale prima o poi quindi aspettatevi che ne parli in futuro.

lunedì 9 febbraio 2015

LIBRO: Niente di nuovo sul fronte occidentale

Ho deciso di parlarvi di quest'opera anche se si tratta di una lettura scolastica. L'ho cominciata in settembre e leggendo un capitolo ogni tanto l'ho finita adesso. Ho portato avanti la lettura parallelamente in italiano e in lingua originale (tedesco).

Titolo: Niente di nuovo sul fronte occidentale
Titolo originale: Im Westen nichts Neues
Autore: Erich Maria Remarque
Pubblicazione: 1929
Genere: romanzo
Ambientazione: 1918, Prima Guerra Mondiale

    

Questo romanzo non è un diario di Remarque, anche se ci sono elementi autobiografici; il protagonista si chiama Paul e ha 19 anni.
Paul e alcuni suoi compagni di classe vengono persuasi dal loro professore a offrirsi volontari per andare a combattere nella Grande Guerra e difendere la loro patria.
Il gruppo di amici è inizialmente molto entusiasta ma una volta arrivati al fronte capiscono cosa sia davvero la guerra. Nulla di eroico: uno dopo l'altro gli amici di Paul muoiono e lui si domanda quale sia il senso della guerra.

Gli altri personaggi sono: Albert Kropp (compagno di classe di Paul, rimane con lui fino alla fine)
                                          Haje Westhus (19enne anche lui, ma non fa parte della classe, è il più "rude", si lega ai ragazzi della classe diventando loro amico ma muore verso la fine)
                                          Muller (compagni di classe di Paul, muore anche lui, era il più studioso)
                                          Katzinski "Kat" (è il più anziano del gruppo, già sposato con un figlio, faceva un po' da leader per i più giovani, a tutti dispiace molto quando rimane ucciso)
                                          Tjaden (fa parte del gruppo di amici ma non va in classe con gli altri, grande mangiatore, vuole vendicarsi con il perfido Himmelstoss, sopravviverà).

Remarque ha scritto un romanzo chiamato "La via del ritorno" nel 1931 che dovrebbe essere una sorta di sequel, infatti viene narrata la storia di Tjaden, personaggio sopravvissuto in questo romanzo.

Esistono anche due film tratti dal romanzo: "All'ovest niente di nuovo" del 1930 e "Niente di nuovo sul fronte occidentale" (film TV del 1979).

Questo romanzo è forse il più famoso in ambito di 1° guerra mondiale ai giorni nostri.
Consiglio a tutti di leggerlo cogliendo l'occasione del centenario, ma trovo che sia in realtà un semplice romanzo molto d'effetto che si adatti a qualsiasi situazione in cui l'uomo si trova di fronte ad una guerra. Le vicende di Paul sono narrate in prima persona e sono le vicende di un ragazzo di 18 anni che pensava di trovarsi una bella avventura e invece si trova spiazzato di fronte a tanto orrore e a tanta morte.

venerdì 30 gennaio 2015

LIBRO: Girl Online

Titolo (originale): Girl Online
Autore: Zoe Sugg
Pubblicazione: 2014
Genere: romanzo
Ambientazione: Brighton e New York, presente

     

Premetto che il libro esiste solo in lingua originale, ovvero inglese e che l'ho ordinato su internet perché nelle librerie non si trova (almeno io non l'ho trovato).

Siccome guardo i video di Zoella ho pensato che avrei potuto leggere il libro, se non altro per curiosità. Ve lo dico subito, sono rimasta delusa. Non che avessi alte aspettative però anche quando te l'aspetti ci rimani male comunque (parlo del finale).

La storia parla di una ragazzina inglese che tiene un blog su ciò che le capita quotidianamente, Penny. Un giorno, a causa del lavoro dei suoi, deve trascorrere un periodo a New York. Qui conoscerà Noah, un ragazzo fantastico di cui si innamora, lui ricambia e tutti felici e contenti. Noah però si rivela essere una persona che nessuno avrebbe mai immaginato che fosse (o almeno questa era l'intenzione).

Tralasciamo ora tutte le voci che parlano di un Ghostwriter (non perché non ci creda, anzi perché credo che non ci sia da stupirsi!) e pure tutti i record di vendite infranti (che sono anche scontati, data la larga presenza di Zoe Sugg su internet).

Lo stile di scrittura è semplice e non sarebbe neanche male, se non fosse per l'esagerazione nei dialoghi tra Penny e Noah. Per quanto riguarda la trama invece, a prima vista sembrerebbe che il difetto principale è quanto sia scontata! Pensandoci meglio non è questo ciò che mi ha fatto non-apprezzare il libro, piuttosto le situazioni e i personaggi inverosimili: una blogger con dei genitori wedding planner che viaggiano negli USA, il migliore amico di Penny che vive praticamente oltre al muro della stanza (le de stanze confinano), le sfortune della protagonista (attacchi di panico, situazioni imbarazzanti in pubblico, perde tutti gli amici...dai neanche al più sfigato della scuola non succederebbero tutte queste cose insieme!), il viaggio dei sogni a New York con tanto di principe azzurro che appare magicamente nell'albergo dove sta la famiglia di Penny.
E tante altre cose che evito di spoilerare per chi fosse interessato a leggerlo.

Non è per niente verosimile, è tutto un po' troppo esagerato. Non sdolcinato, ma i vari aspetti non stanno in piedi uno con l'altro. Non è equilibrato più che altro.
Poi sarebbe carino sapere se almeno l'idea della storia è stata di Zoe, perché avuta quella non le sarebbero servite grandi capacità da scrittrice per mettere in piedi una storia del genere.

sabato 24 gennaio 2015

FILM: Boyhood

Titolo: Boyhood
Titolo originale: Boyhood
Regia: Richard Linklater
Produzione: USA, 2014
Attori: Ellar Coltrane, Lorelei Linklater, Patricia Arquette, Ethan Hawke



"Boyhood" è stato girato nel corso di 12 anni, dal 2002 al 2013 circa.
Esistono già film girati nel corso di più anni ma questo è qualcosa di diverso e unico perché gli attori sono sempre gli stessi e la storia gira attorno ai loro cambiamenti nel corso di questi 12 anni.

Il protagonista Mason all'inizio è un bambino di 6 anni che cresce fino a diventare un adulto, pronto a lasciare la casa e la famiglia per andare all'università.
Gli attori principali (soprattutto i familiari di Mason) rimangono dall'inizio alla fine del film, mentre alcuni solo appaiono per un paio di anni (amici e fidanzati della madre).
Gli attori sono tutti bravissimi, dal primo all'ultimo, sia che siano famosi come nel ruolo dei genitori, sia che siano dei perfetti sconosciuti e magari anche molto giovani.

La cosa bella è che non solo gli attori sono sempre gli stessi e ogni anno si riunivano per filmare alcune scene ma tutta la troupe è sempre la stessa, questo contribuisce a dare un'atmosfera totalmente uniforme alla storia e alle riprese.

Molto interessante anche la presenza di molti "indizi" che fanno capire in che anno è ambientata quella scena, altro elemento di continuità del film. Le scene girate in anni diversi si susseguono fluidamente, senza stacchi o pause.

Personalmente l'ho trovato bellissimo, e non solo per tutta questa serie di caratteristiche geniali. Soprattutto mi ha colpito un sacco non appena mi sono resa conto che avevo praticamente l'età di Mason e che tutti gli eventi esterni alla sua vita (attentato alle torri gemelle, elezioni di Obama, uscita dei libri di Harry Potter, High School Musical e così via) sono successi a me esattamente quando succedevano a lui in un certo senso. Anche io avevo gli stessi giocattoli, mi vestivo come la sorella di Mason, Samantha e tutta una serie di somiglianze fino ad arrivare anche a situazioni molto simili alle mie, proprio nel corso dell'infanzia/adolescenza tante cose coincidevano. Mi ha davvero colpito questa cosa perché mi sono davvero sentita Mason, e ho riflettuto su tutte queste situazioni simili che più o meno ho vissuto anche io alla sua stessa età e in quel determinato anno. E' stato davvero incredibile capire come tutto ciò che succedeva a lui sembrava tanto (quante cose possono succedere in 12 anni nella vita di un ragazzino che diventa adulto!) e quando penso al mio passato non sembra per niente che mi siano successe davvero tutte quelle cose!

6 nomination agli Oscar 2015 e 3 Golden Globes vinti come "Miglior film drammatico", "Miglior regista" e "Miglior attrice non protagonista" a Patricia Arquette.

Chiunque dovrebbe vedere questo film almeno una volta nella vita, ma se avete anche voi l'età di "fine superiori-inizio università" guardatelo adesso, è davvero incredibile quanto la mia o magari vostra infanzia/adolescenza sia stata uguale a quella del protagonista.

martedì 20 gennaio 2015

GLEE | Terza Stagione

Per Natale 2014 mia sorella mi ha regalato il cofanetto dei DVD della terza stagione di Glee, che abbiamo iniziato a guardare insieme già dal giorno successivo. Tra dicembre e gennaio l'abbiamo finita e adesso è arrivato il momento di scrivere un post, come avevo fatto per le altre due stagioni precedenti.
Mentre le prime due stagioni le conoscevo già bene, la terza non l'avevo vista bene in TV quando l'hanno trasmessa un paio di anni fa, avevo visto solo alcuni episodi sparsi ed essendo passati più di due anni, abbiamo deciso di guardarla come si deve.


La terza stagione, per molti personaggi, coincide con l'ultimo anno delle superiori. Questo non vuol dire che tutti abbiano ben chiaro cosa fare nel futuro: Rachel e Kurt sono decisi ad andare a New York per fare musical, Finn non ha idea ma intanto sta con Rachel, Mercedes sta con Shane (giocatore di football), Mike non sa se andare a Harvard o a Stanford perché i genitori non lo lasciano seguire il suo sogno di ballerino. Altri personaggi come Artie, Tina e personaggi minori sono di un anno più piccoli. Sam si è trasferito quindi non appare inizialmente, e così anche per Lauren Zizes. Assistiamo ad un inizio anno di Quinn come punk, ma poi ritorna normale. Will, come ogni inizio anno è a corto di membri e riesce solo a far entrare Sugar, una ragazza stonata ma ricca che finanzia il Glee. Blaine si trasferisce nelle Nuove Direzioni per stare vicino a Kurt. Rachel e Kurt si preparano per l'audizione alla NYADA mentre Puck e Quinn vogliono essere più presenti nella vita della figlia.
Per un breve periodo si crea un glee club parallelo diretto da Shelby, di cui fanno parte tutti quelli esclusi dalle Nuove Direzioni, come Sugar, Mercedes, le cheerleader... a causa di litigi riguardanti il musical "West Side Story" che avrebbero dovuto mettere in scena. Sue e Burt (padre di Kurt) si candidano come membri del congresso per l'Ohio, l'una contro- e l'altro a favore dell'insegnamento dell'arte nelle scuole. Brittany ospita a casa sua un ragazzo irlandese arrivato per uno scambio culturale, chiamato Rory Flanagan, che entrerà al Glee sotto consiglio di Finn, suo unico amico.
Burt vince le elezioni contro Sue, il musical si farà e il regista sarà Artie. Puck ha una breve relazione con Shelby. Sebastian, un nuovo membro degli Usignoli, perseguita Blaine che però dirà di non essere interessato perché già impegnato con Kurt. Inizia la campagna dei rappresentanti d'istituto e tra gli sfidanti ci sono Brittany, Kurt e Rachel: vincerà Brittany. L'omosessualità di Santana viene resa pubblica per un "equivoco" e lei è in un primo momento molto aggressiva, venendo anche rifiutata da alcuni suoi familiari. Rachel viene sospesa per aver truccato le elezioni, cercando di favorire l'amico Kurt, dopo essersi ritirata. Sue e la coach Beiste sono rivali in amore per un periodo. Rachel e Finn si recano da Sam per convincerlo a ritornare al Glee, ospitandolo a Lima. Arrivano le provinciali e Rachel è ancora in sospensione, le Nuove Direzioni vinceranno comunque e poi si riuniranno. Anche in questa stagione c'è l'episodio di Natale a tema, che secondo me è il migliore episodio natalizio finora. La coach Beiste si sposa, Will chiede a Emma di sposarlo e lei ovviamente accetta. Finn sembra aver chiaro il suo futuro: vuole arruolarsi per diventare come il padre mai conosciuto, ma quando la madre gli rivela che non è morto valorosamente in battaglia bensì di overdose, Finn è sconvolto ma prende una decisione, chiede a Rachel di sposarlo. Segue un episodio dedicato interamente a Michael Jackson, peccato che anche gli Usignoli vogliono prepararlo per la fase successiva. Dopo una sfida, Sebastian ferisce Blaine ad un occhio e sarà costretto ad operarsi. Sam e Mercedes scoprono di provare ancora qualcosa l'uno per l'altra. Kurt viene chiamato alla Nyada per un provino e parecchio più tardi, anche Rachel. Nonostante molti non appoggiano il matrimonio tra Finn e Rachel, lei accetta. Il preside convoca Will, mettendo in discussione le sue conoscenze della lingua spagnola come professore, lo invita a prendere ripetizioni da un certo David Martinez (niente di meno che Ricky Martin), alla fine di un episodio dedicato alla musica latina, David diventa prof di spagnolo e Will di storia. Mercedes si sente in colpa per aver tradito Shane e lo lascia ma non si metterà con Sam, considerando questa mossa scorretta. L'episodio di San Valentino vede la coppia "Finchel" che rivela ai rispettivi genitori la propria intenzione di sposarsi, questi escogitano un piano per opporsi senza ferire i figli. Kurt ha un ammiratore segreto che si rivela essere Karofsky. L'omosessualità di Karofsky esce allo scoperto e lui tenta il suicidio, venendo salvato dal padre. I professori e anche i ragazzi sono sconvolti e perfino Sebastian decide di diventare buono. Arrivano le regionali e le Nuove Direzioni vincono, seguito dal matrimonio tra Finn e Rachel che sarà sospeso a causa di un incidente in macchina di Quinn mentre vi si recava come damigella. Sue sta per avere una figlia tramite inseminazione artificiale, Artie aiuta Quinn (è costretta sulla sedia a rotelle) e Joe, un ragazzo religioso della scuola, entra a far parte del Glee. Kurt e Mercedes aiutano la star della squadra avversaria per permettergli di potersi esibire vestito da donna, come lui vorrebbe. Segue un episodio dedicato alla "Febbre del Sabato sera" e uno dedicato alla scomparsa di Whitney Houston. La coach Beiste è vittima di violenza domestica e viene aiutata da Sue. Il padre di Puck si fa vedere dopo molto tempo nella vita del figlio e questo lo convincerà a provare con tutto se stesso a prendere il diploma, per diventare qualcuno nella vita. Brittany, come rappresentante d'istituto, decide che il tema del ballo scolastico sarà la preistoria e Quinn verrà eletta come reginetta, passando però la corona a Rachel. Per un episodio Tina sbatte la testa e vedrà tutti i suoi amici con le personalità invertite, Rachel sta male perché l'audizione per la Nyada non è andata bene ma pensa di rimediare invitando la preside alle nazionali, Puck viene promosso grazie alla Beiste. Alle nazionali anche Jesse pensa a sostenere Rachel nel suo tentativo di entrare alla Nyada. Le Nuove Direzioni vincono e Schuester diventa miglior professore dell'anno. Mentre molti si preparano a lasciare il liceo, Puck e Quinn si mettono assieme. Brittany sarà l'unica bocciata tra quelli dell'ultimo anno. Kurt non verrà preso alla Nyada a differenza di Rachel, anche Finn non viene preso alla sua università; deciderà di arruolarsi.

Dalla quarta stagione non ho più visto neanche un singolo episodio e non so come sarà con alcuni all'università e altri che ancora continuano il liceo; spero che la maggior parte dei personaggi rimanga comunque. Finora non l'ho mai voluta vedere per via della morte di Finn (o meglio, di Cory) ma ora che ho anche il cofanetto della quarta, ovviamente mi toccherà vederla :)

domenica 18 gennaio 2015

FILM: La vita è meravigliosa

Titolo: La vita è meravigliosa
Titolo originale: It's a Wonderful Life
Regia: Frank Capra
Produzione: USA, 1946
Genere: drammatico, fantastico
Attori: James Stewart, Donna Reed, Lionel Barrymore



Classicissimo film hollywoodiano, solitamente guardato nel periodo di Natale (in cui anch'io l'ho visto quest'anno per la prima volta) è tratto dal racconto "The Greatest Gift" del 1939 scritto da Philip Van Doren Stern.

Il protagonista è George Bailey, la cui vita viene seguita dall'infanzia fino all'età adulta tramite una serie di flash-forward, o meglio, di ellissi, che porteranno la storia al punto del suo suicidio. Il suo angelo custode, che lo aveva da sempre seguito dal cielo, decide di scendere in terra per impedire a George di suicidarsi, mostrandogli la vita di tutti coloro che conosce come sarebbe stata se lui non fosse mai esistito.

Già solo per la storia consiglio di vedere questo film che per temi e per livello di qualità è assolutamente attuale anche se realizzato nell'immediato dopoguerra. Gli attori sono bravissimi anche se all'inizio ho avuto qualche difficoltà a capire l'italiano dei doppiatori per la voce che avevano. Ho iniziato a vederlo in italiano con i sottotitoli in italiano ma mi sono presto abituata così li ho tolti.

Il film si è guadagnato la nomination a 5 oscar senza però vincerne nessuno, vinse invece un Golden Globe per il miglior regista. Vinse premi come migliore film straniero e tutt'ora viene incluso nelle classifiche dei film migliori di tutti i tempi.

La grande fama che ha raggiunto l'ha fatto entrare nella cultura popolare: il bacio tra George e sua moglie viene definito uno dei migliori baci nella storia del cinema; l'utilizzo della tecnologia per l'effetto speciale della neve era modernissimo per l'epoca e anche il tema era sfruttato come esempio da mostrare a coloro che avevano tentato il suicidio.
Vista la quantità di suicidi (o tentati suicidi) che soprattutto un paio d'anni fa aveva raggiunto picchi incredibili, sembrerebbe opportuno che più persone conoscano questo capolavoro. Consiglio quindi a chiunque di procurarsi questo film e di guardarlo magari il prossimo Natale e riflettere sul messaggio che vuole dare.