Lunedì 4 settembre 2017 - sesta giornata alla Mostra del Cinema di Venezia
La mia sesta giornata al Lido di Venezia è stata piuttosto breve, con soli 2 film visti, entrambi alla mattina. Per riuscire a recuperare nel poco tempo a disposizione ben due pellicole, la prima proiezione è stata quella delle 8.30 in PalaBiennale (luogo e ora fanno intuire la mia categoria di accredito) per vedere il film francese in concorso quest'anno a Venezia74 La Villa di Robert Guédiguian.
La "villa" del titolo si trova di fronte al mare in una località nei pressi di Marsiglia e appartiene ad un anziano signore. L'ictus che lo ha colpito porterà i suoi tre figli a tornare a casa e, per loro controvoglia, a riunirsi al capezzale del padre. Armand, il maggiore, è colui che più è rimasto attaccato alle radici, in effetti gestisce il ristorante di pesce che prima era stato dei genitori. Anche Joseph si aggira sulla sessantina ma la sua voglia di giovinezza non è mai passata, aspirante scrittore, ex militante di sinistra, porta con se alla Villa la fidanzata molto più giovane di lui. Infine c'è Angèle, figlia minore, celebre attrice teatrale che a Marsiglia lascia soltanto brutti ricordi, ha lasciato controvoglia la sua nuova vita che si è costruita a Parigi.
Presupposti senza dubbio essenziali, lineari, realisti. Intreccio dai risvolti personali ed esistenzialisti.
Indubbiamente ogni personaggio si trova a fare i conti con il proprio passato perché è il motivo che li ha portati ad allontanarsi. Ora però si trovano davanti ad un compito ancora più difficile: cercare di gestire il futuro, prospettiva già difficile di per sé vista la situazione presente. La componente primaria del futuro è sempre la stessa: l'inevitabile imprevedibilità. Il piccolo centro marittimo verrà scosso da eventi importanti ravvicinati, tra drammi domestici nella casa dei vicini e l'arrivo di profughi dal Mediterraneo.
La vera protagonista di questo lungometraggio è la cosiddetta "terza età" che ha effettivamente pervaso tutte le giornate della Mostra del Cinema 2017. Pensiamo alla coppia Jane Fonda - Robert Redford, pensiamo a Helen Mirren e Donald Sutherland, ma soprattutto l'iconico ritratto di Charlotte Rampling in Hannah.
L'omaggio a questa tematica passa anche attraverso la giovinezza, con un omaggio alla pellicola del 1985 del regista, Ki lo sa, con gli stessi protagonisti durante uno spensierato viaggio in macchina, giovanissimi.
Passato e futuro sono i motori che portano avanti le vite nella storia narrata da Guédiguian, con un sottofondo ad un altro tema caro al regista, la politica, che agisce nelle vicende dei protagonisti come una divinità del fato, il destino che influisce sulla vita delle persone cambiandone il corso per sempre.
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