sabato 21 novembre 2015

FILM: L'impero colpisce ancora

Il mese di novembre finora è stato abbastanza produttivo contando che nella prima settimana ho pubblicato ben tre post) quindi vediamo di mantenerlo così. Prima però volevo dirvi una cosa, tralasciando Lizzie McGuire dato che il post l'ho scritto tempo fa, Woman in Gold l'ho visto al cinema e sicuramente mi è piaciuto molto eccetera ma Empire Records mi ha lasciato un impatto talmente grande che non riuscivo a vedere più alcun film o episodio di serie Tv in assoluto; quindi Empire Records smaltito (anche se non del tutto) andiamo avanti con una serie che avevo iniziato in un periodo critico (maturità), ovvero quella di Star Wars / Guerre Stellari, se volete leggere riguardo al primo episodio vi rimando all'unico post che ho scritto in giugno. (Quando ho iniziato a scrivere il post non avevo ancora pubblicato "Misterioso omicidio a Manhattan").

Titolo: L'impero colpisce ancora
Titolo originale: The Empire Strikes Back
Regia: Irvin Kerschner
Produzione: USA, 1980
Genere: fantascienza
Attori: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Alec Guinness

Secondo film della trilogia originale e penultimo invece se si calcolano i film in ordine di narrazione, altrimenti è il secondo in ordine di uscita/produzione.

Il titolo completo definitivo e finale è Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora.



Ambientato 3 anni dopo rispetto al film precedente (Guerre Stellari) Dart Fener e l'intero Impero Galattico sono alla caccia di Luke Skywalker e dei suoi alleati ribelli Leila Organa e Ian Solo. Mentre questi ultimi scappano dal nemico, Luke completa il suo addestramento da cavaliere Jedi presso l'anziano maestro Yoda. E' collettivamente considerato il film migliore della saga, il più bello, il più importante, anche se all'epoca non venne così caldamente accolto e George Lucas riscontrò numerose difficoltà nel produrlo.

L'alleanza Ribelle composta da Luke Skywalker, la principessa Leila Organa, Ian Solo, Chewbecca, e i droidi D-3BO e C1-P8 si è rifugiata sul pianeta ghiacciato Hoth in seguito alla battaglia di Yavin svoltasi 3 anni prima. Dart Fener vuole eliminarli, specialmente dopo la distruzione della Morte Nera, la sua arma più grande. Inizialmente Luke viene rapito ma poi anche salvato dai suoi amici e riceve un messaggio da parte di Obi Wan, ovvero di recarsi dal Jedi Yoda per finire l'addestramento. Purtroppo il loro nascondiglio viene individuato da un droide spia e Dart Fener manda le sue truppe sul pianeta di Hoth per cercare di annientare definitivamente i ribelli, i quali a loro volta si sono accorti di essere stati scoperti e stanno quindi evacuando la base. Scoppia la Battaglia di Hoth ma i ribelli riescono a salvarsi scappando sulle loro astronavi. Ian e Chewbecca scappano sulla loro navetta, il Millennium Falcon, e fanno salire anche la principessa e D-3BO che stavano coordinando la fuga. Nel frattempo Luke e C1-P8 si recano da Yoda. Nella loro fuga Ian, Leila e company arrivano sul pianeta Bespin, nella città delle Nuvole, dove incontrano Lando Calrissian, amministratore locale e vecchio amico di Ian, che però si rivelerà manipolato da Fener in quanto li consegna al lord Oscuro poco dopo il loro arrivo. Quando Dart Fener entra in possesso di Ian decide di provare su di lui alcuni "esperimenti" di ibernazione che vuole mettere in atto su Luke quando lo catturerà e...finalmente assistiamo alla dichiarazione d'amore di Leila a Ian! Purtroppo Ian viene portato dal cacciatore di taglie Jabba the Hutt ma Lando riesce a portare in salvo Leila, Chew e D-3BO. Purtroppo anche Luke cade nella trappola della città delle Nuvole e arriva così a combattere direttamente con Dart Fener che però non lo uccide, anzi gli rivela di essere suo padre e gli propone di regnare assieme sulla galassia. Luke, completamente sconvolto, sta per arrendersi/darsi per vinto ma riesce a resistere e a mandare un messaggio a Leila che torna indietro a riprenderlo. Una volta salvo, Luke chiede a Obi perché non gli avesse detto chi era il suo vero padre e quando tutti sono in salvo, Chewbecca e Lando partono alla ricerca di Ian Solo.

Come è stato possibile constatare nel 2010, con la pubblicazione delle sceneggiature del film, l'idea di Dart come padre di Luke non fu presente già dall'inizio. George Lucas affidò la scrittura a L. Brackett, scrittrice di fantascienza, ma essendo poco soddisfatto del lavoro da lei svolto, decise di chiederle una riscrittura ma lei morì poco dopo. La sceneggiatura sarà di L. Kasdan ma il nome della Brackett apparirà nei titoli di coda come ringraziamento. Inoltre, per chi si stesse chiedendo come mai non fu George Lucas stesso a dirigere il film, in realtà lui svolse un attento ruolo di supervisore ma scelse di affidare la regia al suo insegnante I. Kerschner, per cui evidentemente provava stima e fiducia. Anche lo sviluppo del personaggio di Yoda avvenne solo in un secondo momento. Il film uscì nel maggio del 1980 ma i lavori di produzione partirono già dal '78, subito dopo il primo film.

Venne mantenuta l'idea di avere accento britannico per i cattivi e americano per i buoni, con alcuni attori che vennero proprio doppiati per fargli assumere l'accento desiderato. Per quanto riguarda gli attori/personaggi sono poche le scene in cui l'attore Mark Hamill doveva interagire con altri attori in carne ed ossa e lavorò solo per la maggior parte del tempo. I problemi non furono pochi: Hamill restò in parte sfigurato da un incidente d'auto, Carrie Fisher (principessa Leila) ebbe problemi con la droga. D'altra parte abbiamo sempre Harrison Ford nei panni di Ian Solo che collabora molto con il regista in alcune scene; Billy Dee Williams nei panni del nuovo personaggio Lando Calrissian è stato scelto perché di colore, per evitare possibili voci di razzismo. Vanno ricordati anche Frank Oz, addetto all'animazione, al doppiaggio, alla gestione di Yoda; e naturalmente Kenny Baker per quanto riguarda il droide C1-P8 e Anthony Daniels per il droide D-3BO, unico attore a comparire in tutti i film della saga, anche se nessuno di questi tre si vede in faccia naturalmente (insieme a loro anche Peter Mayhew per Chewbecca anche se lui aveva comunque più parti cruciali anche se non parla). Per finire di nominare il cast abbiamo Boba Fett (Jeremy Bulloch), Dart Fener (David Prowse), imperatore Palpatine (Elaine Baker) e Obi-Wan (Alec Guinness).

Non serve nemmeno commentare la colonna sonora, basta dire due parole: John Williams.

domenica 15 novembre 2015

FILM: Misterioso omicidio a Manhattan

Titolo: Misterioso omicidio a Manhattan
Titolo originale: Manhattan Murder Mystery
Produzione: USA, 1993
Regia: Woody Allen
Genere: thriller/commedia
Attori: Woody Allen, Diane Keaton, Jerry Adler, Lynn Cohen, Alan Alda, Anjelica Huston
Ambientazione: New York, 1993 (contemporanea)



Avevo già visto questo film circa 3 o 4 anni fa ma non me lo ricordavo quasi per niente, e così ieri sera (non ero in gran forma e sono rimasta a casa) l'ho visto e mi sono ricordata quanto mi piacciano i film di Woody Allen. Probabilmente dal blog non emerge perché credo finora di avervi solo parlato di un suo film, Hollywood Ending, ma in realtà ne ho visti molti altri suoi, solo che è passato troppo tempo.

Questo film di Woody Allen (con "di" Allen intendo scritto, diretto e interpretato da lui) è un giallo/thriller, in cui i protagonisti si trovano a dover risolvere un omicidio, ma come tutti i suoi film non manca mai l'impronta di commedia. Il film è un classico di Allen, per la presenza di Marshall Brickman come co-sceneggiatore e con la partecipazione di Diane Keaton come co-protagonista (anche se non si sono mai sposati, Allen considera Diane come la donna della propria vita, nonostante abbiano formato una coppia solo negli anni '70).

I protagonisti sono proprio la coppia Allen-Keaton, nei panni di Larry e Carol Lipton. Conoscono casualmente in ascensore una coppia di anziani che abitano nell'appartamento vicino al loro, i coniugi House. Il giorno seguente si scopre che la signora House ha avuto un infarto ed è morta ma il recente vedovo non sembra essere troppo sconvolto e così Carol si insospettisce, teorizzando che sia stato lui l'assassino e inizia a diventare ossessionata col risolvere il caso. Inizialmente Carol viene appoggiata solo dall'amico Ted, poi convincono anche Larry, il quale coinvolge Marcia Fox, una scrittrice che li aiuterà a risolvere il caso.

Ci sono varie citazioni cinematografiche care a Woody Allen, sia per battute che proprio per "proiezione" di vere e proprie scene in forma di omaggio, verso la fine del film.

domenica 8 novembre 2015

FILM: Woman in gold

Ho appena pubblicato il post su Empire Records, film che sono stata troppo tempo per vedere per i mille problemi che ho in questo periodo ma ieri sera ho trovato il tempo di andare al cinema a vedere questo bellissimo film!

Titolo (originale): Woman in gold
Produzione: UK, 2015
Regia: Simon Curtis
Genere: drammatico
Attori: Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons
Ambientazione: Los Angeles 1998 - Vienna, anni '30



Innanzitutto si tratta di una storia vera, realmente accaduta anche se credo con qualche modifica come sempre accade nella trasposizione cinematografica.
Protagonisti sono Maria Altman, ragazza ebrea di Vienna scappata dai nazisti e fuggita in America, dove vive a Los Angeles nel 1998. Interpretata dalla mitica Helen Mirren (conosciuta senz'altro per il film "The Queen" nei panni della regina Elisabetta) nel 1998 e per le parti invece di lei da giovane, interpretata da Tatiana Manslay. Il co-protagonista è l'avvocato Randol Schönberg, nipote del compositore austriaco, che deve combattere la causa della sua cliente Maria Altman per recuperare e possibilmente rientrare in possesso del famoso quadro di Gustav Klimt "Ritratto di Adele Bloch-Bauer" che non era altro che la zia di Maria. La storia di questo quadro è simile purtroppo al destino di molte opere d'arte possedute dalle famiglie ebree (e non solo) e confiscate dai nazisti ai tempi della guerra, e mai più restituite ai legittimi proprietari: il dipinto era esposto alla galleria del Belvedere a Vienna e veniva peraltro intitolato semplicemente "Woman in Gold", celando la vera identità del ritratto.

Il film è uscito in edizione originale già in aprile, quindi è da quella volta che aspettavo di vederlo anche nei cinema italiani e finalmente ci sono riuscita. Tra l'altro il trailer l'avevo già visto tra fine 2014 e inizio 2015, per cui ero davvero troppo interessata a vederlo anche perché conosco abbastanza bene alcuni luoghi di Vienna in cui il film è stato girato e quindi è stato molto bello rivederli.

Ryan Reynolds compare nei panni di Randol Schönberg e devo ammettere che la prima volta che ho saputo che era nel film non l'avevo neanche riconosciuto! Per quanto riguarda Helen Mirren, niente da dire, ma ogni volta che la vedo non riesco a evitare di pensare che sia la regina. Anche nei ruoli minori abbiamo attori della portata di Katie Holmes, Elizabeth McGovern e altri nomi noti, mentre nel ruolo di Hubertus Czernin abbiamo l'attore tedesco Daniel Brühl, che per chi non lo ricordasse è il protagonista di Goodbye Lenin.

Le differenze rispetto alla realtà ci sono e, a quanto pare, il ruolo che il giornalista Hubertus Czernin ha avuto nella vicenda è stato parecchio più importante di come viene riportato qua. Inoltre è stato fatto notare che all'epoca di questa vicenda Czernin non era ancora a conoscenza del passato nazista di suo padre, cosa che ha scoperto solo in un secondo momento. Infine, la scena di Maria che dice addio ai genitori sembra non essere andata proprio così, nel senso che il padre era già morto quando Maria scappa dall'Austria.

In generale ho trovato il film molto ben fatto, tutti gli attori dal primo all'ultimo bravissimi a recitare la loro parte e adatti al loro ruolo, l'immagine e i dettagli curati e ben rappresentati quindi l'ho apprezzato e lo consiglio. Unica cosa che ho notato è forse un atteggiamento un po' negativo nei confronti dell'Austria come paese; capisco che ciò deriva dall'ostilità della protagonista nei confronti dei nazisti ma non so perché a tratti mi è sembrato qualcosa di più oltre a questo, non saprei, ditemi se anche voi avete avuto questa impressione. Alla prossima!

FILM: Empire Records

Titolo (originale): Empire Records
Produzione: USA, 1995
Regia: Allan Moyle
Genere: commedia
Attori: Anthony LaPaglia, Maxwell Caulfield, Renée Zellweger, Debi Mazar, Liv Tyler
Ambientazione: 1995, Delaware



Film americano estremamente anni '90. Non credo che ci sia altro da dire, e anche se non è per voi una garanzia assoluta... be, è una grande garanzia!

Empire Records, al contrario di come si potrebbe pensare dal nome, è un negozietto indipendente di dischi gestito da Joe (Anthony LaPaglia) e ora che si prospettano tempi bui, si ritrova costretto ad chiudere per venire inglobato in una grande catena. Lucas (Rory Cochrane) è un dipendente che vuole scommettere i pochi soldi rimasti al negozio per salvare la sua indipendenza, ma li perde tutti in un casinò e prima di darsela a gambe, confessa il danno ai suoi colleghi A.J. (Johnny Withworth) e Mark (Ethan Embry). Joe scopre che i soldi sono spariti ed è furioso ma in fin dei conti viene visto anche come una figura paterna da tutti i ragazzi, che gli chiedono consigli di vario tipo. Quel preciso giorno tra l'altro è il "Rex Manning Day" cioè un famoso cantante degli anni '80 (i cui fan spaziano da gay a donne in età) arriva in città per il suo nuovo album. Le uniche fan giovani sono due ragazze che lavorano anche al negozio: Corey (Liv Tyler) e Gina (Renée Zellweger) che per qualche motivo lo trovano attraente. Infine arrivano anche gli ultimi due impiegati: Deb (Robin Tunney), ragazza rasata con tendenze suicide, e il suo ragazzo Berko (Coyote Shivers). Nella stessa giornata Lucas riesce anche a fermare un giovane ladro di dischi, che dice di chiamarsi Warren Beatty e inoltre A.J. si è prefissato di confessare l'amore che prova per Corey entro le 13.37. Naturalmente non gli farà piacere scoprire cosa stava per succedere tra Corey e Rex Manning! Ad ogni modo il peggio accade: Corey inizia a fare uso di droghe, Gina finisce per fare quello che Corey aveva iniziato con Rex, che viene infine cacciato dal negozio. Deb aiuta Corey e le due si avvicinano ma poi Gina si scusa e le ragazze tornano a essere amiche. Dopo un finto funerale per Deb, "Warren" il ladro ragazzino torna al negozio con una pistola ma tutto si risolve per il meglio, Joe gli offrirà un lavoro. Il film si conclude comunque bene perché mettendo assieme i loro soldi e organizzando anche una raccolta fondi alla fine riescono a salvare il negozio e festeggiano con un ballo sul tetto.

Sono stati realizzati molti tagli al film nella versione originale ma anche purtroppo nel passaggio dalla versione in lingua alla versione italiana. Avevo iniziato a guardarlo in italiano ma poi mi sono accorta dei numerosi tagli e l'ho guardato tutto in inglese. Quindi se volete vederlo e comunque capite l'inglese abbastanza bene, io vi consiglierei di vederlo direttamente in lingua originale.

Sebbene molto diverso, questo film mi ha ricordato un sacco "Clerks - Commessi" (Kevin Smith, 1994) che è probabilmente se non il mio film preferito, uno dei primi in lista. Molti sono infatti i punti in comune: si tratta sempre di commessi ma in questo caso in un negozio di dischi mentre in Clerks era un minimarket con annesso noleggio di VHS; siamo sempre negli anni '90 negli USA; tutta la storia si svolge nell'arco di un giorno; non si esce quasi mai dalla porta del negozio; in entrambi i film si organizza qualcosa sul tetto (in un caso un concerto, nell'altro una partita a Hockey). La differenza principale è lo "scopo" nel senso che qui la missione è tenere aperto il negozio mentre in Clerks non c'è nessun tipo di filo conduttore della storia. Inoltre qui abbiamo molti più personaggi e il film è a colori. Un altro elemento in comune che io evidenzierei 10 volte è la colonna sonora: in Clerks Kevin Smith dice di aver speso più per la colonna sonora che per il film in sé, qui non so se sia lo stesso ma la colonna sonora è una "colonna portante" (ahah) del film, non è un sottofondo assolutamente, come spesso succede.

Purtroppo non ha incassato molto e le critiche sono state per lo più negative perché lo giudicavano un "filmetto per ragazzini" sostanzialmente. In realtà abbiamo le notabili performance di Liv Tyler e René Zellweger, che non mi sembra poco; per non parlare della colonna sonora. Solita storia: la narrazione dovrebbe essere la parte principale da giudicare o c'è dell'altro? Secondo me la narrazione non ha un ruolo privilegiato ma si sa che la critica non la pensa spesso così, o per lo meno l'opinione pubblica. Ma lasciamo stare il discorso perché potrei andare avanti per delle ore e non credo di voler riempire troppo il post. Basta vedere come, nonostante la critica lo abbia "buttato giù", la maggior parte delle persone che lo hanno visto lo hanno amato, perché ammettiamolo, è geniale e ben fatto, tanto da essere diventato un classico cult anni '90.

Ho amato tutti i personaggi allo stesso livello, sono veramente ben rappresentati, ben costruiti e soprattutto, ben interpretati. Se dovessi scegliere però il mio preferito direi Mark, se non altro per il suo sorriso, ahah!

lunedì 2 novembre 2015

Lizzie McGuire

Disclaimer: ho scritto questo post nel mese di giugno 2015 anche se lo pubblico appena adesso, l'unico motivo di ciò è che mi ero totalmente scordata di questo post finché l'ho ritrovato tra le bozze qualche giorno fa. Spero vi possa comunque interessare.

Scusate la mia scarsa presenza sul blog ultimamente ma come ho già accennato sono nel bel mezzo degli esami di maturità mentre scrivo questo post. Probabilmente riuscirò a pubblicarlo solo dopo la fine dell'orale che avrò la prossima settimana e poi... libertà!

Non avendo avuto molto tempo di recente per vedere film o leggere, ho pensato che avrei potuto parlarvi di una parte della mia infanzia/adolescenza, una delle mie serie TV preferite a quel tempo e sicuramente uno dei film più visti in quegli anni. Sto parlando di Lizzie McGuire, come avrete già capito dal titolo, un personaggio che ho sempre seguito quando andavo alle elementari.

                  


Nonostante la serie sia stata realizzata e uscita negli Stati Uniti tra il 2001 e il 2004, in Italia l'hanno trasmessa - nel 2003 la prima stagione e nel 2006 la seconda. Erano proprio gli anni in cui frequentavo la scuola elementare. La serie è composta da 65 episodi in totale tra 1° e 2° stagione. Sono sicura di non averli visti tutti perché in Italia hanno mostrato alcuni episodi appena nel 2008 e non credo che alle medie seguissi tanto Lizzie McGuire. Anche perché Disney Channel l'ho avuto solo per un periodo alle medie, quindi mi ricordo che guardavo questo telefilm su Italia 1.

In ogni caso, mi ricordo che mi piaceva tantissimo e che ho rivisto gli stessi episodi un sacco di volte perché duravano solo una ventina di minuti e quindi anche se mi accorgevo di aver già visto un dato episodio lo guardavo lo stesso e magari ripetevo le battute a memoria.
I tre protagonisti (Lizzie, Miranda e Gordo) frequentavano le medie durante la serie, quindi per me era ancora meglio perché immaginavo che le medie sarebbero state così e che volevo vestirmi un sacco come Miranda, ecc. ecc.
Oltre alle "vicende scolastiche" dei personaggi spesso mi piaceva ancora di più seguire le scene ambientate a casa di Lizzie con la famiglia McGuire!

      

Una cosa che mi ricorderò sempre di questo telefilm sono sicuramente i vestiti e le acconciature.
Nei primi anni 2000 sono sicura di aver sognato di andare a scuola vestita multicolor, con treccine e pom-pom nei capelli, ora anche no, però ammetto che mi piacciono ancora.

Titolo: Lizzie McGuire - Da liceale a popstar
Titolo originale: The Lizzie McGuire Movie
Regia: Jim Fall
Produzione: USA, Italia - 2003
Genere: commedia
Attori: Hilary Duff, Adam Lamberg, Hallie Todd, Jake Thomas, Robert Carradine, Yani Gellman


Naturalmente ero felicissima che il film che doveva fare da "chiusura" alla serie fosse ambientato proprio in Italia. La storia si svolge infatti durante una gita scolastica a Roma.
Lizzie si trova a vivere un'avventura leggermente irreale durante una gita con la classe e quindi anche con i professori, che lei riesce però perfettamente a deviare.
Mi pare di aver visto per la prima volta questo film perché mi era stato regalato il DVD, quindi dopo quella volta l'ho rivisto molto.