mercoledì 20 novembre 2013

The Best Songs Of The 1960's

Reach out I'll be there - Four Tops
Let's twist again - Chubby Checker
Stand by me - Ben E. King
There goes my baby - The Drifters
Only you - The Platters
You keep me hangin' on - The Supremes
Please please me - The Beatles
Hey Joe - Jimi Hendrix
Somebody to love - Jefferson Airplane
While my guitar gently weeps - The Beatles
Do you believe in magic? - The lovin' spoonful
Paint it black - The Rolling Stones
I saw her standing there - The Beatles
Foxey Lady - Jimi Hendrix
Honky Tonk Woman - The Rolling Stones
You can't Always get what you want - The Rolling Stones
Shout - The Everly Brothers
California Girls - Beach Boys
River deep mountain high - Tina Turner
Proud Mary - Creedence Clearwater Revival
House of the rising sun - The Animals
She loves you - The Beatles
Strawberry Fields - The Beatles
Voodoo Child - Jimi Hendrix
California Dreaming - The Mama's and the Papa's
Help! - The Beatles
Gimme shelter - The Rolling Stones
A whiter shade of pale - Procol Harum
In my life - The Beatles
Light my fire - The Doors
All along the whatchtower - Jimi Hendrix
Sympathy for the devil - The Rolling Stones
A day in the life - The Beatles
Purple haze - Jimi Hendrix
I wanna hold your hand - The Beatles
Good vibration - Beach Boys
Yesterday - The Beatles
Blowin in the wind - Bob Dylan
Hey Jude - The Beatles
Satisfaction - The Rolling Stones
Respect - Aretha Franklin
Penny Lane - The Beatles
I can see for miles - The Who
Little Eva - The LocoMotion
Boys - The Beatles
Revolution - The Beatles
Ain't no mountain high enough - Marvin Gaye & Tammi Terrell
Wouldn't it be nice - Beach Boys
She's a Rainbow - The Rolling Stones
Barbara Ann - The Beach Boys
What a wonderful world - Louis Armstrong
Unchained Melody - Righteous Brothers
The good, the bad and the ugly - Ennio Morricone
Piece of my heart - Janis Joplin
Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band - The Beatles
Act naturally - The Beatles
Angel Baby - Rosie and the Originals
I wonder why - Dion and the Belmonts
One Fine Day - The Chiffons
Mama Said - the Shirelles
Don't think twice it's alright - Bob Dylan
Turn, turn, turn - The Byrds
Little Darling - The Diamonds
Dance with me - The Drifters
La Bamba - Ritchie Valens

martedì 19 novembre 2013

Ho appena finito di scrivere questo post, ci ho messo tanto, quindi leggetelo!

Ci ho riflettuto un po' su e ho capito di cosa avrebbe trattato questo post.

Leggendo le mie recensioni (non mi piace chiamarle così perché mi sembra di recensire un prodotto e per me un libro e un film non sono prodotti!) si può notare come le lunghezze dei post varino.
In effetti l'ho notato anche io ma questo deriva dal fatto che in questo blog io ho deciso di parlare di tutti i film che vedo e di tutti i libri che leggo.
Quindi va da sé che se un libro/film non mi ha colpito molto (sia positivamente che negativamente) e mia abbia piuttosto lasciata abbastanza indifferente, il post avrà una lunghezza più ridotta rispetto ad altri riguardanti qualcosa su cui ho tanto da dire.

Ci sono film e libri (e anche canzoni) che ti trasmettono delle emozioni, che possono essere di tutti i tipi. Felicità, dolore, tristezza, libertà, rabbia, comprensione, a volte ti sembra proprio di capire una persona, ti sembra che stia parlando proprio di te in quel libro, in quella canzone; che quella storia si la tua.

Trasmettere delle emozioni, buone o negative che siano, è sempre positivo.
Avrò sempre tanto di cui parlare riguardo a una storia che mi ha trasmesso qualcosa, che mi ha colpito. Ci sono canzoni che non mi piacciono (come libri e film) ma il motivo è solo che non mi dicono niente.

Un esempio? Noi Siamo Infinito. L'ultimo film di cui ho parlato. Non posso certo dire che il film mi abbia trasmesso sensazioni felici ma è stato un periodo della mia vita, che ora è passato.
Questo gli dà significato! Con le canzoni, i libri, i film si potrebbe scrivere la propria biografia. Non ho ancora trovato parti corrispondenti per ogni periodo o esperienza della mia vita, ma questa è la differenza: la vita succede ma sono i ricordi, le sensazioni che noi abbiamo riguardo alla nostra vita che la rendono qualcosa di vivo. La tua vita la conoscono in tanti ma solo tu l'hai vissuta, non i tuoi amici, non i tuoi genitori, non i tuoi professori. E tu non potrai mai vivere le vite degli altri. Questo è l'unica cosa a cui bisogna sempre pensare. La tua vita è SOLO tua!

Se ve lo state chiedendo si, ho messo il titolo alla fine perché quando ho iniziato non sapevo come sarebbe andato a finire. Rileggendolo in effetti non capisco come le prime righe centrino con le ultime ma il discorso fila.

Mi raccomando, sforzatevi al massimo di vivere una vita che nessuno ha vissuto prima di voi!
Siamo tutti diversi e nella storia non c'è mai stata una persona uguale a noi, quindi anche le nostre vite saranno sempre qualcosa di nuovo.

A presto :)

FILM: Noi siamo infinito

Titolo originale: The Perks of Being a Wallflower
Regista: Stephen Chbosky
Attori: Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller
Produzione: USA, 2012
Ambientazione: Pittsburgh, Pennsylvania - anni '90
Genere: Drammatico

Tratto dal romanzo "Ragazzo da parete" di Stephen Chbosky che tra l'altro ho intenzione di leggere, quindi lo recensirò prossimamente.



Charlie (Logan Lerman) è un ragazzo che deve iniziare le superiori, è un po' in ansia per il suo primo giorno di scuola perché sa di essere molto introverso. Infatti fa amicizia solo col suo insegnante di letteratura, materia che lo affascina perché ama molto leggere.
Dopo molti giorni di pranzi solitari alla mensa anche Charlie riesce a farsi degli amici: Sam (Emma Watson) e suo fratellastro Patrick (Ezra Millers).
Dopo il ballo scolastico vanno tutti 3 assieme a una festa a casa di un loro amico dove presentano a Charlie alcune persone e gli insegnano cos'è una vera festa. Charlie è un po' inesperto e mangia un brownie ripieno di cannabis ma Sam si accorge che Charlie è un po' triste per questo e gli chiede come si sente. Charlie finge quindi di avere un amico che odia le feste e l'alcol, ma quando gli si chiede dove sia lui risponde che si è suicidato.
Le giornate passano e Charlie cerca di essere il meno sfigato possibile: a pranzo sta con i suoi nuovi amici, ascolta musica rock e va bene a scuola. Poi si innamora di Sam, ma lei flirta con un altro ragazzo. Alla festa di Natale finalmente si baciano e Charlie si sente integrato nel nuovo gruppo di amici.
Successivamente però Mary-Elizabeth, una ragazza del gruppo, si innamora di lui e Charlie è costretto a fingere di amarla per non ferire i suoi sentimenti perché anche se sa che Sam lo ama, anche lei è impegnata con un altro.
A un certo punto però capisce di non poter più andare avanti così e decide di rompere con Mary-Elizabeth anche se la trova una buona amica e le vuole bene, non è innamorato di lei.
Peccato che non tutto va secondo i piani, così facendo infatti perde tutti i suoi amici e inizia ad avere alcuni problemi psicologici che aveva già in passato. Riesce comunque a fare pace con loro per aver posto fine a una rissa in cui era coinvolto Patrick, salvandolo.
Tutto va avanti fino all'ultimo giorno di scuola che per tutti, tranne per Charlie, sarà l'ultimo di tutte le superiori.
Finirà così il film? No.
Questa è solo la storia iniziale. La fine è tutt'altro.

Mi fermo qua per incuriosirvi almeno un po'. E' davvero un bel film per cui consiglio veramente a tutti di vederlo. Inoltre il regista è anche lo scrittore del libro quindi c'è una ragione in più per leggere anche il libro dopo aver visto il film o viceversa.

Ho visto questo film al cinema in un periodo che non è proprio stato uno dei miei momenti più felici, stavo entrando, anzi ero già entrata, in una specie di tunnel buio di cui si vede la luce alla fine ma non ci si avvicina mai. Andavo avanti in quel tunnel, con fatica, ma la luce alla fine del buio non si ingrandiva mai. Questo è uno dei motivi per il quale questo film ha avuto un grande impatto su di me in quel periodo. Ora sto uscendo da quel "momento difficile" e sembrerà strano ma a volte è come se il "tunnel" mi mancasse, non certo perché mi piacesse ma mi ci ero abituata. Ed è una delle cose più strane della vita. Se anche voi avete avuto un'esperienza simile guardate "Noi siamo infinito". Quella volta non avrei saputo dire se il film mi fosse piaciuto o meno. Era davvero strano e difficile capire perché non riuscivo a uscire dal tunnel e adesso che ce la sto facendo quando ripenso al passato mi spaventa perché non mi riconosco più.
L'altro giorno, riguardando il film, mi sono resa conto che il film è stato importante per me. Attenzione! Non mi ha fatto assolutamente sentire meglio, anzi. Non aveva prodotto un effetto positivo su di me, ma neanche negativo, mi aveva colpito e basta e non riuscivo a smettere di pensarci.
Ora ho proprio la sensazione di guardarmi dall'esterno, quando penso al mio passato e davvero, mi sembra di vedere un'altra persona, è una delle sensazioni più strane e indescrivibili che si possano vivere. Solo chi l'ha davvero vissuta sa cosa vuol dire e non saprei come descriverla.
Spero di non avervi scoraggiato troppo a vedere il film ma solo incuriosito!
A presto :)

venerdì 15 novembre 2013

FILM: Romantici Equivoci

Titolo originale: Picture Perfect
Produzione: USA, 1997
Regia: Glenn Gordon Caron
Attori: Jennifer Aniston, Jay Mohr, Kevin Bacon, Ileana Douglas
Ambientazione: New York, 1997




In questo film (commedia romantica) l'attrice Jennifer Aniston recita nei panni di Kate, una pubblicitaria single, che si innamora del collega Sam (Kevin Bacon), uomo sposato abituato a relazioni extracouniugali.
Un giorno incontra però Nick, durante un matrimonio, e finiscono per ricevere rispettivamente la giarrettiera e il bouquet degli sposi.
La migliore amica (nonché collega) Darcy allora decide di usare la foto di Kate e Nick assieme per far credere al capo che Kate si stia per sposare, salvandole così il posto di lavoro.
Kate è quindi costretta a rintracciare Nick per invitarlo a cena e fingere di "lasciarsi" davanti al capo, ma il piano non funzione alla perfezione.

Questa era la trama in breve, in effetti è una classica commedia romantica in stile anni '90.
Mi piace il personaggio di Kate, non tanto per il carattere o le sue azioni nella storia, ma penso che Jennifer Aniston incarni perfettamente la donna in carriera degli anni '90. Infatti è un ruolo che ricorre nei personaggi da lei interpretati.

Quindi consiglio questo film non solo a persone che solitamente guardano questo tipo di film ma anche per il ruolo stesso di Jennifer Aniston che secondo me è azzeccato.
Oltre a questo siamo nel periodo di FRIENDS in cui Jennifer interpreta Rachel, quindi credo che solo questo valga come pretesto per vedere il film!

lunedì 11 novembre 2013

LIBRO: Va' dove ti porta il cuore

Autore: Susanna Tamaro
Pubblicazione: 1994
Genere: romanzo (epistolare)
Ambientazione: Opicina, TS, 1992
Citazioni: "Chi passa l'adolescenza indenne non diventerà mai una persona davvero grande."
                 "La via che hai percorso era piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto."
                 "Carattere e personalità, contrariamente a quanto si crede, non vanno assieme anzi, il più delle volte uno esclude perentoriamente l'altra."



Forse uno dei libri più corti che ho letto ultimamente, ma anche uno dei più belli!
E' un romanzo molto breve (neanche 200 pagine) scritto sotto forma di lettere della nonna alla nipote.
Come al solito non mi soffermerò troppo sulla trama, anche perché gli unici "avvenimenti" sono nei flashback nel passato della nonna e della mamma (ovvero la figlia della nonna).
Lo definirei un romanzo sentimentale, ma non è per niente banale!
Ho trascritto 3 citazioni che mi hanno più colpito ma ce ne sono tante altre, il libro ne è pieno!

Dal romanzo è anche stato tratto un film diretto da Cristina Comecini del 1996.

Consiglio questo libro a tutti quelli che apprezzano il genere sentimentale, "da citazione" e naturalmente a tutti coloro che vivono a Trieste, o che ci sono nati, perché nonostante l'ambientazione non sia mai troppo evidente e piuttosto generica, ci sono alcuni riferimenti alla città! :)

giovedì 7 novembre 2013

3 LIBRI: TRILOGIA DI CALVINO

N.B.: Viene chiamata "Trilogia di Calvino" o "Trilogia dei nostri antenati" ma in realtà sono tre libri che possono benissimo essere letti autonomamente, si assomigliano ma non sono in sucessione.

Titolo: Il visconte dimezzato
Pubblicazione: 1952
Genere: Romanzo (fantastico, allegorico)
Autore: Italo Calvino
Ambientazione: Italia e Boemia nel '700



La trama del libro non è importante, il messaggio è la parte fondamentale. Può essere letto in 2 modi: come romanzo fantastico o come un'intera allegoria. Non credo che molti lo leggano limitandosi al senso letterario del libro perché in effetti non ha molto senso.
Ho letto tutta la trilogia in seconda superiore perché la nostra professoressa di italiano l'aveva scelta come esempio di lettura con 2 significati, se così si può dire.
Questo è forse il mio preferito dei tre, perché tratta del tema della "divisione" dell'anima tra parte buona e parte cattiva.
Non credo ci sia molto altro da dire perché il romanzo in sé è piuttosto breve e la trama non è complicata. Se vi interessa il tema o vi piace come scrive Calvino, ve lo consiglio.

Titolo: Il barone rampante
Autore: Italo Calvino
Pubblicazione: 1957
Genere: Romanzo (allegorico)
Ambientazione: 1767 - 1820



Forse la si può definire la meno fantastica tra le tre opere della trilogia, anche se il fine è sempre simbolico - allegorico.
Cosimo è un ragazzo che decide di arrampicarsi sull'albero del suo giardino per sfuggire alle regole dei severi genitori, minacciando di rimanere sull'albero per tutta la vita. Inizialmente nessuno gli crede ma effettivamente lui passerà tutta la sua vita passando di ramo in ramo.
Come si può capire la trama è tutta qui perché anche in questo caso non è l'aspetto principale del romanzo.
Anche questo libro l'ho letto per la scuola (insieme agli altri due) ma forse è quello che mi è rimasto meno impresso tra tutti.

Titolo: Il cavaliere inesistente
Autore: Italo Calvino
Genere: Romanzo (fantastico, allegorico)
Pubblicazione: 1959
Ambientazione: Medioevo


Terzo romanzo della trilogia, l'ho trovato molto simile al primo: "Il visconte dimezzato".
Se dovessi metterli in ordine di gradimento lo metterei al secondo posto tra il visconte e il barone.
Per quanto riguarda il rapporto trama-allegoria-storia vale ciò che ho detto del primo romanzo perché appunto il fine è sempre lo stesso e nonostante le storie siano diverse e anche il messaggio finale lo è sono davvero simili come genere.
La storia è ambientata nel medioevo e i protagonisti sono cavalieri, il protagonista Agilulfo però è invisibile. Non me la sento di dire di più riguardo alla trama di ciascun libro perché se racconto quella ho praticamente svelato già tutto.
Consiglio questo libro a chi piacciono i romanzi allegorici, a chi ha letto "Il visconte dimezzato" e a chi piace il medioevo in generale!

mercoledì 6 novembre 2013

LIBRO: La caduta dei giganti

Autore: Ken Follett
Titolo originale: Fall of giants
Pubblicazione: 2010
Genere: romanzo (storico)
Ambientazione: dal 1911 al 1924 in Inghilterra, Galles, Stati Uniti, Germania e Russia.



Ci sono davvero un sacco di personaggi in questo libro!
Sinceramente di solito per me questo è un punto a favore ma non sempre lo è per tutti...
I personaggi sono divisi per famiglie e nazionalità all'inizio del libro quindi se non ci si ricorda il nome di un personaggio lo si va a vedere, l'ho trovata una bella idea che anche altri libri dovrebbero avere.
Come già detto sopra il periodo in cui si svolge la storia va dal 1911 al 1924 quindi l'evento principale è la I Guerra Mondiale che in qualche modo fa si che tutti i personaggi siano collegati tra loro. (Molti si conoscono anche per altri motivi, ovviamente, però la maggiorparte dei protagonisti maschili si ritrova sul campo di battaglia).
Oltre ai personaggi di fantasia ci sono anche personaggi realmente esistiti all'epoca e sinceramente non ho ancora capito come abbia fatto l'autore a mescolare la parte realmente accaduta con la fantasia. OK, è vero che anche la parte inventata è molto realistica ma io non riuscirei mai a scrivere ad esempio un dialogo tra Trockj e un ragazzo inventato da me!
Se vi interessa alla fine del libro c'è un'intervista in cui Ken Follett parla proprio di questo.

Piccola nota: Questo è il primo libro di una trilogia che si intitola "The Century Trilogy" che si svolge nel corso di tutto il novecento. Il secondo libro si intitola "L'inverno del Mondo" e il terzo in inglese è "Edge of Eternity" (non credo sia ancora stato tradotto in italiano).

Per quanto riguarda la trama direi che le storie di ogni singolo personaggio si intrecciano fra loro e a loro volta con la storia di quegli anni. E' bello perché nonostante sia un romanzo storico non si concentra troppo sulla parte storica, pur trattandola giustamente!
Vedendola da fuori la storia può sembrare irreale per via di tutti questi collegamenti un po' esagerati ma credo che alla fine sia solo un'impressione causata dal fatto che noi vediamo tutte le vicende da fuori. Se ci si immedesima in uno dei personaggi non bisogna pensare a tutto il resto, non so se mi spiego ma non credo che si possa definire "esagerato" per quanto riguarda l'intreccio delle relazioni.

Il libro mi è piaciuto tanto e infatti a breve inizierò a leggere il secondo capitolo!
Lo consiglio a tutti coloro che sono interessati a quel periodo storico o che magari lo stanno studiando a scuola perché oltre a trattare argomenti importanti in modo leggero descrive molto bene cosa significava esattamente vivere in quel periodo servendosi di alcuni stereotipi di categorie e classi sociali realmente esistite.

SOLO PER CHI HA LETTO IL LIBRO:
Le mie parti preferite sono: quando Ethel si sposa con Bernie, perché non potevo credere che amasse ancora Fitz! anche il momento in cui Gus chiede a Rosa di sposarla è bello perché non è scontato e per tutto il libro si pensa che potrebbe anche non trovare mai l'amore.
Mi dava un po' fastidio il fatto che Grigorij si lascia "scavalcare" dal fratello ma poi leggendo avanti non solo si capisce che forse era meglio così e poi Lev ha avuto le "punizioni" che meritava per diventare meno sprovveduto!

A presto :)