martedì 30 dicembre 2014

DECEMBER 2014 - flash back

Questo mese di dicembre è stato fantastico, l'ho iniziato e finito a Vienna, una delle mie città preferite per passare un po' di giorni. Mi sono divertita un sacco entrambe le volte, soprattutto la seconda, perché era a cavallo di Capodanno! Ero già stata a Vienna varie volte fin da quando ero piccola, ma ogni volta c'è qualcosa di nuovo da vedere.
Oltre a questo c'è stato anche Natale, che ho trascorso in montagna con la mia famiglia e tutti i parenti, anche se la neve è arrivata un po' in ritardo.
Purtroppo non sono riuscita a sciare, ma spero di recuperare in gennaio-febbraio almeno!!

Unica piccola pecca è stato un debito a scuola, dato che con la fine del mese finiva anche il primo quadrimestre; mi secca davvero perché sono all'ultimo anno e si poteva anche evitare. Certo, ammetto che la prof mi ha proprio "beccato" una volta che non avevo aperto libro, ma avevo anche un paio di voti abbastanza buoni nelle verifiche, ormai quel che è fatto è fatto!

Spero che abbiate passato uno splendido dicembre e delle splendide feste, buone rimanenti vacanze!
Per me è stato un mese buonissimo, se per caso per voi non lo è stato non preoccupatevi, vi rifarete con l'anno nuovo! Buon 2015 a tutti, ci rivediamo nell'anno nuovo con tanti nuovi film e libri!

P.S.: Se qualcuno si stesse chiedendo se ho finito di leggere "I Miserabili" che avevo iniziato un anno esatto fa, vi dico che ho finito il primo dei due volumi! Ce la posso fare ahah :)

lunedì 22 dicembre 2014

FILM: Tre donne

Titolo: Tre donne
Titolo originale: 3 Women
Regia: Robert Altman
Produzione: USA, 1977
Ambientazione: California, anni '70
Genere: drammatico
Attori: Shelley Duvall, Sissy Spacek, Janice Rule



Scusate se vi riempio con film degli anni '70 ma avevo questa specie di obiettivo di non poter iniziare il 2015 senza prima aver visto alcuni film.
Questo film ha vinto al 30° festival di Cannes ed è anche stato nominato "miglior film dell'anno" del 1977.

Pinky Rose (Sissy Spacek) inizia il suo primo lavoro in una sconosciuta cittadina californiana, è una ragazza giovane e timida. Lì conosce Millie (Shelley Duvall), una donna che viene dal Texas come lei, e che Pinky ammira molto. Nonostante le molte diversità le due diventano amiche e poi compagne di stanza. Il posto dove le due vivono è di proprietà di una coppia: Edgar (ex cowboy) e Willie (la moglie incinta) che dipinge pareti e pavimenti della casa con particolari murales.
Col passare del tempo si creano delle tensioni fra le due e Millie inizia ad attribuire a Pinky tutte le colpe, anche quando lei non centra niente. Una sera Millie torna a casa ubriaca con Edgar e scaccia Pinky, la ragazza si butta in piscina dal balcone, va in coma.
Millie capisce di averla trattata male e si sente molto in colpa, le fa visita all'ospedale e si preoccupa anche di chiamare i genitori di Pinky che giungono dal Texas ma una volta svegliata, non li riconosce. I dottori acconsentono a Pinky di tornare a vivere con Millie, ma la ragazza inizia a comportarsi in modo diverso da prima: beve, fuma, passa tutto il tempo con i ragazzi, fa tutto ciò che faceva Millie e presto anche Millie inizia a cambiare comportamento e diventare come Pinky.
A un certo punto Millie capisce che Pinky è convinta di essere Millie e lei non sa cosa fare, ne è scioccata. Pinky comincia ad avere degli incubi spaventosi e quella notte irrompe Edgar ubriaco nella loro stanza, dicendo che Willie è sola e sta partorendo. Le due ragazze decidono di recarsi da lei per aiutarla ma purtroppo il bimbo nasce morto.
Il film finisce con un flash-forward di Millie, Pinky e Willie che vivono assieme nella vecchia casa di Edgar e Willie e continuano la loro vita vivendo assieme.

La storia non è molto sostanziosa ma è sicuramente molto anni '70 e un po' psichedelica, soprattutto per via degli strani murales di Willie.
Quindi se vi va di guardarlo perché sapete che un film estremamente anni '70 può piacervi, guardatelo. Se invece non siete convinti potete anche non farlo e probabilmente continuerete a vivere come prima. Vi dico solo una cosa: non ho mai visto un film così incentrato sui piccoli dettagli come questo. Dopo circa 15 minuti volevo già viverci dentro, moda e arredamento compresi!
P.s.: avevate notato che ogni volta che Millie sale in macchina le rimane il vestito impigliato nella porta? :)

domenica 21 dicembre 2014

FILM: Picnic at Hanging Rock

Titolo: Il lungo pomeriggio della morte
Titolo originale: Picnic at Hanging Rock
Regia: Peter Weir
Produzione: Australia, 1975
Ambientazione: Australia, febbraio 1900
Genere: drammatico
Attori: Rachel Roberts, Vivean Gray, Helen Morse, Kristy Child



Il giorno di S. Valentino del 1900, la direttrice di un prestigioso collegio femminile dell'Australia vittoriana, permette alle sue alunne di trascorrere la giornata all'aperto. Le ragazze saranno accompagnate da qualche insegnante che le dovrà controllare. Quattro di loro vogliono fare una passeggiata con il permesso dell'insegnante e iniziano a salire sempre di più sulla roccia vicino alla quale si trovavano. Nel frattempo tutti gli altri stavano dormendo sul prato, finché arriva una delle quattro correndo e urlando e tutti si accorgono che oltre alle tre ragazze, anche l'insegnante di matematica è sparita. Appena tornano di corsa al collegio, la direttrice incarica la polizia di fare delle ricerche per capire che fine hanno fatto. Purtroppo non ci sono indizi, ma Edith, la ragazza che era tornata indietro, dice di aver visto la professoressa allontanarsi in mutande. Anche un ragazzo inglese che si trovava in vacanza in Australia viene interrogato dalla polizia, perché aveva visto le 4 ragazze ed era rimasto particolarmente colpito dalla bellezza di una di queste, Miranda.
Michael, il ragazzo inglese, decide di partire alla loro ricerca anche una settimana dopo del fatto, e si fa accompagnare dall'amico Albert, che non pensa sia possibile che siano ancora vive.
Dopo un'intera giornata di ricerche, Michael decide di passare la notte lì e Albert inventa una scusa per coprirlo. Il mattino dopo, Albert trova Michael in stato confusionale, ma il ragazzo non ricorda niente dell'accaduto, si risveglia solo sapendo per certo che c'era qualcuno.
Dopo poco, Albert trova una delle ragazze, Irma, svenuta ma ancora viva, nonostante sia passato molto tempo dalla scomparsa. Le insegnanti del collegio sono felici che sia sana e salva ma sono anche tristi perché non c'è traccia delle altre. Anche giornalisti, fotografi e la gente del posto si recano tutti a Hanging Rock e la direttrice del collegio teme che questo possa ripercuotersi sulla sorte del suo istituto, molte famiglie infatti non hanno intenzione di iscrivere le ragazze anche per l'anno successivo.
Una delle ragazze del collegio è Sarah, particolarmente legata a una delle ragazze scomparse, un'orfana che si scopre essere sorella di Albert, tramite alcune visioni/sogni dei due. Sarah da piccola era stata maltrattata all'orfanotrofio, e per questo ha dei problemi psicologici.
Un giorno la direttrice avvisa tutti che il tutore di Sarah è venuto a portarla via, non potendo più pagare la retta.
Uno alla volta, tutti coloro che erano coinvolti nella faccenda di Hanging Rock iniziano ad avere delle visioni e rimarranno tutti vittime di un misterioso destino che li ha legati insieme.

Questo film è tratto dall'omonimo romanzo scritto dalla scrittrice australiana Joan Lindsay nel 1967.
Il film di Peter Weir (regista australiano di "L'attimo fuggente", per capirci) ricalca piuttosto fedelmente la storia, senza svelare la chiave del mistero. Anche nel libro infatti, la soluzione non viene data e la storia resta enigmatica; in realtà la scrittrice aveva svelato il mistero alla fine del libro ma l'editore le suggerì che togliendo quel capitolo il libro sarebbe stato più misterioso e attrattivo.
In effetti il bello della storia è proprio il mistero finale, l'alone di grottesco attorno a Hanging Rock.

Film del 1975 ambientato nel 1900, probabilmente se lo avessero girato oggi non sarebbe stata la stessa cosa, trovo che ci sia qualcosa di magico nel modo in cui il film è stato realizzato, lo definirei quasi un film esotico (non so come ma suona bene). Il regista è senza dubbio un grande regista, ma gran parte della bellezza del film secondo me va data all'Australia (ambientazione, storia, attori: tutto ciò che ne fa parte è australiano).

Film da vedere assolutamente, magari in futuro leggerò anche il libro ma non so perché ho la sensazione di aver fatto bene a vedere il film per primo.

venerdì 12 dicembre 2014

FILM + LIBRO: Hunger Games

Come non ho fatto a pensarci prima! So che è già in corso una serie di post sulla saga di Twilight ma magari sarebbe carino farne una anche sulla trilogia di Hunger Games, giusto per occuparci di qualcosa di più attuale e recente.

Ho scoperto questa saga nel momento in cui è diventata famosa e tutti non parlavano d'altro, ovvero all'epoca del primo film, un paio di anni fa. Forse anche prima a pensarci meglio, mi ricordo che erano in molti a consigliarmi i libri e poi anche i film ma io non mi sentivo per nulla interessata.
L'anno scorso finalmente mi sono decisa e così, dato che mi trovavo in montagna, durante le vacanze invernali, non c'era neve, non potevo andare a sciare o costruire pupazzi di neve... ho deciso di andare a vedere il secondo film della saga al cinema. Non ci capivo niente ovviamente, perché non conoscevo la storia del primo capitolo ma almeno mi convinsi che non faceva poi così schifo.

Ho visto quindi al cinema il secondo film e di seguito ho comprato i DVD dei primi due film e me li sono guardati, giusto per capire meglio la trama. Poi quest'estate in Inghilterra ho comprato il cofanetto con i 3 libri in lingua originale (inglese) e infine poco tempo fa sono stata al cinema a vedere la prima parte del terzo episodio.

Questa era solo una piccola introduzione per capire che genere di rapporto ho con questa saga, ahah!

LIBRO

Titolo: Hunger Games
Titolo originale: The Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Pubblicazione: 2008 (USA) e 2009 (Italia)
Genere: fantascienza, distopia, azione
Ambientazione: futuro, Panem (Nord America)



Premetto che l'ho letto in lingua originale quest'estate, quindi è una lettura abbastanza recente.
L'ambientazione è nel futuro (post-apocalittico) quindi in una nazione chiamata Panem che dovrebbe corrispondere al Nord America come territorio. Questa nazione ha una capitale che si chiama Capitol City ed è suddivisa in 12 distretti, che vanno dal più povero e periferico (12) man mano che salgono i numeri sale anche la ricchezza ma in realtà sono tutti ugualmente sottomessi alla dittatura di Capitol City. Nel passato i distretti avevano provato a ribellarsi, ma senza successo. Ora Capitol City indice ogni anno i cosiddetti Hunger Games come "punizione" e come ammonizione a non ripetere più una rivolta del genere.
Gli Hunger Games consistono in un combattimento trasmesso per Tv, che avviene tra i "tributi" dei vari distretti (un ragazzo e una ragazza per ogni distretto). Ogni anno vengono estratti i nomi di coloro che vanno sacrificati per gli Hunger Games, anche se può capitare che qualcuno si faccia volontario. Questi "giochi" terminano quando sarà sopravvissuta solo una persona. Solitamente il vincitore degli Hunger Games era sempre qualcuno proveniente dai distretti più ricchi ma capitava anche che qualche volta vincesse qualcuno di altri distretti, essi diventavano quindi i mentori dei futuri concorrenti ai successivi Hunger Games del loro distretto.

Katniss Everdeen, la protagonista, è una ragazza del distretto 12 che, essendo povera, è costretta ad andare a caccia col suo migliore amico Gale e ha imparato ad usare bene l'arco e le frecce. Katniss è costretta a cacciare per nutrire anche la madre e la sorellina, dato che il padre minatore era morto.
Per il distretto 12 vengono scelti Peeta Mellark (figlio del fornaio) e Primrose Everdeen (la sorellina di Katniss), Katniss si offre volontaria al posto della sorella e la salva da una sorte terribile.
I ragazzi hanno a malapena tempo di salutare le famiglie che vengono messi su un treno diretto a Capitol City. Sul treno fanno la conoscenza di Haymitch, loro mentore e passato vincitore del 12. Questi però non sembra molto interessato ad aiutarli, essendo un alcolizzato e quindi non molto lucido e sveglio. Il giorno seguente al loro arrivo nella capitale conoscono gli altri concorrenti e hanno tempo di esercitarsi nella sopravvivenza. La sera stessa tutti i concorrenti devono fare una sfilata per essere presentati a tutti ed essere trasmessi in Tv. Per questa sfilata, ogni coppia ha uno stilista che deve cercare di creare un abito che colpisca il pubblico. Lo stilista Cinna crea abiti che prendono fuoco senza bruciare chi li indossa, Katniss viene soprannominata "ragazza di fuoco" e diventa la beniamina del pubblico. Anche con la prova di abilità, che servirà per ottenere la grazia degli sponsor, Katniss impressiona il pubblico. Peeta confessa il suo amore per Katniss in diretta ma lei non ci crede, pensa sia solo una trovata commerciale.
Arriva il giorno dell'inizio della gara in cui allo scoccare della partenza, tutti possono "buttarsi" sulla cornucopia contenente oggetti di sopravvivenza e fare il pieno per poi iniziare a combattere. Katniss ha un'altra strategia, scappa subito per rifugiarsi e riuscire il più possibile a resistere viva. Già il primo giorno muore circa la metà dei concorrenti. Katniss si allea con una ragazzina del distretto 11, Rue. Peeta si allea con i ragazzi più avantaggiati. Durante uno scontro Rue muore.
Viene dato l'annuncio che per la prima volta sarà possibile avere due vincitori e Katniss decide di fingere anche lei di essere innamorata di Peeta per ottenere alcuni aiuti dal pubblico che le permettano di salvare la vita del ragazzo. Alla fine rimangono vivi in 3: Peeta, Katniss e Cato. Cato muore e viene revocata la possibilità di avere due vincitori. Peeta e Katniss stanno per suicidarsi contemporaneamente piuttosto che uno uccida l'altro ma vengono proclamati entrambi vincitori prima che possano completare l'azione.

Il libro mi è piaciuto (ho letto prima il libro e poi ho visto il film) anche se devo dire che in alcuni momenti l'ho trovato un po' monotono. E' comunque scorrevole ed è scritto in un inglese abbastanza semplice, il che mi ha resa in grado di capire il 99% delle parole! Consiglio di leggerlo in lingua originale.

FILM

Titolo: (The) Hunger Games
Regia: Gary Ross
Produzione: USA, 2012
Ambientazione: Panem, futuro
Genere: fantascienza, avventura
Attori: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth



La sceneggiatura è stata curata personalmente dalla scrittrice del romanzo e questo è per me già un punto a favore (dato che mi era piaciuto il libro). Non l'ho visto al cinema, bensì in DVD, appena dopo aver visto il secondo film.
La colonna sonora contiene canzoni di Taylor Swift, Maroon 5, Arcade Fire e altri nomi noti.

Ci sono numerose differenze rispetto al romanzo, al di là dell'aspetto fisico degli attori che non corrisponde alle descrizioni: nel film viene omessa tutta una parte degli Hunger Games in cui Katniss rischia di morire per disidratazione; nel libro si fa menzione che nel passato il padre di Peeta era stato innamorato della madre di Katniss quando erano giovani, nel film non si accenna neanche a questo; Seneca Crane è un personaggio cruciale nei film mentre nel primo libro non viene neanche citato.

Katniss Everdeen - Jennifer Lawrence
Peeta Mellark - Josh Hutcherson
Gale Hawthorne - Liam Hemsworth

Haymitch Abernathy - Woody Harrelson (mentore del distretto 12, precedente vincitore)
Effie Trinket - Elizabeth Banks (presentatrice e organizzatrice dei giochi nel distretto 12)
Cinna - Lenny Kravitz (!!!) stilista
Caesar Flickerman - Stanley Tucci (presentatore televisivo che commenta i giochi e intervista)
Presidente Snow - Donald Sutherland (!!!) presidente dispotico di Capitol City e tutta Panem
Seneca Crane - Wes Bentley (direttore dei giochi)
Claudius Templesmith - Toby Jones (presenta i giochi insieme a Flickerman)
Cato - Alexander Ludwig (ultimo sopravvissuto ai giochi insieme a Katniss e Peeta, viene ucciso)
Rue - Amandla Stenberg (bambina con cui Katniss si allea)
Primrose Everdeen - Willow Shields
Mrs. Everdeen - Paula Malcomson

In generale consiglio comunque a tutti di vedere sia il film che di leggere il libro, non mi hanno colpito in maniera particolare ma potreste scoprire un genere che non immaginavate vi piacesse. A me questo genere di solito non piace, per questo sono sempre stata un po' scettica nei confronti della saga ma consigliata da alcuni amici che mi dicevano "questo piace anche a chi non piace il genere" ho provato a vederlo. Ok, ammetto che non è vero, non mi ha fatto cambiare idea sul genere, ma non me la sento neanche di sconsigliarvelo a priori. Al massimo avrete visto un film in più e vi sarete esercitati a leggere in inglese! (se leggete il libro, leggetelo in inglese, merita perché è abbastanza facile).

giovedì 11 dicembre 2014

GLEE | Seconda stagione

Come già forse saprete, ho passato il mese di ottobre a riguardarmi tutta la prima stagione di Glee. Infatti per il compleanno di mia sorella le ho regalato i cofanetti dei DVD con tutti gli episodi delle prime due serie di questo telefilm, che avevamo guardato insieme quando lo facevano in TV.
Ho già scritto un post riguardante la prima stagione se vi interessa, qui parlerò quindi della seconda stagione che noi avevamo già visto tra 2011 e 2012, anche se è stata realizzata tra 2010 e 2011.

*SPOILER CONTENT*
La seconda stagione inizia con i ragazzi che tornano a scuola dopo le vacanze estive e dopo la sconfitta alle regionali. Il nuovo anno scolastico inizia già con dei cambiamenti: il coach Ken Tanaka non insegna più in questa scuola e verrà sostituito dalla coach Shannon Beiste. Quest'ultima verrà presa di mira da Sue, come anche Will. Altre novità successe durante l'estate: Tina e Artie si sono lasciati e ora lei sta con Mike Chang, anche conosciuto come "l'altro orientale". Artie non si dà per vinto e fa di tutto per riconquistarla, dall'entrare nella squadra di football al diventare amico di Puck. Una novità un po' meno bella è il fatto che Matt si è trasferito e manca un membro al Glee Club. Purtroppo solo 2 ragazzi nuovi si uniscono al club: Sam Evans (Chord Overstreet) e Sunshine Corazon (Charice). La seconda cambierà fin da subito scuola per entrare nel glee club rivale, peccato perché era brava. Dopo una comparsa di Britney Spears, si arriva al nuovo fidanzato di Emma: un dentista attraente che fa da rivale a Will. Poi arriva l'episodio religioso in cui Finn ha delle visioni religiose e il padre di Kurt ha un infarto, per fortuna starà in ospedale solo durante quest'episodio. Dopo un breve periodo di assenza di Puck che finisce in riformatorio, Artie perde la sua verginità con Brittany e Sam si mette con Quinn. Cosa molto apprezzata di questa stagione: ci sono dei veri e propri episodi a tema, ad esempio per halloween c'è un episodio dedicato al Rocky Horror Picture Show. Durante un' epidemia di influenza che colpisce Will e il preside, Sue assume la dirigenza della scuola e arriva una supplente che sostituisce Will: niente di meno che Gwyneth Paltrow! Kurt è continuamente tormentato da un bullo di nome Karofsky, ma verrà aiutato dal suo nuovo amico Blaine, che appartiene ad un coro rivale: gli Usignoli. Nel frattempo la madre di Finn e il padre di Kurt si sposano e decidono di spostare Kurt nella scuola privata degli Usignoli, facendolo passare alla concorrenza. Siccome alle provinciali il glee club dovrà sfidare gli Usignoli, Will decide di cambiare le carte in tavola e fare qualcosa di originale. Resta il problema che con l'addio di Kurt, sono di nuovo uno in meno e Puck trova una nuova ragazza per il glee: Lauren Zizes, che gli ha salvato la vita. Alle provinciali il terzo coro è composto da anziani, che arrivano terzi. Nuove direzioni e Usignoli si rivedranno alle regionali. Finn e Rachel si lasciano e Will è triste per il matrimonio fra Emma e il dentista. Anche in occasione del Natale abbiamo una puntata a tema, Brittany crede ancora in Babbo Natale e gli chiede di far camminare Artie, grazie ad una macchina della Beiste sarà in grado di farlo. Rachel tenta più volte di tornare con Finn ma lui, infastidito dalla sua insistenza, la lascia definitivamente. Dopo un bacio fugace tra Quinn e Finn segue un momento di collaborazione tra Glee Club e squadra di football. Si arriva quindi a San Valentino e tra Finn e Quinn si è riacceso qualcosa. Puck sta con Lauren e Santana arrabbiata perché single, attacca la mononucleosi a Finn. Finn la attacca a Quinn e Sam è geloso. Kurt è innamorato di Blaine ma lui vuole un altro. Dopo un breve periodo di tendenze suicide di Sue, i maschi del Glee decidono di formare una band che abbia come repertorio canzoni di Justin Bieber e diventano come lui, tutto questo ha lo scopo di riprendersi ognuno la propria ragazza. Sam si stufa della situazione e si mette con Santana. Sue diventa la coach di un coro rivale che sfideranno alle regionali. Durante una festa organizzata da Rachel, quest'ultima si ritrova a baciare Blaine che capisce di essere in realtà bisex. Rachel decide di scrivere una canzone da cantare alle regionali. Will si mette con la supplente (G. Paltrow) e Emma prova ancora qualcosa per Will. Anche Blaine e Kurt si confessano i sentimenti e si baciano. Alle regionali vincono le nuove direzioni, sconfiggendo non solo la squadra di Sue ma anche gli Usignoli. Will deve preparare bene i ragazzi perché prenderanno parte alle nazionali, che si tengono a New York. Sue crea un'alleanza contro Will, per distruggere il Glee Club. Will capisce di amare ancora Emma e la supplente lo lascia, trasferendosi in un'altra città. Kurt torna al Glee perché vuole partecipare alla sfida per diventare reginetta del ballo. Anche Lauren e Quinn hanno però lo stesso obiettivo.
Artie e Brittany si lasciano perché Santana si è innamorata di Brittany e lei ricambia. Finn scopre che Quinn ha una relazione segreta e la segue fino ad un motel dove la vede che abbraccia Sam, va su tutte le furie ma poi vede anche Kurt che fa la stessa cosa. Sam confesserà di trovarsi in gravi problemi economici con la famiglia e che Quinn e Kurt lo stavano solo aiutando. Blaine e Kurt andranno al ballo insieme, Finn e Quinn sono in testa alle classifiche, Artie vuole andare con Brittany anche se non stanno più insieme, Jesse spunta di nuovo per andare con Rachel e Mercedes ci andrà con Sam. Alla fine vengono incoronati Karofsky e Kurt ma il bullo non è pronto per fare coming-out e Kurt balla con Blaine. Sue è sconvolta per la morte di sua sorella e vedendo che Will e il Glee sono gli unici che le stanno vicino, decide di volergli bene. Finn lascia Quinn per Rachel ma vede che lei sta con Jesse in segreto. Terri, ex moglie di Will decide di andarsene a Miami per rifarsi una nuova vita.
Quando le Nuove Direzioni arrivano a New York è come un sogno per loro. Rachel è combattuta tra Finn e Broadway, non sa quale scegliere. Rachel sceglierà Finn e il Club non accederà alla fase successiva della gara per colpa di un bacio. Tornati in Ohio, Sam sta con Mercedes, Brittany con Santana e Rachel con Finn.



La seconda stagione l'ho vista tra novembre e inizio dicembre, adesso ho intenzione di comprare anche i cofanetti delle stagioni successive ma mi toccherà aspettare Natale! Appena le avrò viste ve ne parlerò perché sono molto più "emozionata" di vedere le nuove (per me) stagioni piuttosto che le prime due che conoscevo già.

lunedì 8 dicembre 2014

Disney Classics | Frozen #53

Anche in dicembre spero di riuscire a portare abbastanza avanti la serie dei classici Disney. Mi hanno appena regalato il DVD di Frozen, film che non avevo mai visto ma che non vedevo l'ora di vedere.
L'ho visto proprio ieri e mi è piaciuto molto, ero una delle poche a non averlo ancora visto!
Essendo il n° 53 è finora l'ultimo classico Disney,  visto che fra una decina di giorni uscirà anche il classico Disney per il 2014.

Titolo: Frozen - Il regno di ghiaccio
Titolo originale: Frozen
Produzione: USA, 2013
Regia: Chris Buck e Jennifer Lee
Genere: animazione (musicale e avventura)
Ambientazione: Scandinavia, '800
Ispirato a: la fiaba "La regina delle nevi" di Hans Christian Andersen

Questo film è uscito il 27 novembre 2013 negli USA e il 19 dicembre dello stesso anno in Italia.
Ha vinto 2 oscar nel 2014: Miglior film d'animazione e Miglior canzone.



La principessa Elsa è la principessa ed erede al trono di Arendelle e quando i genitori muoiono prematuramente, ne diventa la regina. Elsa ha una sorella minore, la principessa Anna. Da piccole erano molto unite e giocavano sempre anche grazie ai super-poteri di Elsa che le permettevano di controllare e creare neve e ghiaccio. Col passare degli anni Elsa non è più in grado di controllare questo suo potere, tanto che colpisce per errore Anna alla testa con un incantesimo di ghiaccio. Per fortuna i suoi genitori erano ancora in vita e la portano dai troll, per poterla curare. Anna guarisce ma Elsa dovrà tenere nascosti a tutti i suoi poteri. Anna ha dovuto inoltre perdere la memoria dei poteri di sua sorella.
Il giorno dell'incoronazione Elsa è molto tesa perché teme di non controllare abbastanza i suoi poteri, Anna invece è molto felice anche se le piacerebbe riallacciare i rapporti con la sorella.
Durante la festa dell'incoronazione Anna conosce un giovane principe, si innamorano e lui le chiede di sposarla, tutto nello stesso giorno. Si recano quindi da Elsa per chiedere il permesso di sposarsi ma lei non accetta, dicendo che si conoscono da troppo poco tempo. Anna, infuriata, rinfaccia alla sorella tutto il tempo in cui l'ha fatta soffrire ed Elsa va su tutte le furie, scatenando un inverno perenne su tutto il regno. Terrorizzata da ciò che ha causato scappa su una montagna e crea un castello di ghiaccio in cui vivere, isolata da tutto, sola coi suoi poteri. Anna si ricorda improvvisamente dei poteri della sorella e capisce che non era colpa sua, quindi si reca a cercarla, lasciando il potere del regno a Hans, il principe conosciuto il giorno stesso. Durante il viaggio conosce Christoff e la sua renna Sven, che decidono di aiutarla. A un certo punto fanno la conoscenza di Olaf, un pupazzo di neve creato da Elsa, che li conduce al palazzo di ghiaccio.
Le due sorelle si incontrano ma Elsa è decisa a non volere più rapporti con nessun essere umano per paura di fargli del male, scaccia quindi Anna e i suoi amici tramite un uomo di ghiaccio da lei creato. Nella confusione però scaglia di nuovo un incantesimo che colpisce Anna, questa volta al cuore.
Christoff si accorge che Anna diventa sempre più debole e decide di portarla dai troll che purtroppo non hanno la cura necessaria, solo il vero amore potrà impedire che diventi una statua di ghiaccio.
Christoff porta Anna al palazzo perché crede che solo Hans possa spezzare l'incantesimo ma quando giungono al castello Hans non c'è: è partito a cercare Elsa per farle spezzare l'incantesimo del ghiaccio perenne. Al castello di ghiaccio si svolge una battaglia tra gli uomini del regno ed Elsa, alla fine Elsa sviene e Hans la porta a palazzo, dove lei gli spiega che non sa come annullare l'incantesimo. Qui si scopre la vera natura di Hans, che rifiuta di baciare Anna perché in realtà non l'ha mai amata, si trattava di un grande piano per arrivare al trono e dopo averla sposata, ucciderà entrambe le sorelle. Per fortuna Olaf riesce ad entrare nel castello e salvare Anna dalla morte ma è comunque troppo debole, serve che il vero amore venga a salvarla al più presto.
Christoff, convinto dalla renna Sven, torna di corsa in dietro perché capisce che Anna è in pericolo.
Durante una tempesta di neve Hans accusa Elsa di essere la causa della morte di sua sorella e nel frattempo Anna e Christoff si corrono incontro per spezzare l'incantesimo. All'ultimo secondo Anna cambia idea e decide di rinunciare alla propria vita piuttosto di salvare la sorella, frapponendosi tra Hans e Elsa. Diventa una statua di ghiaccio. Elsa finalmente capisce di amare davvero la sorella e spezza così l'incantesimo. Hans viene arrestato ed esiliato, Anna e Christoff ottengono il permesso di sposarsi e Elsa può finalmente regnare tenendo sotto controllo i propri poteri.

Nonostante l'uso della tecnologia e dei computer, la realizzazione di questo film d'animazione è stata tutt'altro che semplice. Molti sono stati gli studi per ricreare un effetto il più verosimile possibile della neve, del ghiaccio e di alcuni animali come ad esempio la renna Sven.
L'idea di realizzare un classico Disney ispirato alla fiaba "La regina delle nevi" era già in progetto fin da quando Walt Disney era in vita ma non aveva mai potuto farlo, a causa del rifiuto dei discendenti di Andersen di cedere i diritti d'autore. Questo progetto è stato rimandato di decennio in decennio fino alla scadenza dei diritti.

La canzone più famosa del film è "Let it go" cantata da Idina Menzel (voce di Elsa nel film) e in versione pop per i titoli di coda da Demi Lovato. https://www.youtube.com/watch?v=kHue-HaXXzg
La versione italiana, intitolata "All'alba sorgerò", è cantata da Martina Stoessel, interprete della serie tv Violetta.

Il principe Hans è un personaggio insolito per la Disney perché si tratta di un principe ma allo stesso tempo di un antagonista, un ruolo simile era quello del Principe Giovanni in Robin Hood.
E' il primo film Disney in cui alla fine trionfa l'amore fraterno invece che tra due innamorati, questo fatto contribuisce a rendere il colpo di scena finale, che nessuno si aspettava da un Classico Disney.

Consiglio questo film invernale e adatto alla stagione, a tutti quelli che non l'hanno ancora visto. Non solo perché il fatto che sia un classico Disney sia un motivo valido, ma anche per il fatto che non è il solito cartone romantico.


lunedì 1 dicembre 2014

DECEMBER 2014 - flash forward

Questo sarà l'ultimo "flash-forward" del 2014, non posso crederci!
Anche se a pensarci meglio, credo sarà l'ultimo in assoluto perché mi sono un po' stufata, li ho comunque portati avanti fino alla fine dell'anno perché mi da fastidio lasciare le cose a metà ma in realtà era già da tempo che pensavo di lasciar stare.

Questa "serie" era nata perché mi era venuta voglia di scrivere qualcosa su di me ma forse una volta al mese è un po' troppo: il più delle volte non sapevo cosa scrivere.
Così ho pensato che per il 2015 proverò a pensare ad un'altra modalità e quella più probabile sarà un aggiornamento ogni 4 mesi, quindi 3 all'anno.

Dicembre sarà un mese tranquillo (spero): alla fine di questa prima settimana andrò 3-4 giorni a Vienna e poi tornerò a scuola fino alle vacanze che cominciano il 24. Per le vacanze credo che andrò in montagna come sempre, forse tornando a Vienna ancora una volta verso gli ultimi dell'anno.

Non ho altri programmi per questo mese (a parte andare a teatro a vedere Let it Be!).

domenica 30 novembre 2014

NOVEMBER 2014 - flash back

Ciaooooo! Finito anche Novembre, incredibile! Questo mese è veramente volato e ora non posso credere che sia già arrivato l'ultimo mese dell'anno.

Questo mese ho fatto un sacco di cose, e mi sono perciò anche parecchio stancata. I primi giorni di novembre ero a Venezia per il ponte dei morti, altrimenti sono sempre rimasta a casa, perché andavo a scuola. Non abbiamo fatto un sacco di verifiche ma abbastanza interrogazioni per cui sono stata brava e non ho mai saltato palestra (anche se mi piacerebbe andarci più spesso!).
Mi è anche capitato qualche volta di cucinare, anche dolci. Ma soprattutto l'aspetto più importante del mese è: ho passato al primo colpo l'esame teorico per la patente e ora ho il foglio rosa! :)
Infine oggi per chiudere novembre in bellezza andrò a vedere La Bella e la Bestia a teatro nella versione originale americana.
Oggi (30 novembre, domenica) è già la prima domenica d'avvento! :) :)

Disney Classics | La Bella e la Bestia #30

Dopo un periodo di pausa riprendo la serie dei classici Disney che ho deciso di continuare con il 30° classico, dopo Biancaneve (1°) e Mulan (36°). L'ho visto proprio ieri, dopo non so davvero quanti anni, comunque rimane tutt'ora uno dei miei cartoni Disney musicali preferiti.

Titolo: La Bella e la Bestia
Titolo originale: Beauty and the Beast
Produzione: USA, 1991
Regia: Gary Trousdale e Kirk Wise
Genere: film d'animazione (musicale e romantico)
Ambientazione: Francia, circa nel '700
Ispirato a: la fiaba "La bella e la bestia" di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont

Questo film è particolarmente riconosciuto per la colonna sonora, con testi di Howard Ashman e musiche di Alan Menken, cantate principalmente da Celine Dion e Peabo Bryson. Grazie alle canzoni è stato possibile trasformare la versione Disney della storia in un musical Disney che tra l'altro ho visto ben due volte (una in tedesco, in Germania da piccola e la seconda volta proprio in questi giorni con il cast di Broadway, quindi in inglese, in occasione del loro tour in Italia)!!



Belle è sempre stata la mia principessa Disney preferita perché fin da piccola mi identificavo molto in lei, amavo guardare non solo questo cartone animato ma anche la versione natalizia, tanto da essermi vestita a Carnevale un anno proprio da Belle, con il costume rosso invernale che ha in quel film.
Inoltre, sempre parlando delle mie esperienze con questa fiaba, ho preso parte a una recita di canto che ho fatto nel 2011 in cui facevo la parte di quella specie di "scopetta-cameriera".

L'ambientazione è sicuramente in Francia, il periodo sarebbe durante il '700 (anche se appare la torre Eiffel in una canzone) diciamo che essendo un cartone per bambini, possiamo concederlo!

La storia comincia con un flash-back di una sera in cui una vecchia mendicante si presenta al castello di un principe per regalargli una rosa e chiedere ospitalità. Il principe la scaccia e lei allora si trasforma in fata per fargli capire che l'apparenza non è importante. Il principe chiede di perdonarla ma è troppo tardi, la fata lo trasforma in bestia. Se riuscirà ad amare e farsi amare prima che la rosa appassisca, allora potrà tornare umano. La bestia si vergogna del suo aspetto quindi si rinchiude nel castello ma è comunque in grado di sapere ciò che succede al suo esterno tramite uno specchio magico.
Finito il flash-back la storia passa ad alcuni anni dopo, in un villaggio poco lontano dal castello, dove vive una bella ragazza di nome Belle con suo padre Maurice, un inventore che molti giudicano pazzo. Il bullo della città, Gaston, ammirato da tutte le ragazze, decide di voler sposare Belle che però non lo degna di uno sguardo perché, leggendo sempre, sogna per lei una vita avventurosa e reputa Gaston senza cervello. Una notte Maurice si reca con il suo cavallo in un paese vicino ma si perde nel bosco e viene attaccato dai lupi, il cavallo scappa e lui si rifugia in un castello che si rivelerà essere quello della bestia. Inizialmente viene accolto dalla servitù che è formata da oggetti casalinghi parlanti (in realtà sono la servitù del principe che con l'incantesimo sono stati trasformati) ma poi la bestia si accorge della presenza di un intruso e lo rinchiude nelle celle. Il cavallo intanto era tornato a casa ad avvisare Belle che chiede al cavallo di portarla al castello per cercare di liberare il padre. Arrivata lì la bestia le dice che l'unico modo per lasciare libero il padre è prendere il suo posto e lei accetta. Maurice può tornare a casa e Belle viene accolta al castello come se fosse casa sua. La Bestia le concede di fare tutto quello che vuole tranne che dirigersi nell'ala ovest, dove custodisce la rosa e lo specchio incantati. Belle ovviamente si reca proprio là e la Bestia è furiosa appena lo scopre. Belle è talmente impaurita che scappa, viene attaccata dai lupi e la Bestia, salvandole la vita, viene ferita. Belle decide di tornare a castello e prendersi cura della Bestia, capendo che c'è del buono in lui. Col passare dei giorni i due diventano sempre più amici, fino ad innamorarsi. Purtroppo il malvagio Gaston ha architettato un piano per costringere Belle a sposarlo: fa rinchiudere Maurice in manicomio e vuole dire a Belle che se vuole liberarlo lo deve sposare. Belle nel frattempo ha saputo la notizia attraverso lo specchio magico e accorre in salvo al padre. La Bestia è triste perché pensa che Belle non tornerà mai più da lei e lui rimarrà una Bestia per sempre, ma amandola la lascia andare dal padre in difficoltà. Belle rifiuta comunque il matrimonio e cerca di dimostrare che il padre non è pazzo, ma così facendo svela non intenzionalmente, l'esistenza della bestia. I paesani credono che si tratti di un pericolo e vanno tutti al castello con Gaston per abbatterla. La "servitù" riesce abbastanza facilmente a sbarazzarsi di questi intrusi ma la Bestia non sembra dare molto peso a questo pericolo, è depresso per la mancanza di Belle. Gaston cerca di uccidere la Bestia che appena vede che Belle è tornata, reagisce cercando di uccidere Gaston. All'ultimo momento ha pietà per lui e lo lascia libero intimandogli di andarsene, Gaston approfitta del momento per uccidere la Bestia ma così facendo la ferisce gravemente e cade in un dirupo lui stesso morendo. La bestia è in fin di vita ma Belle, dichiarando il suo amore, rompe l'incantesimo e la Bestia si trasforma in principe. La servitù torna umana e anche il padre va a vivere nel castello insieme a tutti gli altri.

La voce originale di Mrs. Bric (la teiera) è di Angela Lansbury (la "Signora in giallo").

Nel 1997 è uscito il sequel della Bella e la Bestia ("Un magico Natale"), in realtà non si tratta di un sequel vero e proprio in quanto, se così fosse la Bestia sarebbe già un principe. Possiamo definirlo midquel perché durante il film vero e proprio (1991), vediamo una parte ambientata d'inverno, intorno al periodo natalizio, quindi rappresenta un'estensione di quella scena. Inizia come sequel e poi si svolge come midquel.

Nel 1998 infine, esce anche un'ultima parte della "trilogia" che si chiama "Il mondo incantato di Belle". Questo episodio è invece un midquel vero e proprio, siamo già dopo Natale però non è ancora avvenuta ad esempio la lotta contro Gaston.

La Bella e la Bestia è forse il più famoso film Disney degli anni '90 e del cosiddetto "Rinascimento Disney".

mercoledì 19 novembre 2014

FILM + LIBRO: Twilight

Lo so, Twilight non è il genere di cose di cui mi occupo di solito. In realtà pensavo di parlare di questi argomenti un po' oscuri perché c'è stato un periodo, nel passato remoto, in cui mi piaceva.
Quando andavo alle medie era uscito il film di Twilight ed ero subito andata a vederlo con le mie amiche, quel Natale mi ero già fatta regalare i quattro romanzi insieme. Li ho divorati contemporaneamente a tutte le ragazze della mia età e sono tornata al cinema per il 2° e 3° film. Già con il 4° mi ero stufata e ho rinunciato. Infatti è da un po' di anni che non penso più a questa saga e pochi giorni fa mi è venuta in mente l'idea di scrivere un post a riguardo.
Naturalmente avrei dovuto rivedere i film e rileggere velocemente i libri, giusto per riportarli alla memoria. Per questo ho deciso di trattare ogni episodio della saga in un post e non fare 2 post, uno per i libri e uno per i film.

LIBRO

Titolo (originale): Twilight
Autore: Stephanie Meyer
Pubblicazione: 2005 (USA) e 2006 (Italia)
Genere: Romanzo (paranormale)
Ambientazione: Stato di Washington, USA nel presente



La protagonista della storia è Isabella Swan, una ragazza che vive in Arizona con la madre. I genitori sono divorziati e il padre vive a Forks, nello stato di Washington, che ha praticamente un clima opposto a quello a cui Bella è abituata. Avendo sempre vissuto con la madre, all'inizio del romanzo decide di trasferirsi dal padre e di conseguenza cambiare scuola, vita, amici e abitudini.
I nuovi compagni di scuola accolgono Bella a braccia aperte perché rappresenta una grande novità all'interno della solita routine di cittadina di provincia. Comunque Bella si annoia, le lezioni sono facili e anche se va d'accordo con la maggior parte delle persone, non ha trovato qualcuno che le piaccia davvero. Questo finché non conosce Edward. Al primo momento sembra odiarla, ma subito dopo le salva la vita. Bella è confusa dal comportamento del ragazzo. Chiede spiegazioni ad un suo amico, Jacob, che facendo parte della riserva indiana dei Quileute le racconta delle leggende secondo le quali la famiglia Cullen, di cui Edward fa parte, discenda dai vampiri. Inizialmente anche Bella crede che sia solo una leggenda ma col tempo capisce che non ci sono altre spiegazioni ad una serie di comportamenti della famiglia Cullen. Per Edward la relazione è molto difficile perché deve costantemente sforzarsi di non cedere alla tentazione dell'odore del suo sangue. Un giorno Edward decide di far conoscere Bella alla sua famiglia e la invita a fare da arbitro durante una loro partita di baseball. Mentre giocano arrivano altri 3 vampiri che non fanno parte del clan Cullen. Si tratta di Laurent, Victoria e James. Quest'ultimo si accorge che Bella è umana e inizia ad inseguirla nonostante lei sia ben protetta dai suoi amici vampiri. Scappano a Phoenix ma con un inganno, James riesce ad attirare Bella in un luogo chiuso da sola e la attacca. James la morde ma arriva Edward a salvarla, uccidendo James, è arrivato giusto in tempo perché lei non si trasformi in vampiro. In realtà Bella lo vorrebbe, in modo da poter sfruttare il potere dell'immortalità che hanno i vampiri. Edward si oppone perché crede che la vita umana, seppure breve, sia molto più sopportabile di quella da vampiro.

FILM

Titolo (originale): Twilight
Regia: Catherine Hardwicke
Produzione: USA, 2008
Ambientazione:
Genere: fantasy, sentimentale, azione
Attori: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Ashley Greene, Anna Kendrick, Kellan Lutz



La storia è a grandi linee la stessa del romanzo, con alcune piccole differenze. Secondo me l'unica differenza davvero importante è il fatto che Laurent, colui che sembra essere il capo-clan dei vampiri avversari, si dissocia dalla "battaglia" e lascia James ad inseguire Bella e Victoria, che alla fine desidera vendicarsi coi Cullen per aver ucciso James.

Bella Swan viene interpretata da Kristen Stewart, che nel 2008 aveva la stessa età del suo personaggio: 17 anni. Per la parte di Edward Cullen la scelta è stata più difficile ma alla fine è ricaduta su Robert Pattinson, che aveva già 22 anni, ma anche nel libro e nel film è giusto che appaia più grande della sua età.

Gli altri personaggi e attori sono:

Carlisle Cullen (padre di Edward) è interpretato da Peter Facinelli che aveva inizialmente rifiutato il ruolo credendolo un film cruento. Poi, una volta letto il libro, scoprì che la parte era ancora libera e accettò di farla.
Rosalie Cullen (sorella di Edward): viene scelta l'attrice Nikki Reed che aveva già lavorato più volte con la stessa regista in precedenza.
Emmett Cullen (fratello di Edward) viene scelto l'attore e modello Kellan Lutz, personalmente dalla regista.
Alice Cullen (sorella di Edawrd): viene scelta l'attrice Ashley Greene.
Jasper Cullen (fratello di Edward): viene scelto l'attore Jackson Rathbone, inizialmente pensato per la parte di Edward Cullen.
La madre della famiglia Cullen, Esme, è interpretata dall'attrice Elizabeth Reaser.

All'interno della famiglia Cullen i "figli" non sono veri fratelli, si tratta di un clan all'interno del quale Carlisle è il marito di Esme, Emmett è marito di Rosalie e Alice sta con Jasper. Vivono come una famiglia con tanti figli per non fare scoprire la loro vera natura agli umani.

I genitori di Bella sono Charlie (capo della polizia di Forks, interpretato da Billy Burke) e Renée (risposata con un giocatore di baseball, interpretata da Sarah Clarke).

Jacob Black (amico d'infanzia di Bella) fa parte della tribù dei Quileute ed è interpretato da Taylor Lautner.
Gil Birmingham interpreta Billy Black, padre di Jacob e migliore amico di Billy, padre di Bella.

Anche la scrittrice appare in un cameo all'interno del film.

James: Cam Gigandet, Victoria: Rachelle Lefevre, Laurent: Edi Gathegi.


Diciamocelo, la maggior ragione per cui le ragazzine andavano a vedere il film era Robert Pattinson. Non era il caso mio, a me piaceva Kellan Lutz e a tante altre piaceva Taylor Lautner. Gli attori non recitano male nel complesso, osservando anche gli attori meno importanti soprattutto. Certo, i protagonisti non sono dei grandissimi attori secondo me, anche se devo ammettere che Kristen Stewart ha recitato in film migliori di questo ed era anche molto più brava di così. Rimango un po' perplessa su Robert Pattinson, che tutti conoscevano già dal personaggio di Cedric Diggory in Harry Potter. Non mi è piaciuto in Harry Potter, non mi è piaciuto in Twilight e non mi è piaciuto neanche in altri suoi film più recenti.
Oltre alla recitazione, ci sono alcuni momenti in cui la fotografia non era il massimo mentre per quanto riguarda la colonna sonora ricordo che mi era piaciuta molto.

Non lo consiglio, ma ammetto che alle ragazzine delle medie potrebbe piacere.
Tra l'altro il genere è proprio l'unico genere che non amo, fra tutti quelli esistenti praticamente, quindi già da qua si può dedurre qualcosa!

lunedì 17 novembre 2014

FILM: Vacanze romane

Titolo: Vacanze romane
Titolo originale: Roman Holiday
Produzione: USA (Italia), 1953
Regia: William Wyler
Genere: commedia, romantico
Ambientazione: Roma, anni '50
Attori: Gregory Peck, Audrey Hepburn, Eddie Albert



Vacanze romane non è solo uno dei tanti film di successo degli anni '50 in cui ha recitato Gregory Peck, è il film che ha portato Audrey Hepburn alla ribalta.
Scritta da Dalton Trumbo, la storia è un vero e proprio capovolgimento della fiaba di Cenerentola.
Film in bianco/nero. Fece diventare la Vespa famosa in tutto il mondo.

Audrey Hepburn (24 anni nel film) interpreta la principessa Anna, di un paese non specificato, che durante un viaggio di stato si trova a Roma, dove ha molti compiti da portare a termine.
Stufa di tutti gli impegni una sera decide di scappare dal palazzo e inizia a vagabondare nella Roma notturna, addormentandosi su una panchina. Viene trovata da Joe Bradley (Gregory Peck), un giornalista americano corrispondente da Roma. Inizialmente Joe non è interessato alla ragazza che vede dormire, si preoccupa solo di chiamare un taxi per andare a casa e la fa salire, dicendo al tassista di portarla dove lei gli dirà. Arrivati a casa del giornalista però, decide di ospitarla da lui per la notte, credendola ubriaca.
La mattina seguente Joe si sveglia per andare a lavoro e scopre che è in ritardo, doveva fare un'intervista alla principessa Anna ma ormai la mattinata è finita. Arriva in ufficio e subisce le ire del suo capo ma mentre si trova con lui vede una foto della principessa: è la ragazza che dorme nella sua stanza! Per farsi perdonare dal capo promette di scrivere un'intervista speciale in esclusiva.
Joe contatta il suo amico fotoreporter Irving Radovich (Eddie Albert) e gli comunica il suo piano per realizzare uno scoop sensazionale e guadagnare una bella cifra.
Tornato a casa, Joe fa come se niente fosse. La ragazza si presenta come Anya, studentessa di un collegio. Joe e Irving la seguono di nascosto mentre lei fa un "giretto" alla scoperta di Roma, andando ai mercatini, mangiando gelato, tagliandosi i capelli corti, fumando la sua prima sigaretta, girando in Vespa e prendendo parte a una rissa durante una festa. Tutto ciò accompagnato dalle fotografie di Radovich.
A palazzo si sono ormai accorti della sua assenza e hanno ingaggiato poliziotti per ritrovarla al più presto. Dopo un lungo inseguimento, Joe e Anna si baciano e rivelano la loro vera identità. Non sono arrabbiati, sanno che ognuno deve continuare per il proprio destino e tornano alle proprie vite.
Se non fosse per una conferenza stampa del giorno seguente.

Il film è stato girato nel 1952 e uscito nel 1953. Inizialmente la regia venne affidata a Frank Capra, il ruolo di Joe a Cary Grant e la parte di Anna ad Elizabeth Taylor. Alla fine tutti rifiutarono e venne affidata ad altri registi/attori. Meno male, perché tra questi c'era la sconosciuta Audrey Hepburn, futura leggenda del cinema hollywoodiano.



Alcune comparse (Francesca, la ragazza di Irving e la donna delle pulizie di Joe) sono Tania Weber e Paola Borboni, attrici italiane famose dell'epoca.

sabato 8 novembre 2014

FILM: Il giovane favoloso

Titolo: Il giovane favoloso
Produzione: Italia, 2014
Regia: Mario Martone
Genere: biografico
Ambientazione: Italia, '800
Attori: Elio Germano, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Valerio Binasco



C'è poco da dire sulla trama ma molto da dire sul film in se.
In generale diciamo che ho avuto un impatto positivo, anche se con delle critiche, alcuni aspetti li ho trovati fastidiosi ma uno soprattutto: la lunghezza.
Questo non è un film leggero, un film divertente, e in quanto tale avrebbe dovuto essere un tantino più breve, magari eliminando qualche scena superflua o riducendo la lunghezza di scene silenziose in cui si vede Leopardi che cammina o che si sdraia per terra per 2 minuti.
Le altre cose minori, che contribuiscono ai brevi momenti di noia durante il film, erano (secondo me) la colonna sonora: non era male nel complesso ma alcuni pezzi non li ho proprio capiti.
E infine anche (purtroppo) la cattiva recitazione di alcuni attori che magari non sono cattivi attori, ma al fianco di grandissimi attori (soprattutto di teatro) appaiono un po' secondari.
Per tirare le somme diciamo che il film mi era ben fatto e lo consiglio soprattutto agli studenti dell'ultimo anno di superiori, ma che verso la fine mi stavo un po' stufando (per dirla cortesemente).

La storia di Giacomo Leopardi viene trattata a partire dalla sua giovinezza nella villa di Recanati, dove nasce e cresce. Passa la sua adolescenza studiando nell'immensa biblioteca creata dal padre Monaldo, insieme alla sorella Paolina e al fratello Carlo, con cui ha buoni rapporti.
I genitori sono rigidi, conservatori e religiosi e naturalmente, nobili. Non avendo una grandissima libertà Giacomo può comunicare con altri letterati soltanto attraverso corrispondenza, e per questo pensa di fuggire di casa, ma viene scoperto e bloccato dal padre.
Finalmente, a 24 anni, lascia la villa di famiglia e Recanati, e si reca a Firenze. La salute già debole peggiora ulteriormente. Qui conosce Ranieri, un nobile napoletano che diventerà suo amico. Sempre nello stesso periodo conosce anche Fanny e si innamora di lei. Si tratta dell'amante di Ranieri che non ricambia i sentimenti per Giacomo. Dopo un breve periodo a Roma, decide di recarsi a Napoli, per "ritornare" a casa di Ranieri. Durante l'epidemia di colera la salute di Giacomo peggiora ulteriormente e verrà curato dalla sorella di Ranieri fino al giorno della sua morte. Non è ancora chiaro quale sia la vera causa della morte di Leopardi: colera oppure altre cause di salute.

Le riprese sono spettacolari e anche il modo in cui le poesie sono state inserite nella storia mi è piaciuto molto.

mercoledì 5 novembre 2014

GLEE | Prima Stagione

Cosa sta succedendo? Scrivo un post al giorno? Si, ma è solo per il fatto che ho un po' di tempo in più rispetto al solito e tante cose di cui scrivere. Non credo che diventerà un'abitudine fissa (purtroppo)!

Ciò di cui vorrei parlarvi è una serie TV che in molti conosceranno: Glee.
Come ho già spiegato nel post riguardante Gossip Girl, quella è stata la prima (e fino a poco tempo fa, l'ultima) serie TV che io abbia mai guardato. Non sono proprio capace di seguire ogni episodio dall'inizio della serie fino alla fine e se non li vedo tutti, non capisco più niente.
Quindi io e mia sorella abbiamo deciso che in varie occasioni (Natale, compleanni, ecc.) per un anno intero ci saremmo regalate a vicenda i cofanetti dei DVD di Gossip Girl, riuscendo a vedere tutte le 6 stagioni complete!

Questo era un po' di tempo fa, ora abbiamo deciso di fare la stessa cosa con Glee, solo che questa volta scriverò un post ogni volta che termino una stagione.

La prima stagione è stata girata e trasmessa tra il 2009 e il 2010, sia in America che in Italia.
In realtà appena nel 2011 è stata trasmessa in chiaro, ed è stato quell'anno che l'ho vista per la prima volta. Nel 2011 frequentavo un corso di canto e l'insegnante ci aveva caldamente invitato a seguire la serie perché al saggio di fine anno avremmo riproposto il medley che loro cantano nell'ultimo episodio. Così in realtà la prima stagione l'avevo seguita abbastanza in TV e, anche se l'avevo più o meno vista tutta, ho avuto piacere a riguardarla con mia sorella praticamente 3 anni dopo.

*SPOILER CONTENT*
La prima stagione di Glee tratta di un gruppo di ragazzi "sfigati" di un liceo americano che entrano a far parte del Glee Club, capitanato dal prof.  Will Schuester (Matthew Morrison). Inizialmente pochi ragazzi partecipano: Rachel Berry (Lea Michele), Kurt Hummel (Chris Colfer), Mercedes Jones (Amber Riley), Artie Abrams (Kevin McHale) e Tina Cohen-Chang (Jenna Ushkowitz).
Il professore capisce che deve far entrare nel club anche ragazzi più popolari in modo da dare più visibilità al suo club e ingaggia anche Finn Hudson (Cory Monteith), Noah Puckerman (Mark Salling), Quinn Fabray (Dianna Agron), Santana Lopez (Naya Rivera), Brittany Pierce (Heather Morris), Mike Chang (Harry Shum, Jr.) e Matt Rutherford (Dijon Talton), anche se inizialmente con secondi fini, anche questi ragazzi apprezzeranno far parte del club.
Il professor Schuster durante la prima stagione è sposato con Terri Delmonico (Jessalyn Gilsig) che fingerà di essere incinta per restare con lui, ma una volta scoperto l'inganno i due divorziano. Emma Pillsbury (Jayma Mays) è la psicologa della scuola e ha un debole per Will, che una volta libero dal matrimonio, ricambia i suoi sentimenti. Questo però succede soltanto alla fine della stagione, infatti Emma era fidanzata con il coach di football Ken Tanaka (Patrick Gallagher), sebbene non lo amasse.
Inoltre è presente anche un'antagonista, Sue Sylvester (Jane Lynch), l'allenatrice delle Cheerios (cheerleader della scuola), che in tutti i modi cerca di ostacolare il Glee e Schuester.
Delle cheerleader fanno parte Quinn, Santana e Brittany anche se nel corso della stagione altri entreranno a far parte della squadra. Della squadra di football fanno invece parte Finn, Noah, Matt e Mike e per brevi periodi anche altri.
Quinn scopre di essere incinta e dice che il padre è Finn (suo attuale ragazzo), poi si scoprirà essere Noah, quindi la coppia si lascia e Finn inizia a frequentare Rachel, nonostante sia una relazione piuttosto "altalenante".
Dopo una serie di vicende interne ai vari episodi arrivano le provinciali, in cui il Glee avrebbe dovuto gareggiare contro un gruppo di ragazze del riformatorio e un coro di sordomuti. I ragazzi pensano di avere la vittoria in pugno, ma Sue decide di ostacolarli, rivelando il loro programma agli avversari. I ragazzi del Glee riescono comunque a vincere. Nel frattempo Rachel incontra Jesse St.James (Jonathan Groff) e si mettono assieme, peccato che lui sia il capitano di un Glee Club rivale, contro il quale dovranno gareggiare alle regionali. Sempre prima delle regionali si scopre che la madre di Finn e il padre di Kurt stanno insieme e, essendo entrambi vedovi da molti anni, vogliano vivere insieme.
Dopo un breve periodo di coppia tra Rachel e Puck, decide di lasciare anche Jesse. Si scopre che Jesse, sebbene sembrasse avere un secondo fine di "spia" del Glee, ha un secondo fine ma diverso: è stato inviato dalla sua prof. che si rivela essere la vera madre si Rachel. Jesse ormai si stava innamorando davvero di Rachel ma è costretto a lasciarla per tornare nella sua squadra, in vista delle regionali. Le regionali arrivano e il Glee è disperato: tra la giuria ci sarà anche Sue Sylvester. Dopo un'esibizione esemplare il verdetto arriva ma il Glee non assiste all'esibizione degli altri gruppi perché si dirige all'ospedale, dove Quinn sta partorendo. Darà la bimba in adozione alla madre di Rachel. Tornano a teatro giusto in tempo per la premiazione: il Glee ha perso, senza nemmeno qualificarsi. Si scopre che in realtà Sue aveva votato per loro, e che la sconfitta non è in realtà dipesa da lei.



La prima serie è finora la mia preferita (avendo visto solo le prime 2 in TV), l'idea di una serie TV musicale è qualcosa di nuovo e io, amando i musical e i film musicali, non potevo non guardarla. Certo è una serie, e come tutte le serie deve "andare avanti" per cui è ovvio che in alcuni punti la storia non sia sempre brillante. La apprezzo soprattutto per il fattore musicale e scenografico e trovo che anche i costumi siano perfettamente azzeccati.

martedì 4 novembre 2014

FILM: I piccoli maestri

Titolo (originale): I piccoli maestri
Produzione: Italia, 1997
Regia: Daniele Luchetti
Genere: storico
Ambientazione: 1943, altopiano di Asiago
Attori: Stefano Accorsi, Stefania Montorsi, Giorgio Pasotti, Marco Paolini, Massimo Santelia




Questo film è stato tratto dal romanzo omonimo (1964) di Luigi Meneghello che a sua volta si ispira a fatti realmente accadutigli e a persone realmente esistite, tante delle quali sono state presenti anche sul set del film e hanno contribuito a rendere la sceneggiatura il più fedele possibile alla realtà.

La storia inizia nel 1943, durante la seconda Guerra Mondiale, quando un gruppo di studenti veneti decide di unirsi alle lotte partigiane sull'altopiano di Asiago. Si uniranno a loro, nel corso dei combattimenti, anche altri volontari partigiani che svolgono nella vita civile le più disparate professioni. Ben presto si accorgono che la guerra non è uno scherzo e che uccidere un uomo non sempre è così facile, anche se pieni di ideali. Subiscono svariate perdite, anche tra i loro amici più cari così come da quei nuovi amici appena conosciuti. Gigi (protagonista) decide di proseguire la resistenza in città, così si reca a Padova insieme a un compagno. Cercano di fare un attentato ma non ci riescono e uno di loro viene fatto prigioniero.
Alla fine i partigiani hanno la meglio sui nazifascisti e riescono a liberare Padova, in attesa dell'arrivo degli alleati. Il film si conclude con Gigi e Simonetta (che nel frattempo sono diventati una coppia) che vanno alla ricerca dei loro amici persi di vista, trovandone alcuni vivi e altri purtroppo morti.

Purtroppo, avendo visto questo film a scuola, non l'ho visto in una volta intera, bensì spezzettato. Comunque ho apprezzato il fatto che il regista abbia voluto dare una visione dall'interno, senza spiegare o inquadrare bene i frangenti in cui le vicende accadono.
Penso sia molto importante vedere film storici di questo genere, magari dopo (o prima) di aver visto un documentario che spieghi meglio la situazione generale.
Non so se leggerò il libro, per ora non credo, ma se dovessi farlo scriverei sicuramente un post a riguardo.

lunedì 3 novembre 2014

LIBRO: Il ritratto di Dorian Gray

Titolo: Il ritratto di Dorian Gray
Titolo originale: The Picture of Dorian Gray
Autore: Oscar Wilde
Pubblicazione: 1891
Genere: romanzo
Ambientazione: Inghilterra, fine '800



La storia è ambientata nella Londra vittoriana e ha come protagonista un giovane di nome Dorian Gray, che nel corso del romanzo diventerà adulto.
Il suo amico pittore Basil Hallward gli dipinge un ritratto che lo rappresenta nel fiore della sua gioventù. Basil gli presenta Henry Wotton, che scoraggia Dorian dicendogli che perderà tutto una volta persa la bellezza della sua gioventù.
Dorian esprime un desiderio: restare sempre giovane di aspetto e delegare tutti i segni della vecchiaia al ritratto, pensando che non sarebbe mai potuto succedere.
Dorian si innamora perdutamente di un'attricetta si nome Sibyl che ai suoi occhi appare come talentuosa e magnifica, ma che in realtà si rivela essere una qualunque, come gli faranno notare Henry e Basil. Lui decide di abbandonarla pensando di meritare di più, e provoca il suicidio della ragazza. A partire da questo episodio il ritratto inizia a modificarsi e appare un ghigno malvagio. Con il passare degli anni il ritratto diventa sempre più orrendo e Dorian è costretto a nasconderlo in soffitta. Dopo aver rivelato il segreto che lo tormentava a Basil, lo uccide e, per sbarazzarsi del corpo, ingaggia un suo vecchio amico che poi si suiciderà per aver aiutato Dorian in questa terribile impresa.
Alla fine della storia Dorian è ansioso perché sa che la sua fine sta per arrivare. Si sente seguito e in effetti dopo poco scopre che qualcuno lo sta pedinando: è il fratello di Sibyl che vuole vendicare la morte della sorella di tanti anni prima. Durante una battuta di caccia il presunto attentatore di Dorian viene ucciso accidentalmente. Dorian decide di cambiare radicalmente, vuole essere una persona migliore e inizia a compiere opere buone. Guardando il ritratto capirà che le buone azioni che compie perdono la loro bontà perché sono compiute con il solo scopo di cancellare le rughe e i segni del tempo dal ritratto.
Dorian si meraviglia di non averci pensato prima: distruggere il dipinto. Mentre squarcia la tela con un coltello, gli effetti si riversano su di lui. Dorian muore, con le sembianze del ritratto invecchiato. Quando i servi raggiungono la soffitta non riconoscono il padrone, ma ammirano il quadro che raffigurava il giovane Dorian.

Il genere a cui questo romanzo appartiene è l'estetismo, caratteristica dell'autore. Viene definito appunto: "vera celebrazione del culto della bellezza".
Sono celebri gli aforismi di Lord Henry come ad esempio: "Life imitates Art far more than Art imitates Life" che significa "La vita imita l'arte più di quanto l'arte imiti la vita".
Un altro aspetto interessante dell'opera è il fatto che Oscar Wilde affermi: "Basil è quello che credo di essere, Henry è come il mondo mi dipinge e Dorian è quello che mi piacerebbe essere".

Sono stati tratti molti film da questo romanzo di cui i primi nel 1910 (danese), nel 1913 (USA) e nel 1915 (russa).
Sempre nel 1915 vengono realizzate altre due versioni statunitensi, una tedesca nel 1917 e ungherese nel 1918.

Passando a versioni più recenti e conosciute abbiamo una del 1945.
(con Angela Lansbury)



Negli anni settanta escono le versioni italiana, spagnola e francese.
Nel 2001, 2004 e 2005 escono rispettivamente un film liberamente ispirato al romanzo, un film horror ispirato da Dorian Gray e un cortometraggio.
Nel 2007 esce il film con David Gallagher e nel 2009 quello con Ben Barnes.

domenica 2 novembre 2014

NOVEMBER 2014 - flash forward

Novembre è iniziato benissimo con tre giorni a Venezia! :)
Riguardo al resto del mese non c'è praticamente nulla di certo, o meglio, una cosa la so: andrò a scuola per tutto il mese.
Tra l'altro a ottobre c'è stata la mega ondata di verifiche quindi a parte di un paio di interrogazioni, novembre dovrebbe essere abbastanza tranquillo.
Spero di riuscire a mangiare più sano e a frequentare di più la palestra (il mese precedente sono stata tutto il tempo sui libri) e forse riprenderò a cucinare. A settembre mi ero buttata sui libri di ricette e avevo iniziato per la prima volta nella mia vita, a cucinare. Spero di riprendere questa abitudine!
Per il resto vi auguro un buon mese di novembre, sperando che non sia troppo freddo :)

sabato 1 novembre 2014

OCTOBER 2014 - flash back

Un'altro mese è finito e questa volta mi è sembrato lunghissimo, ottobre non finiva più. Probabilmente perché in quasi ogni giornata di questo mese ho fatto più cose di quante ne avrei fatte in una settimana.
I primi giorni del mese gli ho passati con tutta la mia famiglia al completo perché era il compleanno di mia sorella e ci sono venuti a trovare i parenti. Poi per tutta la seconda settimana ho fatto praticamente verifiche ed interrogazioni di tutte le materie e la terza settimana, oltre ad altre verifiche, ho ricevuto i voti delle verifiche già corrette e diciamo che non erano proprio rosei.
Inoltre, per una settimana intera ho fatto parte della giuria di studenti di un festival del cinema della mia città. Niente di famoso o importante ma comunque divertente ed interessante.
Grazie a tutto ciò adesso sono stanca morta e in questo preciso momento (sabato mattina) non sono a scuola perché è il 1° novembre! Menomale, infatti per il weekend vado a Venezia.
Per questo mi sono svegliata "presto" e tra poco prendo il treno, ciaooo!

giovedì 30 ottobre 2014

FILM: Italy in a day

Titolo: Italy in a day - Un giorno da italiani
Produzione: Italia, 2014
Regia: Gabriele Salvatores
Ambientazione: Italia, 26 ottobre 2013
Genere: documentario



Il "documentario" si svolge dalla mattina alla sera del giorno 26 ottobre 2013, documentando la vita quotidiana degli italiani nelle varie fasi della giornata.
Mi sembrava carino il fatto di vedere questo film per la prima volta il 26 ottobre 2014, qualche giorno fa, esattamente 1 anno dopo che tutto ciò era successo.
Dura 75 minuti, giusto bene, altrimenti dopo un po' mi sarei stufata, magari sarebbe potuto durare anche un po' meno di un'ora.
Quando un film non ha una trama o comunque non ha continuità risulta difficile continuare a seguirlo per più di un'ora, soprattutto se è composto da tanti "spezzoni" completamente diversi e senza molta connessione fra loro.

Il trailer mi era piaciuto un sacco e mi aspettavo chissà cosa, non so neanche io cosa, ma quando ho finito di vederlo sono rimasta un po' delusa. Inizialmente avevo pensato che la causa fossero i filmati in se, poi ho creduto che ci fosse qualcosa che non mi convinceva nel montaggio, nella musica, nella continuità. Adesso non so, non mi sembra più che sia stato così male, ma non sono neanche del tutto convinta. A differenza di molti film o libri che mi hanno lasciato perplessa, non credo che riguarderò "Italy in a day". L'idea di dar spazio alle vite della gente comune è stupenda ma forse la pecca di questo film è l'alternarsi di spezzoni fantastici ed emozionanti, commoventi, ecc. a spezzoni un po' lunghi e noiosi, in cui alcune persone riflettono a voce alta. Almeno a mio parere, non ho trovato quelle riflessioni o quei discorsi interessanti e mi sono un pochino annoiata.

Peccato, perché anche se in parte negativo, sarebbe potuta venir fuori una cosa grandiosa.

martedì 21 ottobre 2014

FILM: Breakfast club

Titolo: Breakfast club
Titolo originale: The breakfast club
Produzione: USA, 1985
Regia: John Hughes
Ambientazione: Shermer High School, Illinois - 24 marzo 1984
Genere: commedia/drammatico
Attori: Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Judd Nelson, Molly Ringwald, Ally Sheedy, Paul Gleason, John Kapelos



Questa storia si svolge nell'arco di una giornata, più precisamente sabato 24 marzo 1984.
Cinque liceali della Shermer High School in Illinois sono in punizione per aver combinato qualcosa e sono costretti a passare l'intero sabato chiusi in un aula.
Questi 3 ragazzi e 2 ragazze non si erano mai parlati prima perché essendo molto diversi non ne avevano mai avuta l'occasione. Nel corso della giornata diventano amici e si "alleano" contro il preside che li ha messi in punizione, Mr. Vernon.
Andy Clark è un atleta della scuola, quindi un vincente, uno che ha sempre successo nella vita. Confesserà ai suoi amici che essere sempre il migliore non è bello come si crede per l'enorme quantità di pressione psicologica che ciò comporta, specialmente da insegnanti e genitori. Claire è una ragazza molto carina, "pura" come la definiscono gli altri, che avendo problemi simili a Andy sembreranno essere gli unici ad avere qualcosa in comune in questo gruppetto.
Poi c'è John, il "criminale", tratta male tutti ed è irrispettoso nei confronti dei professori e del preside, anche per lui la vita non è proprio rose e fiori.
Brian è il cervellone, il ragazzo che prendendo sempre bei voti, si sente un fallito o meglio, così viene giudicato, quando ciò non accade. E infine c'è Allison, una ragazza un po' strana, esclusa da tutti, che poi cambierà completamente per diventare qualcuno che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Questo film fin dalla sua uscita a metà degli anni '80 è stato subito amato dai ragazzi e scelto come recita scolastica da molti, tanto che il regista ha scritto anche un copione teatrale della storia per farla rappresentare semplicemente da gruppi di ragazzi. La storia si adatta molto, essendo ambientata appunto in una scuola.
Originariamente il film sarebbe dovuto durare 2 ore ma nella versione finale molte parti sono state tolte per arrivare alla durata di 1 ora e mezza. Le versioni originali sono state distrutte.

La canzone "Don't you" dei Simple Minds, uno dei loro più grandi successi, è stata scritta apposta per il film. Inizialmente proposta ai Pretenders (Chrissie Hynde dei Pretenders era la moglie di Jim Kerr, dei Simple Minds,  fece il nome di suo marito e del suo gruppo).

Gli attori sopra citati sono praticamente gli unici che prendono parte al film, infatti oltre ai 5 ragazzi ci sono il preside e il bidello. Ci sono anche delle comparse all'inizio e alla fine del film che interpretano i genitori dei ragazzi. Il papà di Brian che si vede alla fine del film è interpretato dal regista stesso.

Chi è solito guardare film degli anni '80 specialmente dedicati ai giovani sarà a conoscenza del Brat Pack, gruppo di attori di cui fanno parte quelli di "Breakfast club" e genere creato in parte anche dallo stesso John Hughes. John Hughes è visto come il regista che ha dato voce alla generazione che ha vissuto la sua adolescenza negli anni '80 e il successo che questo film e altri suoi film hanno avuto lo si nota dal fatto che venga spesso citato all'interno di altri film o canzoni.

L'attrice che interpreta Claire e l'attore che interpreta Brian avevano già recitato assieme in un film del medesimo regista, "Sixteen Candles" uscito l'anno prima.

mercoledì 15 ottobre 2014

FILM: A beautiful mind

Titolo originale: A Beautiful Mind
Produzione: USA, 2001
Regia: Ron Howard
Ambientazione: Stati Uniti, seconda metà del '900
Genere: biografico
Attori: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany



Questo è uno di quei film che prima o poi tutti devono vedere. Non è soltanto un film ben fatto, con una storia interessante, è la storia di John Nash, matematico e premio Nobel, tuttora uno dei più grandi matematici viventi.

John Forbes Nash Jr., nel 1947 era uno studente all'Università di Princeton. Avendo una personalità molto particolare e non interagendo praticamente con il mondo esterno, aveva solo un amico: Charles, suo compagno di stanza. John riesce nel suo obiettivo di riuscire a sviluppare le sue teorie matematiche, arrivando perfino a superare le teorie di Adam Smith. Grazie a questa importante scoperta riesce a entrare come ricercatore al MIT di Boston.
Grazie anche alla sua incredibile capacità nel decifrare i codici viene assunto dal governo in una missione segreta contro i russi, durante la guerra fredda. Nello stesso periodo si innamora di una studentessa di fisica, Alicia, e si sposano.
Ad un certo punto si scopre che l'amico Charles e perfino il lavoro di missione segreta sono frutto della sua mente, infatti John Nash soffriva di una grave forma di schizofrenia.
Questa fase della sua vita sarà passata tra ospedali e manicomi ma alla fine riesce a farcela, anche grazie agli affetti di chi gli sta vicino. Ritorna anche all'attività accademica tornando a Princeton, questa volta come insegnante e nel 1994 riceve il Nobel per l'economia.

Nel 2002 ha ricevuto molti premi Oscar, Miglior Film - Migliore Regia - Miglior attrice non protagonista - Miglior sceneggiatura non originale.

Il film è ispirato alla biografia scritta da Sylvia Nasar "Il genio dei numeri".
Naturalmente, come tutti i film biografici, non è perfettamente reale, non è esattamente la sua vita per filo e per segno. Ci sono alcune cose che non sono state rappresentate, altri aspetti sono stati un po' modificati. Lo stesso John Nash e sua moglie ritengono che questo non è di certo un documentario ma è un buon film e l'interpretazione di Russell Crowe avrebbe dovuto essere premiata.
Ad esempio lui stesso ammette che il fatto che gli ha fatto "accendere la lampadina" non è stato un gruppo di ragazze al bar, come si vede nel film. Inoltre molti si sono chiesti come mai alcuni aspetti "meno belli" della sua vita siano stati tralasciati. Come ad esempio un figlio avuto da un'altra donna, e altre cose che riguardano i suoi periodi in manicomio.
Probabilmente, dice Nash, questo deriva dal fatto che lo sceneggiatore è figlio di psichiatri. In ogni caso lui apprezza sia l'interpretazione, sia il film in generale perché apprezza il modo in cui sono state modificate alcune cose della sua vita. Ammette però apertamente che ciò che si vede nel film è diverso dalla sua vita reale. Durante la realizzazione del film ha incontrato Russell Crowe solo una volta, eppure l'interpretazione è quasi impeccabile.

John Nash e Alicia hanno divorziato negli anni '70 ma nel 2001 si sono risposati.

martedì 14 ottobre 2014

LIBRO: Ultime lettere di Jacopo Ortis

Titolo: Ultime lettere di Jacopo Ortis
Autore: Ugo Foscolo
Pubblicazione: 1802
Genere: romanzo epistolare
Ambientazione: 1797-1799

             

Questo non è un semplice romanzo epistolare, questo è il primo romanzo epistolare in assoluto della letteratura italiana. Tralasciando il fatto che tutti lo studiano a scuola (di solito all'inizio della 5° superiore), di solito non c'è mai il tempo di leggerlo per intero in classe.
Questo è quello che ho fatto io, abbiamo appena terminato di studiare Foscolo e, dato che le sue poesie mi piacevano (alcune) e avevo trovato una sua raccolta di poesie in casa, ho iniziato a leggerle.
Poi mi sono incuriosita con "Ultime lettere" perché conoscevo già la trama avendola studiata, eppure era un libricino così sottile. Il genere epistolare mi piace, quindi questi sono tutti i motivi che mi hanno spinta a iniziare a leggere questo romanzo.
Detta molto terra-terra, a Jacopo Ortis succedono un sacco di cose nel giro di un paio di giorni quindi non c'è da annoiarsi. Lo stile di scrittura non è certo contemporaneo ma, fatta l'abitudine, non è poi così complicato.

Pubblicato nel 1802 per la prima volta ma oggetto di numerose modifiche e successive pubblicazioni di cui l'ultima risale al 1817. Ambientato tra 1797 e 1799 in Italia. Per chi avesse letto "I dolori del giovane Werther" di Goethe, noterà molto la somiglianza, Foscolo stesso si ispira liberamente a quest'opera e anche delle opere di Alfieri. In realtà molte influenze sono anche autobiografiche, soprattutto nell'episodio dell'incontro con Parini e il continuo spostarsi da una città italiana a un altra.

Jacopo Ortis scrive le sue lettere all'amico Lorenzo Alderani che, rimasto in patria, raccoglie tutta la corrispondenza e la pubblica in questo romanzo epistolare, con delle aggiunte e delle spiegazioni qua e là. Jacopo è in esilio volontario dalla sua patria (Venezia) e si trasferisce sui Colli Euganei, dove conosce una famiglia che diventerà quasi la sua seconda famiglia, finché si innamora di Teresa, la figlia maggiore. Sarà costretto a trasferirsi nuovamente e continuamente anche perché lei è già promessa sposa ad un altro, un uomo freddo e vuoto, o almeno così appare a Jacopo.
Ci sono molti significati e metafore che solo con l'analisi del testo si possono comprendere, come il paragone di Jacopo al romanticismo e di Odoardo all'Illuminismo. Oppure l'incontro con Parini, che è una delle mie lettere preferite.

Viene rispecchiata l'indignazione e la delusione di Foscolo per il trattato di Campoformio e il passaggio del Veneto dall'Italia all'Austria. Trattato firmato da Napoleone, di cui era sempre stato un grande sostenitore.
Questo romanzo non è solo il primo romanzo epistolare italiano ma è emblematico del periodo di fine '700 - inizio '800 in Italia.

mercoledì 1 ottobre 2014

OCTOBER 2014 - flash forward

Ho appena finito di scrivere il flash back di Settembre e ora pensiamo a questo mese appena iniziato!
Intanto domani è il compleanno di mia sorella quindi io prevedo già che i festeggiamenti andranno avanti fino a domenica praticamente, quando ci sarà la famiglia al completo, poi farà la festa con gli amici e così via.

Seconda cosa: durante questo mese dovrei fare un paio di uscite con la scuola, tipo gite in giornata per capirci, ma niente di che.

Poi, vediamo un po' ... ci sarebbe l'esame teorico della patente, che molto probabilmente sarà a novembre quindi niente. Però una cosa che dovrei fare è informarmi sulla macchina. Ecco, se tutto va bene, entro fine ottobre/inizio novembre dovrei avere una macchina. Non posso crederci.

Ah, ultima cosa! In ottobre parteciperò ad una specie di progetto/manifestazione della mia città per cui sono molto emozionata ma non posso rivelarvi di cosa si tratta. Dico solo che durerà per tutta la seconda metà di ottobre.

Buon mese di ottobre e buon autunno!! :)

SEPTEMBER 2014 - flash back

Non riesco a capire perché ma non riesco proprio a ricordarmi cosa io abbia fatto nella prima metà di questo mese.
La scuola è cominciata il 15, quindi esattamente a metà, finora a scuola tutto bene (nel senso che non abbiamo ancora iniziato con verifiche, interrogazioni e rogne varie)!

A parte la scuola ho cominciato il corso per la patente, dovrei andare avanti per buona parte di ottobre anche ... credo ... non so esattamente ancora quando farò l'esame.

Cos'è successo in settembre? Possibile che non sia successo nulla?
Ah, ecco. Mio papà ha cambiato casa, diciamo che prima non viveva in una casa, perché quando era in Italia viveva con noi ovviamente, quando era via viveva in un albergo.
Adesso che ha trovato casa ... io e mia sorella avremo due stanze separate!!

Non è che non voglia stare in stanza con lei, ma così almeno possiamo finalmente decidere come arredarla, ognuno per se. E poi, non sarà la nostra vera casa perché continueremo comunque a vivere dove tutt'ora viviamo durante l'anno.

Quindi, l'altro weekend siamo state all'Ikea e abbiamo scelto un po' di cose per le nostre future stanze.
La mia sarà sui toni del grigio scuro, senape e turchese con il letto e le mensole di legno chiaro (tipo pino) mentre quella di mia sorella sarà molto bianca, con fantasie a fiori sul grigio/nero e un po' di rosa, lilla, viola e quelle sfumature là.

Purtroppo non sono riuscita a trovare tutto quello che mi serviva quindi la prima volta che andrò là a dormire dovrò portarmi le coperte da casa perché non ne ho trovate finora che mi piacessero e poi pensate che ho comprato una bellissima sedia per la mia scrivania ma di scrivania non c'è neanche l'ombra. Be, la prima volta che ci vado avrò un po' di shopping da fare almeno, ahah!

venerdì 26 settembre 2014

LIBRO: Historias de mujeres

Titolo originale: Historias de mujeres
Autore: Rosa Montero
Pubblicazione: 1995
Genere: raccolta di articoli



Questo libro mi era stato assegnato dalla prof di spagnolo da leggere per quest'estate, quindi non l'ho scelto io, infatti non credo che esista in italiano.
Sono stati tradotti vari libri della stessa scrittrice ma non questo. Si tratta di una raccolta di articoli scritti da questa giornalista spagnola che riguardano tutti biografie di donne che lei reputava importanti, anche se alcune sono davvero sconosciute.

Non c'è molto da dire sulla trama perché non ha una trama, ma se avete voglia di iniziare a leggere qualcosa in spagnolo, leggete pure questo. Non ha un linguaggio difficile ed è anche abbastanza interessante. Ho scoperto donne davvero interessanti di cui non conoscevo neanche l'esistenza.
Molte di loro sono "famose" piuttosto per essere state sposate con "grandi uomini" della loro epoca.

Se vi può interessare vi lascio i nomi delle biografie contenute nel libro, che non è tanto grosso, infatti la biografia di ognuna è abbastanza ridotta alla lunghezza di un articolo.

Agatha Christie, Mary Wallstonecraft (madre di Mary Shelley), Zenobia Camprubì, Simone Beauvoir, Lady Ottoline Morrell, Alma Mahler (moglie del compositore austriaco Gustav Mahler), Maria Lejarraga, Laura Riding, George Sand, Isabelle Eberhardt, Frida Kahlo, Aurora y Hildegart Rodriguez, Margaret Mead, Camille Claudel, le sorelle Bronte.

lunedì 22 settembre 2014

Disney Classics | Mulan #36

Ho deciso di proporvi anche un'altro classico oggi, si tratta di Mulan (36° in ordine cronologico) per il semplice motivo che mi è capitato di vederlo di recente.

Titolo: Mulan
Titolo originale: Mulan
Produzione: USA, 1998
Regia: Tony Bancroft, Barry Cook
Genere: film d'animazione (musicale e d'avventura)
Ambientazione: Cina, ai tempi delle battaglie con gli Unni
Ispirato a: un antica fiaba cinese, Hua Mulan

   

Ho fatto un salto temporale dal 1937 di Biancaneve al 1998 di Mulan, ma come avevo già detto in questa serie non terrò conto dell'ordine cronologico dei classici Disney, quindi eccoci al n°36.
Questo classico penso che sia molto famoso e conosciuto ma forse non tanto come quelli più vecchi.
Infatti, esistono classici che anche i nostri nonni hanno visto da bambini, altri che hanno visto i nostri genitori, altri che guardavano i nostri fratelli e sorelle maggiori e infine quelli della nostra generazione. Senza contare quelli recentissimi che nemmeno noi forse abbiamo visto.
Mulan è un cartone animato che appartiene alla mia infanzia, è uscito quando avevo 2 anni ma lo guardavo spesso quando andavo all'asilo, quindi tra 1998, 1999 e 2000 circa.

La storia è una rielaborazione di un'antichissima fiaba/leggenda cinese. Tratta di una ragazza di nome Mulan che viveva in Cina nel secolo VIII circa, ai tempi delle guerre con gli Unni. Il film inizia con Shan-Yu, personaggio fantastico ispirato ad Attila, che raggiunge la Grande Muraglia.
L'imperatore decide di chiamare in guerra un componente di ogni famiglia cinese. In alcune famiglie il padre è troppo vecchio per combattere e si offre volontario il figlio, ad esempio.
Mulan, sua madre e sua nonna sono preoccupate per il padre di Mulan, che essendo l'unico maschio è costretto ad arruolarsi, nonostante abbia combattuto in guerra in passato e non sia più in forma come una volta. Questa non è l'unica preoccupazione per la ragazza visto che deve anche affrontare il debutto in società nello stesso periodo, per onorare la famiglia e trovare marito.
Il debutto si rivela un fallimento, e Mulan decide di partire in guerra al posto del padre, un po' per salvarlo ma anche forse per dimostrare le sue capacità.
Non sarà un'impresa facile, anche se verrà aiutata dai suoi amici (un drago e un grillo). Si traveste da uomo e fatica per mantenere la sua copertura, deve convincere il bel capitano Shang delle sue capacità. Il tutto si complica quando le minuscole truppe del capitano cinese si trovano a fronteggiare l'enorme esercito Unno. Se la caveranno grazie all'astuzia di Mulan che salverà la vita ai suoi amici.
Purtroppo Mulan rimane ferita e questo porta alla scoperta del suo segreto, nessuno la accetta più nonostante abbia salvato la vita a tutti, solo perché è una donna. Il compito del capitano sarebbe quello di giustiziarla ma lui si sente in dovere di ripagare il debito e la lasci andare.
Mentre Mulan si trova da sola vede l'esercito Unno che riparte verso il palazzo imperiale e tenta in tutti i modi di avvisare i suoi ex-colleghi, ma nessuno le crede. Per fortuna qualcuno le rimane amico e grazie ad un piano di Mulan riescono a salvare la città e l'imperatore e anche a uccidere gli Unni.
La storia si conclude con Mulan che ritorna dalla famiglia e si "fidanza" con il capitano.

Mi ricordo che da bambina ascoltavo spesso questa storia con l'audiocassetta e il libretto per imparare a leggere seguendo le parole. Collezionavo queste storie con la cassetta e Mulan faceva parte della mia collezione. Nella versione narrata per audio la voce narrante è quella di Nonna Fa, la nonna di Mulan racconta la storia.

Tra i doppiatori della versione originale ci sono Eddie Murphy nei panni di Mushu e Miriam Margolyes nei panni della mezzana che deve giudicare Mulan.
Nella versione in cinese invece il capitano Shang è stato doppiato da Jackie Chan, che ha anche realizzato un video musicale della colonna sonora.

La canzone Reflection esiste anche in versione cantata da Christina Aguilera.

Esiste anche un sequel chiamato Mulan II, uscito nel 2004 negli USA e nel 2005 in Europa.
Non credo di averlo mai visto quindi qui non ne parlo e poi come ho detto nello scorso post se vi dovessero interessare anche i sequel, posso fare una serie dedicata specificatamente a loro.

Eccovi il link del trailer originale http://www.youtube.com/watch?v=N9FbeVTWrKM