domenica 28 febbraio 2016

FILM + LIBRO: Go ask Alice // I giorni della droga

LIBRO

Titolo: Alice - I giorni della droga
Titolo originale: Go ask Alice
Autore: anonimo
Pubblicazione: 1971
Genere: diario
Ambientazione: USA, tra fine anni '60 e inizio '70


Questo diario anonimo pubblicato nel 1971 ha suscitato parecchie controversie negli Stati Uniti dei primi anni '70. Veniva presentato come un diario reale di una ragazza che raccontava l'inizio della sua dipendenza con le droghe, pubblicato in forma anonima perché la proprietaria e autrice era ancora minorenne. Sia nel titolo italiano che in quello originale compare il nome Alice ma non è il nome della ragazza, come si pensa e come viene detto nel film. Il titolo originale "Go ask Alice" riprende un verso della canzone White Rabbit dei Jefferson Airplane, e alluderebbe anche ad una relazione con la storia di Alice nel paese delle Meraviglie di Lewis Carroll (più volte ricondotto all'uso di droghe).
Nonostante venga tutt'oggi pubblicato in anonimo, in realtà si sa che non si tratta di un vero diario di un'adolescente, bensì è stato scritto dalla psicologa americana Beatrice Sparks (1917-2012) che aveva scritto tanti altri "diari" come questo, facendoli pubblicare in anonimo per farli sembrare più realistici. I suoi studi (e i suoi testi) si concentravano su tematiche come le droghe, l'AIDS, il satanismo e la gravidanza nell'adolescenza. Nonostante lei abbia dichiarato che i diari erano stati scritti da reali ragazzine sue pazienti e non, lei risulta come detentrice di tutti i diritti di queste pubblicazioni.
Le vicende si svolgono tra 1968 e 1970, pubblicato nel 1971. All'inizio degli anni '70 il libro ha avuto parecchio successo (forse anche per il mistero che lo circondava) e anche grazie al film, venne fatto leggere nelle scuole ma molti genitori protestarono e lo giudicarono inadeguato.
In alcune interviste Beatrice Sparks disse che effettivamente non si trattava di un diario reale, l'aveva scritto lei ma comunque basandosi su un vero diario della sua paziente, integrandolo con altre vicende di sue pazienti e di non aver potuto pubblicare quello reale perché andato distrutto. (SPOILER) Inoltre nella vicenda reale la ragazza sua paziente si era suicidata, mentre qua muore in un altro modo.


FILM

Titolo (originale): Go ask Alice
Regia: John Korty
Produzione: USA, 1973
Genere: drammatico, per la tv
Attori: Jamie Smith-Jackson, William Shatner, Ruth Roman, Andy Griffith, Wendell Burton, Julie Adams


Questo film per la TV realizzato nel 1973 dalla ABC si ispira al libro anonimo scritto sotto forma di diario e pubblicato nel 1971, due anni prima.
La differenze con il romanzo sono che la protagonista qui ha solo un fratello, invece che un fratello e una sorella; inoltre ci sono alcune differenze e tagli rispetto ad alcune vicende che vive la protagonista e anche alcuni personaggi minori vengono tagliati. La differenza principale comunque è che nel film, a differenza del diario, la protagonista non muore alla fine.

Ho letto alcuni commenti in giro per internet e ho scoperto che chi era molto giovane quando il film è uscito, l'ha visto e gli ha lasciato un grande impatto, specialmente per chi aveva la stessa età della protagonista. Certamente in quegli anni le droghe erano molto diffuse ed era quasi impossibile non entrare in contatto con esse (magari c'era anche chi non le assumeva, ma almeno conosceva qualcuno che lo facesse, ad ogni modo erano molto più diffuse di oggi). Non so quanto questo film possa essere accurato (o credibile) sinceramente dal punto di vista delle droghe, ma penso che sia abbastanza accurato dal punto di vista dell'atmosfera di quegli anni.
Non so quanto questo film possa spaventare i ragazzi delle medie e tenerli alla larga dalle sostanze, perché a volte credo che film o libri di questo tipo sortiscano solo l'effetto contrario, anche senza volere.
Alcuni dicono che vederlo in quegli anni ha contribuito a tenerli alla larga dalle droghe ma altri sostengono anche il contrario perché alla fine, in un'epoca dove avere accesso a tanti tipi di droghe era così facile e diffuso, la curiosità tipica dei più giovani ha avuto il sopravvento.

Il film mi è piaciuto e lo consiglio (tenendo a mente che esiste solo in inglese, ma lo si può trovare su youtube), secondo me gli attori recitavano bene e la realizzazione in generale è molto tipica degli anni '70 quindi se non altro fornisce un quadro abbastanza completo della situazione della droga tra i giovani in America in quel periodo.

venerdì 26 febbraio 2016

FILM: Will Hunting - Genio ribelle

Titolo: Will Hunting - Genio Ribelle
Titolo originale: Good Will Hunting
Regia: Gus Van Sant
Produzione: USA, 1997
Genere: drammatico
Attori: Matt Damon, Robin Williams, Ben Affleck, Stellan Skarsgard, Casey Affleck, Minnie Driver

La sceneggiatura è stata scritta da Matt Damon e Ben Affleck.


La storia è incentrata sul protagonista Will Hunting (interpretato da Matt Damon) che come dice il sottotitolo italiano, è un genio ribelle. Autore di piccoli crimini e "azioni trasgressive", come lavoro fa le pulizie nelle aule universitarie dopo la fine delle lezioni. Mentre pulisce i pavimenti riesce anche a risolvere i problemi matematici che trova scritti sulle lavagne, ritenuti impossibili o difficilissimi anche dai professori. Il professore che aveva scritto quel problema (interpretato da Stellan Skarsgaard) decide che Will non può sprecare il suo altissimo quoziente intellettivo. Inoltre nel frattempo viene anche costretto dal professore a frequentare delle sedute con uno psicologo. Le sue sedute non hanno molto successo e quasi tutti gli psicologi lo rifiutano, finché il professore lo manda dal suo vecchio collega (interpretato da Robin Williams), con cui le cose inizieranno ad andare meglio, anche se non velocemente. Durante tutta la vicenda Will intreccia anche una relazione con una ragazza, Skyler (interpretata da Minnie Driver). Inoltre sono presenti anche i fratelli Affleck come attori (Ben Affleck interpreta invece il miglior amico e "complice" di Will, Chuckie).

Consiglio questo film a chiunque apprezzi attori come Matt Damon e Robin Williams (o anche gli altri, naturalmente). Secondo me, essendo la sceneggiatura stessa stata scritta da due di essi, la psicologia dei personaggi ne risente molto; anche gli altri attori tuttavia hanno spesso contribuito aggiungendo le proprie battute o improvvisandole. Il rapporto che si crea quindi tra attore e personaggio è particolare. Inoltre è proprio una bella storia, anche se classica.

Ha vinto agli Oscar del 1998 il premio al Miglior attore non protagonista a Robin Williams e alla Migliore sceneggiatura originale a Matt Damon e Ben Affleck.

domenica 21 febbraio 2016

FILM: Bling Ring

Titolo: Bling Ring
Titolo originale: The Bling Ring
Regia: Sofia Coppola
Produzione: USA, 2013
Genere: "drammatico" (lo etichettano così, ma non mi convince)
Attori: Katie Chang, Emma Watson, Israel Broussard, Leslie Mann, Taissa Farmiga, Erin Daniels

Ispirato a fatti realmente accaduti a Beverly Hills, California nel 2009.


Ho visto questo film pochi giorni fa perché era da tanto tempo che mi sentivo quasi in dovere di farlo, per curiosità più che altro, anche quando in realtà avevo sentito qualche parere negativo.
Sofia Coppola mi piace molto come regista e, vedendo il trailer, mi sembrava ben fatto dal punto di vista estetico (come per altri film della stessa regista). Adesso non voglio dire che guardo i suoi film solo per il lato estetico, ma per quanto riguarda la Coppola è sicuramente una delle prime cose che noto.

Praticamente tutti quelli che conosco erano andati al cinema nel 2013 a vedere questo film (forse anche io volevo andarci, non mi ricordo) fatto sta che non ci sono andata e fino a l'altro giorno non avevo mai visto il film. Sapevo già di cosa trattava perché la storia su cui si basa è realmente accaduta, e nemmeno tanto tempo fa, ma date le varie impressioni negative che avevo sentito in giro, mi era passata un po' la voglia di vederlo.

La vicenda è quella di un gruppo di ragazzi di Beverly Hills fissati con la moda e le celebrità. La loro ossessione raggiunge livelli tali da portarli ad introdursi nelle loro case durante la loro assenza e portarsi via qualche souvenir (gioielli e vestiti costosi solitamente, qualche volta anche quadri).
Col tempo convincono sempre più amici ad affiancarli nelle loro "avventure" fino a formare una vera e propria gang, chiamata appunto "Bling Ring", che occasionalmente ruba anche le lussuose automobili delle loro celebrità preferite.
Si recano inoltre ai party frequentati dagli stessi vip che hanno derubato e a volte indossando i loro vestiti e gioielli.

Sembra strano che Paris Hilton tenga la chiave nascosta sotto lo zerbino, che tutti i miliardari di Beverly Hills non chiudano la macchina dopo averla parcheggiata, che lascino aperte le immense vetrate delle loro ville quando partono per un viaggio, no? Ebbene, questo film vorrebbe far sembrare che sia proprio così. Inoltre, solo una delle tante celebrità aveva una telecamera di sicurezza e non ci è voluto tanto per scoprire chi fossero gli autori dei furti una volta visti i filmati. Mi sembra tutto un po' assurdo.
Come mi sembra anche assurdo che Paris Hilton abbia partecipato al film interpretando se stessa a uno dei party, proprio quando il film stesso è basato sulla storia di un furto da lei subito!

Da Sofia Coppola mi aspettavo che questa storia fosse trattata un po' come una presa in giro, come una satira di tutta questa assurdità, ma adesso che l'ho visto non la penso così. Questo mi ha un po' deluso a essere sincera. In parte lo stesso discorso vale per l'estetica: perfetta nei titoli di testa, nelle scene del paesaggio di Beverly Hills, ma tutto il resto a essere sincera mi ha deluso. Il finale mi ha dato un po' l'impressione che il film non fosse finito, come dire "tutto qua?", non ha un messaggio questo film e se ce l'ha (perché avrebbe potuto darne molti) non mi è chiara la posizione della regista.

P.S.: Il modo in cui le interviste degli interrogatori erano inserite nella storia mi ha ricordato un po' il film "Da morire - To Die For" con Nicole Kidman protagonista (anni '90). Solo che in quel film il modo in cui la storia si intrecciava con i vari flashback, l'estetica, gli attori, e la storia in sé erano molto più forti e definiti e personalmente ho amato quel film. Questo mi è parso invece una copia mal riuscita, un po' debole e infine (scusate) ma non ho capito cosa centrasse Emma Watson in tutto ciò, è un'americana molto poco credibile!

martedì 16 febbraio 2016

FILM: The departed

Titolo: The Departed - Il bene e il male
Titolo originale: The Departed
Regia: Martin Scorsese
Produzione: USA, 2006
Genere: thriller, drammatico
Ambientazione: contemporanea, USA
Attori: Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Alec Baldwin


Capolavoro di Scorsese che gli è valso l'Oscar a miglior regista nel 2007.

Di Scorsese avevo già visto "New York Stories" in cui è incluso una sua parte, e Hugo Cabret, quindi questo è solo il terzo suo film che vedo e non vedo l'ora di vederne altri perché ho amato tutti e tre.

Motivi per guardare questo film: il regista e gli attori sono bravi, importanti e famosi (potrebb'essere molto stupido come motivo ma non lo è); la canzone portante della colonna sonora è "I'm shipping up to Boston" dei Dropkick Murphys che non solo mi piace già di suo ed è legata ad un ricordo in particolare (sempre per me) ma il modo in cui viene inserita nella storia è perfetto, non poteva esistere canzone più adatta; infine credo che questo film non possa veramente essere etichettato con nessun genere e sono convinta che potrebbe piacere a tutti, a chiunque!

La storia parla di un clan criminale irlandese a Boston (i cui membri hanno origini irlandesi) il cui "boss" è interpretato da Jack Nicholson. Le indagini portate avanti dalla polizia per riuscire a incastrare finalmente il clan è guidato da Alec Baldwin (naturalmente dal personaggio che egli interpreta). Leonardo DiCaprio invece sarebbe una spia della polizia che si è infiltrato abbastanza facilmente nel clan, dato il suo passato non proprio innocente e Matt Damon, di rimando, è un insospettabile membro del clan che si inserisce nella polizia per cercare di deviare le indagini.

Vinse 4 premi Oscar nel 2007: Miglior Regista a Martin Scorsese - Miglior Film - Miglior sceneggiatura non originale (ispirato ai fatti dell'agente corrotto dell'FBI John Connolly e del gangster da lui protetto James Bulger) - Miglior montaggio.

Come anche altri film di questo genere, può apparire un po' esagerato per il modo in cui le morti si susseguono una dopo l'altra. Ad ogni modo io trovo che questo genere di film non annoia mai, sempre che sia fatto bene, con bravi attori e bella colonna sonora e tutto quanto.. e questo film lo è di sicuro.
Mi è piaciuto molto anche il messaggio che si è voluto dare nella scena finale con il topo che corre nella lussuosa abitazione di Sullivan.

Nella colonna sonora il brano dei Dropkick Murphys è affiancato da altrettanti bei pezzi quali: "Comfortably Numb" nella versione di Roger Waters e Van Morrison, "Sail on, sailor" dei Beach Boys, "Gimme shelter" dei Rolling Stones (canzone ricorrente nei film di Scorsese) e altre che non conoscevo o che sono state composte appositamente.

FILM: India - Matri Bhumi

Titolo (originale): India - Matri Bhumi (= Terra madre)
Regia: Roberto Rossellini
Produzione: Italia - Francia, 1958
Genere: documentario
Ambientazione: India
Attori: non ci sono attori perché gli interpreti non sono professionisti, bensì gente presa dalla strada


Ho appena visto questo documentario/film all'università durante un corso che si concentra principalmente su Rossellini (ma non solo).

Ve lo consiglio in quanto documentario perché in meno di due ore (80-90 min) riesce a dare uno straordinario e mai noioso sguardo su un paese, la sua gente, la sua Natura, la sua quotidianità e i suoi "problemi" (tra virgolette perché per come sono stati presentati non vengono proposti in quanto tali, ma piuttosto con la naturalezza, l'armonia e la tranquillità propria di quel popolo). Ve lo consiglio anche dal punto di vista del film perché non è puramente un documentario, si trasforma presto in un insieme di storie, proprio come un film, di un grande e importante regista italiano.
In poche parole, ci sono un sacco di motivi per cui dovete assolutamente vederlo, e questi sono solo i principali.

Il film (chiamiamolo così dato che segue comunque storie più o meno immaginarie) si articola in 4 episodi:
- nel primo seguiamo un giovane uomo nel suo rapporto con il suo elefante, che non è solo visto in quanto animale ma anche come "collega di lavoro" e amico, e anche il suo fidanzamento e matrimonio con una ragazza giunta al villaggio.
- la seconda storiella segue invece il trasferimento di un operaio e la sua famiglia dopo che ha finito di lavorare alla costruzione di un'imponente diga.
- i protagonisti del terzo sono una coppia di anziani che si troveranno a doversi difendere (ma allo stesso tempo anche salvare) una tigre che gira vicino al loro villaggio da alcuni uomini che vorrebbero sfruttare la loro terra.
- l'ultimo (e il mio preferito) è il viaggio di una scimmietta che perde il padrone in seguito alla morte di quest'ultimo, si reca da sola alla festa a cui il suo padrone stava andando. Purtroppo le altre scimmie la escludono sentendo l'odore dell'uomo su di lei ma alla fine troverà un altro padrone.

Nella seconda metà degli anni '50 Rossellini ha vissuto in Francia con la moglie Ingrid Bergman, da cui si separerà nel '57. Successivamente trascorre un periodo in India di circa un anno, inviato dalla Francia ma allo stesso tempo sostenuto dal primo ministro indiano Nehru. Tornò indietro non solo con questo docu-film di 80-90min ma anche con un insieme di trasmissioni della durata di 10h circa (che venne trasmesso in episodi, "L'India vista da Rossellini") e anche una nuova compagna, Sonali Das Gupta.

sabato 13 febbraio 2016

FILM (serie): I promessi sposi

Durante il mese di febbraio sto seguendo un corso all'Università per il quale dobbiamo vedere alcuni film e ci è capitato di vederne anche a lezione.. abbiamo già visto ad esempio alcuni programmi televisivi come "Non è mai troppo tardi" e "Il giornalino di Gian Burrasca" che comunque vi consiglio di vedere se non avete mai visto perché si trovato tranquillamente anche su youtube.

Poi abbiamo visto anche un interno sceneggiato, in questo caso possiamo dire teleromanzo, ovvero "I promessi sposi" di cui i primi episodi li abbiamo visti a lezione e gli altri ognuno per conto proprio. Sono 8 episodi in tutto e durano ciascuno meno di un'ora, tra l'altro anche questi reperibili su youtube!

Titolo: I promessi sposi
Regia: Sandro Bolchi
Produzione: Italia, 1967
Genere: sceneggiato televisivo, letterario-storico
Ambientazione: Lombardia, '600
Attori: Nino Castelnuovo, Paola Pitagora, Lila Bringone, Tino Carraro, Elsa Merlini, Luigi Vannucchi, Glauco Onorato







La particolarità del teleromanzo è che i dialoghi e anche la narrazione seguono fedelmente il testo del romanzo da cui sono tratti, in questo caso seguono esattamente ciò che scrive Manzoni nel 1827.
La parte del narratore è interpretata da Giancarlo Sbragia mentre gli attori sono elencati sopra. In questo caso gli attori provengono dal mondo del teatro e secondo me si vede molto, sono molto bravi ed espressivi. Nonostante oggi non siamo abituati a vedere miniserie del genere, in bianco e nero, magari con dei dialoghi e scene un po' lenti, ho apprezzato tantissimo il modo in cui è stata realizzata specialmente proprio per la bravura degli attori.

Consiglio di vederla a chiunque almeno per curiosità e secondo me potrebbero anche farla vedere al liceo quando si studiano i Promessi Sposi di Manzoni perché alla fin fine ricalca quasi esattamente le parole del romanzo e potrebbe essere di grande aiuto per gli studenti!

venerdì 5 febbraio 2016

FILM: Il signore degli anelli #1 | La compagnia dell'anello

Titolo: Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
Titolo originale: Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring
Regia: Peter Jackson
Produzione: USA, Nuova Zelanda - 2001
Genere: fantasy e avventura
Ambientazione: Terra di Mezzo (fantastica)
Attori: Elijah Wood, Ian McKellen, Viggo Mortensen, Liv Tyler, Sean Astin, Billy Boyd


Ispirato al romanzo "Il signore degli Anelli" di J. R. R. Tolkien del 1955 (ne ricopre solo la prima parte, in quanto il film è il primo di una trilogia basata su questo romanzo).

La trama in breve tratta di un hobbit di nome Frodo Baggins che, aiutato dalla Compagnia dell'Anello, deve recarsi a Mordor per distruggere "l'ultimo anello" creato da Sauron. Il gruppo è guidato da Gandalf (stregone) e gli altri componenti sono l'elfo Legolas, il nano Gimli, gli uomini Aragorn e Boromir, gli hobbit Sam, Pipino e Merry.

I primi due film li hanno girati insieme in Nuova Zelanda a partire dal 1999. Il film è stato diretto da Peter Jackson, che ha scritto anche la sceneggiatura insieme a sua moglie; la colonna sonora invece è opera di Howard Shore. Nel 2002 questo film ha vinto 4 premi Oscar. Oltre alla trilogia esistono anche un'alta trilogia che sarebbe un prequel (Lo Hobbit).

Il malvagio Sauron creò 19 anelli destinati alle varie specie che popolano la Terra di Mezzo (9 agli uomini, 7 ai nani e 3 agli elfi) anche se in realtà lo scopo di tutto ciò era controllarli tramite l'Unico anello, cioè quello in suo possesso. Durante una battaglia uno degli uomini riesce a togliere l'anello dal dito di Sauron ma, invece di distruggerlo come gli avevano consigliato gli elfi, decide di tenerlo per accrescere la sua potenza ma in seguito alla sua morte, l'anello verrà perso. Verrà ritrovato da Gollum che lo terrà per molto tempo, finché giungerà nelle mani di Bilbo Baggins, uno hobbit.
Dopo questa lunga introduzione arriviamo alla storia che inizia durante la festa del compleanno di Bilbo (egli vorrebbe ritirarsi a Gran Burrone per trascorrere la sua vecchiaia ma prima che se ne vada lo stregone Gandalf il Grigio gli consiglia di lasciare l'anello al nipote Frodo). Quando Bilbo se ne va, Gandalf spiega a Frodo tutta la storia dell'anello e gli ordina di fuggire al più presto perché lo stanno venendo a cercare. Frodo scappa insieme all'amico Sam mentre Gandalf si reca a Isengard dallo stregone Saruman il bianco che però nel frattempo si era alleato con i cattivi e attacca Gandalf quando lui non ne vuole sapere di passare dalla sua parte. Saruman imprigiona Gandalf e crea un esercito di mostri terribili ma per fortuna Gandalf riuscirà a liberarsi e a raggiungere Frodo. Nel frattempo a Frodo e Sam si sono uniti anche Pipino e Merry (altri due hobbit loro amici) che continuano a scappare dai cavalieri neri. Durante una sosta in una locanda conoscono Grampasso, un ramingo, che li salva da un attacco. Anche Grampasso si unirà a loro fino al loro arrivo a Elrund dove l'elfa Arwen cercherà di guarire la ferita di Frodo. A Gran Burrone ritrovano lo zio Bilbo e l'intero Consiglio di Elrond di cui fanno parte i rappresentanti delle varie razze: Gimli (nano), Legolas (elfo), Boromir (uomo), Gandalf (stregone) La loro missione sarà quella di portare l'anello al monte Fato per poterlo quindi finalmente distruggere. Questi rappresentanti, insieme agli hobbit e a Grampasso che in realtà sarebbe Aragorn, formano la compagnia dell'Anello.
Prima di partire per il viaggio, Bilbo regala a Frodo un'armatura e una spada forgiate dagli elfi e quindi la Compagnia si mette in marcia passando attraverso il regno dei Nani, dove scoprono che tutti gli abitanti delle miniere (nani) sono stati sterminati dai goblin. Successivamente scoprono che Gollum li sta seguendo e durante una pericolosa battaglia col nemico, Gandalf riesce a sconfiggere tutti i mostri ma purtroppo viene trascinato da essi stessi in un precipizio. La Compagnia ha ora perso la sua guida e il controllo viene assunto da Aragorn (ex Grampasso). Purtroppo né Boromir né Frodo nutrono più completa fiducia nella missione anche perché si scopre che gli orchi hanno distrutto la Contea (e Boromir anche perché sta più volte per cedere alla tentazione dell'Anello). Passano anche nella terra degli Elfi. Frodo inizia a pensare di proseguire la missione da solo per non mettere a rischio la vita di altre persone e durante un attacco, Boromir cerca di salvargli la vita per farsi perdonare, ma viene purtroppo ucciso. Gli hobbit Merry e Pipino vengono rapiti e Gimli, Aragorn e Legolas partono alla loro ricerca. Nel frattempo Frodo prosegue la missione insieme a Sam, che aveva promesso di non lasciarlo mai solo.

Purtroppo non ho mai letto nessuno dei romanzi di Tolkien nonostante ce li abbia e sono da anni ormai che ho intenzione di iniziarli, ma sicuramente appena li leggerò ve ne parlerò qui sul blog!
Secondo me i film della trilogia del Signore degli Anelli sono tra i migliori di questo genere fantasy/magico come recitazione, realizzazione generale oltre che naturalmente per la storia e, sempre secondo me, arriva ad essere alla pari della saga di Harry Potter. Sia il primo film di HP che del SDA sono usciti nel 2001 quindi non dico naturalmente quale dei due imita l'altro perché secondo me non si tratta di questo, sono tutti e due stupendi allo stesso livello.