venerdì 29 gennaio 2016

FILM: Billy Elliot

Titolo (originale): Billy Elliot
Regia: Stephen Daldry (soggetto di Lee Hall)
Produzione: UK, 2000
Genere: drammatico
Ambientazione: contea di Durham (nord-est Inghilterra), 1984
Attori: Jamie Bell, Gary Lewis, Julie Walters, Jamie Draven



Ispirato alla storia vera del ballerino Philip Mosley, della Royal Opera House.

Possiedo il DVD di questo film ma ero quasi certa di non averlo mai visto, nonostante i miei familiari sostengano di averlo visto insieme a me (poco probabile).
Ho deciso quindi di vederlo finalmente e mi è piaciuto tantissimo, lo consiglio a tutti (anche a chi non ama il musical questa volta, perché il film non è un musical!!).

Questo mese sono andata a teatro per vedere il musical, prodotto da una compagnia italiana, ed era la prima volta che lo vedevo. Conoscevo già la storia perché tratta di un ragazzino che sogna di ballare ma non avevo mai sentito le canzoni create apposta per la rappresentazione teatrale da Elton John (in originale) però io non le ho tuttora sentite perché nello spettacolo a cui ho assistito erano in italiano.
Il musical è stato tratto dal film e rappresentato per la prima volta nel 2005 a Londra.

La storia è ambientata nel 1984 nel nord-est dell'Inghilterra in una cittadina di minatori, proprio durante lo sciopero dovuto alla chiusura delle miniere da parte di Margaret Thatcher.
Billy, ragazzino orfano di madre, vive nel quartiere della classe operaia con il padre e il fratello maggiore Tony (entrambi minatori in sciopero) e la nonna.
Il padre costringe Billy a prendere lezioni di pugilato per rafforzare il suo carattere ma il ragazzo non sembra molto interessato e quando un giorno, nella stessa palestra, si svolge una lezione di danza classica, Billy ne rimane affascinato e decide di provare.
L'insegnante di danza, Mrs. Wilkinson, vede un talento speciale in lui e gli chiede di tornare alle prossime lezioni. Billy acconsente ma lo fa di nascosto, facendo credere al padre di frequentare le lezioni di pugilato, perché la sua famiglia non prenderebbe bene la notizia della danza.
Come conseguenza dello sciopero la famiglia di Billy si ritrova in gravi difficoltà economiche e, quando un giorno l'allenatore di boxe rivela al suo amico che suo figlio non si vede in palestra da un bel pezzo, va su tutte le furie e segue Billy scoprendo il suo segreto delle lezioni di danza.
Il padre proibisce a Billy di continuare con le lezioni, anche se la maestra propone al ragazzo di partecipare alle selezioni della Royal Ballet School di Londra.
Il giorno delle audizioni arriva e passa senza che Billy vi abbia partecipato ma quando il padre lo vedrà danzare per la prima volta, capirà il suo errore e vedrà proprio nella danza un possibile destino per il figlio e anche un riscatto per farlo uscire dalla triste realtà dei minatori in cui vivono e dargli la possibilità di un futuro migliore a Londra.

Ho trovato questo film stupendo e perfetto, specialmente la scena finale che è un chiaro richiamo alla rappresentazione del Lago dei Cigni nella variante di Matthew Bourne del 1995. Billy da grande viene interpretato da Adam Cooper, all'epoca primo ballerino della ROH.
Oltre agli attori fantastici (e al loro accento nella versione originale in inglese) mi è piaciuta un sacco anche la colonna sonora con brani dei T-Rex, The Jam, London Calling dei Clash, The Style Council e l'immancabile Lago dei Cigni.

Nel 2001 il film ha ricevuto molte diverse nomination sia agli Oscar che ai Golden Globe, vincendo però i premi BAFTA come miglior film, miglior attore protagonista a Jamie Bell (Billy Elliot) e a Julie Walters come miglior attrice non protagonista (Mrs. Wilkinson). Anche Gary Lewis (padre di Billy) aveva ottenuto la nomination come miglior attore non protagonista.

giovedì 28 gennaio 2016

LIBRO: Alice nel paese delle meraviglie

Titolo: Le avventure di Alice nel paese delle Meraviglie
Titolo originale: Alice's Adventures in Wonderland
Autore: Lewis Carroll
Pubblicazione: 1865 (in italiano 1872)
Genere: romanzo fantastico
Ambientazione: contemporanea-ottocentesca fantastica


Ho letto questo grande classico durante il mese di gennaio sul mio Kindle, quindi la copertina nell'immagine non corrisponde all'effettiva edizione che ho letto io.
Ho deciso di affrontare finalmente questa lettura perché era ormai da anni che l'avevo scaricato in digitale e come ho già avuto modo di dire quando vi ho parlato del cartone Disney e anche della versione del film del 1999, ho visto gran parte (se non tutte) le versioni per TV, per il cinema e per bambini o meno. Dopo tutte queste varianti della storia ero davvero curiosa di sapere da dove tutto era partito, qual era la versione originale dei fatti.

Lo consiglio assolutamente a tutti perché è un grande classico, è piuttosto breve quindi non porta via molto tempo anche per il fatto che la storia è molto conosciuta. Mi ha un po' sorpreso il linguaggio estremamente ottocentesco, so bene che è appunto un romanzo ottocentesco ma per qualche motivo che non so spiegarmi non mi aspettavo di trovare tale linguaggio nell'edizione italiana (mi riferisco all'utilizzo di parole un po' strane in modo ripetuto). Inizialmente volevo leggerlo in inglese ma poi mi sono ricordata di averlo già in italiano sul Kindle. Molto bello davvero, non annoia mai perché la storia è davvero atipica, talmente strana che non è solo onirica, a tratti sembra citare esplicitamente le droghe.

Piccola nota sull'autore: prima di quest'anno pensavo che Lewis Carroll fosse semplicemente uno scrittore ottocentesco ma in occasione del mio primo esame universitario (storia della fotografia) mi sono trovata a studiarlo anche in quanto fotografo. Ho iniziato quindi a fare ricerca su questo personaggio e ho scoperto che la sua "vera professione" era quella di insegnante di matematica.

Ad ogni modo, il libro si snoda su 12 capitoli e parte dall'inseguimento di Alice del coniglio bianco per arrivare al processo con il re e la regina di cuori passando per la bottiglia con la scritta "bevimi", i biscotti con la scritta "mangiami" e il conseguente variare dell'altezza di Alice; la casetta del coniglio bianco con Bill la lucertola e l'incontro col Brucaliffo. Alice farà conoscenza con la duchessa, il gatto che ghigna, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina e più tardi con la regina di cuori in persona e tutte le carte da gioco, il grifone e la tartaruga.

Mi piacerebbe anche leggere il seguito che Lewis Carroll scrisse "Alice attraverso lo specchio" perché personaggi importanti come Pinco Panco e Panco Pinco per fare un esempio, dovrebbero essere citati là e non in questo romanzo. Inoltre nel corso del 2016 dovrebbe uscire il film anche di questo secondo romanzo, sempre diretto da Tim Burton con lo stesso cast.

L'adattamento in film secondo me più fedele di tutti è quello del 1999 per la Tv con Tina Majorino nei panni di Alice, di cui vi ho parlato recentemente (a dicembre). E' la versione che preferisco e alla quale sono più legata fin da bambina (anche se non posso negare di averlo visto lo stesso numero di volte del classicissimo Disney). Le altre trasposizioni sono più o meno fedeli, non sono una grande amante della versione di Tim Burton (anche se di solito apprezzo i suoi lavori) e bisogna anche ricordare che alcuni film sono veramente delle pietre miliari, risalendo al primo che è stato realizzato nel 1903!

Ultimamente tra la versione Disney, quella con Tina Majorino del '99 e anche il libro, sto notando un'alta concentrazione di post riguardanti l'argomento sul blog quindi fatemi sapere se potrebbe interessarvi un post riguardante le trasposizioni cinematografiche. Quali vi interesserebbero oppure se preferite più un confronto tra le versioni.

sabato 16 gennaio 2016

LIBRO: The Art Book

Ancora una volta ho deciso di parlarvi di un libro, ma questa volta si tratta di qualcosa di diverso dal solito perché il libro in questione non è un romanzo. Si tratta di una sorta di dizionario sulle opere d'arte (scultura, pittura e altre tecniche) in ordine alfabetico in base al nome dell'artista, quindi è organizzato come una sorta di dizionario con immagini di alta qualità.

Il libro in sé non è molto grande ma è piuttosto grosso ed è organizzato molto bene, anche nella grafica delle singole pagine che raccolgono i dati essenziali dell'opera e dell'autore. Lo spazio viene lasciato soprattutto all'immagine ma ognuna è corredata di una breve descrizione che la contestualizza.



Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1994 dalla Phaidon Press ma da quella volta sono state pubblicate nuove edizioni. Penso proprio che esista solo in inglese e non sono nemmeno sicura che si possa acquistare nelle normali librerie. Personalmente ce l'avevo in casa da molto tempo e finora l'avevo sfogliato qualche volta senza mai davvero leggerlo dall'inizio alla fine come invece ho fatto ultimamente. Io l'ho acquistato nel negozio di un museo diversi anni fa, se non sbaglio all'estero, ma sono sicura di averlo visto in vendita anche nei musei italiani.

Lo consiglio a tutti gli appassionati di arte perché trovo che abbiano rappresentato molto bene opere importanti di tutto il secondo millennio, senza però mostrare le immagini più scontate e banali. Un buon modo per scoprire nuovi artisti e opere d'arte!

martedì 12 gennaio 2016

I Love Shopping #1 (LIBRO + FILM)

Quando ero alle medie, per festeggiare il mio 13° compleanno, sono andata al cinema con le mie amiche a vedere "I love shopping" e ci era piaciuto tantissimo (pochi giorni dopo sono tornata al cinema a vederlo per la seconda volta, e quando è uscito ho preso il dvd che ho guardato infinite volte). Sempre nel 2009 decisi che era arrivato il momento di leggere il mio primo libro in inglese e la scelta è ricaduta su questo perché avendo appena visto il film conoscevo già la trama e quindi pensavo sarebbe stato più facile leggerlo ma non è andata così perché la trama è molto diversa! Così ho comprato il libro in italiano e da quel momento ho iniziato a leggere tutta la serie di "I love shopping" che ora ho deciso di rileggere tutta, principalmente per inserire anche i nuovi capitoli della storia usciti nel frattempo, che non sono ancora riuscita a recuperare.

LIBRO

Titolo: I love shopping
Titolo originale: The Secret Dreamworld of a Shopaholic
Autore: Sophie Kinsella
Pubblicazione: 2000
Genere: chick-lit
Ambientazione: Londra, tra 1999 e 2000


Come ho già detto ho scoperto la serie attraverso il film, quindi quando ho iniziato a leggere i libri conoscevo già la trama. L'ho letto prima in inglese e poi in italiano sempre nel 2009 mentre quest'anno ho deciso di rileggerli insieme (in parallelo inglese e italiano).

Il titolo era originariamente "The secret dreamworld of a shopaholic" in inglese mentre in America e India è stato variato in "Confessions of a shopaholic". Premetto che Sophie Insella mi piace molto come autrice e che ho letto molti suoi libri oltre a quelli di questa serie (sul blog vi ho parlato di "Dov'è finita Audrey?"). Questo è il primo romanzo che l'autrice ha pubblicato usando lo pseudonimo "Sophie Kinsella".

La protagonista di tutta la serie è Rebecca Bloomwood (Becky per gli amici), ragazza inglese che vive e lavora a Londra nella noiosa rivista finanziaria "Far fortuna risparmiando". Becky è però in realtà una compratrice compulsiva che ha nell'acquistare la sua malattia, tanto da aver accumulato un debito altissimo che non riesce in alcun modo a ripagare. Già da qui si coglie l'ironia del romanzo perché la protagonista si ritrova a dare consigli finanziari quando è lei la prima ad essere nei guai. Durante tutto il romanzo assisteremo ai vari tentativi (comici) di Becky per cercare di racimolare la cifra necessaria per ripagare il debito, aiutata dalla sua coinquilina Suze, corteggiata dal fastidioso cugino di quest'ultima, Tarquin; "disturbata" dagli ignari genitori, affascinata dal mitico Luke Brandon e stalkerata dal direttore della banca che la assilla per farsi pagare in tempo.

I personaggi e tutte le situazioni in cui Becky si troverà sono estremamente comiche e divertenti. Nonostante sia considerato un romanzo rosa, non è una storia d'amore e quindi non è per nulla sdolcinato, anzi. E' una vera e propria commedia accompagnata dalle geniali lettere della banca che appaiono tra un capitolo e l'altro. Il romanzo ottenne un grande successo fin dalla sua pubblicazione ormai 15 anni fa. La critica afferma che questo sia il migliore libro dell'intera serie e concordo su questo, proprio nel senso che dà l'impressione di essere stato scritto meglio. Tuttavia consiglio sempre di leggere la serie intera perché è molto divertente e sempre molto leggera e veloce da leggere.

FILM

Titolo: I love shopping
Titolo originale: Confessions of a shopaholic
Regia: P. J. Hogan
Produzione: USA, 2009
Genere: commedia
Ambientazione: New York, contemporanea
Attori: Isla Fisher, Hugh Dancy, Krysten Ritter, Robert Stanton, Joan Cusack, John Goodman


Sia l'attrice protagonista che lo stesso regista sono australiani, l'attore che interpreta Luke Brandon è inglese mentre gli altri sono prevalentemente statunitensi.

La trama di fondo è la stessa del primo libro della serie ma ci sono numerose differenze nei particolari, il primo dei quali l'ambientazione: tutta la storia si sposta da Londra a New York, compiendo un collegamento tra i primi due romanzi della serie, in quanto nel secondo Becky si reca nella Grande Mela.

Una nota va alla colonna sonora del film (principalmente pop) che io avevo amato quando ero andata al cinema a vedere il film nel 2009, tanto da scaricarla e ascoltarla ripetutamente dal mio iPod rosa mentre nel tragitto casa-scuola media. Abbiamo un misto tra Lady Gaga, Adrienne Bailon (delle Cheetah Girls), Kat de Luna, Pussycat Dolls, Macy Gray e Gwen Stefani.

Le differenze con il libro sono numerose e a causa di esse mi era stato difficile leggere il libro inizialmente in inglese (ora che la mia conoscenza dell'inglese è migliorata, posso dirvi che non era per niente difficile)! Oltre all'ambientazione già citata, nel libro Becky vuole sfuggire dal suo lavoro a "Far fortuna risparmiando" mentre nel film inizia a lavorare per questa rivista solo per sfuggire dal suo precedente lavoro. Nel film assistiamo al matrimonio di Suze che nei libri avviene in un episodio successivo. Nel film il sogno di Becky è lavorare nella rivista di moda "Alette" che nel libro non viene mai citata. Nel libro Sasha è inizialmente fidanzata con Luke. Mentre nei libri Luke è già proprietario della Brandon Communications, nel film la fonda quasi alla fine e prima lavora con "Far fortuna risparmiando" anche lui. Nei libri Becky non frequenta mai il centro per compratori compulsivi e non fa mai il viaggio a Miami.

giovedì 7 gennaio 2016

LIBRO: Invisible Monsters

Mi sembra che sia passato un secolo da quando vi ho parlato di un libro per l'ultima volta. L'ultimo del 2015 che ho finito di leggere è stato "Elisabetta - L'ultima regina" di Vittorio Sabadin ma non ve ne ho parlato qui sul blog.

Titolo (originale): Invisible Monsters
Autore: Chuck Palahniuk
Pubblicazione: 1999
Genere: romanzo



Ho iniziato a leggere questo libro verso la fine di settembre e ci ho messo davvero un sacco a finirlo anche se è piuttosto breve. Siccome l'ho letto sul kindle ed è successo che io partissi per l'università lasciandolo a casa, non ho potuto seguire una lettura molto continuativa, ma finalmente l'ho concluso!

Terzo romanzo di Palahniuk in ordine di pubblicazione ma in realtà scritto ancora primo di Fight Club e rifiutato dalle case editrici. Fight Club è stato l'unico suo libro che io abbia mai letto perché essendo molto famoso volevo capirne il motivo e se devo essere sincera non mi era chiaro. Alla fine di quel libro ero parecchio confusa (se siete interessati ne avevo parlato sul blog nel giugno 2014). Non avevo in programma nemmeno di affrontare la lettura di un altro suo romanzo ma avendo il kindle tra le mani mi sono decisa e alla fine l'ho letto tutto.

I personaggi che fanno parte della storia sono in qualche modo la storia stessa. La protagonista è Shannon, bellissima modella che viene completamente sfigurata da un colpo di fucile scagliato forse dalla sua migliore amica Evie, modella non altrettanto di successo o forse da Manus, fidanzato di Shannon. Una volta in ospedale la ragazza stringerà una profonda amicizia con Brandy Alexander, transgender che sta per affrontare l'ultimo intervento che la farà diventare definitivamente donna. Qua e la fa anche la sua apparizione Shane, fratello omosessuale di Shannon, morto qualche anno prima di AIDS e sempre odiato dalla sorella per le numerose attenzioni che riceveva.

La voce narrante è quella di Shannon e attraverso i suoi occhi vengono toccati temi quali la superficialità della bellezza, l'omosessualità, l'autodistruzione. Ci sono anche alcune identità ambigue tra i personaggi, come ad esempio Manus/Seth oppure Brandy/Shane. Niente viene davvero approfondito in questa storia, tutto viene solo accennato e alla fine si tende a dimenticare quasi quello che si è letto, almeno per me è stato così. Sono rimasta confusa come quando ho finito di leggere Fight Club ma forse un po' meno perché questa volta me lo aspettavo almeno.

Nel 2012 negli Stati Uniti è stata pubblicata per la prima volta la versione in copertina rigida dal titolo "Invisible Monsters Remix" e contiene parti aggiuntive e modificate.

martedì 5 gennaio 2016

Disney Classics | Il pianeta del tesoro #43

Ho deciso di portare avanti anche nel nuovo anno la serie dei Classici Disney che ho cominciato a fine 2014. Finora ho trattato: Biancaneve e i 7 nani - Mulan - La bella e la bestia - Frozen - Peter Pan - Cenerentola - Gli aristogatti - La bella addormentata nel bosco - Alice nel paese delle meraviglie.

Titolo: Il pianeta del tesoro
Titolo originale: Treasure Planet
Regia: Ron Clements, John Musker
Produzione: USA, 2002
Genere: animazione (avventura e fantascienza)
Ambientazione: fantascientifica (misto tra passato e futuro in realtà)
Ispirato a: il romanzo "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson del 1883



Sono particolarmente legata a questo Classico Disney perché (insieme a Tarzan) sono effettivamente andata a vederlo al cinema quando è uscito quindi mi ricordo proprio il momento in cui è uscito, andavo in prima elementare (Natale 2002) e mi era piaciuto tantissimo.
Secondo me deriva proprio da qua la mia passione per i film e le storie di pirati, da cui sono sempre stata affascinata. Mi piacerebbe molto infatti leggere il romanzo di Stevenson e anche vedere i film che sono stati tratti con un'ambientazione più tradizionale.

La storia vi sarà probabilmente già nota dal classico per ragazzi "L'isola del tesoro" che anche io non avendolo mai letto ne conosco la trama, ma a differenza della solita ambientazione tipica da "storia di pirati" la Disney ha optato per un remake fantascientifico con un'ambientazione spaziale.

Jim Hawkins è un ragazzo che vive con la madre Sarah nella locanda che gestisce sul pianeta Montressor, dopo che il padre l'ha abbandonato quando era ancora bambino. All'inizio del film si vede che da piccolo Jim amava leggere storie di pirati e anche la madre gliele raccontava spesso; la sua preferita era quella del capitano Flint. Crescendo lui ha sempre mantenuto un forte spirito d'avventura ma la madre è un po' preoccupata per il futuro del figlio ribelle. Un giorno Jim soccorre un certo Billy Bones, gravemente ferito che prima di morire affida a Jim una sfera e gli dice di proteggerla dai cyborg a costo della vita. Più tardi proprio quel giorno arrivano degli invasori che distruggono la locanda e Jim, la madre e l'amico di famiglia professor Doppler si rifugiano a casa di quest'ultimo, sfuggendo agli aggressori. Arrivati a casa del professore Jim scopre che la sfera che gli è stata affidata è in realtà una mappa che indica dove si trova il tesoro del capitano Flint, proprio l'avventura che Jim stava aspettando! Anche Doppler ne è entusiasta e propone a Jim di partire con lui ed imbarcarsi su una nave che sta partendo alla ricerca del tesoro. La nave in questione, la R.L.S. Legacy è comandata dal capitano Amelia (con sembianze feline) e dal primo ufficiale Arrow. La sfera-mappa sarà custodita segretamente nella cabina del capitano per la durata del viaggio e Jim nel frattempo lavorerà come mozzo e sarà affidato al cuoco John Silver, un cyborg che al posto del pappagallo viene sempre accompagnato da un "esserino multiforme" di nome Morph. Jim e Silver diventano sempre più amici ma si percepisce una certa ostilità a bordo da parte della ciurma, soprattutto Scroop (con sembianze di ragno) che durante una tempesta provoca la morte di Arrow. Jim scopre origliando per caso che in realtà l'equipaggio si è alleato contro il capitano per impadronirsi della mappa e vuole portare a termine un ammutinamento; Jim è amareggiato e furioso perché Silver, che credeva suo amico, l'ha tradito. Il ragazzo avvisa subito il capitano e il professore ma ormai è troppo tardi e sono costretti a scappare con una scialuppa e a rifugiarsi in un nascondiglio dove incontrano il robot B.E.N. che gli confessa di aver perso qualche rotella ma di ricordarsi di aver lavorato direttamente per Flint in persona. Durante uno scontro Jim riesce a far finire Scroop come lui aveva a sua volta fatto finire Arrow; purtroppo i pirati li catturano e costringono Jim e B.E.N. a trovare il tesoro con la mappa. Una volta raggiunto il tesoro, dove si trova ancora lo scheletro di Flint, trovano anche le parti mancanti del cervello di B.E.N. che finalmente si ricorda qualcosa di cruciale: il tesoro è autodistruttivo per impedire che qualcuno se ne impossessi. Silver alla fine è l'ultimo rimasto e vuole impadronirsene a tutti i costi ma alla fine decide che è più importante salvare la vita di Jim e lascia andare il tesoro. Per fortuna tutti tornano sani e salvi a casa ma Silver è costretto a dire addio a Jim perché altrimenti verrà catturato dalla polizia, Jim riesce a completare con successo l'accademia mentre Doppler e Amelia si sposano e hanno 4 figli. Con quel poco di tesoro che erano riusciti a prendere la madre di Jim potrà ricostruire la locanda.

Curiosità: i due alieni che indicano la direzione a Jim e Doppler all'inizio del film sono le caricature dei due registi del film; il nome della nave R.L.S. Legacy è un tributo allo scrittore Robert Louis Stevenson; nella versione originale Jim era doppiato da Joseph Gordon-Levitt mentre il capitano Amelia da Emma Thompson, BEN in italiano viene doppiato da Maurizio Crozza.

Avendo il DVD di questo film ho visto recentemente anche i contenuti speciali in cui spiegavano di come per la prima volta avessero cercato di mescolare la tecnica classica a quella a computer (ancora agli inizi). Purtroppo non ha raggiunto il numero previsto di incassi e così la Disney ha pensato che forse sarebbe stato meglio concentrarsi su qualcosa di totalmente innovativo da quel momento in avanti, abbandonando definitivamente la tecnica tradizionale. Ha comunque ricevuto il premio Oscar e Saturn nel 2003 come miglior film d'animazione.

Nel 1950 Walt Disney ha prodotto il suo primo film vero e proprio in live-action e si trattava proprio di "L'isola del tesoro" (uscito in Italia nel 1951). Mi piacerebbe molto recuperarlo per poterlo vedere perché ne ho visto il trailer sempre nei contenuti speciali del DVD.

Per concludere non possiamo tralasciare la canzone principale che fa da colonna sonora al film. Nella versione originale in inglese è stata cantata da John Rzeznik dei Goo Goo Dolls mentre ad esempio in italiano da Max Pezzali. In ogni lingua è stata cantata da un cantante più o meno conosciuto ma se provate ad ascoltare su youtube le varie versioni in tutte le lingue vedrete che sono tutte una più bella dell'altra! Personalmente questa canzone mi ricorda proprio la mia infanzia, mi porta ricordi bellissimi e anche un po' di nostalgia.

lunedì 4 gennaio 2016

FILM: Irrational Man

Innanzitutto benvenuti nel 2016, spero che l'anno sia cominciato bene per voi! Io sono quasi sempre stata a casa a studiare finora (causa due esami pesanti a fine mese e la poca voglia di fare finora da parte mia; oltre che al freddo improvviso) ma oggi sono uscita di casa e sono andata al cinema a vedere questo bellissimo film che vi consiglio tantissimo finché è ancora fuori nelle sale!

Titolo (originale): Irrational Man
Regia e sceneggiatura: Woody Allen
Produzione: USA, 2015
Ambientazione: contemporanea, Newport, Rhode Island
Genere: commedia
Attori: Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey, Jamie Blackley



Come dico ogni volta che parlo di un film di Woody Allen non serve dire nient'altro se non che è appunto scritto e diretto da Woody Allen ma questa volta non è stato così.
Ho visto il trailer tempo fa, a inizio autunno mi sembra, e non so perché ma non avevo colto il fatto che fosse di Woody Allen, forse si era fermato prima, forse non l'avevo proprio sentito, non lo so. So solo che appena ho visto che avevano fatto un film con Emma Stone e Joaquin Phoenix insieme ho subito pensato che dovevo vederlo per forza al più presto. Solo in un secondo momento ho rivisto il trailer e essendo anche di Woody Allen allora dovevo andare immediatamente a vederlo, e così è stato.

Abe Lucas (J. Phoenix) è un professore universitario di filosofia appena arrivato in una nuova università. Sia la sua collega Rita che la sua studentessa Jill rimangono affascinate da quest'uomo cinico e un po' malandato ma lui inizialmente ha un carattere molto chiuso. Il suo atteggiamento cambia quando ascolta per caso un gruppo di persone parlare in un bar: una donna rischia di perdere la custodia dei suoi figli per colpa di un giudice poco onesto. Abe scopre di avere un nuovo scopo nella vita, deciso a fare giustizia inizia a spiare il giudice e ad architettare il delitto perfetto per farlo sparire dalla circolazione. Naturalmente le voci girano in città e più di qualcuno inizierà a sospettare di Abe. Ma quando questi sospetti saranno diventati certezze come agiranno gli amici di Abe?

Irrational Man è il 45° film di Woody Allen, che proprio nel 2015 ha compiuto 80 anni. Era necessario per me vedere questo film, anche perché se ricordate anche il 2015 è iniziato per me con un film di Woody Allen: Blue Jasmine. Inoltre non potevo lasciarmelo scappare anche per gli attori protagonisti che sono tra i miei preferiti in assoluto: mi sono innamorata di Joaquin Phoenix in "Da morire" e amo suo fratello River, mentre di Emma Stone mi sono innamorata in "The Help". Consiglio di vedere anche questi due film perché in essi J. Phoenix e E. Stone recitano al fianco di attori altrettanto bravi e geniali.

https://www.youtube.com/watch?v=hP8mPkyBntw (vi lascio comunque il link del trailer se non vi ho ancora convinto, date un'occhiata!)