Fuori concorso
Siamo arrivati finalmente a parlare dei film che ho avuto occasione di vedere alla mia settima giornata alla mostra (dai che abbiamo quasi finito!). Il primo del giorno è stato Woodshock, opera prima delle sorelle Kate e Laura Mulleavy, fashion designer che nel 2005 hanno fondato il marchio d'abbigliamento Rodarte.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=T435AkddkKM
Vedendo questo trailer lo potremmo scambiare per un blando videoclip musicale, per uno spot indie-wannabe creato dalle sorelle per promuovere il loro marchio o al limite per il solito e prevedibile cortometraggio di laurea di un qualsiasi studente di cinema americano.
Esteticamente curato, non c'è nulla da dire, ma si tratta di effetti visti e rivisti, perfettamente in linea con quella corrente molto in voga adesso, così pretenziosamente "alternativa" da risultare banale e ripetitiva. Ci fa piacere sapere che un'attrice del calibro di Kristen Dunst si sia offerta per un progetto del genere... anche se alla fine così facendo non ha di certo dimostrato nulla di nuovo, sfido chiunque a non avere un deja-vu con un qualsiasi film della Coppola.
Sofia Coppola non è l'unica - forse troppo - evidente influenza per le due neo-registe, anche se grazie all'attrice protagonista è la più ovvia. Una vicenda che sarebbe potuta essere interessante se trattata con dovuta originalità si limita ad essere puro esercizio formale. Allegorie scialbe, primi piani quasi snervanti sulle espressioni sempre uguali della protagonista,
Come riassumerlo in due parole...vediamo, Double Exposure. Nulla da dire per quanto riguarda lo sperimentalismo visivo - a parte il fatto che qualsiasi giovane film-maker dalle pretese indie-altrernative farebbe le medesime scelte con lo stesso risultato - ma è abbastanza per essere presentato ad un Festival come quello di Venezia, seppur fuori concorso?
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