sabato 6 maggio 2017

FILM: Sing Street

Titolo (originale): Sing Street
Regia e sceneggiatura: John Carney
Produzione: Irlanda, 2016
Genere: drammatico, musicale
Ambientazione: Dublino, anni '80
Cast: Ferdia Walsh-Peelo, Mark McKenna, Jack Reynor, Lucy Boynton, Maria Doyle Kennedy


Anni '80, Dublino. Conor ha 14 anni quando i genitori comunicano ai figli di avere problemi economici, per far fronte alle difficoltà dovranno trasferire il figlio in una scuola meno costosa, puntando tutto sull'istruzione dell'unica figlia femmina che si sta laureando in architettura. Conor poi ha anche un fratello maggiore, nullafacente, che gli impartisce lezioni di vita e lo porta ad essere tutto ciò che lui non è stato.
La nuova scuola è un istituto cattolico dove Conor farà presto i conti con il bullismo da parte di compagni e degli stessi professori. Per fortuna non tutti i mali vengono per nuocere, ben presto conoscerà degli amici che formeranno poi una band, per fare colpo su Raphina, 16enne orfana che abita in un istituto femminile di fronte alla scuola cattolica maschile.

Presentato al Sundance Film Festival già nel gennaio 2016, venne distribuito in Irlanda e UK a marzo. In Italia viene presentato alla Festa del Cinema di Roma per poi uscire al cinema il 9 novembre 2016.
La distribuzione è stata però piuttosto limitata, io per esempio ero stata molto incuriosita dal trailer ma non ho fatto in tempo a vedere Sing Street al cinema per il brevissimo periodo di programmazione in una sola sala della mia città.
Ho avuto modo di recuperarlo per conto mio a gennaio 2017 e da inizio anno l'ho riguardato più volte, ormai posso dire di essere certa che sarà uno dei miei film preferiti dell'anno.

Senza dubbio si tratta di uno dei film indipendenti del 2016 che è spiccato di più, tanto da essere nominato come miglior film musicale agli scorsi Golden Globe, pur non vincendo. Nonostante questo è stato un bellissimo traguardo per questa produzione tutta irlandese con un cast eccezionale, del quale mi sono innamorata all'unisono.

Attraverso le singole vicende dei personaggi o anche alle tematiche che pervadono tutta la storia (cattolicesimo decadente, disoccupazione, matrimonio/divorzio...), l'affresco generale di Dublino anni '80 ne risulta ben distinto. La colonna sonora varia di pari passo con le mode in fatto di abiti e di pettinature; Conor viene istruito dal fratello sulle diverse correnti e generi musicali del periodo a cui ispirarsi per comporre musica, per cui il suo stile si trasforma spesso, in cerca di una nuova identità.

Menzione super-speciale va alla colonna sonora, in particolare ai brani originali composti per essere eseguiti dalla band di Conor, Eamon & co.

Sono sicura che questo sarà uno dei migliori film che vedrò quest'anno, posso dirlo con sicurezza siccome da quando l'ho scoperto l'ho già visto più volte e ho ascoltato la colonna sonora in loop.
Non potete perdervelo, non esiste persona che l'abbia disprezzato!

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