Titolo: Italy in a day - Un giorno da italiani
Produzione: Italia, 2014
Regia: Gabriele Salvatores
Ambientazione: Italia, 26 ottobre 2013
Genere: documentario
Il "documentario" si svolge dalla mattina alla sera del giorno 26 ottobre 2013, documentando la vita quotidiana degli italiani nelle varie fasi della giornata.
Mi sembrava carino il fatto di vedere questo film per la prima volta il 26 ottobre 2014, qualche giorno fa, esattamente 1 anno dopo che tutto ciò era successo.
Dura 75 minuti, giusto bene, altrimenti dopo un po' mi sarei stufata, magari sarebbe potuto durare anche un po' meno di un'ora.
Quando un film non ha una trama o comunque non ha continuità risulta difficile continuare a seguirlo per più di un'ora, soprattutto se è composto da tanti "spezzoni" completamente diversi e senza molta connessione fra loro.
Il trailer mi era piaciuto un sacco e mi aspettavo chissà cosa, non so neanche io cosa, ma quando ho finito di vederlo sono rimasta un po' delusa. Inizialmente avevo pensato che la causa fossero i filmati in se, poi ho creduto che ci fosse qualcosa che non mi convinceva nel montaggio, nella musica, nella continuità. Adesso non so, non mi sembra più che sia stato così male, ma non sono neanche del tutto convinta. A differenza di molti film o libri che mi hanno lasciato perplessa, non credo che riguarderò "Italy in a day". L'idea di dar spazio alle vite della gente comune è stupenda ma forse la pecca di questo film è l'alternarsi di spezzoni fantastici ed emozionanti, commoventi, ecc. a spezzoni un po' lunghi e noiosi, in cui alcune persone riflettono a voce alta. Almeno a mio parere, non ho trovato quelle riflessioni o quei discorsi interessanti e mi sono un pochino annoiata.
Peccato, perché anche se in parte negativo, sarebbe potuta venir fuori una cosa grandiosa.
giovedì 30 ottobre 2014
martedì 21 ottobre 2014
FILM: Breakfast club
Titolo: Breakfast club
Titolo originale: The breakfast club
Produzione: USA, 1985
Regia: John Hughes
Ambientazione: Shermer High School, Illinois - 24 marzo 1984
Genere: commedia/drammatico
Attori: Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Judd Nelson, Molly Ringwald, Ally Sheedy, Paul Gleason, John Kapelos
Questa storia si svolge nell'arco di una giornata, più precisamente sabato 24 marzo 1984.
Cinque liceali della Shermer High School in Illinois sono in punizione per aver combinato qualcosa e sono costretti a passare l'intero sabato chiusi in un aula.
Questi 3 ragazzi e 2 ragazze non si erano mai parlati prima perché essendo molto diversi non ne avevano mai avuta l'occasione. Nel corso della giornata diventano amici e si "alleano" contro il preside che li ha messi in punizione, Mr. Vernon.
Andy Clark è un atleta della scuola, quindi un vincente, uno che ha sempre successo nella vita. Confesserà ai suoi amici che essere sempre il migliore non è bello come si crede per l'enorme quantità di pressione psicologica che ciò comporta, specialmente da insegnanti e genitori. Claire è una ragazza molto carina, "pura" come la definiscono gli altri, che avendo problemi simili a Andy sembreranno essere gli unici ad avere qualcosa in comune in questo gruppetto.
Poi c'è John, il "criminale", tratta male tutti ed è irrispettoso nei confronti dei professori e del preside, anche per lui la vita non è proprio rose e fiori.
Brian è il cervellone, il ragazzo che prendendo sempre bei voti, si sente un fallito o meglio, così viene giudicato, quando ciò non accade. E infine c'è Allison, una ragazza un po' strana, esclusa da tutti, che poi cambierà completamente per diventare qualcuno che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Questo film fin dalla sua uscita a metà degli anni '80 è stato subito amato dai ragazzi e scelto come recita scolastica da molti, tanto che il regista ha scritto anche un copione teatrale della storia per farla rappresentare semplicemente da gruppi di ragazzi. La storia si adatta molto, essendo ambientata appunto in una scuola.
Originariamente il film sarebbe dovuto durare 2 ore ma nella versione finale molte parti sono state tolte per arrivare alla durata di 1 ora e mezza. Le versioni originali sono state distrutte.
La canzone "Don't you" dei Simple Minds, uno dei loro più grandi successi, è stata scritta apposta per il film. Inizialmente proposta ai Pretenders (Chrissie Hynde dei Pretenders era la moglie di Jim Kerr, dei Simple Minds, fece il nome di suo marito e del suo gruppo).
Gli attori sopra citati sono praticamente gli unici che prendono parte al film, infatti oltre ai 5 ragazzi ci sono il preside e il bidello. Ci sono anche delle comparse all'inizio e alla fine del film che interpretano i genitori dei ragazzi. Il papà di Brian che si vede alla fine del film è interpretato dal regista stesso.
Chi è solito guardare film degli anni '80 specialmente dedicati ai giovani sarà a conoscenza del Brat Pack, gruppo di attori di cui fanno parte quelli di "Breakfast club" e genere creato in parte anche dallo stesso John Hughes. John Hughes è visto come il regista che ha dato voce alla generazione che ha vissuto la sua adolescenza negli anni '80 e il successo che questo film e altri suoi film hanno avuto lo si nota dal fatto che venga spesso citato all'interno di altri film o canzoni.
L'attrice che interpreta Claire e l'attore che interpreta Brian avevano già recitato assieme in un film del medesimo regista, "Sixteen Candles" uscito l'anno prima.
Titolo originale: The breakfast club
Produzione: USA, 1985
Regia: John Hughes
Ambientazione: Shermer High School, Illinois - 24 marzo 1984
Genere: commedia/drammatico
Attori: Emilio Estevez, Anthony Michael Hall, Judd Nelson, Molly Ringwald, Ally Sheedy, Paul Gleason, John Kapelos
Questa storia si svolge nell'arco di una giornata, più precisamente sabato 24 marzo 1984.
Cinque liceali della Shermer High School in Illinois sono in punizione per aver combinato qualcosa e sono costretti a passare l'intero sabato chiusi in un aula.
Questi 3 ragazzi e 2 ragazze non si erano mai parlati prima perché essendo molto diversi non ne avevano mai avuta l'occasione. Nel corso della giornata diventano amici e si "alleano" contro il preside che li ha messi in punizione, Mr. Vernon.
Andy Clark è un atleta della scuola, quindi un vincente, uno che ha sempre successo nella vita. Confesserà ai suoi amici che essere sempre il migliore non è bello come si crede per l'enorme quantità di pressione psicologica che ciò comporta, specialmente da insegnanti e genitori. Claire è una ragazza molto carina, "pura" come la definiscono gli altri, che avendo problemi simili a Andy sembreranno essere gli unici ad avere qualcosa in comune in questo gruppetto.
Poi c'è John, il "criminale", tratta male tutti ed è irrispettoso nei confronti dei professori e del preside, anche per lui la vita non è proprio rose e fiori.
Brian è il cervellone, il ragazzo che prendendo sempre bei voti, si sente un fallito o meglio, così viene giudicato, quando ciò non accade. E infine c'è Allison, una ragazza un po' strana, esclusa da tutti, che poi cambierà completamente per diventare qualcuno che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Questo film fin dalla sua uscita a metà degli anni '80 è stato subito amato dai ragazzi e scelto come recita scolastica da molti, tanto che il regista ha scritto anche un copione teatrale della storia per farla rappresentare semplicemente da gruppi di ragazzi. La storia si adatta molto, essendo ambientata appunto in una scuola.
Originariamente il film sarebbe dovuto durare 2 ore ma nella versione finale molte parti sono state tolte per arrivare alla durata di 1 ora e mezza. Le versioni originali sono state distrutte.
La canzone "Don't you" dei Simple Minds, uno dei loro più grandi successi, è stata scritta apposta per il film. Inizialmente proposta ai Pretenders (Chrissie Hynde dei Pretenders era la moglie di Jim Kerr, dei Simple Minds, fece il nome di suo marito e del suo gruppo).
Gli attori sopra citati sono praticamente gli unici che prendono parte al film, infatti oltre ai 5 ragazzi ci sono il preside e il bidello. Ci sono anche delle comparse all'inizio e alla fine del film che interpretano i genitori dei ragazzi. Il papà di Brian che si vede alla fine del film è interpretato dal regista stesso.
Chi è solito guardare film degli anni '80 specialmente dedicati ai giovani sarà a conoscenza del Brat Pack, gruppo di attori di cui fanno parte quelli di "Breakfast club" e genere creato in parte anche dallo stesso John Hughes. John Hughes è visto come il regista che ha dato voce alla generazione che ha vissuto la sua adolescenza negli anni '80 e il successo che questo film e altri suoi film hanno avuto lo si nota dal fatto che venga spesso citato all'interno di altri film o canzoni.
L'attrice che interpreta Claire e l'attore che interpreta Brian avevano già recitato assieme in un film del medesimo regista, "Sixteen Candles" uscito l'anno prima.
mercoledì 15 ottobre 2014
FILM: A beautiful mind
Titolo originale: A Beautiful Mind
Produzione: USA, 2001
Regia: Ron Howard
Ambientazione: Stati Uniti, seconda metà del '900
Genere: biografico
Attori: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany
Questo è uno di quei film che prima o poi tutti devono vedere. Non è soltanto un film ben fatto, con una storia interessante, è la storia di John Nash, matematico e premio Nobel, tuttora uno dei più grandi matematici viventi.
John Forbes Nash Jr., nel 1947 era uno studente all'Università di Princeton. Avendo una personalità molto particolare e non interagendo praticamente con il mondo esterno, aveva solo un amico: Charles, suo compagno di stanza. John riesce nel suo obiettivo di riuscire a sviluppare le sue teorie matematiche, arrivando perfino a superare le teorie di Adam Smith. Grazie a questa importante scoperta riesce a entrare come ricercatore al MIT di Boston.
Grazie anche alla sua incredibile capacità nel decifrare i codici viene assunto dal governo in una missione segreta contro i russi, durante la guerra fredda. Nello stesso periodo si innamora di una studentessa di fisica, Alicia, e si sposano.
Ad un certo punto si scopre che l'amico Charles e perfino il lavoro di missione segreta sono frutto della sua mente, infatti John Nash soffriva di una grave forma di schizofrenia.
Questa fase della sua vita sarà passata tra ospedali e manicomi ma alla fine riesce a farcela, anche grazie agli affetti di chi gli sta vicino. Ritorna anche all'attività accademica tornando a Princeton, questa volta come insegnante e nel 1994 riceve il Nobel per l'economia.
Nel 2002 ha ricevuto molti premi Oscar, Miglior Film - Migliore Regia - Miglior attrice non protagonista - Miglior sceneggiatura non originale.
Il film è ispirato alla biografia scritta da Sylvia Nasar "Il genio dei numeri".
Naturalmente, come tutti i film biografici, non è perfettamente reale, non è esattamente la sua vita per filo e per segno. Ci sono alcune cose che non sono state rappresentate, altri aspetti sono stati un po' modificati. Lo stesso John Nash e sua moglie ritengono che questo non è di certo un documentario ma è un buon film e l'interpretazione di Russell Crowe avrebbe dovuto essere premiata.
Ad esempio lui stesso ammette che il fatto che gli ha fatto "accendere la lampadina" non è stato un gruppo di ragazze al bar, come si vede nel film. Inoltre molti si sono chiesti come mai alcuni aspetti "meno belli" della sua vita siano stati tralasciati. Come ad esempio un figlio avuto da un'altra donna, e altre cose che riguardano i suoi periodi in manicomio.
Probabilmente, dice Nash, questo deriva dal fatto che lo sceneggiatore è figlio di psichiatri. In ogni caso lui apprezza sia l'interpretazione, sia il film in generale perché apprezza il modo in cui sono state modificate alcune cose della sua vita. Ammette però apertamente che ciò che si vede nel film è diverso dalla sua vita reale. Durante la realizzazione del film ha incontrato Russell Crowe solo una volta, eppure l'interpretazione è quasi impeccabile.
John Nash e Alicia hanno divorziato negli anni '70 ma nel 2001 si sono risposati.
Produzione: USA, 2001
Regia: Ron Howard
Ambientazione: Stati Uniti, seconda metà del '900
Genere: biografico
Attori: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany
Questo è uno di quei film che prima o poi tutti devono vedere. Non è soltanto un film ben fatto, con una storia interessante, è la storia di John Nash, matematico e premio Nobel, tuttora uno dei più grandi matematici viventi.
John Forbes Nash Jr., nel 1947 era uno studente all'Università di Princeton. Avendo una personalità molto particolare e non interagendo praticamente con il mondo esterno, aveva solo un amico: Charles, suo compagno di stanza. John riesce nel suo obiettivo di riuscire a sviluppare le sue teorie matematiche, arrivando perfino a superare le teorie di Adam Smith. Grazie a questa importante scoperta riesce a entrare come ricercatore al MIT di Boston.
Grazie anche alla sua incredibile capacità nel decifrare i codici viene assunto dal governo in una missione segreta contro i russi, durante la guerra fredda. Nello stesso periodo si innamora di una studentessa di fisica, Alicia, e si sposano.
Ad un certo punto si scopre che l'amico Charles e perfino il lavoro di missione segreta sono frutto della sua mente, infatti John Nash soffriva di una grave forma di schizofrenia.
Questa fase della sua vita sarà passata tra ospedali e manicomi ma alla fine riesce a farcela, anche grazie agli affetti di chi gli sta vicino. Ritorna anche all'attività accademica tornando a Princeton, questa volta come insegnante e nel 1994 riceve il Nobel per l'economia.
Nel 2002 ha ricevuto molti premi Oscar, Miglior Film - Migliore Regia - Miglior attrice non protagonista - Miglior sceneggiatura non originale.
Il film è ispirato alla biografia scritta da Sylvia Nasar "Il genio dei numeri".
Naturalmente, come tutti i film biografici, non è perfettamente reale, non è esattamente la sua vita per filo e per segno. Ci sono alcune cose che non sono state rappresentate, altri aspetti sono stati un po' modificati. Lo stesso John Nash e sua moglie ritengono che questo non è di certo un documentario ma è un buon film e l'interpretazione di Russell Crowe avrebbe dovuto essere premiata.
Ad esempio lui stesso ammette che il fatto che gli ha fatto "accendere la lampadina" non è stato un gruppo di ragazze al bar, come si vede nel film. Inoltre molti si sono chiesti come mai alcuni aspetti "meno belli" della sua vita siano stati tralasciati. Come ad esempio un figlio avuto da un'altra donna, e altre cose che riguardano i suoi periodi in manicomio.
Probabilmente, dice Nash, questo deriva dal fatto che lo sceneggiatore è figlio di psichiatri. In ogni caso lui apprezza sia l'interpretazione, sia il film in generale perché apprezza il modo in cui sono state modificate alcune cose della sua vita. Ammette però apertamente che ciò che si vede nel film è diverso dalla sua vita reale. Durante la realizzazione del film ha incontrato Russell Crowe solo una volta, eppure l'interpretazione è quasi impeccabile.
John Nash e Alicia hanno divorziato negli anni '70 ma nel 2001 si sono risposati.
martedì 14 ottobre 2014
LIBRO: Ultime lettere di Jacopo Ortis
Titolo: Ultime lettere di Jacopo Ortis
Autore: Ugo Foscolo
Pubblicazione: 1802
Genere: romanzo epistolare
Ambientazione: 1797-1799
Questo non è un semplice romanzo epistolare, questo è il primo romanzo epistolare in assoluto della letteratura italiana. Tralasciando il fatto che tutti lo studiano a scuola (di solito all'inizio della 5° superiore), di solito non c'è mai il tempo di leggerlo per intero in classe.
Questo è quello che ho fatto io, abbiamo appena terminato di studiare Foscolo e, dato che le sue poesie mi piacevano (alcune) e avevo trovato una sua raccolta di poesie in casa, ho iniziato a leggerle.
Poi mi sono incuriosita con "Ultime lettere" perché conoscevo già la trama avendola studiata, eppure era un libricino così sottile. Il genere epistolare mi piace, quindi questi sono tutti i motivi che mi hanno spinta a iniziare a leggere questo romanzo.
Detta molto terra-terra, a Jacopo Ortis succedono un sacco di cose nel giro di un paio di giorni quindi non c'è da annoiarsi. Lo stile di scrittura non è certo contemporaneo ma, fatta l'abitudine, non è poi così complicato.
Pubblicato nel 1802 per la prima volta ma oggetto di numerose modifiche e successive pubblicazioni di cui l'ultima risale al 1817. Ambientato tra 1797 e 1799 in Italia. Per chi avesse letto "I dolori del giovane Werther" di Goethe, noterà molto la somiglianza, Foscolo stesso si ispira liberamente a quest'opera e anche delle opere di Alfieri. In realtà molte influenze sono anche autobiografiche, soprattutto nell'episodio dell'incontro con Parini e il continuo spostarsi da una città italiana a un altra.
Jacopo Ortis scrive le sue lettere all'amico Lorenzo Alderani che, rimasto in patria, raccoglie tutta la corrispondenza e la pubblica in questo romanzo epistolare, con delle aggiunte e delle spiegazioni qua e là. Jacopo è in esilio volontario dalla sua patria (Venezia) e si trasferisce sui Colli Euganei, dove conosce una famiglia che diventerà quasi la sua seconda famiglia, finché si innamora di Teresa, la figlia maggiore. Sarà costretto a trasferirsi nuovamente e continuamente anche perché lei è già promessa sposa ad un altro, un uomo freddo e vuoto, o almeno così appare a Jacopo.
Ci sono molti significati e metafore che solo con l'analisi del testo si possono comprendere, come il paragone di Jacopo al romanticismo e di Odoardo all'Illuminismo. Oppure l'incontro con Parini, che è una delle mie lettere preferite.
Viene rispecchiata l'indignazione e la delusione di Foscolo per il trattato di Campoformio e il passaggio del Veneto dall'Italia all'Austria. Trattato firmato da Napoleone, di cui era sempre stato un grande sostenitore.
Questo romanzo non è solo il primo romanzo epistolare italiano ma è emblematico del periodo di fine '700 - inizio '800 in Italia.
Autore: Ugo Foscolo
Pubblicazione: 1802
Genere: romanzo epistolare
Ambientazione: 1797-1799
Questo non è un semplice romanzo epistolare, questo è il primo romanzo epistolare in assoluto della letteratura italiana. Tralasciando il fatto che tutti lo studiano a scuola (di solito all'inizio della 5° superiore), di solito non c'è mai il tempo di leggerlo per intero in classe.
Questo è quello che ho fatto io, abbiamo appena terminato di studiare Foscolo e, dato che le sue poesie mi piacevano (alcune) e avevo trovato una sua raccolta di poesie in casa, ho iniziato a leggerle.
Poi mi sono incuriosita con "Ultime lettere" perché conoscevo già la trama avendola studiata, eppure era un libricino così sottile. Il genere epistolare mi piace, quindi questi sono tutti i motivi che mi hanno spinta a iniziare a leggere questo romanzo.
Detta molto terra-terra, a Jacopo Ortis succedono un sacco di cose nel giro di un paio di giorni quindi non c'è da annoiarsi. Lo stile di scrittura non è certo contemporaneo ma, fatta l'abitudine, non è poi così complicato.
Pubblicato nel 1802 per la prima volta ma oggetto di numerose modifiche e successive pubblicazioni di cui l'ultima risale al 1817. Ambientato tra 1797 e 1799 in Italia. Per chi avesse letto "I dolori del giovane Werther" di Goethe, noterà molto la somiglianza, Foscolo stesso si ispira liberamente a quest'opera e anche delle opere di Alfieri. In realtà molte influenze sono anche autobiografiche, soprattutto nell'episodio dell'incontro con Parini e il continuo spostarsi da una città italiana a un altra.
Jacopo Ortis scrive le sue lettere all'amico Lorenzo Alderani che, rimasto in patria, raccoglie tutta la corrispondenza e la pubblica in questo romanzo epistolare, con delle aggiunte e delle spiegazioni qua e là. Jacopo è in esilio volontario dalla sua patria (Venezia) e si trasferisce sui Colli Euganei, dove conosce una famiglia che diventerà quasi la sua seconda famiglia, finché si innamora di Teresa, la figlia maggiore. Sarà costretto a trasferirsi nuovamente e continuamente anche perché lei è già promessa sposa ad un altro, un uomo freddo e vuoto, o almeno così appare a Jacopo.
Ci sono molti significati e metafore che solo con l'analisi del testo si possono comprendere, come il paragone di Jacopo al romanticismo e di Odoardo all'Illuminismo. Oppure l'incontro con Parini, che è una delle mie lettere preferite.
Viene rispecchiata l'indignazione e la delusione di Foscolo per il trattato di Campoformio e il passaggio del Veneto dall'Italia all'Austria. Trattato firmato da Napoleone, di cui era sempre stato un grande sostenitore.
Questo romanzo non è solo il primo romanzo epistolare italiano ma è emblematico del periodo di fine '700 - inizio '800 in Italia.
mercoledì 1 ottobre 2014
OCTOBER 2014 - flash forward
Ho appena finito di scrivere il flash back di Settembre e ora pensiamo a questo mese appena iniziato!
Intanto domani è il compleanno di mia sorella quindi io prevedo già che i festeggiamenti andranno avanti fino a domenica praticamente, quando ci sarà la famiglia al completo, poi farà la festa con gli amici e così via.
Seconda cosa: durante questo mese dovrei fare un paio di uscite con la scuola, tipo gite in giornata per capirci, ma niente di che.
Poi, vediamo un po' ... ci sarebbe l'esame teorico della patente, che molto probabilmente sarà a novembre quindi niente. Però una cosa che dovrei fare è informarmi sulla macchina. Ecco, se tutto va bene, entro fine ottobre/inizio novembre dovrei avere una macchina. Non posso crederci.
Ah, ultima cosa! In ottobre parteciperò ad una specie di progetto/manifestazione della mia città per cui sono molto emozionata ma non posso rivelarvi di cosa si tratta. Dico solo che durerà per tutta la seconda metà di ottobre.
Buon mese di ottobre e buon autunno!! :)
Intanto domani è il compleanno di mia sorella quindi io prevedo già che i festeggiamenti andranno avanti fino a domenica praticamente, quando ci sarà la famiglia al completo, poi farà la festa con gli amici e così via.
Seconda cosa: durante questo mese dovrei fare un paio di uscite con la scuola, tipo gite in giornata per capirci, ma niente di che.
Poi, vediamo un po' ... ci sarebbe l'esame teorico della patente, che molto probabilmente sarà a novembre quindi niente. Però una cosa che dovrei fare è informarmi sulla macchina. Ecco, se tutto va bene, entro fine ottobre/inizio novembre dovrei avere una macchina. Non posso crederci.
Ah, ultima cosa! In ottobre parteciperò ad una specie di progetto/manifestazione della mia città per cui sono molto emozionata ma non posso rivelarvi di cosa si tratta. Dico solo che durerà per tutta la seconda metà di ottobre.
Buon mese di ottobre e buon autunno!! :)
SEPTEMBER 2014 - flash back
Non riesco a capire perché ma non riesco proprio a ricordarmi cosa io abbia fatto nella prima metà di questo mese.
La scuola è cominciata il 15, quindi esattamente a metà, finora a scuola tutto bene (nel senso che non abbiamo ancora iniziato con verifiche, interrogazioni e rogne varie)!
A parte la scuola ho cominciato il corso per la patente, dovrei andare avanti per buona parte di ottobre anche ... credo ... non so esattamente ancora quando farò l'esame.
Cos'è successo in settembre? Possibile che non sia successo nulla?
Ah, ecco. Mio papà ha cambiato casa, diciamo che prima non viveva in una casa, perché quando era in Italia viveva con noi ovviamente, quando era via viveva in un albergo.
Adesso che ha trovato casa ... io e mia sorella avremo due stanze separate!!
Non è che non voglia stare in stanza con lei, ma così almeno possiamo finalmente decidere come arredarla, ognuno per se. E poi, non sarà la nostra vera casa perché continueremo comunque a vivere dove tutt'ora viviamo durante l'anno.
Quindi, l'altro weekend siamo state all'Ikea e abbiamo scelto un po' di cose per le nostre future stanze.
La mia sarà sui toni del grigio scuro, senape e turchese con il letto e le mensole di legno chiaro (tipo pino) mentre quella di mia sorella sarà molto bianca, con fantasie a fiori sul grigio/nero e un po' di rosa, lilla, viola e quelle sfumature là.
Purtroppo non sono riuscita a trovare tutto quello che mi serviva quindi la prima volta che andrò là a dormire dovrò portarmi le coperte da casa perché non ne ho trovate finora che mi piacessero e poi pensate che ho comprato una bellissima sedia per la mia scrivania ma di scrivania non c'è neanche l'ombra. Be, la prima volta che ci vado avrò un po' di shopping da fare almeno, ahah!
La scuola è cominciata il 15, quindi esattamente a metà, finora a scuola tutto bene (nel senso che non abbiamo ancora iniziato con verifiche, interrogazioni e rogne varie)!
A parte la scuola ho cominciato il corso per la patente, dovrei andare avanti per buona parte di ottobre anche ... credo ... non so esattamente ancora quando farò l'esame.
Cos'è successo in settembre? Possibile che non sia successo nulla?
Ah, ecco. Mio papà ha cambiato casa, diciamo che prima non viveva in una casa, perché quando era in Italia viveva con noi ovviamente, quando era via viveva in un albergo.
Adesso che ha trovato casa ... io e mia sorella avremo due stanze separate!!
Non è che non voglia stare in stanza con lei, ma così almeno possiamo finalmente decidere come arredarla, ognuno per se. E poi, non sarà la nostra vera casa perché continueremo comunque a vivere dove tutt'ora viviamo durante l'anno.
Quindi, l'altro weekend siamo state all'Ikea e abbiamo scelto un po' di cose per le nostre future stanze.
La mia sarà sui toni del grigio scuro, senape e turchese con il letto e le mensole di legno chiaro (tipo pino) mentre quella di mia sorella sarà molto bianca, con fantasie a fiori sul grigio/nero e un po' di rosa, lilla, viola e quelle sfumature là.
Purtroppo non sono riuscita a trovare tutto quello che mi serviva quindi la prima volta che andrò là a dormire dovrò portarmi le coperte da casa perché non ne ho trovate finora che mi piacessero e poi pensate che ho comprato una bellissima sedia per la mia scrivania ma di scrivania non c'è neanche l'ombra. Be, la prima volta che ci vado avrò un po' di shopping da fare almeno, ahah!
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