mercoledì 15 ottobre 2014

FILM: A beautiful mind

Titolo originale: A Beautiful Mind
Produzione: USA, 2001
Regia: Ron Howard
Ambientazione: Stati Uniti, seconda metà del '900
Genere: biografico
Attori: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Paul Bettany



Questo è uno di quei film che prima o poi tutti devono vedere. Non è soltanto un film ben fatto, con una storia interessante, è la storia di John Nash, matematico e premio Nobel, tuttora uno dei più grandi matematici viventi.

John Forbes Nash Jr., nel 1947 era uno studente all'Università di Princeton. Avendo una personalità molto particolare e non interagendo praticamente con il mondo esterno, aveva solo un amico: Charles, suo compagno di stanza. John riesce nel suo obiettivo di riuscire a sviluppare le sue teorie matematiche, arrivando perfino a superare le teorie di Adam Smith. Grazie a questa importante scoperta riesce a entrare come ricercatore al MIT di Boston.
Grazie anche alla sua incredibile capacità nel decifrare i codici viene assunto dal governo in una missione segreta contro i russi, durante la guerra fredda. Nello stesso periodo si innamora di una studentessa di fisica, Alicia, e si sposano.
Ad un certo punto si scopre che l'amico Charles e perfino il lavoro di missione segreta sono frutto della sua mente, infatti John Nash soffriva di una grave forma di schizofrenia.
Questa fase della sua vita sarà passata tra ospedali e manicomi ma alla fine riesce a farcela, anche grazie agli affetti di chi gli sta vicino. Ritorna anche all'attività accademica tornando a Princeton, questa volta come insegnante e nel 1994 riceve il Nobel per l'economia.

Nel 2002 ha ricevuto molti premi Oscar, Miglior Film - Migliore Regia - Miglior attrice non protagonista - Miglior sceneggiatura non originale.

Il film è ispirato alla biografia scritta da Sylvia Nasar "Il genio dei numeri".
Naturalmente, come tutti i film biografici, non è perfettamente reale, non è esattamente la sua vita per filo e per segno. Ci sono alcune cose che non sono state rappresentate, altri aspetti sono stati un po' modificati. Lo stesso John Nash e sua moglie ritengono che questo non è di certo un documentario ma è un buon film e l'interpretazione di Russell Crowe avrebbe dovuto essere premiata.
Ad esempio lui stesso ammette che il fatto che gli ha fatto "accendere la lampadina" non è stato un gruppo di ragazze al bar, come si vede nel film. Inoltre molti si sono chiesti come mai alcuni aspetti "meno belli" della sua vita siano stati tralasciati. Come ad esempio un figlio avuto da un'altra donna, e altre cose che riguardano i suoi periodi in manicomio.
Probabilmente, dice Nash, questo deriva dal fatto che lo sceneggiatore è figlio di psichiatri. In ogni caso lui apprezza sia l'interpretazione, sia il film in generale perché apprezza il modo in cui sono state modificate alcune cose della sua vita. Ammette però apertamente che ciò che si vede nel film è diverso dalla sua vita reale. Durante la realizzazione del film ha incontrato Russell Crowe solo una volta, eppure l'interpretazione è quasi impeccabile.

John Nash e Alicia hanno divorziato negli anni '70 ma nel 2001 si sono risposati.

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