Titolo: Il lungo pomeriggio della morte
Titolo originale: Picnic at Hanging Rock
Regia: Peter Weir
Produzione: Australia, 1975
Ambientazione: Australia, febbraio 1900
Genere: drammatico
Attori: Rachel Roberts, Vivean Gray, Helen Morse, Kristy Child
Il giorno di S. Valentino del 1900, la direttrice di un prestigioso collegio femminile dell'Australia vittoriana, permette alle sue alunne di trascorrere la giornata all'aperto. Le ragazze saranno accompagnate da qualche insegnante che le dovrà controllare. Quattro di loro vogliono fare una passeggiata con il permesso dell'insegnante e iniziano a salire sempre di più sulla roccia vicino alla quale si trovavano. Nel frattempo tutti gli altri stavano dormendo sul prato, finché arriva una delle quattro correndo e urlando e tutti si accorgono che oltre alle tre ragazze, anche l'insegnante di matematica è sparita. Appena tornano di corsa al collegio, la direttrice incarica la polizia di fare delle ricerche per capire che fine hanno fatto. Purtroppo non ci sono indizi, ma Edith, la ragazza che era tornata indietro, dice di aver visto la professoressa allontanarsi in mutande. Anche un ragazzo inglese che si trovava in vacanza in Australia viene interrogato dalla polizia, perché aveva visto le 4 ragazze ed era rimasto particolarmente colpito dalla bellezza di una di queste, Miranda.
Michael, il ragazzo inglese, decide di partire alla loro ricerca anche una settimana dopo del fatto, e si fa accompagnare dall'amico Albert, che non pensa sia possibile che siano ancora vive.
Dopo un'intera giornata di ricerche, Michael decide di passare la notte lì e Albert inventa una scusa per coprirlo. Il mattino dopo, Albert trova Michael in stato confusionale, ma il ragazzo non ricorda niente dell'accaduto, si risveglia solo sapendo per certo che c'era qualcuno.
Dopo poco, Albert trova una delle ragazze, Irma, svenuta ma ancora viva, nonostante sia passato molto tempo dalla scomparsa. Le insegnanti del collegio sono felici che sia sana e salva ma sono anche tristi perché non c'è traccia delle altre. Anche giornalisti, fotografi e la gente del posto si recano tutti a Hanging Rock e la direttrice del collegio teme che questo possa ripercuotersi sulla sorte del suo istituto, molte famiglie infatti non hanno intenzione di iscrivere le ragazze anche per l'anno successivo.
Una delle ragazze del collegio è Sarah, particolarmente legata a una delle ragazze scomparse, un'orfana che si scopre essere sorella di Albert, tramite alcune visioni/sogni dei due. Sarah da piccola era stata maltrattata all'orfanotrofio, e per questo ha dei problemi psicologici.
Un giorno la direttrice avvisa tutti che il tutore di Sarah è venuto a portarla via, non potendo più pagare la retta.
Uno alla volta, tutti coloro che erano coinvolti nella faccenda di Hanging Rock iniziano ad avere delle visioni e rimarranno tutti vittime di un misterioso destino che li ha legati insieme.
Questo film è tratto dall'omonimo romanzo scritto dalla scrittrice australiana Joan Lindsay nel 1967.
Il film di Peter Weir (regista australiano di "L'attimo fuggente", per capirci) ricalca piuttosto fedelmente la storia, senza svelare la chiave del mistero. Anche nel libro infatti, la soluzione non viene data e la storia resta enigmatica; in realtà la scrittrice aveva svelato il mistero alla fine del libro ma l'editore le suggerì che togliendo quel capitolo il libro sarebbe stato più misterioso e attrattivo.
In effetti il bello della storia è proprio il mistero finale, l'alone di grottesco attorno a Hanging Rock.
Film del 1975 ambientato nel 1900, probabilmente se lo avessero girato oggi non sarebbe stata la stessa cosa, trovo che ci sia qualcosa di magico nel modo in cui il film è stato realizzato, lo definirei quasi un film esotico (non so come ma suona bene). Il regista è senza dubbio un grande regista, ma gran parte della bellezza del film secondo me va data all'Australia (ambientazione, storia, attori: tutto ciò che ne fa parte è australiano).
Film da vedere assolutamente, magari in futuro leggerò anche il libro ma non so perché ho la sensazione di aver fatto bene a vedere il film per primo.
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