giovedì 26 maggio 2016

FILM: Stand by me

Titolo: Stand by Me - Ricordo di un'estate
Titolo originale: Stand by Me
Regia: Rob Reiner
Produzione: USA, 1986
Genere: drammatico
Ambientazione: Oregon, estate 1959
Attori: Will Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman, Jerry O'Connell, Kiefer Sutherland, John Cusack

Tratto dal racconto "The body" / "Il corpo" di Stephen King.


Estate 1959 a Castle Rock, Oregon. Quattro amici dodicenni decidono di iniziare un'avventura: Gordie Lachance, Chris Chambers, Teddy Duchamp, Vern Tessio.
Vern origlia una conversazione del fratello e scopre che lui e l'amico hanno trovato un cadavere nel bosco ma non vogliono denunciarlo alla polizia perché avevano un'auto rubata.
I quattro ragazzini decidono di partire perché pensano che si tratti del cadavere di un loro coetaneo scomparso e così partono. Durante il viaggio succedono molte peripezie e alla fine, quando giungono al corpo, vengono sorpresi dalla banda di bulli più grandi che però riescono a far scappare. Infine decidono però di chiamare la polizia semplicemente con una chiamata anonima senza per forza cercare la celebrità.
Tornati nella cittadina i ragazzi si salutano perché a settembre inizieranno il ginnasio. Abbiamo poi un flash-forward in cui il narratore, Gordie da adulto, è diventato uno scrittore e ha quindi realizzato il suo sogno. Dice poi di aver fin da subito perso i contatti con Vern (che ha formato una famiglia subito dopo il liceo e lavora come operaio) e Teddy (si è arruolato senza successo, è finito un paio di volte in prigione e ora fa lavoretti saltuari). Con Chris ha mantenuto l'amicizia più a lungo, finché anche lui ha realizzato il suo sogno di diventare avvocato. Era parecchi anni però che non si sentivano e Gordie apprende dal giornale che è stato ucciso per aver cercato di sedare una lite in un ristorante, come faceva sempre con loro quando erano piccoli.
La cornice di tutta la storia è in realtà la narrazione di Gordie adulto che scrive un libro su quest'avventura.

Inizialmente il film si sarebbe dovuto intitolare "Il corpo" come il racconto da cui è tratto ma siccome la canzone principale che appare nei titoli di coda era già stata scelta ed era una delle preferite del regista, si decise di intitolarlo "Stand by me" come la canzone di Ben E. King.

Ho visto questo film innumerevoli volte ma ve ne parlo solo ora perché non credo di aver mai scritto un post al riguardo ed è uno dei miei film preferiti.
Anni fa ero letteralmente ossessionata da River Phoenix, avevo la sua foto come sfondo del telefono e del computer, come immagine del profilo Facebook, e sue foto attaccate nel diario di scuola.
Devo dire che era da parecchio che non lo riguardavo (circa da quando è finita la mia ossessione con River) ma ho avuto la stessa sensazione di sempre, la stessa reazione: ogni volta che il film giunge alla fine mi vengono i brividi quando l'immagine di Chris scompare (sapendo che di lì a qualche anno la stessa sorte sarebbe toccata anche a River stesso) e parte "Stand by me" che da parecchi anni è una canzone che ascolto quasi ogni giorno. C'è stato un periodo in particolare in cui ogni volta che la sentivo mi veniva quasi da piangere ripensando alla scena del film.

Fatemi sapere anche voi se questo è il vostro film preferito e se non l'avete mai visto, guardatelo subito!! :))


domenica 22 maggio 2016

LIBRO: Bad chili

Titolo (originale): Bad Chili
Autore: Joe R. Lansdale
Pubblicazione: 1997 (Italia 2003)
Genere: romanzo noir
Ambientazione: Texas, anni '90



Non so se lo sapete ma Joe Lansdale è uno dei miei autori preferiti, quindi ogni volta che inizio un suo libro so già che mi piacerà (o almeno, finora tutto quello che ho letto mi ha soddisfatta).

Questo romanzo in particolare fa parte di una serie che ha come protagonisti due amici, Hap e Leonard, che libro dopo libro si ritrovano a dover investigare su misteri e situazioni molto particolari dalle quali si fanno coinvolgere, spesso indirettamente.
Ho iniziato a leggere questa serie solo l'anno scorso ma ho già completato i primi 3 libri e mi sono piaciuti molto: Una stagione selvaggia, Mucho mojo, Il mambo degli orsi (se devo fare una classifica direi che Mucho mojo è il migliore, poi Il mambo degli orsi e poi Una stagione selvaggia). Quindi Bad chili è il quarto.

Come la maggior parte dei romanzi di Lansdale, anche per questa serie l'ambientazione è il Texas. Siamo negli anni '90 (ambientazione contemporanea rispetto alla pubblicazione) e infatti al momento Hap e Leonard sono due uomini di mezza età, il primo bianco, pacifista e disoccupato e il secondo di colore, omosessuale e con un carattere non proprio amichevole.
Nonostante le loro enormi differenze sono migliori amici e molto abili nel combattimento.

In questo quarto libro Hap finisce di lavorare nella piattaforma petrolifera e torna in Texas a casa, scoprendo che Leonard è accusato di omicidio e di una serie di altri crimini. Siccome Hap sa che Leonard non farebbe mai una cosa simile cerca di spiegarlo alla polizia ma essendo conosciuto come un uomo violento, sarà difficile da dimostrare. La vittima di questo presunto assassinio è un motociclista con cui Raul, compagno di Leonard, l'aveva tradito.
Naturalmente la loro missione questa volta sarà quella di trovare l'assassino in modo da scagionare Leonard dalle ingiuste accuse.

Come tutti i libri che ho letto finora di Lansdale mi è piaciuto e lo consiglio a chi piace il genere. Se devo essere sincera però lo piazzerei nella classifica allo stesso posto di "Una stagione selvaggia" perché se c'è una cosa che non mi ha fatto impazzire è il personaggio di Jim Bob. Non tanto il personaggio in sé ma piuttosto il modo in cui viene introdotto e contestualizzato e soprattutto mi ha dato fastidio il modo in cui sparisce senza neanche avere un motivo, un senso per aver conosciuto Hap e Leonard e aver contribuito alla vicenda. Mi aspettavo che ci fosse un colpo di scena su Jim Bob perché sarebbe stato in pieno stile Lansdale. A parte questa delusione il resto è perfetto.

martedì 17 maggio 2016

LIBRO: Ti ricordi di me?

Titolo: Ti ricordi di me?
Titolo originale: Remember me?
Autore: Sophie Kinsella
Pubblicazione: 2008
Genere: romanzo Chick-lit
Ambientazione: Londra, 2004-2007



Ho già letto molti romanzi di Sophie Kinsella, sia della serie di "I love shopping" che non, e appartengono tutti al cosiddetto genere "chick-lit" ovvero un genere dedicato al pubblico femminile, con caratteristiche comiche e con protagoniste giovani donne in carriera.
La maggior parte dei suoi romanzi li ho letti tra la fine delle medie e l'inizio del liceo (quindi anni '09-'12 circa) infatti mi mancano da leggere solo i libri più recenti. Questo era un'eccezione perché era ormai da tempo che mi aspettava sugli scaffali della libreria.

Il romanzo si apre nel 2004 con la protagonista Lexi Smart che si definisce una "25enne sfigata". Per un soffio è stata l'unica dell'ufficio a non ottenere un bonus, il suo ragazzo le dà continuamente buca, ha i denti sporgenti e i capelli crespi, inoltre come se non bastasse è appena morto suo padre. Durante una serata in discoteca con le amiche cade e sbatte la testa.
Si risveglia in ospedale nel 2007 e non riconosce più sé stessa: capelli e unghie curate, denti perfetti, vestiti costosi e... sposata. Inizialmente crede in un errore ma poi viene rassicurata dai medici che le spiegano che lei ha perso la memoria e non è rimasta in coma 3 anni come crede, semplicemente non si ricorda niente del tempo che è passato tra i due colpi in testa che ha preso (nel 2004 e nel 2007).
Appena si rende conto della vita perfetta e lussuosa in cui si è risvegliata decide di approfittare e torna presto nel moderno loft con il marito affascinante e miliardario. Presto però scopre che la sua nuova vita non è bella come sembra e cercando di capire qual è stata la causa del suo grande cambiamento, scopre che nemmeno lei è più la Lexi del 2004.

Sapevo abbastanza cosa aspettarmi ed è per questo che l'ho letto adesso durante la sessione d'esami per distrarmi un po', sono rimasta soddisfatta quasi del tutto. L'unica cosa che mi ha disturbato è stato il modo in cui viene sbrigativamente concluso l'ultimo capitolo. La vicenda prima narrata giorno per giorno viene improvvisamente riassunta velocemente dedicando poco più che una frase ai personaggi secondari. Per il resto lo consiglio a chi vuole leggere un romanzo leggero e divertente ma comunque ben scritto.

martedì 3 maggio 2016

LIBRO: Gomorra

Titolo (originale): Gomorra - Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra
Autore: Roberto Saviano
Pubblicazione: 2006
Genere: romanzo d'inchiesta
Ambientazione: Campania (ma non solo), attualità



Primo romanzo scritto da questo giovane autore napoletano nato nel 1979. Ha scritto un solo romanzo dopo questo che si chiama "ZeroZeroZero" ed è uscito nel 2013, parla sempre del mondo criminale ma si concentra sulla droga.

Avevo già letto questo libro nell'estate del 2012 e a differenza di altri libri letti magari anche più di recente me lo ricordavo benissimo, quasi nel dettaglio, finché appunto ho dovuto rileggerlo in questo periodo per un esame dell'Università. Siccome lo ricordavo così bene non l'avrei mai riletto se non fosse stato per l'esame ma mi ha fatto molto piacere perché durante il mese di aprile ricorrevano i 10 anni esatti dalla pubblicazione.

Come già detto sopra, si tratta di un romanzo d'inchiesta, quasi un saggio-giornalistico sul mondo della Camorra visto dall'interno, proprio da Saviano in persona che ha vissuto per anni infiltrato per scoprire e capire il maggior numero di informazioni possibili. Per questo vive da 10 anni ormai sotto scorta e questo libro è stato un vero e proprio fenomeno in Italia (e non solo) che ha sconvolto la letteratura e la società. Ha venduto 10 milioni di copie nel mondo, tradotto in 52 lingue. Diventato un bestseller in moltissimi paesi è anche diventato un film e uno spettacolo teatrale nel 2008 (mi interesserebbe moltissimo vedere entrambi) e anche più di recente una serie TV ancora in produzione.

Il libro è diviso in due parti e ognuna è divisa a sua volta in 5 e 6 capitoli rispettivamente che trattano di argomenti precisi e specifici ma che costituiscono sempre un racconto organico narrato dal punto di vista dell'autore stesso.
Nella prima parte abbiamo: "Il porto" documenta il commercio di prodotti cinesi nel porto di Napoli; "Angelina Jolie" riguarda l'abbigliamento di alta qualità realizzato in condizioni misere per conto dei grandi marchi dell'alta moda; "Il Sistema" descrive l'organizzazione del sistema camorristico e dei clan in modo quasi scientifico; "La guerra di Secondigliano" invece si concentra sulla Faida di Scampia nel quartiere di Secondigliano; "Donne" infine offre una visione sul ruolo delle figure femminili all'interno dei clan.
La seconda parte invece è composta da: "Kalashnikov" che documenta il traffico d'armi della camorra; "Cemento armato" descrive l'impero del cantiere edile in mano alla camorra nelle provincie di Napoli e Caserta; "Don Peppino Diana" si concentra sulla figura di questo sacerdote ucciso per essersi opposto al Sistema; "Hollywood" invece racconta di come i boss si ispirino alle stelle del cinema arrivando ad imitarle; "Aberdeen, Mondragone" riguarda i rapporti della camorra con la Gran Bretagna; infine "Terra dei fuochi" parla dello smaltimento dei rifiuti tossici e non in Campania e Italia.

P.S.: Volevo solo aggiungere che secondo me questo libro dovrebbe essere letto da tutti, specialmente gli italiani ma anche da chiunque altro perché problemi come questi non riguardano solo noi. Inoltre tengo a precisare che non sono d'accordo con chi pensa che la promozione di libri come questo possa in qualche modo rovinare l'immagine del nostro paese perché il portare alla luce una questione di cui tutti conoscono l'esistenza può solo che portare ad un possibile (speriamo) miglioramento. Negare e nascondere non significa solo vergognarsi ma anche essere complici.

lunedì 2 maggio 2016

Disney Classics | Tarzan #37

Anche questo mese torno con un altro classico Disney (calcolate che l'ho visto in aprile, quindi ero in tempo in realtà)! Questa volta il motivo per cui l'ho visto è che ho appena acquistato il DVD ma sono particolarmente legata a questo cartone perché essendo uscito nel '99 era il primo che ho visto al cinema al momento dell'uscita, inoltre era proprio la mia prima volta al cinema in assoluto!

Titolo (originale): Tarzan
Regia: Chris Buck, Kevin Lima
Produzione: USA, 1999
Genere: animazione (avventura, drammatico)
Ambientazione: foresta pluviale in Africa, '800
Ispirato a: i racconti di "Tarzan delle scimmie" scritti da Edgar Rice Burroughs a inizio '900
(primo lungometraggio animato in assoluto tratto da Tarzan)


Come ho detto prima, questo film l'ho visto al cinema quando era uscito ma anche molte volte dopo perché avevo la cassetta. Sfortunatamente da quando ci si è rotto il registratore VHS non ho più potuto vederla e ho dovuto aspettare fino ad oggi quando finalmente ho acquistato il dvd. In realtà l'ultima volta che l'ho visto prima di questa era l'ultimo giorno di scuola della quarta superiore e infatti è legato per me anche a quel ricordo perché era durante l'ora di lezione di una nostra professoressa che è mancata di recente.

La storia inizia con una famiglia inglese (padre, madre e bambino neonato) che naufragano in Africa in seguito all'incendio della nave in cui viaggiavano e per sopravvivere costruiscono una casa su un albero, dove vivono finché purtroppo vengono uccisi dal leopardo Sabor.
Kala, una gorilla il cui cucciolo era stato anche ucciso da Sabor, trova il neonato rimasto orfano nella casa sull'albero. Kala porta il piccolo umano con se per salvargli la vita da Sabor e crescerlo con le scimmie del suo branco, decide di chiamarlo Tarzan. Kerchak, "marito" di Kala, è inizialmente contrario ma poi acconsente perché sentono la mancanza del figlio vero.
Tarzan cresce come una vera scimmia e i suoi migliori amici sono una cucciola di gorilla e un giovane elefante (Terk e Tantor). Ormai adulto riesce finalmente ad essere accettato da Kerchak per aver respinto un attacco di Sabor al branco.
Un giorno nella foresta dove vivono arriva una spedizione di esploratori inglesi formata dal professor Porter, sua figlia Jane e il cacciatore Clayton. Jane si distacca dal gruppo perché interessata a giocare con gli animali e si imbatte in Tarzan che è molto sorpreso perché scopre che esistono anche altri "umani" come lui, di cui non conosceva l'esistenza. Non sapendo parlare però non riescono a comunicare bene. Jane poi farà scoprire al padre il branco di gorilla ed egli ne rimane affascinato, vuole studiarli senza disturbarli; il perfido Clayton però vorrebbe ucciderli o rapirli, solo per arricchirsi.
Kerchak si arrabbia molto con Tarzan quando scopre che trascorre del tempo con gli umani di cui non si fida e gli ordina di non farlo più, altrimenti metterà in pericolo il branco.
Quando gli inglesi stanno per partire, Clayton dice a Tarzan di condurlo dal branco, in cambio di far restare Jane con lui (ingannandolo) e lui accetta. Kerchak si infuria e cerca di attaccare gli umani ma Tarzan permette loro di scappare e si vergogna profondamente per aver tradito la sua famiglia. Kala a questo punto gli mostra la casa sull'albero e gli svela la verità sul suo passato. Tarzan ora riesce a spiegarsi molte cose ma rimane dell'idea che indipendentemente dalla razza, la sua famiglia è il branco di gorilla. Nel frattempo Porter e Jane sono stati traditi dallo stesso Clayton, che li rinchiude nella nave in partenza, per impedirgli di salvare gli animali ma Tarzan riesce a liberarli, con l'aiuto di Terk e Tantor. Poi corre dai gorilla perché sa che Clayton li ha raggiunti, cerca di salvare il branco ma purtroppo Kerchak viene fucilato dal cacciatore. Durante una lotta fra Clayton e Tarzan tra le liane, il cacciatore si auto-impicca per sbaglio e muore. Kerchak purtroppo non ce la fa ma prima di morire riesce a dire a Tarzan che lo accetta come figlio e che sarà il suo successore.
Alla fine Jane e Porter si imbarcano per l'Inghilterra ma Tarzan decide che resterà con la sua famiglia nella foresta. Il padre vede che Jane è triste e quindi le permette di restare con l'uomo che ama. Tuttavia alla fine anche il professor Porter sceglie di restare insieme agli amati animali.

A differenza di molti altri lungometraggi Disney, in questo non sono in prima persona i personaggi a cantare, tuttavia è presente un'importante e famosa (e bellissima, aggiungo io) colonna sonora scritta e cantata da Phil Collins. La particolarità è che è sempre lui a cantare le canzoni nelle versioni nelle varie lingue (anche in italiano quindi). You'll be in my heart, Son of man, Two worlds one family, Strangers like me sono 4 canzoni che ascolto sempre volentieri anche sul mio i-Pod in inglese e ogni volta che le sento viene sempre voglia di cantarle. Penso inoltre che sia stato sempre lui a suonare anche la batteria e la chitarra nelle canzoni, oltre che a cantare quindi penso sia una delle migliori colonne sonore mai realizzate per un cartone Disney di quelli più recenti.

Come anche per altri DVD della Disney ho l'edizione con due dischi, quindi un sacco di contenuti speciali interessanti come interviste, backstage e documentari sulla realizzazione delle animazioni ecc. Si possono trovare i video musicali, le scene eliminate, il commento alle scene ad esempio. Nel secondo disco invece si può accedere a materiali molto interessanti come le prime demo che Phil Collins ha realizzato della colonna sonora, oppure i bozzetti dei disegni ancora in fase di sviluppo.

Nel 2002 è stato realizzato anche un seguito (direct to video, quindi non per il cinema ma direttamente commercializzato in VHS/DVD) chiamato "Tarzan&Jane" che sarebbe in realtà un midquel perché vediamo Tarzan bambino (Tarzan 2). Dal 2001 al 2003 sono anche stati realizzati dei cartoni sequel sotto forma di serie animata, chiamati "La leggenda di Tarzan".