Titolo (originale): Bad Chili
Autore: Joe R. Lansdale
Pubblicazione: 1997 (Italia 2003)
Genere: romanzo noir
Ambientazione: Texas, anni '90
Non so se lo sapete ma Joe Lansdale è uno dei miei autori preferiti, quindi ogni volta che inizio un suo libro so già che mi piacerà (o almeno, finora tutto quello che ho letto mi ha soddisfatta).
Questo romanzo in particolare fa parte di una serie che ha come protagonisti due amici, Hap e Leonard, che libro dopo libro si ritrovano a dover investigare su misteri e situazioni molto particolari dalle quali si fanno coinvolgere, spesso indirettamente.
Ho iniziato a leggere questa serie solo l'anno scorso ma ho già completato i primi 3 libri e mi sono piaciuti molto: Una stagione selvaggia, Mucho mojo, Il mambo degli orsi (se devo fare una classifica direi che Mucho mojo è il migliore, poi Il mambo degli orsi e poi Una stagione selvaggia). Quindi Bad chili è il quarto.
Come la maggior parte dei romanzi di Lansdale, anche per questa serie l'ambientazione è il Texas. Siamo negli anni '90 (ambientazione contemporanea rispetto alla pubblicazione) e infatti al momento Hap e Leonard sono due uomini di mezza età, il primo bianco, pacifista e disoccupato e il secondo di colore, omosessuale e con un carattere non proprio amichevole.
Nonostante le loro enormi differenze sono migliori amici e molto abili nel combattimento.
In questo quarto libro Hap finisce di lavorare nella piattaforma petrolifera e torna in Texas a casa, scoprendo che Leonard è accusato di omicidio e di una serie di altri crimini. Siccome Hap sa che Leonard non farebbe mai una cosa simile cerca di spiegarlo alla polizia ma essendo conosciuto come un uomo violento, sarà difficile da dimostrare. La vittima di questo presunto assassinio è un motociclista con cui Raul, compagno di Leonard, l'aveva tradito.
Naturalmente la loro missione questa volta sarà quella di trovare l'assassino in modo da scagionare Leonard dalle ingiuste accuse.
Come tutti i libri che ho letto finora di Lansdale mi è piaciuto e lo consiglio a chi piace il genere. Se devo essere sincera però lo piazzerei nella classifica allo stesso posto di "Una stagione selvaggia" perché se c'è una cosa che non mi ha fatto impazzire è il personaggio di Jim Bob. Non tanto il personaggio in sé ma piuttosto il modo in cui viene introdotto e contestualizzato e soprattutto mi ha dato fastidio il modo in cui sparisce senza neanche avere un motivo, un senso per aver conosciuto Hap e Leonard e aver contribuito alla vicenda. Mi aspettavo che ci fosse un colpo di scena su Jim Bob perché sarebbe stato in pieno stile Lansdale. A parte questa delusione il resto è perfetto.
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