Titolo originale: The Grapes of Wrath
Regista: John Ford (sceneggiatura di Nunnally Johnson e Steinbeck stesso)
Produzione: USA, 1940
Genere: drammatico
Ambientazione: USA, primi anni '30
Attori: Henry Fonda, Jane Darwell, John Carradine, Charley Grapewin, Dorris Bowdon
Tratto da: romanzo omonimo di John Steinbeck del 1939
Ho visto questo film all'università senza aver mai letto il romanzo da cui è tratto, ha fatto la storia del cinema e confermo che sia uno di quei film "da vedere almeno una volta nella vita" ed è sicuramente una delle testimonianze più realistiche e drammatiche della Grande Depressione iniziata nel 1929 negli Stati Uniti, in questo caso ambientato negli anni '30 e realizzato subito dopo l'uscita del romanzo da cui è tratto, con collaborazione dello scrittore stesso.
Nel 1989 è stato inserito nel National Film Registry come film da conservare nella Biblioteca del Congresso USA. Si trova inoltre nella classifica dell'American Film Institute al 21° posto nel 1998, dopo l'aggiornamento del 2008 è sceso al 23° posto (lista dei 100 migliori film statunitensi).
Tom (Henry Fonda) è appena uscito di prigione e torna a casa, nella fattoria di famiglia, dove tutti lo accolgono e lo acclamano. Ben presto scopre che la fattoria e la loro terra è stata espropriata dalle banche e l'ultima possibilità rimasta per la famiglia, che comprende nonni, nipoti e parenti vari, è andarsene per sempre - destino condiviso da molte famiglie statunitensi degli anni '30.
Tutti i familiari partono a bordo di una carovana con tutto ciò che possiedono per la California, partendo dall'Oklahoma, perché hanno letto su un volantino che sulla costa ovest c'è molta richiesta di lavoratori e ormai non hanno nulla da perdere.
Il viaggio sarà estenuante e frustrante: alcuni di loro moriranno sulla via, alcuni soffriranno la fame, altri si feriranno o diventeranno dei ricercati dalla polizia. La loro vita cambierà in modo drammatico e la disperazione verrà condivisa con la moltitudine di gente che incontreranno sulla loro strada.
Non ho letto il romanzo ma mi è stato detto che il film, per quanto duro e drammatico, è comunque meno cruento e d'impatto del libro in quanto le scene più "impressionanti" sono state tralasciate.
Vincitore di 2 premi Oscar nel 1941: migliore regia a John Ford e miglior attrice non protagonista a Jane Darwell (forse la ricordate per l'ultimo suo ruolo, quello della "donna dei piccioni" in Mary Poppins).
Molti nomi legati a questa pellicola sono tra i più noti di Hollywood, al di là del regista e degli attori protagonisti che sicuramente conoscerete, le musiche sono di Alfred Newman (della più celebre famiglia di compositori di Hollywood). Anche John Carradine appartiene ad una dinastia Hollywoodiana stabile che lo vede come padre di David di Kill Bill, di Robert che per me sarà sempre il papà di Lizzie McGuire, del compositore Keith.
Anche gli altri attori erano star nel loro periodo: Charley Grapewin è soprattutto legato al suo ruolo dello zio di Dorothy nel Mago di Oz; Dorris Bowdon è la moglie di Nunnally Johnson, importante sceneggiatore (proprio in questo film); anche Russell Simpson era molto prolifico all'epoca e particolarmente legato a John Ford come regista.
Daryll Hickman era un noto attore bambino degli anni '40 che in seguito ha lasciato il cinema, per tornarci solo sporadicamente.Vi lascio un link a una recensione molto completa ed interessante che ho trovato su ondacinema.it:
http://www.ondacinema.it/film/recensione/furore_ford.html
Non saprei nemmeno cosa dire su questo film perché è universalmente noto per la sua importanza, non solo nella storia del cinema, ma nella Storia con la S maiuscola.
Forse uno dei film più realistici in assoluto nel rappresentare un periodo storico per la sua vicinanza con esso ma soprattutto per essere basato (molto bene) su un romanzo che nasce da un viaggio ripercorso da Steinbeck nell'America in crisi e depressa nel 1936.
"Siamo vivi. Siamo il popolo, la gente, che sopravvive a tutto. Nessuno può distruggerci. Nessuno può fermarci. Noi andiamo sempre avanti."
- Frase pronunciata da Jane Darwell, vincitrice dell'Oscar 1941 per questo ruolo
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