giovedì 12 gennaio 2017

FILM: Grand Budapest Hotel

Titolo: Grand Budapest Hotel
Titolo originale: The Grand Budapest Hotel
Regia e sceneggiatura: Wes Anderson
Produzione: UK, Germania - 2014
Genere: commedia, drammatico, film d'autore
Ambientazione: tra 1932, 1968 e 1985 in un'Europa immaginaria
Attori: Ralph Fiennes, Tony Revolori, Murray Abraham, Jude Law, Saorsie Ronan, Tom Wilkinson, Willem Dafoe, Adrien Brody, Tilda Swinton


Ho già parlato per via d'accenno e molto brevemente di questo film quando ero andata a vederlo al cinema nel 2014, non vi consiglio di andare a cercare quel post perché era davvero inutile, dicevo praticamente solo che mi era piaciuto.
Lo scorso mese l'ho rivisto per recente acquisto del dvd e mi è sembrato il momento giusto per parlarvene meglio, considerato che sto anche leggendo il libro sul "making of" di questo film, edito per la collana "Wes Anderson collection" di libri stupendi (soprattutto esteticamente) ma anche molto ben fatti e interessanti sui suoi film.

Scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson, come tutti i suoi film porta i tratti caratteristici di un'estetica molto curata, colori pastello, inquadrature e sequenze pulite e lineari, storie e personaggi atipici ma comunque delicati con il risultato di un prodotto che nonostante possa piacere o meno è di un certo impatto perché è unico nel suo genere e il tratto di Anderson è inconfondibile.

Sceneggiato da Wes Anderson e basato in linea molto ampia sulle opere di Stefan Zweig, scrittore austriaco di prima metà del '900.
L'intera storia infatti si snoda principalmente nel 1932 ma rappresenta una lunga analessi narrata da un personaggio che vive nel 1968, la cui storia è contenuta in un libro scritto nel 1985 (dall'autore stesso, ormai più vecchio di com'era nel '65 quando gli è stata raccontata la storia) ma la scena di apertura e chiusura sono nel presente, quando una ragazza sta appunto leggendo il libro chiamato "Grand Hotel Budapest". Ci troviamo nella repubblica di Zubrowka, dove l'hotel un tempo celebre è ora piuttosto decaduto e il proprietario Zero Moustafa racconta come ne è venuto in possesso, iniziando dal principio ovvero quando lui era solo un lobby-boy.

La storia la lascio a voi perché sarebbe difficile riassumerla in due parole e sarebbe anche dannoso ai fini della pellicola. Per quanto riguarda la trama devo dire che non l'ho trovata al livello di altri film di Anderson anche se i personaggi sono brillanti, ben costruiti, ben interpretati e sceneggiati ma soprattutto perfetta la scelta del cast.
Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Jude Law (se anche a voi non piace tranquilli, compare poco), Tom Wilkinson, Saoirse Ronan, il nuovo volto di Tony Revolori, Adrien Brody (!!!), Willem Dafoe (!!!), Edward Norton, Tilda Swinton, Jason Schwartzman, camei di Owen Wilson, Bill Murray.

Vincitore di 4 Oscar (migliore Colonna sonora, Trucco, Scenografia, Costumi) e un Golden Globe nel 2015 (miglior commedia) oltre a Nastro argento a Milena Canonero e David di Donatello per miglior film straniero.

Quest'opera degna della pasticceria Ladurée (o meglio, della pasticceria Mendl's) è tutta costruita sui personaggi così ben caratterizzati da sembrare reali inseriti in uno spazio fiabesco così ben caratterizzato da sembrare irreale, paradossalmente. Non c'è molto da dire, puro stile Wes Anderson, lo si ama o lo si odia. Non assegno mai un voto ai film ma se dovessi, probabilmente sarebbe un 8.5 su 10 perché non mi ha colpito tanto come altri film del regista, ma questo non toglie nulla a Grand Budapest Hotel, guardatelo per favore - se possibile in DVD perché l'aspetto visivo è essenziale! - non ve ne pentirete.

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