Titolo originale: I Medici - Masters of Florence
Produzione: Italia, UK - 2016 (in produzione)
Genere: storico, drammatico
Lingua originale: inglese
Produzione RAI
Prima stagione composta da 8 episodi da 55' ciascuno.
Il 18 ottobre 2016 è andato in onda su RAI 1 il primo episodio de "I Medici", serie tv molto attesa qui in Italia che per il breve periodo in cui è andata in onda (8 episodi soltanto) è stata commentata e vista praticamente da tutti. Molta è stata la gente che l'ha seguita ma le opinioni non sempre positive al 100%. La serie anglo-italiana porta la firma di Frank Spotnitz (X-Files) e Nicholas Meyer (Star Trek), entrambi statunitensi ma con regista croato-statunitense Sergio Mimica-Gezzan (I pilastri della terra).
Avrete già notato come di italiano ci sia ben poco tra i creatori della serie, e nemmeno di inglese per dirla tutta. In effetti è una serie molto americana, nonostante l'ambientazione nell'Italia del Rinascimento.
In breve durante gli 8 episodi viene delineata la Firenze dei Medici, con una particolare attenzione alla figura di Cosimo De' Medici (Richard Madden) ma anche sul rapporto col fratello Lorenzo (Stuart Martin) e di come reagiranno alla morte del padre Giovanni (Dustin Hoffman) nel portare avanti una città così importante in un periodo delicato.
Inutile protestare sulla scarsa accuratezza storica dei fatti perché non c'è nessuna pretesa in questo senso, e ciò viene messo in chiaro fin dall'inizio quando la morte di Giovanni viene presentata come assassinio; senza contare del gran numero di infiorettature date ai personaggi ma questo è normale.
I produttori e il regista hanno già confermato il rinnovo per una nuova stagione che si pensa dovrebbe arrivare entro il 2018. Dovrebbe concentrarsi però sulla generazione dei nipoti, in particolare su Lorenzo il Magnifico, la cui nascita viene annunciata alla fine dell'ultimo episodio.
La sigla iniziale è il brano "Renaissance" di Skin, canzone molto bella, grafica dei titoli di testa un po' meno. Le musiche sono di Paolo Buonvino, almeno in questo caso quindi abbiamo una firma italiana.
Un elemento che mi ha disturbato, soprattutto all'inizio, sono stati i continui flashback senza alcuna segnalazione (solo raramente) che rimandavano dal presente a 20 anni prima quando il padre era ancora vivo. Naturalmente dopo un po' di minuti capivi che i fratelli erano più giovani e vedevi che i morti erano risorti, per cui deducevi che eravamo nel passato, però devo dire che questo continuo e repentino cambio di tempo mi ha disturbato abbastanza; negli ultimi episodi però per fortuna non si ricorre più troppo spesso a questi flashback.
Probabilmente a mia discolpa (o colpa, vista la grande quantità di fan di Richard Madden) devo dire che gli attori scelti non abbiano questi visi molto caratteristici, mi riferisco specialmente agli interpreti maschili, facevo difficoltà a distinguere Cosimo da Lorenzo quando ci trovavamo nel passato e loro avevano i capelli lunghi. Non dico che non siano bravi attori ma danno un'immagine molto "american-style" che non c'entra niente e forse è anche per questo che fanno apparire il tutto ancora meno realistico oltre che a porre il problema se vederla doppiata o in lingua originale (sembra un paradosso tragicomico vedere una serie RAI di successo in inglese, ma tant'è). Non pensate però che non abbia capito la scelta del cast, l'ho capita e infatti so che le mie critiche saranno sterili ;)
Gli attori si dividono in due tra britannici e italiani, a parte Dustin Hoffman:
- Richard Madden: Cosimo De' Medici (scozzese)
- Stuart Martin: Lorenzo De' Medici (scozzese)
- Annabel Scholey: Contessina De' Bardi (inglese)
- Guido Caprino: Marco Bello (italiano)
- Alessandro Sperduti: Piero De' Medici (italiano)
- Ken Bones: Ugo Bencini (inglese)
- Lex Shrapnel: Rinaldo degli Albizzi (inglese)
- Daniel Caltagirone: Andrea De' Pazzi (inglese)
- Valentina Bellé: Lucrezia Tornabuoni (italiana)
- Alessandro Preziosi: Filippo Brunelleschi (italiano)
- Eugenio Franceschini: Ormanno degli Albizzi (italiano)
- Sarah Felberbaum: Maddalena (anglo-italiana)
- Brian Cox: Bernardo Guadagni (scozzese)
- Dustin Hoffman: Giovanni De' Medici (statunitense)
Da entrambe le parti ci sono stati attori a mio avviso migliori e altri un po' meno, ma il livello medio era accettabile seppur il protagonista Richard Madden non mi abbia fatto impazzire e le facce della Scholey fossero molto irritanti. Bocciando questa coppia e salvando Guido Caprino solo a metà, il resto andava bene. Tralasciando per un attimo gli attori e pensando ai personaggi devo confessare il mio amore per la coppia Piero De' Medici e Lucrezia Tornabuoni, unica vera gioia della serie e OTP assoluta!!
Come feeling generale se devo essere sincera si sono alternati momenti più lenti in cui mi annoiavo a momenti di coinvolgimento praticamente opposti. Nel complesso si sono bilanciati però ho molto notato questi due "poli".
Nonostante gli alti e i bassi (presenti in qualsiasi serie, non mi accanisco "solo perché c'è un elemento italiano al suo interno") posso dire che gli sforzi da parte della RAI si sono notati, anche se era una collaborazione con altre case di produzione, l'Italia ha messo il suo e stavolta si vede. Nella speranza prima o poi di vedere una serie di qualità interamente italiana (può essere che esista già e sono io ad essere indietro) un passo in avanti notevole c'è, anche solo come apertura verso l'estero.
Riporto il giudizio di Aldo Grasso (i cui testi ho studiato per l'esame di Storia della televisione e di cui mi fido abbastanza): concorda sul fatto che l'intento è stato raggiunto, ovvero l'aver reso avvincente una storia potenzialmente molto interessante; non ha concordato tanto sull'uso dei flashback perché spezzano molto la linearità della storia. Concordo in pieno.
Philippe Daverio invece (con cui spesso non vado d'accordo invece) dice che "è una sconfitta alla cultura perché si sono permessi di modificare la storia". Sul modificare la storia non c'è dubbio ma secondo me non c'è da essere troppo puristi in questo campo perché nessuno ha conosciuto di persona i Medici ma soprattutto perché ognuno fa quello che vuole con la reinterpretazione della storia, quindi come critica non sussiste. Parere mio ovviamente.
Probabilmente avrò dimenticato qualcosa, in tal caso recupererò quando scriverò un post sulla seconda stagione che è già in produzione! :)
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