Titolo (originale): Girl Online
Autore: Zoe Sugg
Pubblicazione: 2014
Genere: romanzo
Ambientazione: Brighton e New York, presente
Premetto che il libro esiste solo in lingua originale, ovvero inglese e che l'ho ordinato su internet perché nelle librerie non si trova (almeno io non l'ho trovato).
Siccome guardo i video di Zoella ho pensato che avrei potuto leggere il libro, se non altro per curiosità. Ve lo dico subito, sono rimasta delusa. Non che avessi alte aspettative però anche quando te l'aspetti ci rimani male comunque (parlo del finale).
La storia parla di una ragazzina inglese che tiene un blog su ciò che le capita quotidianamente, Penny. Un giorno, a causa del lavoro dei suoi, deve trascorrere un periodo a New York. Qui conoscerà Noah, un ragazzo fantastico di cui si innamora, lui ricambia e tutti felici e contenti. Noah però si rivela essere una persona che nessuno avrebbe mai immaginato che fosse (o almeno questa era l'intenzione).
Tralasciamo ora tutte le voci che parlano di un Ghostwriter (non perché non ci creda, anzi perché credo che non ci sia da stupirsi!) e pure tutti i record di vendite infranti (che sono anche scontati, data la larga presenza di Zoe Sugg su internet).
Lo stile di scrittura è semplice e non sarebbe neanche male, se non fosse per l'esagerazione nei dialoghi tra Penny e Noah. Per quanto riguarda la trama invece, a prima vista sembrerebbe che il difetto principale è quanto sia scontata! Pensandoci meglio non è questo ciò che mi ha fatto non-apprezzare il libro, piuttosto le situazioni e i personaggi inverosimili: una blogger con dei genitori wedding planner che viaggiano negli USA, il migliore amico di Penny che vive praticamente oltre al muro della stanza (le de stanze confinano), le sfortune della protagonista (attacchi di panico, situazioni imbarazzanti in pubblico, perde tutti gli amici...dai neanche al più sfigato della scuola non succederebbero tutte queste cose insieme!), il viaggio dei sogni a New York con tanto di principe azzurro che appare magicamente nell'albergo dove sta la famiglia di Penny.
E tante altre cose che evito di spoilerare per chi fosse interessato a leggerlo.
Non è per niente verosimile, è tutto un po' troppo esagerato. Non sdolcinato, ma i vari aspetti non stanno in piedi uno con l'altro. Non è equilibrato più che altro.
Poi sarebbe carino sapere se almeno l'idea della storia è stata di Zoe, perché avuta quella non le sarebbero servite grandi capacità da scrittrice per mettere in piedi una storia del genere.
venerdì 30 gennaio 2015
sabato 24 gennaio 2015
FILM: Boyhood
Titolo: Boyhood
Titolo originale: Boyhood
Regia: Richard Linklater
Produzione: USA, 2014
Attori: Ellar Coltrane, Lorelei Linklater, Patricia Arquette, Ethan Hawke
"Boyhood" è stato girato nel corso di 12 anni, dal 2002 al 2013 circa.
Esistono già film girati nel corso di più anni ma questo è qualcosa di diverso e unico perché gli attori sono sempre gli stessi e la storia gira attorno ai loro cambiamenti nel corso di questi 12 anni.
Il protagonista Mason all'inizio è un bambino di 6 anni che cresce fino a diventare un adulto, pronto a lasciare la casa e la famiglia per andare all'università.
Gli attori principali (soprattutto i familiari di Mason) rimangono dall'inizio alla fine del film, mentre alcuni solo appaiono per un paio di anni (amici e fidanzati della madre).
Gli attori sono tutti bravissimi, dal primo all'ultimo, sia che siano famosi come nel ruolo dei genitori, sia che siano dei perfetti sconosciuti e magari anche molto giovani.
La cosa bella è che non solo gli attori sono sempre gli stessi e ogni anno si riunivano per filmare alcune scene ma tutta la troupe è sempre la stessa, questo contribuisce a dare un'atmosfera totalmente uniforme alla storia e alle riprese.
Molto interessante anche la presenza di molti "indizi" che fanno capire in che anno è ambientata quella scena, altro elemento di continuità del film. Le scene girate in anni diversi si susseguono fluidamente, senza stacchi o pause.
Personalmente l'ho trovato bellissimo, e non solo per tutta questa serie di caratteristiche geniali. Soprattutto mi ha colpito un sacco non appena mi sono resa conto che avevo praticamente l'età di Mason e che tutti gli eventi esterni alla sua vita (attentato alle torri gemelle, elezioni di Obama, uscita dei libri di Harry Potter, High School Musical e così via) sono successi a me esattamente quando succedevano a lui in un certo senso. Anche io avevo gli stessi giocattoli, mi vestivo come la sorella di Mason, Samantha e tutta una serie di somiglianze fino ad arrivare anche a situazioni molto simili alle mie, proprio nel corso dell'infanzia/adolescenza tante cose coincidevano. Mi ha davvero colpito questa cosa perché mi sono davvero sentita Mason, e ho riflettuto su tutte queste situazioni simili che più o meno ho vissuto anche io alla sua stessa età e in quel determinato anno. E' stato davvero incredibile capire come tutto ciò che succedeva a lui sembrava tanto (quante cose possono succedere in 12 anni nella vita di un ragazzino che diventa adulto!) e quando penso al mio passato non sembra per niente che mi siano successe davvero tutte quelle cose!
6 nomination agli Oscar 2015 e 3 Golden Globes vinti come "Miglior film drammatico", "Miglior regista" e "Miglior attrice non protagonista" a Patricia Arquette.
Chiunque dovrebbe vedere questo film almeno una volta nella vita, ma se avete anche voi l'età di "fine superiori-inizio università" guardatelo adesso, è davvero incredibile quanto la mia o magari vostra infanzia/adolescenza sia stata uguale a quella del protagonista.
Titolo originale: Boyhood
Regia: Richard Linklater
Produzione: USA, 2014
Attori: Ellar Coltrane, Lorelei Linklater, Patricia Arquette, Ethan Hawke
"Boyhood" è stato girato nel corso di 12 anni, dal 2002 al 2013 circa.
Esistono già film girati nel corso di più anni ma questo è qualcosa di diverso e unico perché gli attori sono sempre gli stessi e la storia gira attorno ai loro cambiamenti nel corso di questi 12 anni.
Il protagonista Mason all'inizio è un bambino di 6 anni che cresce fino a diventare un adulto, pronto a lasciare la casa e la famiglia per andare all'università.
Gli attori principali (soprattutto i familiari di Mason) rimangono dall'inizio alla fine del film, mentre alcuni solo appaiono per un paio di anni (amici e fidanzati della madre).
Gli attori sono tutti bravissimi, dal primo all'ultimo, sia che siano famosi come nel ruolo dei genitori, sia che siano dei perfetti sconosciuti e magari anche molto giovani.
La cosa bella è che non solo gli attori sono sempre gli stessi e ogni anno si riunivano per filmare alcune scene ma tutta la troupe è sempre la stessa, questo contribuisce a dare un'atmosfera totalmente uniforme alla storia e alle riprese.
Molto interessante anche la presenza di molti "indizi" che fanno capire in che anno è ambientata quella scena, altro elemento di continuità del film. Le scene girate in anni diversi si susseguono fluidamente, senza stacchi o pause.
Personalmente l'ho trovato bellissimo, e non solo per tutta questa serie di caratteristiche geniali. Soprattutto mi ha colpito un sacco non appena mi sono resa conto che avevo praticamente l'età di Mason e che tutti gli eventi esterni alla sua vita (attentato alle torri gemelle, elezioni di Obama, uscita dei libri di Harry Potter, High School Musical e così via) sono successi a me esattamente quando succedevano a lui in un certo senso. Anche io avevo gli stessi giocattoli, mi vestivo come la sorella di Mason, Samantha e tutta una serie di somiglianze fino ad arrivare anche a situazioni molto simili alle mie, proprio nel corso dell'infanzia/adolescenza tante cose coincidevano. Mi ha davvero colpito questa cosa perché mi sono davvero sentita Mason, e ho riflettuto su tutte queste situazioni simili che più o meno ho vissuto anche io alla sua stessa età e in quel determinato anno. E' stato davvero incredibile capire come tutto ciò che succedeva a lui sembrava tanto (quante cose possono succedere in 12 anni nella vita di un ragazzino che diventa adulto!) e quando penso al mio passato non sembra per niente che mi siano successe davvero tutte quelle cose!
6 nomination agli Oscar 2015 e 3 Golden Globes vinti come "Miglior film drammatico", "Miglior regista" e "Miglior attrice non protagonista" a Patricia Arquette.
Chiunque dovrebbe vedere questo film almeno una volta nella vita, ma se avete anche voi l'età di "fine superiori-inizio università" guardatelo adesso, è davvero incredibile quanto la mia o magari vostra infanzia/adolescenza sia stata uguale a quella del protagonista.
martedì 20 gennaio 2015
GLEE | Terza Stagione
Per Natale 2014 mia sorella mi ha regalato il cofanetto dei DVD della terza stagione di Glee, che abbiamo iniziato a guardare insieme già dal giorno successivo. Tra dicembre e gennaio l'abbiamo finita e adesso è arrivato il momento di scrivere un post, come avevo fatto per le altre due stagioni precedenti.
Mentre le prime due stagioni le conoscevo già bene, la terza non l'avevo vista bene in TV quando l'hanno trasmessa un paio di anni fa, avevo visto solo alcuni episodi sparsi ed essendo passati più di due anni, abbiamo deciso di guardarla come si deve.
La terza stagione, per molti personaggi, coincide con l'ultimo anno delle superiori. Questo non vuol dire che tutti abbiano ben chiaro cosa fare nel futuro: Rachel e Kurt sono decisi ad andare a New York per fare musical, Finn non ha idea ma intanto sta con Rachel, Mercedes sta con Shane (giocatore di football), Mike non sa se andare a Harvard o a Stanford perché i genitori non lo lasciano seguire il suo sogno di ballerino. Altri personaggi come Artie, Tina e personaggi minori sono di un anno più piccoli. Sam si è trasferito quindi non appare inizialmente, e così anche per Lauren Zizes. Assistiamo ad un inizio anno di Quinn come punk, ma poi ritorna normale. Will, come ogni inizio anno è a corto di membri e riesce solo a far entrare Sugar, una ragazza stonata ma ricca che finanzia il Glee. Blaine si trasferisce nelle Nuove Direzioni per stare vicino a Kurt. Rachel e Kurt si preparano per l'audizione alla NYADA mentre Puck e Quinn vogliono essere più presenti nella vita della figlia.
Per un breve periodo si crea un glee club parallelo diretto da Shelby, di cui fanno parte tutti quelli esclusi dalle Nuove Direzioni, come Sugar, Mercedes, le cheerleader... a causa di litigi riguardanti il musical "West Side Story" che avrebbero dovuto mettere in scena. Sue e Burt (padre di Kurt) si candidano come membri del congresso per l'Ohio, l'una contro- e l'altro a favore dell'insegnamento dell'arte nelle scuole. Brittany ospita a casa sua un ragazzo irlandese arrivato per uno scambio culturale, chiamato Rory Flanagan, che entrerà al Glee sotto consiglio di Finn, suo unico amico.
Burt vince le elezioni contro Sue, il musical si farà e il regista sarà Artie. Puck ha una breve relazione con Shelby. Sebastian, un nuovo membro degli Usignoli, perseguita Blaine che però dirà di non essere interessato perché già impegnato con Kurt. Inizia la campagna dei rappresentanti d'istituto e tra gli sfidanti ci sono Brittany, Kurt e Rachel: vincerà Brittany. L'omosessualità di Santana viene resa pubblica per un "equivoco" e lei è in un primo momento molto aggressiva, venendo anche rifiutata da alcuni suoi familiari. Rachel viene sospesa per aver truccato le elezioni, cercando di favorire l'amico Kurt, dopo essersi ritirata. Sue e la coach Beiste sono rivali in amore per un periodo. Rachel e Finn si recano da Sam per convincerlo a ritornare al Glee, ospitandolo a Lima. Arrivano le provinciali e Rachel è ancora in sospensione, le Nuove Direzioni vinceranno comunque e poi si riuniranno. Anche in questa stagione c'è l'episodio di Natale a tema, che secondo me è il migliore episodio natalizio finora. La coach Beiste si sposa, Will chiede a Emma di sposarlo e lei ovviamente accetta. Finn sembra aver chiaro il suo futuro: vuole arruolarsi per diventare come il padre mai conosciuto, ma quando la madre gli rivela che non è morto valorosamente in battaglia bensì di overdose, Finn è sconvolto ma prende una decisione, chiede a Rachel di sposarlo. Segue un episodio dedicato interamente a Michael Jackson, peccato che anche gli Usignoli vogliono prepararlo per la fase successiva. Dopo una sfida, Sebastian ferisce Blaine ad un occhio e sarà costretto ad operarsi. Sam e Mercedes scoprono di provare ancora qualcosa l'uno per l'altra. Kurt viene chiamato alla Nyada per un provino e parecchio più tardi, anche Rachel. Nonostante molti non appoggiano il matrimonio tra Finn e Rachel, lei accetta. Il preside convoca Will, mettendo in discussione le sue conoscenze della lingua spagnola come professore, lo invita a prendere ripetizioni da un certo David Martinez (niente di meno che Ricky Martin), alla fine di un episodio dedicato alla musica latina, David diventa prof di spagnolo e Will di storia. Mercedes si sente in colpa per aver tradito Shane e lo lascia ma non si metterà con Sam, considerando questa mossa scorretta. L'episodio di San Valentino vede la coppia "Finchel" che rivela ai rispettivi genitori la propria intenzione di sposarsi, questi escogitano un piano per opporsi senza ferire i figli. Kurt ha un ammiratore segreto che si rivela essere Karofsky. L'omosessualità di Karofsky esce allo scoperto e lui tenta il suicidio, venendo salvato dal padre. I professori e anche i ragazzi sono sconvolti e perfino Sebastian decide di diventare buono. Arrivano le regionali e le Nuove Direzioni vincono, seguito dal matrimonio tra Finn e Rachel che sarà sospeso a causa di un incidente in macchina di Quinn mentre vi si recava come damigella. Sue sta per avere una figlia tramite inseminazione artificiale, Artie aiuta Quinn (è costretta sulla sedia a rotelle) e Joe, un ragazzo religioso della scuola, entra a far parte del Glee. Kurt e Mercedes aiutano la star della squadra avversaria per permettergli di potersi esibire vestito da donna, come lui vorrebbe. Segue un episodio dedicato alla "Febbre del Sabato sera" e uno dedicato alla scomparsa di Whitney Houston. La coach Beiste è vittima di violenza domestica e viene aiutata da Sue. Il padre di Puck si fa vedere dopo molto tempo nella vita del figlio e questo lo convincerà a provare con tutto se stesso a prendere il diploma, per diventare qualcuno nella vita. Brittany, come rappresentante d'istituto, decide che il tema del ballo scolastico sarà la preistoria e Quinn verrà eletta come reginetta, passando però la corona a Rachel. Per un episodio Tina sbatte la testa e vedrà tutti i suoi amici con le personalità invertite, Rachel sta male perché l'audizione per la Nyada non è andata bene ma pensa di rimediare invitando la preside alle nazionali, Puck viene promosso grazie alla Beiste. Alle nazionali anche Jesse pensa a sostenere Rachel nel suo tentativo di entrare alla Nyada. Le Nuove Direzioni vincono e Schuester diventa miglior professore dell'anno. Mentre molti si preparano a lasciare il liceo, Puck e Quinn si mettono assieme. Brittany sarà l'unica bocciata tra quelli dell'ultimo anno. Kurt non verrà preso alla Nyada a differenza di Rachel, anche Finn non viene preso alla sua università; deciderà di arruolarsi.
Dalla quarta stagione non ho più visto neanche un singolo episodio e non so come sarà con alcuni all'università e altri che ancora continuano il liceo; spero che la maggior parte dei personaggi rimanga comunque. Finora non l'ho mai voluta vedere per via della morte di Finn (o meglio, di Cory) ma ora che ho anche il cofanetto della quarta, ovviamente mi toccherà vederla :)
domenica 18 gennaio 2015
FILM: La vita è meravigliosa
Titolo: La vita è meravigliosa
Titolo originale: It's a Wonderful Life
Regia: Frank Capra
Produzione: USA, 1946
Genere: drammatico, fantastico
Attori: James Stewart, Donna Reed, Lionel Barrymore
Classicissimo film hollywoodiano, solitamente guardato nel periodo di Natale (in cui anch'io l'ho visto quest'anno per la prima volta) è tratto dal racconto "The Greatest Gift" del 1939 scritto da Philip Van Doren Stern.
Il protagonista è George Bailey, la cui vita viene seguita dall'infanzia fino all'età adulta tramite una serie di flash-forward, o meglio, di ellissi, che porteranno la storia al punto del suo suicidio. Il suo angelo custode, che lo aveva da sempre seguito dal cielo, decide di scendere in terra per impedire a George di suicidarsi, mostrandogli la vita di tutti coloro che conosce come sarebbe stata se lui non fosse mai esistito.
Già solo per la storia consiglio di vedere questo film che per temi e per livello di qualità è assolutamente attuale anche se realizzato nell'immediato dopoguerra. Gli attori sono bravissimi anche se all'inizio ho avuto qualche difficoltà a capire l'italiano dei doppiatori per la voce che avevano. Ho iniziato a vederlo in italiano con i sottotitoli in italiano ma mi sono presto abituata così li ho tolti.
Il film si è guadagnato la nomination a 5 oscar senza però vincerne nessuno, vinse invece un Golden Globe per il miglior regista. Vinse premi come migliore film straniero e tutt'ora viene incluso nelle classifiche dei film migliori di tutti i tempi.
La grande fama che ha raggiunto l'ha fatto entrare nella cultura popolare: il bacio tra George e sua moglie viene definito uno dei migliori baci nella storia del cinema; l'utilizzo della tecnologia per l'effetto speciale della neve era modernissimo per l'epoca e anche il tema era sfruttato come esempio da mostrare a coloro che avevano tentato il suicidio.
Vista la quantità di suicidi (o tentati suicidi) che soprattutto un paio d'anni fa aveva raggiunto picchi incredibili, sembrerebbe opportuno che più persone conoscano questo capolavoro. Consiglio quindi a chiunque di procurarsi questo film e di guardarlo magari il prossimo Natale e riflettere sul messaggio che vuole dare.
Titolo originale: It's a Wonderful Life
Regia: Frank Capra
Produzione: USA, 1946
Genere: drammatico, fantastico
Attori: James Stewart, Donna Reed, Lionel Barrymore
Classicissimo film hollywoodiano, solitamente guardato nel periodo di Natale (in cui anch'io l'ho visto quest'anno per la prima volta) è tratto dal racconto "The Greatest Gift" del 1939 scritto da Philip Van Doren Stern.
Il protagonista è George Bailey, la cui vita viene seguita dall'infanzia fino all'età adulta tramite una serie di flash-forward, o meglio, di ellissi, che porteranno la storia al punto del suo suicidio. Il suo angelo custode, che lo aveva da sempre seguito dal cielo, decide di scendere in terra per impedire a George di suicidarsi, mostrandogli la vita di tutti coloro che conosce come sarebbe stata se lui non fosse mai esistito.
Già solo per la storia consiglio di vedere questo film che per temi e per livello di qualità è assolutamente attuale anche se realizzato nell'immediato dopoguerra. Gli attori sono bravissimi anche se all'inizio ho avuto qualche difficoltà a capire l'italiano dei doppiatori per la voce che avevano. Ho iniziato a vederlo in italiano con i sottotitoli in italiano ma mi sono presto abituata così li ho tolti.
Il film si è guadagnato la nomination a 5 oscar senza però vincerne nessuno, vinse invece un Golden Globe per il miglior regista. Vinse premi come migliore film straniero e tutt'ora viene incluso nelle classifiche dei film migliori di tutti i tempi.
La grande fama che ha raggiunto l'ha fatto entrare nella cultura popolare: il bacio tra George e sua moglie viene definito uno dei migliori baci nella storia del cinema; l'utilizzo della tecnologia per l'effetto speciale della neve era modernissimo per l'epoca e anche il tema era sfruttato come esempio da mostrare a coloro che avevano tentato il suicidio.
Vista la quantità di suicidi (o tentati suicidi) che soprattutto un paio d'anni fa aveva raggiunto picchi incredibili, sembrerebbe opportuno che più persone conoscano questo capolavoro. Consiglio quindi a chiunque di procurarsi questo film e di guardarlo magari il prossimo Natale e riflettere sul messaggio che vuole dare.
venerdì 16 gennaio 2015
FILM: In good company
Titolo: In good company
Produzione: USA, 2004
Regia: Paul Weitz
Attori: Dennis Quaid, Topher Grace, Scarlett Johansson
Genere: commedia
Vi parlo innanzitutto un po' della trama perché non credo che il film sia abbastanza conosciuto.
L'uomo che sta a destra nella locandina è Dan Foreman, direttore della pubblicità di un'importante rivista. Ha due figlie: la maggiore (Scarlett Johansson), una adolescente e una che deve ancora nascere (nessuno se l'aspettava perché i genitori sono sulla cinquantina).
Purtroppo la rivista viene inglobata in una multinazionale che è costretta a mandare a casa molti dei dipendenti. Per fortuna Dan non viene licenziato perché in attesa di un figlio e inoltre deve anche pagare la costosa retta universitaria della figlia maggiore.
La novità è questa: il nuovo direttore che rimpiazzerà Dan è Carter, un dirigente molto giovane che viene subito giudicato odioso da tutti.
Le cose sono già abbastanza complicate se non che Alex (Scarlett J.) e Carter si innamorano...
Non ci sono molte parole da dire su questo film: è una commedia simpatica, la consiglio a chi vuole vedere un film leggero e farsi due risate. Condivido il giudizio di Dan che prova odio nei confronti di Carter comunque.
Se può essere una garanzia per voi vi dico che il regista è lo stesso di American Pie.
Produzione: USA, 2004
Regia: Paul Weitz
Attori: Dennis Quaid, Topher Grace, Scarlett Johansson
Genere: commedia
Vi parlo innanzitutto un po' della trama perché non credo che il film sia abbastanza conosciuto.
L'uomo che sta a destra nella locandina è Dan Foreman, direttore della pubblicità di un'importante rivista. Ha due figlie: la maggiore (Scarlett Johansson), una adolescente e una che deve ancora nascere (nessuno se l'aspettava perché i genitori sono sulla cinquantina).
Purtroppo la rivista viene inglobata in una multinazionale che è costretta a mandare a casa molti dei dipendenti. Per fortuna Dan non viene licenziato perché in attesa di un figlio e inoltre deve anche pagare la costosa retta universitaria della figlia maggiore.
La novità è questa: il nuovo direttore che rimpiazzerà Dan è Carter, un dirigente molto giovane che viene subito giudicato odioso da tutti.
Le cose sono già abbastanza complicate se non che Alex (Scarlett J.) e Carter si innamorano...
Non ci sono molte parole da dire su questo film: è una commedia simpatica, la consiglio a chi vuole vedere un film leggero e farsi due risate. Condivido il giudizio di Dan che prova odio nei confronti di Carter comunque.
Se può essere una garanzia per voi vi dico che il regista è lo stesso di American Pie.
lunedì 12 gennaio 2015
LIBRO: L'eleganza del riccio
Titolo: L'eleganza del riccio
Titolo originale: L'élégance du hérisson
Autore: Muriel Barbery
Pubblicazione: 2006
Genere: romanzo
Ambientazione: Parigi, contemporaneo
Finalmente riesco a parlarvi di questo libro!
Credetemi, è stato il libro che ho trovato più difficile leggere tra tutti quelli letti finora. Non so per quale motivo perché alla fine mi è anche piaciuto e ho letto libri decisamente più lenti di questo!
Ho scoperto questo libro nel 2009, quando sono andata al cinema a vedere "Il Riccio" che è appunto il film (francese come il libro) tratto da questa storia. In realtà il film quella volta non mi aveva fatto impazzire e quindi non sono andata io a comprami il libro, bensì mi è stato regalato.
(se volete posso parlarvi anche del film ma dovrei rivederlo per rinfrescare la memoria, quindi fatemi sapere)
L'ho ricevuto a Natale del 2010 e quindi ho deciso di iniziare a leggerlo subito ma ho dovuto abbandonarlo perché non mi ispirava molto e non riuscivo più ad andare avanti.
L'ho quindi iniziato un'altra volta circa un paio di anni fa e di nuovo abbandonato; fino a quando, circa nel mese di marzo 2014, l'ho ri-iniziato per l'ultima volta (mi sono decisa: o adesso o mai più) e sono riuscita a finirlo di leggere a inizio 2015! :)
Diciamo pure che per tutta l'estate non l'ho letto e che comunque stavo leggendo anche altri libri insieme, però devo proprio dire che completarlo è stato un po' un parto.
Oltre a questo "problema" che ho avuto (e che non avevo mai avuto con altri libri) devo dire che mi è piaciuto abbastanza: la storia era carina anche se lo stile di narrazione, i ritmi, non so neanche io di preciso cosa, hanno fatto sì che la lettura diventasse difficoltosa. Magari sono l'unica che ha avuto questo approccio, non so. Mi piacerebbe quindi molto avere altri pareri a riguardo.
Bando alle ciance. Due parole sulla trama.
La protagonista è Renée Michel, la portinaia di un palazzo ricco di Parigi. Sembra una portinaia qualunque e non è degna di nota dagli inquilini del palazzo, ma è tutta finzione: Madame Michel è una donna colta con opinioni su arte, letteratura, filosofia e politica.
Nel palazzo vivono solo due persone che la conosceranno per quella che è: una bambina con tendenze suicide di nome Paloma e un anziano giapponese.
Non darei un giudizio positivo al romanzo per via della difficoltà che ho avuto nel leggerlo e del finale che non so ancora bene come interpretarlo (anche se lo conoscevo già grazie al film). Dall'altra parte non l'ho odiato, tant'è vero che ho voluto finirlo invece di abbandonarlo, e ho trovato anche interessanti citazioni e riflessioni.
Titolo originale: L'élégance du hérisson
Autore: Muriel Barbery
Pubblicazione: 2006
Genere: romanzo
Ambientazione: Parigi, contemporaneo
Finalmente riesco a parlarvi di questo libro!
Credetemi, è stato il libro che ho trovato più difficile leggere tra tutti quelli letti finora. Non so per quale motivo perché alla fine mi è anche piaciuto e ho letto libri decisamente più lenti di questo!
Ho scoperto questo libro nel 2009, quando sono andata al cinema a vedere "Il Riccio" che è appunto il film (francese come il libro) tratto da questa storia. In realtà il film quella volta non mi aveva fatto impazzire e quindi non sono andata io a comprami il libro, bensì mi è stato regalato.
(se volete posso parlarvi anche del film ma dovrei rivederlo per rinfrescare la memoria, quindi fatemi sapere)
L'ho ricevuto a Natale del 2010 e quindi ho deciso di iniziare a leggerlo subito ma ho dovuto abbandonarlo perché non mi ispirava molto e non riuscivo più ad andare avanti.
L'ho quindi iniziato un'altra volta circa un paio di anni fa e di nuovo abbandonato; fino a quando, circa nel mese di marzo 2014, l'ho ri-iniziato per l'ultima volta (mi sono decisa: o adesso o mai più) e sono riuscita a finirlo di leggere a inizio 2015! :)
Diciamo pure che per tutta l'estate non l'ho letto e che comunque stavo leggendo anche altri libri insieme, però devo proprio dire che completarlo è stato un po' un parto.
Oltre a questo "problema" che ho avuto (e che non avevo mai avuto con altri libri) devo dire che mi è piaciuto abbastanza: la storia era carina anche se lo stile di narrazione, i ritmi, non so neanche io di preciso cosa, hanno fatto sì che la lettura diventasse difficoltosa. Magari sono l'unica che ha avuto questo approccio, non so. Mi piacerebbe quindi molto avere altri pareri a riguardo.
Bando alle ciance. Due parole sulla trama.
La protagonista è Renée Michel, la portinaia di un palazzo ricco di Parigi. Sembra una portinaia qualunque e non è degna di nota dagli inquilini del palazzo, ma è tutta finzione: Madame Michel è una donna colta con opinioni su arte, letteratura, filosofia e politica.
Nel palazzo vivono solo due persone che la conosceranno per quella che è: una bambina con tendenze suicide di nome Paloma e un anziano giapponese.
Non darei un giudizio positivo al romanzo per via della difficoltà che ho avuto nel leggerlo e del finale che non so ancora bene come interpretarlo (anche se lo conoscevo già grazie al film). Dall'altra parte non l'ho odiato, tant'è vero che ho voluto finirlo invece di abbandonarlo, e ho trovato anche interessanti citazioni e riflessioni.
FILM: Le cronache di Narnia
Titolo: Le cronache di Narnia - Il leone, la strega, l'armadio
Titolo originale: The Chronicles of Narnia: The lion, the witch and the wardrobe
Produzione: USA, 2005
Regia: Andrew Adamson
Attori: Georgie Henley, Skandar Keynes, William Moseley, Anna Popplewell, Tilda Swinton, James McAvoy
Ambientazione: Londra durante la seconda Guerra Mondiale e il mondo di Narnia
Genere: fantasia (avventura)
Ispirato ai romanzi fantastici di C.S. Lewis.
I quattro fratelli Pevensie (Peter, Susan, Edmund e Lucy) vivono a Londra e vengono spediti dalla madre in campagna per sfuggire alla seconda guerra mondiale. La loro nuova casa è la ricca villa di un professore dove i bambini si trovano bene ma non hanno molti giochi da fare. Un giorno giocando a nascondino, Lucy trova un armadio e ci si rifugia scoprendo che quel guardaroba non ha fondo, è un portale al mondo di Narnia che appare come una foresta innevata. Qui fa conoscenza con il sig. Tumnus, un fauno che le spiega molte cose sulla condizione attuale del regno:la strega bianca ha preso il potere e governa Narnia nel terrore, consiglia a Lucy di andarsene perché potrebbe essere molto pericoloso restare, essendo umana.
Lucy esce dall'armadio e racconta ai fratelli della sua scoperta e delle sue avventure ma nessuno dei fratelli le crede, tranne Edmund che pur non ammettendolo un po' lo crede, e decide di seguire di nascosto la sorella quando si reca nell'armadio di notte.
Edmund si imbatte nella regina cattiva, che lo fa promettere di tornare con tutti i fratelli fingendosi buona e facendosi rivelare il nome del traditore che non le ha ubbidito e che ha nascosto la presenza di umani nel regno: il sig. Tumnus.
Questa volta il professore che li ospita incita i fratelli maggiori a credere nelle storie di Lucy perché potrebbe trattarsi di verità; così finiscono tutti e quattro nel regno di Narnia, dove trovano sulla porta del fauno un biglietto col mandato di cattura e di Tumnus non c'è traccia.
Arriva una coppia di castori parlanti che li ospitano nella loro casa e gli narrano il motivo dell'avversione della strega per gli umani: secondo una profezia i futuri sovrani sarebbero stati 4 fratelli umani, per questo la regina vuole catturarli per eliminarli.
Quando finiscono le spiegazioni si accorgono che Edmund è scomparso e lo vedono che entra nel castello della regina, ma non possono raggiungerlo per ora, altrimenti la strega li ucciderà tutti. Decidono di andare alla ricerca di Aslan, un leone che era il vero sovrano di Narnia.
La strega costringe Edmund a svelare il nascondiglio dei suoi fratelli e così mentre loro cercano Aslan sono inseguiti da un branco di lupi parlanti della regina.
Dopo una lunga serie di peripezie e battaglie i quattro fratelli trionfano anche grazie all'aiuto di Aslan. Potranno essere incoronati re e regine, ma che ne sarà della loro vita al di là dell'armadio?
La storia non è del tutto completa ma non credo che serva dire di più, scusate per il papiro.
Questo film, uscito nei cinema nel 2005, è stato uno dei preferiti della mia infanzia anche se non mi ci sono mai appassionata a tal punto da seguire tutta la saga.
Esiste un sequel chiamato "Il principe Caspian" del 2008 e un terzo film del 2010 chiamato "Il viaggio del veliero". Il secondo film l'ho visto durante un volo aereo e devo dire che non mi è piaciuto molto, mi ha lasciato indifferente, a tal punto che non sono neanche andata a vedere il terzo film.
Purtroppo non ho mai letto i romanzi, ma mi piacerebbe molto farlo, magari in lingua originale. Quindi il primo film mi è piaciuto un sacco, il secondo non tanto e sinceramente non ne parlerò perché non me lo ricordo nemmeno, scusate. Invece quando leggerò il libro ne potrò parlare volentieri! (I romanzi sono 7 e sono stati pubblicati tra il 1950 e il 1956).
Titolo originale: The Chronicles of Narnia: The lion, the witch and the wardrobe
Produzione: USA, 2005
Regia: Andrew Adamson
Attori: Georgie Henley, Skandar Keynes, William Moseley, Anna Popplewell, Tilda Swinton, James McAvoy
Ambientazione: Londra durante la seconda Guerra Mondiale e il mondo di Narnia
Genere: fantasia (avventura)
Ispirato ai romanzi fantastici di C.S. Lewis.
I quattro fratelli Pevensie (Peter, Susan, Edmund e Lucy) vivono a Londra e vengono spediti dalla madre in campagna per sfuggire alla seconda guerra mondiale. La loro nuova casa è la ricca villa di un professore dove i bambini si trovano bene ma non hanno molti giochi da fare. Un giorno giocando a nascondino, Lucy trova un armadio e ci si rifugia scoprendo che quel guardaroba non ha fondo, è un portale al mondo di Narnia che appare come una foresta innevata. Qui fa conoscenza con il sig. Tumnus, un fauno che le spiega molte cose sulla condizione attuale del regno:la strega bianca ha preso il potere e governa Narnia nel terrore, consiglia a Lucy di andarsene perché potrebbe essere molto pericoloso restare, essendo umana.
Lucy esce dall'armadio e racconta ai fratelli della sua scoperta e delle sue avventure ma nessuno dei fratelli le crede, tranne Edmund che pur non ammettendolo un po' lo crede, e decide di seguire di nascosto la sorella quando si reca nell'armadio di notte.
Edmund si imbatte nella regina cattiva, che lo fa promettere di tornare con tutti i fratelli fingendosi buona e facendosi rivelare il nome del traditore che non le ha ubbidito e che ha nascosto la presenza di umani nel regno: il sig. Tumnus.
Questa volta il professore che li ospita incita i fratelli maggiori a credere nelle storie di Lucy perché potrebbe trattarsi di verità; così finiscono tutti e quattro nel regno di Narnia, dove trovano sulla porta del fauno un biglietto col mandato di cattura e di Tumnus non c'è traccia.
Arriva una coppia di castori parlanti che li ospitano nella loro casa e gli narrano il motivo dell'avversione della strega per gli umani: secondo una profezia i futuri sovrani sarebbero stati 4 fratelli umani, per questo la regina vuole catturarli per eliminarli.
Quando finiscono le spiegazioni si accorgono che Edmund è scomparso e lo vedono che entra nel castello della regina, ma non possono raggiungerlo per ora, altrimenti la strega li ucciderà tutti. Decidono di andare alla ricerca di Aslan, un leone che era il vero sovrano di Narnia.
La strega costringe Edmund a svelare il nascondiglio dei suoi fratelli e così mentre loro cercano Aslan sono inseguiti da un branco di lupi parlanti della regina.
Dopo una lunga serie di peripezie e battaglie i quattro fratelli trionfano anche grazie all'aiuto di Aslan. Potranno essere incoronati re e regine, ma che ne sarà della loro vita al di là dell'armadio?
La storia non è del tutto completa ma non credo che serva dire di più, scusate per il papiro.
Questo film, uscito nei cinema nel 2005, è stato uno dei preferiti della mia infanzia anche se non mi ci sono mai appassionata a tal punto da seguire tutta la saga.
Esiste un sequel chiamato "Il principe Caspian" del 2008 e un terzo film del 2010 chiamato "Il viaggio del veliero". Il secondo film l'ho visto durante un volo aereo e devo dire che non mi è piaciuto molto, mi ha lasciato indifferente, a tal punto che non sono neanche andata a vedere il terzo film.
Purtroppo non ho mai letto i romanzi, ma mi piacerebbe molto farlo, magari in lingua originale. Quindi il primo film mi è piaciuto un sacco, il secondo non tanto e sinceramente non ne parlerò perché non me lo ricordo nemmeno, scusate. Invece quando leggerò il libro ne potrò parlare volentieri! (I romanzi sono 7 e sono stati pubblicati tra il 1950 e il 1956).
martedì 6 gennaio 2015
FILM: LOL - Pazza del mio migliore amico
Ho deciso di vedere questo film ieri pomeriggio, così di colpo, ed essendo indecisa se guardarlo in italiano o in inglese, l'ho fatto in entrambe le lingue. Vi dico una prima cosa: se decidete di guardarlo fatelo in inglese, è doppiato male nonostante i bravi doppiatori italiani che abbiamo a disposizione.
Molti vi diranno il contrario perché credono che la voce di Miley Cyrus dia fastidio, a me piace ma è questione di gusti.
Titolo: LOL - Pazza del mio migliore amico
Titolo originale: LOL
Regia: Lisa Azuelos
Produzione: USA, 2012
Ambientazione: contemporanea, Stati Uniti
Genere: commedia sentimentale-drammatica
Attori: Miley Cyrus, Demi Moore
La regista francese aveva già realizzato un film in Francia chiamato LOL - (il tempo dell'amore) nel 2008, questo è un remake realizzato appositamente per gli USA. Non ho visto il film francese, quindi non farò paragoni ma vi spiegherò in breve la trama.
La protagonista è una diciassettenne di nome Lola (Miley Cyrus) che viene lasciata dal suo ragazzo Chad proprio nei primi giorni di scuola, questo la farà sentire molto giù se non fosse per il migliore amico Kyle che le tira sempre su il morale. Purtroppo a scuola c'è una ragazza chiamata da tutti "post-it" (Ashley Greene) che ha deciso di appiccicarsi a turno ai vari ragazzi e quest'anno ha scelto Kyle. Chad e Kyle fanno parte della stessa band che si definiscono "indie" ma sono più una specie di Nickelback/boy-band, senza offesa per nessuno. Nel frattempo Lola scopre che sua madre sta avendo una relazione con un poliziotto. Lola organizza una festa mentre la nonna è in casa ma la fa ubriacare, lei si addormenta, arriva un sacco di gente e lei finisce a letto con Kyle. Un giorno Lola sente dei rumori venire dal bagno della scuola e pensa che siano "post-it" e Kyle per un disguido, quando in realtà si trattava di Emily (migliore amica di Lola) e un altro ragazzo. Lola e Kyle vorrebbero cercare di fare pace, o per lo meno di parlarsi, ma ogni volta qualcosa glielo impedisce. Per fortuna Emily trova il coraggio di confessare a Lola che quella volta nel bagno non si trattava di Kyle e "post-it" e Lola ovviamente si arrabbia molto. Durante la gita scolastica in Francia finalmente tutti fanno pace con i rispettivi fidanzati. Durante la gita "arriva la prima volta" per Lola e Kyle che coincide con la "prima volta" della madre dopo il divorzio. La madre legge "per sbaglio" il diario segreto di Lola e si sente molto in colpa, sa di non poterglielo assolutamente dire ma in un certo senso anche vorrebbe. Diciamo che la madre si arrabbia non poco per ciò che trova nel diario, quando in realtà non è niente di gravissimo ma insomma, si sa come sono i genitori a volte! Si finisce con Lola e la madre che fanno pace, la band dei ragazzi vince la sfida e questa volta il padre di Kyle approva... tutti fanno pace, perfino "post-it".
Diciamo che c'è una scena poco chiara che potrebbe essere offensiva nei confronti di una persona con sindrome di Down, e le famiglie ospitanti francesi sono un po' particolari diciamo, spero che i francesi non si offendano. Diciamo anche che c'è una parte decente, ovvero quella della sequenza a Parigi con la musica sotto, quella può anche essere divertente.
Non sarebbe giusto dire che il film mi ha fatto schifo perché ho visto anche film peggiori e questo almeno sono riuscita a vederlo fino alla fine, la verità è che non era niente di che e per questo non lo consiglierei. A meno che non abbiate 12 anni e siate ragazze, allora anche si.
Molti vi diranno il contrario perché credono che la voce di Miley Cyrus dia fastidio, a me piace ma è questione di gusti.
Titolo: LOL - Pazza del mio migliore amico
Titolo originale: LOL
Regia: Lisa Azuelos
Produzione: USA, 2012
Ambientazione: contemporanea, Stati Uniti
Genere: commedia sentimentale-drammatica
Attori: Miley Cyrus, Demi Moore
La regista francese aveva già realizzato un film in Francia chiamato LOL - (il tempo dell'amore) nel 2008, questo è un remake realizzato appositamente per gli USA. Non ho visto il film francese, quindi non farò paragoni ma vi spiegherò in breve la trama.
La protagonista è una diciassettenne di nome Lola (Miley Cyrus) che viene lasciata dal suo ragazzo Chad proprio nei primi giorni di scuola, questo la farà sentire molto giù se non fosse per il migliore amico Kyle che le tira sempre su il morale. Purtroppo a scuola c'è una ragazza chiamata da tutti "post-it" (Ashley Greene) che ha deciso di appiccicarsi a turno ai vari ragazzi e quest'anno ha scelto Kyle. Chad e Kyle fanno parte della stessa band che si definiscono "indie" ma sono più una specie di Nickelback/boy-band, senza offesa per nessuno. Nel frattempo Lola scopre che sua madre sta avendo una relazione con un poliziotto. Lola organizza una festa mentre la nonna è in casa ma la fa ubriacare, lei si addormenta, arriva un sacco di gente e lei finisce a letto con Kyle. Un giorno Lola sente dei rumori venire dal bagno della scuola e pensa che siano "post-it" e Kyle per un disguido, quando in realtà si trattava di Emily (migliore amica di Lola) e un altro ragazzo. Lola e Kyle vorrebbero cercare di fare pace, o per lo meno di parlarsi, ma ogni volta qualcosa glielo impedisce. Per fortuna Emily trova il coraggio di confessare a Lola che quella volta nel bagno non si trattava di Kyle e "post-it" e Lola ovviamente si arrabbia molto. Durante la gita scolastica in Francia finalmente tutti fanno pace con i rispettivi fidanzati. Durante la gita "arriva la prima volta" per Lola e Kyle che coincide con la "prima volta" della madre dopo il divorzio. La madre legge "per sbaglio" il diario segreto di Lola e si sente molto in colpa, sa di non poterglielo assolutamente dire ma in un certo senso anche vorrebbe. Diciamo che la madre si arrabbia non poco per ciò che trova nel diario, quando in realtà non è niente di gravissimo ma insomma, si sa come sono i genitori a volte! Si finisce con Lola e la madre che fanno pace, la band dei ragazzi vince la sfida e questa volta il padre di Kyle approva... tutti fanno pace, perfino "post-it".
Diciamo che c'è una scena poco chiara che potrebbe essere offensiva nei confronti di una persona con sindrome di Down, e le famiglie ospitanti francesi sono un po' particolari diciamo, spero che i francesi non si offendano. Diciamo anche che c'è una parte decente, ovvero quella della sequenza a Parigi con la musica sotto, quella può anche essere divertente.
Non sarebbe giusto dire che il film mi ha fatto schifo perché ho visto anche film peggiori e questo almeno sono riuscita a vederlo fino alla fine, la verità è che non era niente di che e per questo non lo consiglierei. A meno che non abbiate 12 anni e siate ragazze, allora anche si.
lunedì 5 gennaio 2015
Disney Classics | Peter Pan #14
Buon 2015 a tutti! Spero che abbiate passato delle buone vacanze perché purtroppo stanno finendo. Ho deciso di iniziare l'anno con uno dei classici Disney più famosi, che ho visto ieri dopo molto tempo. Peter Pan è uno dei miei personaggi preferiti e da piccola era la storia che preferivo di più, forse ancora più delle principesse.
Titolo: Le avventure di Peter Pan
Titolo originale: Peter Pan
Produzione: USA, 1953
Regia: Hamilton Luske, Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Jack Kinney
Genere: animazione (musicale e avventura)
Ambientazione: Londra nel 1904 e Isola che non c'è
Ispirato a: romanzi di J.M. Barrie
La storia inizia in casa della famiglia Darling, nella Londra edoardiana. I genitori si stanno preparando per andare ad una festa ma sono disturbati dai giochi dei loro due figli maschi: Gianni e Michele (in originale John e Michael). Il padre, stufo, se la prende con la figlia maggiore Wendy perché trova che sia troppo grande per continuare a raccontare fiabe su Peter Pan ai bimbi.
Quella notte però, Peter Pan arriva nella loro stanza e decide di portarli sull'Isola che non c'è, dove i bambini non crescono mai. I tre fratelli accettano e volano sopra Londra grazie all'aiuto della fata Trilli. All'Isola però c'è anche un rivale per Peter Pan e i suoi nuovi amici: Capitan Uncino e i suoi pirati che cercano da sempre di vendicarsi di Peter che gli aveva fatto perdere una mano. Capitan Uncino però ha anche un punto debole, ha paura del coccodrillo che lo segue costantemente.
Peter Pan decide di affrontare da solo il Pirata e di affidare i bambini a Trilli, quest'ultima gelosa di Wendy cerca di sbarazzarsene ma alla fine riescono tutti ad arrivare sani e salvi al rifugio dove stanno i Bimbi Sperduti (seguaci di Peter Pan). Peter si arrabbia con Trilli per il tradimento e la bandisce per una settimana. I Darling vogliono esplorare un po' l'Isola, quindi Gianni e Michele partono alla caccia degli indiani con i Bimbi Sperduti mentre Peter e Wendy vanno a vedere le sirene.
Toro in Piedi, capo della tribù indiana, rapisce tutti i bambini perché crede che siano loro i responsabili della scomparsa di sua figlia Giglio Tigrato. In realtà era stata rapita da Capitan Uncino per farsi rivelare dove si trova il nascondiglio di Peter Pan. Per fortuna Peter e Wendy trovano Giglio Tigrato, la liberano e la riportano dalla sua tribù. Uncino escogita un nuovo piano per catturare Peter, questa volta sfruttando la gelosia di Trilli e la cattura. I fratelli Darling e anche i Bimbi Sperduti iniziano ad avere nostalgia di casa e decidono di partire, Peter Pan offeso non li saluta neanche.
Fuori dal nascondiglio però ci sono i pirati che catturano tutti i bambini e li portano sul loro vascello, lasciando una bomba a Peter dentro un pacchetto. Trilli scopre l'inganno e si libera, riuscendo a evitare che la bomba uccida Peter ma rimane gravemente ferita. Peter riesce a salvarla e si recano assieme a salvare i bambini dai pirati poi, una volta scappati i pirati, Trilli permette alla nave di volare e tornano tutti a Londra. Peter Pan e i Bimbi Sperduti torneranno però all'Isola che non c'è piuttosto di essere adottati. I genitori tornano dalla festa e ascoltano i racconti di tutte le avventure dei bimbi, credendoli semplici sogni. Poi guardano dalla finestra e anche loro vedono la nave e il padre si ricorda di averla già vista nella sua infanzia.
La storia di Peter Pan era una delle preferite di Walt Disney, che la voleva produrre subito dopo Biancaneve, come suo secondo film d'animazione. Per una serie di motivi, la produzione venne molto ritardata: Disney impiegò 4 anni solo per la concessione dei diritti. Nel frattempo ormai era già impegnato in altri film, come Bambi e Pinocchio e ancora dopo, col sopraggiungere della guerra, il progetto venne ulteriormente messo in pausa. Nell'immediato dopoguerra vennero riprese tutte le idee su questo film sviluppate all'inizio degli anni '40 e le sviluppò con infinite modifiche, anche radicali, fino ad arrivare al 1953. Le versioni furono davvero molte e molto più "cupe" di quella che sarebbe stata poi l'idea finale.
James Barrie scrisse due romanzi che avevano come protagonista Peter Pan: "Peter e Wendy" (1904) sotto forma di opera teatrale, da cui Disney si ispirò e l'altra era "Peter Pan nei giardini di Kensington" (1906). Se siete interessati a J.M. Barrie vi consiglio il film "Neverland" del 2004 con Johnny Depp e Kate Winslet, l'ho visto e vale la pena!
Questo film d'animazione non è l'unico prodotto sul personaggio di Peter Pan. Prima ancora, nel 1924, uscì un film muto dove Peter Pan era interpretato da una donna, come veniva sempre fatto, anche a teatro. Dopo il film Disney uscì un film nel 1976 con Mia Farrow e un'altro nel 2003 (che avrò guardato centinaia di volte da bambina). Inoltre nel 2002 è uscito anche il sequel della Disney che avevo visto al cinema quella volta ma che non mi piace tanto quanto i veri classici.
Nel 1991 Steven Spielberg diresse anche un film con Dustin Hoffmann e Robbie Williams, principalmente incentrato sulla figura di Capitan Uncino (ho visto anche questo ma al momento non me lo ricordo molto bene).
Infine, come per molti classici Disney, esiste anche il musical, iniziato nel 2006 che in questo caso ricalca la versione esistente già dagli anni '50 in quanto Peter Pan era una storia pensata per il teatro.
Titolo: Le avventure di Peter Pan
Titolo originale: Peter Pan
Produzione: USA, 1953
Regia: Hamilton Luske, Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Jack Kinney
Genere: animazione (musicale e avventura)
Ambientazione: Londra nel 1904 e Isola che non c'è
Ispirato a: romanzi di J.M. Barrie
La storia inizia in casa della famiglia Darling, nella Londra edoardiana. I genitori si stanno preparando per andare ad una festa ma sono disturbati dai giochi dei loro due figli maschi: Gianni e Michele (in originale John e Michael). Il padre, stufo, se la prende con la figlia maggiore Wendy perché trova che sia troppo grande per continuare a raccontare fiabe su Peter Pan ai bimbi.
Quella notte però, Peter Pan arriva nella loro stanza e decide di portarli sull'Isola che non c'è, dove i bambini non crescono mai. I tre fratelli accettano e volano sopra Londra grazie all'aiuto della fata Trilli. All'Isola però c'è anche un rivale per Peter Pan e i suoi nuovi amici: Capitan Uncino e i suoi pirati che cercano da sempre di vendicarsi di Peter che gli aveva fatto perdere una mano. Capitan Uncino però ha anche un punto debole, ha paura del coccodrillo che lo segue costantemente.
Peter Pan decide di affrontare da solo il Pirata e di affidare i bambini a Trilli, quest'ultima gelosa di Wendy cerca di sbarazzarsene ma alla fine riescono tutti ad arrivare sani e salvi al rifugio dove stanno i Bimbi Sperduti (seguaci di Peter Pan). Peter si arrabbia con Trilli per il tradimento e la bandisce per una settimana. I Darling vogliono esplorare un po' l'Isola, quindi Gianni e Michele partono alla caccia degli indiani con i Bimbi Sperduti mentre Peter e Wendy vanno a vedere le sirene.
Toro in Piedi, capo della tribù indiana, rapisce tutti i bambini perché crede che siano loro i responsabili della scomparsa di sua figlia Giglio Tigrato. In realtà era stata rapita da Capitan Uncino per farsi rivelare dove si trova il nascondiglio di Peter Pan. Per fortuna Peter e Wendy trovano Giglio Tigrato, la liberano e la riportano dalla sua tribù. Uncino escogita un nuovo piano per catturare Peter, questa volta sfruttando la gelosia di Trilli e la cattura. I fratelli Darling e anche i Bimbi Sperduti iniziano ad avere nostalgia di casa e decidono di partire, Peter Pan offeso non li saluta neanche.
Fuori dal nascondiglio però ci sono i pirati che catturano tutti i bambini e li portano sul loro vascello, lasciando una bomba a Peter dentro un pacchetto. Trilli scopre l'inganno e si libera, riuscendo a evitare che la bomba uccida Peter ma rimane gravemente ferita. Peter riesce a salvarla e si recano assieme a salvare i bambini dai pirati poi, una volta scappati i pirati, Trilli permette alla nave di volare e tornano tutti a Londra. Peter Pan e i Bimbi Sperduti torneranno però all'Isola che non c'è piuttosto di essere adottati. I genitori tornano dalla festa e ascoltano i racconti di tutte le avventure dei bimbi, credendoli semplici sogni. Poi guardano dalla finestra e anche loro vedono la nave e il padre si ricorda di averla già vista nella sua infanzia.
La storia di Peter Pan era una delle preferite di Walt Disney, che la voleva produrre subito dopo Biancaneve, come suo secondo film d'animazione. Per una serie di motivi, la produzione venne molto ritardata: Disney impiegò 4 anni solo per la concessione dei diritti. Nel frattempo ormai era già impegnato in altri film, come Bambi e Pinocchio e ancora dopo, col sopraggiungere della guerra, il progetto venne ulteriormente messo in pausa. Nell'immediato dopoguerra vennero riprese tutte le idee su questo film sviluppate all'inizio degli anni '40 e le sviluppò con infinite modifiche, anche radicali, fino ad arrivare al 1953. Le versioni furono davvero molte e molto più "cupe" di quella che sarebbe stata poi l'idea finale.
James Barrie scrisse due romanzi che avevano come protagonista Peter Pan: "Peter e Wendy" (1904) sotto forma di opera teatrale, da cui Disney si ispirò e l'altra era "Peter Pan nei giardini di Kensington" (1906). Se siete interessati a J.M. Barrie vi consiglio il film "Neverland" del 2004 con Johnny Depp e Kate Winslet, l'ho visto e vale la pena!
Questo film d'animazione non è l'unico prodotto sul personaggio di Peter Pan. Prima ancora, nel 1924, uscì un film muto dove Peter Pan era interpretato da una donna, come veniva sempre fatto, anche a teatro. Dopo il film Disney uscì un film nel 1976 con Mia Farrow e un'altro nel 2003 (che avrò guardato centinaia di volte da bambina). Inoltre nel 2002 è uscito anche il sequel della Disney che avevo visto al cinema quella volta ma che non mi piace tanto quanto i veri classici.
Nel 1991 Steven Spielberg diresse anche un film con Dustin Hoffmann e Robbie Williams, principalmente incentrato sulla figura di Capitan Uncino (ho visto anche questo ma al momento non me lo ricordo molto bene).
Infine, come per molti classici Disney, esiste anche il musical, iniziato nel 2006 che in questo caso ricalca la versione esistente già dagli anni '50 in quanto Peter Pan era una storia pensata per il teatro.
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