martedì 5 gennaio 2016

Disney Classics | Il pianeta del tesoro #43

Ho deciso di portare avanti anche nel nuovo anno la serie dei Classici Disney che ho cominciato a fine 2014. Finora ho trattato: Biancaneve e i 7 nani - Mulan - La bella e la bestia - Frozen - Peter Pan - Cenerentola - Gli aristogatti - La bella addormentata nel bosco - Alice nel paese delle meraviglie.

Titolo: Il pianeta del tesoro
Titolo originale: Treasure Planet
Regia: Ron Clements, John Musker
Produzione: USA, 2002
Genere: animazione (avventura e fantascienza)
Ambientazione: fantascientifica (misto tra passato e futuro in realtà)
Ispirato a: il romanzo "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson del 1883



Sono particolarmente legata a questo Classico Disney perché (insieme a Tarzan) sono effettivamente andata a vederlo al cinema quando è uscito quindi mi ricordo proprio il momento in cui è uscito, andavo in prima elementare (Natale 2002) e mi era piaciuto tantissimo.
Secondo me deriva proprio da qua la mia passione per i film e le storie di pirati, da cui sono sempre stata affascinata. Mi piacerebbe molto infatti leggere il romanzo di Stevenson e anche vedere i film che sono stati tratti con un'ambientazione più tradizionale.

La storia vi sarà probabilmente già nota dal classico per ragazzi "L'isola del tesoro" che anche io non avendolo mai letto ne conosco la trama, ma a differenza della solita ambientazione tipica da "storia di pirati" la Disney ha optato per un remake fantascientifico con un'ambientazione spaziale.

Jim Hawkins è un ragazzo che vive con la madre Sarah nella locanda che gestisce sul pianeta Montressor, dopo che il padre l'ha abbandonato quando era ancora bambino. All'inizio del film si vede che da piccolo Jim amava leggere storie di pirati e anche la madre gliele raccontava spesso; la sua preferita era quella del capitano Flint. Crescendo lui ha sempre mantenuto un forte spirito d'avventura ma la madre è un po' preoccupata per il futuro del figlio ribelle. Un giorno Jim soccorre un certo Billy Bones, gravemente ferito che prima di morire affida a Jim una sfera e gli dice di proteggerla dai cyborg a costo della vita. Più tardi proprio quel giorno arrivano degli invasori che distruggono la locanda e Jim, la madre e l'amico di famiglia professor Doppler si rifugiano a casa di quest'ultimo, sfuggendo agli aggressori. Arrivati a casa del professore Jim scopre che la sfera che gli è stata affidata è in realtà una mappa che indica dove si trova il tesoro del capitano Flint, proprio l'avventura che Jim stava aspettando! Anche Doppler ne è entusiasta e propone a Jim di partire con lui ed imbarcarsi su una nave che sta partendo alla ricerca del tesoro. La nave in questione, la R.L.S. Legacy è comandata dal capitano Amelia (con sembianze feline) e dal primo ufficiale Arrow. La sfera-mappa sarà custodita segretamente nella cabina del capitano per la durata del viaggio e Jim nel frattempo lavorerà come mozzo e sarà affidato al cuoco John Silver, un cyborg che al posto del pappagallo viene sempre accompagnato da un "esserino multiforme" di nome Morph. Jim e Silver diventano sempre più amici ma si percepisce una certa ostilità a bordo da parte della ciurma, soprattutto Scroop (con sembianze di ragno) che durante una tempesta provoca la morte di Arrow. Jim scopre origliando per caso che in realtà l'equipaggio si è alleato contro il capitano per impadronirsi della mappa e vuole portare a termine un ammutinamento; Jim è amareggiato e furioso perché Silver, che credeva suo amico, l'ha tradito. Il ragazzo avvisa subito il capitano e il professore ma ormai è troppo tardi e sono costretti a scappare con una scialuppa e a rifugiarsi in un nascondiglio dove incontrano il robot B.E.N. che gli confessa di aver perso qualche rotella ma di ricordarsi di aver lavorato direttamente per Flint in persona. Durante uno scontro Jim riesce a far finire Scroop come lui aveva a sua volta fatto finire Arrow; purtroppo i pirati li catturano e costringono Jim e B.E.N. a trovare il tesoro con la mappa. Una volta raggiunto il tesoro, dove si trova ancora lo scheletro di Flint, trovano anche le parti mancanti del cervello di B.E.N. che finalmente si ricorda qualcosa di cruciale: il tesoro è autodistruttivo per impedire che qualcuno se ne impossessi. Silver alla fine è l'ultimo rimasto e vuole impadronirsene a tutti i costi ma alla fine decide che è più importante salvare la vita di Jim e lascia andare il tesoro. Per fortuna tutti tornano sani e salvi a casa ma Silver è costretto a dire addio a Jim perché altrimenti verrà catturato dalla polizia, Jim riesce a completare con successo l'accademia mentre Doppler e Amelia si sposano e hanno 4 figli. Con quel poco di tesoro che erano riusciti a prendere la madre di Jim potrà ricostruire la locanda.

Curiosità: i due alieni che indicano la direzione a Jim e Doppler all'inizio del film sono le caricature dei due registi del film; il nome della nave R.L.S. Legacy è un tributo allo scrittore Robert Louis Stevenson; nella versione originale Jim era doppiato da Joseph Gordon-Levitt mentre il capitano Amelia da Emma Thompson, BEN in italiano viene doppiato da Maurizio Crozza.

Avendo il DVD di questo film ho visto recentemente anche i contenuti speciali in cui spiegavano di come per la prima volta avessero cercato di mescolare la tecnica classica a quella a computer (ancora agli inizi). Purtroppo non ha raggiunto il numero previsto di incassi e così la Disney ha pensato che forse sarebbe stato meglio concentrarsi su qualcosa di totalmente innovativo da quel momento in avanti, abbandonando definitivamente la tecnica tradizionale. Ha comunque ricevuto il premio Oscar e Saturn nel 2003 come miglior film d'animazione.

Nel 1950 Walt Disney ha prodotto il suo primo film vero e proprio in live-action e si trattava proprio di "L'isola del tesoro" (uscito in Italia nel 1951). Mi piacerebbe molto recuperarlo per poterlo vedere perché ne ho visto il trailer sempre nei contenuti speciali del DVD.

Per concludere non possiamo tralasciare la canzone principale che fa da colonna sonora al film. Nella versione originale in inglese è stata cantata da John Rzeznik dei Goo Goo Dolls mentre ad esempio in italiano da Max Pezzali. In ogni lingua è stata cantata da un cantante più o meno conosciuto ma se provate ad ascoltare su youtube le varie versioni in tutte le lingue vedrete che sono tutte una più bella dell'altra! Personalmente questa canzone mi ricorda proprio la mia infanzia, mi porta ricordi bellissimi e anche un po' di nostalgia.

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