Titolo originale: The Bling Ring
Regia: Sofia Coppola
Produzione: USA, 2013
Genere: "drammatico" (lo etichettano così, ma non mi convince)
Attori: Katie Chang, Emma Watson, Israel Broussard, Leslie Mann, Taissa Farmiga, Erin Daniels
Ispirato a fatti realmente accaduti a Beverly Hills, California nel 2009.
Ho visto questo film pochi giorni fa perché era da tanto tempo che mi sentivo quasi in dovere di farlo, per curiosità più che altro, anche quando in realtà avevo sentito qualche parere negativo.
Sofia Coppola mi piace molto come regista e, vedendo il trailer, mi sembrava ben fatto dal punto di vista estetico (come per altri film della stessa regista). Adesso non voglio dire che guardo i suoi film solo per il lato estetico, ma per quanto riguarda la Coppola è sicuramente una delle prime cose che noto.
Praticamente tutti quelli che conosco erano andati al cinema nel 2013 a vedere questo film (forse anche io volevo andarci, non mi ricordo) fatto sta che non ci sono andata e fino a l'altro giorno non avevo mai visto il film. Sapevo già di cosa trattava perché la storia su cui si basa è realmente accaduta, e nemmeno tanto tempo fa, ma date le varie impressioni negative che avevo sentito in giro, mi era passata un po' la voglia di vederlo.
La vicenda è quella di un gruppo di ragazzi di Beverly Hills fissati con la moda e le celebrità. La loro ossessione raggiunge livelli tali da portarli ad introdursi nelle loro case durante la loro assenza e portarsi via qualche souvenir (gioielli e vestiti costosi solitamente, qualche volta anche quadri).
Col tempo convincono sempre più amici ad affiancarli nelle loro "avventure" fino a formare una vera e propria gang, chiamata appunto "Bling Ring", che occasionalmente ruba anche le lussuose automobili delle loro celebrità preferite.
Si recano inoltre ai party frequentati dagli stessi vip che hanno derubato e a volte indossando i loro vestiti e gioielli.
Sembra strano che Paris Hilton tenga la chiave nascosta sotto lo zerbino, che tutti i miliardari di Beverly Hills non chiudano la macchina dopo averla parcheggiata, che lascino aperte le immense vetrate delle loro ville quando partono per un viaggio, no? Ebbene, questo film vorrebbe far sembrare che sia proprio così. Inoltre, solo una delle tante celebrità aveva una telecamera di sicurezza e non ci è voluto tanto per scoprire chi fossero gli autori dei furti una volta visti i filmati. Mi sembra tutto un po' assurdo.
Come mi sembra anche assurdo che Paris Hilton abbia partecipato al film interpretando se stessa a uno dei party, proprio quando il film stesso è basato sulla storia di un furto da lei subito!
Da Sofia Coppola mi aspettavo che questa storia fosse trattata un po' come una presa in giro, come una satira di tutta questa assurdità, ma adesso che l'ho visto non la penso così. Questo mi ha un po' deluso a essere sincera. In parte lo stesso discorso vale per l'estetica: perfetta nei titoli di testa, nelle scene del paesaggio di Beverly Hills, ma tutto il resto a essere sincera mi ha deluso. Il finale mi ha dato un po' l'impressione che il film non fosse finito, come dire "tutto qua?", non ha un messaggio questo film e se ce l'ha (perché avrebbe potuto darne molti) non mi è chiara la posizione della regista.
P.S.: Il modo in cui le interviste degli interrogatori erano inserite nella storia mi ha ricordato un po' il film "Da morire - To Die For" con Nicole Kidman protagonista (anni '90). Solo che in quel film il modo in cui la storia si intrecciava con i vari flashback, l'estetica, gli attori, e la storia in sé erano molto più forti e definiti e personalmente ho amato quel film. Questo mi è parso invece una copia mal riuscita, un po' debole e infine (scusate) ma non ho capito cosa centrasse Emma Watson in tutto ciò, è un'americana molto poco credibile!
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