Regia: Roberto Rossellini
Produzione: Italia - Francia, 1958
Genere: documentario
Ambientazione: India
Attori: non ci sono attori perché gli interpreti non sono professionisti, bensì gente presa dalla strada
Ho appena visto questo documentario/film all'università durante un corso che si concentra principalmente su Rossellini (ma non solo).
Ve lo consiglio in quanto documentario perché in meno di due ore (80-90 min) riesce a dare uno straordinario e mai noioso sguardo su un paese, la sua gente, la sua Natura, la sua quotidianità e i suoi "problemi" (tra virgolette perché per come sono stati presentati non vengono proposti in quanto tali, ma piuttosto con la naturalezza, l'armonia e la tranquillità propria di quel popolo). Ve lo consiglio anche dal punto di vista del film perché non è puramente un documentario, si trasforma presto in un insieme di storie, proprio come un film, di un grande e importante regista italiano.
In poche parole, ci sono un sacco di motivi per cui dovete assolutamente vederlo, e questi sono solo i principali.
Il film (chiamiamolo così dato che segue comunque storie più o meno immaginarie) si articola in 4 episodi:
- nel primo seguiamo un giovane uomo nel suo rapporto con il suo elefante, che non è solo visto in quanto animale ma anche come "collega di lavoro" e amico, e anche il suo fidanzamento e matrimonio con una ragazza giunta al villaggio.
- la seconda storiella segue invece il trasferimento di un operaio e la sua famiglia dopo che ha finito di lavorare alla costruzione di un'imponente diga.
- i protagonisti del terzo sono una coppia di anziani che si troveranno a doversi difendere (ma allo stesso tempo anche salvare) una tigre che gira vicino al loro villaggio da alcuni uomini che vorrebbero sfruttare la loro terra.
- l'ultimo (e il mio preferito) è il viaggio di una scimmietta che perde il padrone in seguito alla morte di quest'ultimo, si reca da sola alla festa a cui il suo padrone stava andando. Purtroppo le altre scimmie la escludono sentendo l'odore dell'uomo su di lei ma alla fine troverà un altro padrone.
Nella seconda metà degli anni '50 Rossellini ha vissuto in Francia con la moglie Ingrid Bergman, da cui si separerà nel '57. Successivamente trascorre un periodo in India di circa un anno, inviato dalla Francia ma allo stesso tempo sostenuto dal primo ministro indiano Nehru. Tornò indietro non solo con questo docu-film di 80-90min ma anche con un insieme di trasmissioni della durata di 10h circa (che venne trasmesso in episodi, "L'India vista da Rossellini") e anche una nuova compagna, Sonali Das Gupta.
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