sabato 26 novembre 2016

LIBRO: Piccole donne

Titolo: Piccole Donne
Titolo originale: Little Women
Autrice: Louisa May Alcott
Pubblicazione: 1868
Genere: romanzo ("dramma familiare")
Ambientazione: USA (New England), anni '60 dell'800


Ho riletto questo classico romanzo poche settimane fa dopo molti anni rispetto a quando l'avevo letto la prima volta. Sicuramente la prima volta l'avevo letto alle elementari e forse riletto anche una volta alle medie. Mi era venuta voglia di rileggerlo perché ripensandoci ricordavo molto bene ciò che succedeva nel secondo libro "Piccole donne crescono" ma non in questo qui (che tra l'altro è l'unico del quale possiedo una copia a casa).

Louisa May Alcott pubblica infatti l'opera in due libri distinti, uno uscito nel 1868 e uno nel 1869, negli Stati Uniti con il titolo di "Little Women or Meg, Jo, Beth and Amy". Dal 1880 fino ai giorni nostri invece negli USA i due volumi sono stati riuniti in uno solo.
Dal 1908 il romanzo si diffonde anche in Europa ma si preferisce pubblicarlo in due volumi separati chiamati "Piccole donne" e "Piccole donne crescono" e così viene fatto non solo in Italia ma nella maggior parte dei paesi europei.

Sono sicura che la maggior parte di voi avrà letto questi romanzi alle elementari, specialmente se siete ragazze. Tutte le generazioni di bambine l'hanno letto durante la loro infanzia e spesso viene fatto leggere proprio nelle scuole. So che alcune persone che non l'avevano mai letto, l'hanno recuperato da adulte (o comunque da grandi) e non l'hanno apprezzato tanto quanto tutti quelli (o quasi tutti ;)) che lo considerano una parte della loro infanzia.

La storia è definita proprio dall'autrice un "dramma familiare" e racconta la storia delle quattro sorelle March che vivono insieme alla madre e alla domestica Hannah negli Stati Uniti all'epoca della Guerra di Secessione americana, dove il padre sta combattendo. La famiglia March è benestante, o meglio lo era, infatti vivono in una bella casa e hanno la domestica però faticano ad avere cibo e vestiti proprio perché il padre non guadagna più essendo in guerra.
Le quattro sorelle March sono le protagoniste della storia e sono molto ben caratterizzate, ognuna ha la sua personalità, le sue abitudini, le sue passioni. Margaret detta Meg è la maggiore e quindi si sente in dovere di fare da mamma alle altre, generalmente è la più responsabile però ha anche un lato frivolo infatti tra le sorelle è quella più vanitosa perché ama l'eleganza ed essendo la più grande è anche l'unica ad essere stata abituata ad una certa vita che poi con la guerra è drasticamente cambiata, vorrebbe saper mantenere la casa e cucinare per gli altri ma non è il suo forte. Josephine detta Jo è la secondogenita, maschiato di famiglia, avventurosa, caotica ma soprattutto sognatrice infatti la sua passione è scrivere racconti e romanzi. Nonostante sia avventata e impulsiva riesce sempre a farsi perdonare perché in fondo è una buona persona. Elizabeth detta Beth è la più timida delle sorelle. Estremamente introversa ha dovuto addirittura lasciare scuola da quanto le causava disagio, parla raramente ma quando lo fa risulta sempre essere la più buona e saggia della famiglia. Si occupa prevalentemente della casa, ama giocare con le bambole e la sua passione sono il canto e il pianoforte. Amanda detta Amy è la più piccola e va ancora a scuola. Abbastanza vanitosa, infatti va d'accordo soprattutto con Meg, vorrebbe imitare la sorella maggiore e le piacerebbe essere già una donna adulta. La sua passione e talento più grande è la pittura. A volte risente troppo del suo essere "la bambina di famiglia" e fa di tutto per imitare le altre, anche con risultati negativi.
Gli altri personaggi importanti nella storia sono i due vicini di casa ovvero Theodore detto Laurie, ragazzo dell'età pressappoco delle sorelle March e loro migliore amico (specialmente di Jo) e suo nonno Laurence. Anche i Laurence sono piuttosto benestanti e aiutano infatti in più occasioni la famiglia March.
Meg è l'unica delle sorelle che lavora e che verso la fine del romanzo si fidanza.

Nella seconda parte della storia (che ora non ricordo benissimo ma che devo assolutamente rileggere) ci sono degli sviluppi piuttosto importanti, infatti ricordo meglio Piccole donne crescono non solo perché l'ho letto dopo ma anche perché effettivamente "succedono" più cose.
Poi c'è anche da dire che i film solitamente riassumono insieme gli eventi sia del primo che del secondo libro quindi consiglio a tutti di leggere sempre entrambi perché fermarsi al primo mi rendo conto che sarebbe incompleto. La storia diventa completa e acquista senso solo se letta tutta.

Fin dai primi anni del cinema muto questa storia è stata al centro di varie trasposizioni filmiche (particolarmente importante è la versione del 1918 diretta da Harley Knowles).
Altre due versioni famose sono quella del 1933 con Katharine Hepburn e quella del 1949 con Elizabeth Taylor. Naturalmente ogni versione apporta delle modifiche rispetto al romanzo.
Da ricordare sicuramente c'è anche la versione del 1955 che è uno sceneggiato per la televisione, trasmesso in 4 puntate, che è stato il secondo sceneggiato televisivo in assoluto della RAI quindi è anche rilevante dal punto di vista della storia della televisione italiana.
Sicuramente però quella che tutti noi abbiamo visto più spesso è la più recente versione del 1994 diretta da Gillian Armstrong con Winona Ryder e Kristen Dunst.
Negli anni '80 inoltre sono anche state tratte due diverse versioni di anime giapponesi.

Altri romanzi che sono seguiti di questi due primi romanzi sono anche "Piccoli uomini" e "I ragazzi di Jo". Non ho mai letto questi altri libri ma come dicevo prima ora vorrei recuperare Piccole donne crescono e poi anche rivedere diverse versioni dei film.

Nessun commento:

Posta un commento