lunedì 25 luglio 2016

FILM: The Strangers

Titolo (originale): The strangers
Regia: Bryan Bertino
Produzione: USA, 2008
Genere: horror, thriller
Attori: Liv Tyler, Scott Speedman



Girato tra 2006 e 2007 questo film è uscito nel 2008 negli USA e nel 2009 in Italia. Ricordo di averlo visto per la prima e unica volta circa 3-4 anni fa mentre mi trovavo in montagna (quindi casetta isolata simile a quella della storia) e l'ho guardato da sola di sera. Non penso di aver fatto incubi quella notte, non che mi ricordi, ma devo dire che ha fatto un certo effetto. Non guardo spesso horror ma questo è un thriller pieno di suspance, piuttosto semplice ma d'effetto.
Ho avuto occasione di rivederlo l'altro giorno perché gli altri con cui l'ho visto non lo conoscevano.

Kristen e James sono una coppia che ha progettato di trascorrere del tempo nella casetta di vacanze di lui, una sorta di baita isolata in montagna, dopo aver partecipato a un matrimonio di amici. Quella sera però James ha una sorpresa: chiede a Kristen di sposarlo ma lei rifiuta non sentendosi pronta per questo grande passo. Ormai è buio e non c'è nessuno così i due pensano ormai di restare là per la notte trovandolo comunque un po' imbarazzante, così James chiama il suo migliore amico Mike.
Qualcuno inizia a bussare insistentemente alla porta, è una ragazza bionda che cerca Tamara, loro ovviamente rispondono che forse lei ha sbagliato indirizzo. Da qui in poi inizia una notte d'inferno per la giovane coppia: verranno perseguitati da 3 individui mascherati che dopo averli terrorizzati a sufficienza vogliono ucciderli.

Nonostante all'inizio del film compaia la scritta "ispirato a eventi realmente accaduti" nulla di simile è mai successo, per lo meno nelle circostanze descritte. La data del delitto, i nomi e riferimenti vari sono inventati. Il regista ammette però di essersi ispirato a un fatto accadutogli da bambino quando qualcuno bussò alla porta per chiedere di una persona che non c'era e aver poi scassinato molte case della zona. Questo evento è stato da lui mescolato con gli omicidi e il modus operandi della Manson Family.

P.S.: Ho anche acquistato il dvd in lingua originale ad un mercatino a Brighton due anni fa in previsione di vederlo ad Halloween dei prossimi anni.

Hanno annunciato diverse volte un sequel tra il 2014 e il 2015 ma siamo ancora ad un nulla di fatto. Qualora dovessero farlo andrei sicuramente a vederlo!

domenica 24 luglio 2016

FILM: Espiazione

Vi ho recentemente parlato del romanzo da cui è stato tratto questo film, si tratta di un'opera omonima  pubblicata nel 2001 da Ian McEwan. Siccome ho da poco terminato il libro ho deciso di vedere anche il film che avevo già iniziato a vedere circa quattro anni fa.

Titolo: Espiazione
Titolo originale: Atonement
Regia: Joe Wright
Produzione: UK, 2007
Genere: drammatico
Ambientazione: Inghilterra e Francia, 1935 - 1940 - 1999
Attori: Keira Knightley, James McAvoy, Saoirse Ronan, Benedict Cumberbatch, Vanessa Redgrave



Joe Wright è un regista relativamente giovane e "nuovo" che ha esordito nel 2005 con Orgoglio e pregiudizio e si è fin da subito distinto per un genere specifico: film a sfondo storico, romantici e con protagonista Keira Knightley. Oltre al primo e a Espiazione (2007) possiamo anche ricordarlo per Anna Karenina (2012). Questi 3 non sono i suoi unici film ma sono certamente quelli più iconici.

Ricordo che questo film ha aperto il Festival del Cinema di Venezia del 2007 e ha ricevuto molte nomination agli Oscar del 2008 vincendo il premio della Migliore colonna sonora del compositore italiano Dario Marianelli (premio per il quale riceve altre nomination sempre con film di Joe Wright, regista col quale collabora costantemente). La colonna sonora ha un'impronta molto particolare e sicuramente ben inserita all'interno della narrazione, quasi a fondersi con il sonoro dell'azione.

Avendolo visto poco dopo aver letto il libro vi dico solo che consiglio di leggerlo prima e vedere il film dopo, ma se non avete intenzione di prendere in mano il romanzo potete anche tranquillamente vedere solo il film che ricade tra quelli caldamente consigliati :)

La storia inizia nell'estate del 1935 e ci troviamo nella villa inglese della famiglia Tallis, composta dai genitori e tre figli: Leon, Cecilia, Briony. La minore è una tredicenne che sogna di scrivere ma non vive un rapporto pacifico con i tre cugini che si trovano nella villa durante quella giornata. Dopo un litigio con i due piccoli cugini gemelli, Briony decide di rinunciare alla messa in scena dello spettacolo che aveva preparato per il ritorno dall'Università del fratello Leon. Forse non le dispiace così tanto perché la cugina Lola le aveva usurpato il ruolo da protagonista... ma viene distratta da un evento più interessante. Nota una relazione particolare tra la sorella Cecilia e Robbie, il figlio della governante che era praticamente cresciuto insieme ai figli Tallis. Anche per colpa di una lettera che Briony "per sbaglio" leggerà si convince che Robbie sia un maniaco sessuale e si prefigge di proteggere la sorella, trovandosi ferita quando vede che il suo aiuto non è ben accetto. Dopo i festeggiamenti per l'arrivo di Leon con un compagno di studi, Paul Marshall, la sera stessa durante la cena i gemelli scappano di casa e tutti escono a cercarli al buio. A questo punto Briony non ci vede dalla rabbia e accusa Robbie di essere l'autore di una violenza sessuale sulla cugina Lola. La vittima non sa chi sia stato ma Briony ne è certa, o almeno è certa di voler raccontare alla polizia che sia stato lui. Robbie viene arrestato ma prima Cecilia gli confessa il suo amore.

*Da qua in poi SPOILER CONTENT*
Come anche accade nel romanzo facciamo un salto temporale alla Francia della Seconda Guerra Mondiale con Robbie che combatte e ci spiega di essersi arruolato fra i primi per poter uscire di prigione. Scopriamo anche che mantiene una corrispondenza con Cecilia e che i due continuano ad avere fiducia l'uno nell'altra. Contemporaneamente a questo sia Cecilia che Briony non hanno più rapporti con la famiglia, anche se per motivi diversi. Cecilia li odia per aver fatto arrestare Robbie e si è nel frattempo affermata come infermiera; Briony invece lo fa più per vergogna e pentimento e decide di espiare le sue colpe iscrivendosi al corso per infermiera di guerra. Un giorno assiste quasi per caso al matrimonio tra la cugina Lola e Paul Marshall, suo vero violentatore e questo fatto le fa scaturire la voglia di raccontare finalmente la verità e si reca dalla sorella, con cui non parlava da anni. Durante la visita è presente anche Robbie in licenza e Briony rivela il vero colpevole ma come convengono Cecilia e Robbie, la testimonianza di Lola è ora impossibile per via del matrimonio e anche quella di una ragazzina come Briony, per giunta dopo tutto questo tempo, sarebbe inutile. Decidono quindi di allontanarla una volta per tutte ma prima lei riesce (forse invano) a scusarsi e anche se imperdonabile, si trattava forse di una colpa legata all'età, seppur assurdo.
Nuovo salto temporale, siamo nel 1999, l'anziana Briony pubblica un romanzo intitolato Espiazione perché ormai i personaggi del libro sono in gran parte morti e tra poco lo sarà pure lei. Questo romanzo dice di essere fedele alla realtà eccezion fatta per il finale lieto che l'autrice ha voluto dare nella finzione per colmare un vuoto della realtà. Cecilia e Robbie purtroppo la loro storia non l'hanno mai vissuta essendo lui morto in Francia e lei durante un bombardamento. Anche l'incontro con Briony non è quindi mai accaduto ma si tratta tutto di un regalo alla sorella e contemporaneamente della sua opera di Espiazione.

Come nel libro anche nel film è stato mantenuto lo stile narrativo che me lo aveva fatto tanto apprezzare durante la lettura, ovvero la caratteristica di presentare i fatti dall'esterno, in modo oggettivo, e poi nella visione distorta dalla giovane età e dalla scarsa esperienza che possono essere quelli di una ragazzina tredicenne.

Meritano una menzione anche gli splendidi costumi di Jacqueline Durran, costumista britannica solita ricevere il premio Oscar proprio quando si tratta di collaborazioni con il regista Joe Wright (quindi anche lei Orgoglio e pregiudizio e Anna Karenina). Particolarmente famoso è diventato il cosiddetto "vestito verde" che la Knightley indossa nel film, giudicato uno dei migliori costumi nella storia del cinema.

Il film ha vinto, oltre a riconoscimenti sopracitati per la colonna sonora e i costumi, anche per la scenografia impeccabile e realistica, per la sceneggiatura non originale ed ha anche vinto il BAFTA per il miglior film.

mercoledì 20 luglio 2016

2 FILM: Il signore delle mosche

Nel mese di giugno ho terminato di leggere quel capolavoro che è "Il signore delle mosche" di William Golding, romanzo pubblicato nel 1954 di cui ho parlato in un post molto recente.
Oggi vorrei parlarvi dei due film che ne sono stati tratti e che ho visto dopo aver letto il libro.


Titolo: Il signore delle mosche
Titolo originale: Lord of the Flies
Regia: Peter Brook
Produzione: UK, 1963
Genere: avventura, drammatico
Attori: James Aubrey, Tom Chapin, Hugh Edwards, Roger Elwin, Tom Gaman, Nicholas Hammond
Ambientazione: Isola deserta del Pacifico, 1984 (nel futuro)


Nel romanzo noi sappiamo solo che un aereo è precipitato su un'isola deserta e gli unici superstiti sono dei bambini. Sappiamo anche però che ci troviamo nel bel mezzo di un conflitto mondiale, e sapendo che il libro è del '54 ci viene facile immaginarlo come la Seconda guerra mondiale. In realtà questo non viene mai specificato e per questo l'ambientazione futuristica di questo film ci sorprende solo fino a un certo punto. Ci troviamo infatti nel 1984 (il film è del 1963) possibile omaggio al romanzo di Orwell (nonostante questa non sia una distopia possiamo trovare alcuni temi in comune con altri suoi romanzi, "La fattoria degli animali" ad esempio).
Ralph e Bombolo (Piggy nel libro) chiamano gli altri usando la conchiglia e indicono così delle assemblee, tra i tanti ragazzi anche qui i protagonisti sono Roger, Jack e i gemelli Sam e Eric.
Da qui in poi la storia si svolge abbastanza in linea con la versione di Golding, quindi se cercate un film che sia fedele vi consiglio sicuramente questo piuttosto che il remake del 1990, che si discosta di più. Le uniche differenze sono appunto il nome "Bombolo", il fatto che non sia un aereo a passare vicino all'isola ma una nave, e probabilmente il fatto che qui sembra svolgersi tutto in meno di una settimana. Non sono differenze sostanziali però e rimane la versione più fedele.

N.B. Il film è in bianco e nero!
Ha ricevuto anche la nomination al Festival di Cannes nel 1963 senza però ottenere la Palma d'oro.


Titolo: Il signore delle mosche
Titolo originale: Lord of the Flies
Regia: Harry Hook
Produzione: USA, 1990
Genere: avventura, drammatico
Attori: Balthazar Getty, Chris Furrh, Danuel Pipoly, Badgett Dale, Andrew and Edward Taft, Gary Rule
Ambientazione: Isola deserta del Pacifico, anni '90 (contemporanea)


Come dicevo prima questo remake più recente si discosta di più da quello che era il romanzo ma nonostante questo ricalca abbastanza bene la storia nonostante le differenze.
L'ambientazione questa volta è contemporanea (quindi anni '90) e i bambini sembrano già conoscersi tutti al momento del "naufragio" infatti provengono da una sorta di accademia militare come suggeriscono le uniformi. Questo non porta a differenze sostanziali però i ragazzi avevano già un minimo di organizzazione interna e una certa disciplina, quindi non devono partire da zero per creare una gerarchia. Un'altra differenza è che la bestia non è un pezzo di paracadute mosso dal vento ma è il pilota dell'aereo in carne ed ossa che vaga ferito per l'isola prima di morire, quindi i bambini non sono soli come nel libro e nel film precedente. Infine i gemelli Sam ed Eric rimangono fedeli a Ralph fino alla fine, anche quando sono passati dalla parte di Jack, cosa che invece non fanno nella versione originale.

A me sono piaciuti entrambi perché sono due versioni altrettanto valide e credibili della storia. Certo, se volete la versione più fedele è quella del '63 mentre se non vi va di vedere un film "vecchio" in bianco e nero avete anche la possibilità più recente. 

Se siete soliti fidarvi dei giudizi di Rotten Tomatoes ad esempio, vi dico che sono entrambi promossi: quello del 1963 con 100 % e quello del 1990 con 63 %.
Leggendo i commenti della gente tutti dicono che il film del 1963 è un vero capolavoro, gli attori sono bravissimi, era un'opera totalmente innovativa e incredibile per l'epoca ecc. mentre riguardo al 1990 le opinioni si dividono tra chi elogia la fotografia e quelli che invece lo ritengono "solo un film" senza arrivare alla stessa altezza del primo.

martedì 19 luglio 2016

FILM: Il giorno della civetta

Titolo (originale): Il giorno della civetta
Regia: Damiano Damiani
Produzione: Italia, 1968
Genere: giallo, drammatico
Attori: Franco Nero, Claudia Cardinale, Giovanni Pallavicino, Lee J. Cobb, Serge Reggiani
Ambientazione: Sicilia, anni '60



Ho finalmente visto anche io questo film mesi dopo aver letto il romanzo di Sciascia da cui è tratto (omonimo). Classico film italiano di fine anni '60 con attori importanti di quel periodo e un vero e proprio cast internazionale. Venne distribuito negli Stati Uniti nel 1970 col titolo "The day of the Owl".

Ambientato all'inizio degli anni '60, quando è stato effettivamente pubblicato il romanzo omonimo da cui è tratto, se non contiamo piccoli particolari, la storia è abbastanza ricalcata in modo fedele.
Franco Nero è un ufficiale dei carabinieri di Parma, che si ritrova in Sicilia a dover indagare su un omicidio di mafia di un piccolo paesino. L'indagine verterà anche sulla sparizione dell'unico testimone del delitto, un uomo di cognome Nicolosi che viveva nei pressi. Claudia Cardinale interpreta la moglie di Nicolosi, probabile altra testimone. Lei non aveva assistito di prima persona alla scena ma il marito prima di sparire le aveva detto di aver visto un tale "Zecchinetta" (Tano Cimarosa), nome che viene confermato anche da "Parinieddu", un confidente dei carabinieri interpretato da Serge Raggiani.
Nel frattempo il boss del paese, Don Mariano Arena (Lee J. Cobb), vuole mascherare il tutto facendolo passare per un delitto passionale. Andando avanti i carabinieri troveranno anche il corpo di Parinieddu, ucciso perché traditore. Il tutto si conclude con un nulla di fatto perché Don Mariano con le sue conoscenze in politica riesce a far trasferire Bellodi di nuovo a Parma, e nonostante l'intreccio dietro ai delitti si era già compreso, i colpevoli resteranno impuniti.

Ho scoperto solo dopo che alcuni degli attori erano effettivamente stranieri e doppiati in post-produzione. Il film nel complesso è ben fatto, gli attori sono bravi, la sceneggiatura e la regia sono ottime. Franco Nero e Claudia Cardinale hanno vinto il Premio di Donatello del 1968 per miglior attore/attrice protagonista, premio che è andato anche al Miglior produttore.

sabato 16 luglio 2016

FILM: The hateful eight

Titolo (originale): The Hateful Eight
Regia: Quentin Tarantino
Produzione: USA, 2015
Genere: western, thriller
Attori: Samuel R. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth, Channing Tatum
Ambientazione: dopo la guerra civile americana, Wyoming (forse anni '70 dell'800)


Uno dei tanti film che volevo andare a vedere al cinema ma che per qualche impegno ho rimandato, finalmente l'ho visto (in lingua originale) anche se devo dire che non sono ancora riuscita a recuperare l'altro western di Tarantino "Django Unchained" purtroppo.

La colonna sonora di Ennio Morricone è stata multipremiata agli Oscar, Golden Globe e Bafta di quest'anno ed è veramente perfetta (solo un piccolo particolare non mi è piaciuto, ma è una cosa che mi dà fastidio in ogni film quando una canzone viene troncata di netto nel cambio scena senza apparente motivo). Ma davvero, è spettacolare.

Il film si apre su una diligenza in viaggio durante una bufera di neve in Wyoming, composta dal conducente O.B. Jackson e due passeggeri: il cacciatore di taglie John Ruth con la sua prigioniera Daisy Domergue. Essi sono diretti a Red Rock, cittadina nella quale la malvivente sarà giustiziata e Ruth riceverà la ricompensa. Nel viaggio si imbattono in un altro cacciatore di taglie, vecchia conoscenza di Ruth, Marquis Warren, maggiore della guerra di secessione. Egli ha tre cadaveri da portare a Red Rock ma è rimasto senza cavalli e chiede un passaggio. Ruth accetta solo dopo averlo disarmato. Poco dopo trovano anche un altro uomo rimasto a piedi che dice di chiamarsi Chris Mannix, il nuovo sceriffo di Red Rock. Inizialmente i due cacciatori di taglie non si fidano ma si vedranno costretti a far salire anche lui qualora fosse davvero lo sceriffo altrimenti non riceverebbero mai i loro soldi una volta arrivati. Durante il viaggio poi discutono di vari episodi riguardanti la guerra civile, Warren era dei nordisti e Mannix dei sudisti. I 5 componenti della diligenza arrivano alla "locanda di Minnie" una fermata obbligata per tutte le diligenze, a maggior ragione durante la tempesta. Il cocchiere e anche Warren sono molto famigliari con questo posto ma lo vedono profondamente ed inspiegabilmente cambiato, a partire dal fatto che i proprietari non ci sono e nemmeno nessun dipendente. Ad accoglierli sarà Bob, un messicano che dice di aver avuto in affidamento la locanda/saloon. All'interno troveranno altri uomini ad attenderli: un inglese di nome Oswaldo Mobray, boia di Red Rock, un cowboy di nome John Gage e un anziano generale sudista di nome Smithers. Ruth e Warren non sembrano fidarsi troppo di questi individui, invece Mannix ha profonda ammirazione per l'ex-generale. Questa diffidenza è dovuta dal fatto che, conoscendo bene il saloon e i loro proprietari, gli sembra inverosimile che siano partiti la settimana prima per andare a far visita i parenti. Warren non può sopportare Smithers e così lo provoca ma solo come scusa perché egli gli punti la pistola contro così lo uccide dimostrando a tutti che si trattava di semplice difesa.
Durante questa disquisizione però succede qualcosa che solo Daisy vede: il caffè viene avvelenato.
Da qui in poi: SPOILER!!
Ruth e il cocchiere lo bevono per primi e sono anche i primi a morire, salvano Mannix che stava per berlo anche lui. Sicuramente non sono stati loro 3 ad avvelenarlo e nemmeno Smithers e Warren che in quel frangente si stavano sparando. Sappiamo anche che non è stata Daisy perché stava osservando tutto mentre era ancora ammanettata a Ruth. A questo punto Warren con ancora in mano la pistola blocca Mobray, Gage, Bob e Mannix e li minaccia a confessare l'avvelenamento. L'unico di cui si può fidare è Mannix (perché stava per bere il caffè) e i due concludono che almeno uno dei prigionieri è in combutta con Daisy per salvarla. Bob dice di non essere stato ed effettivamente è vero perché durante l'avvelenamento stava suonando il pianoforte. Warren però è certo che ci sia qualcosa di losco in lui perché i proprietari del posto odiavano i messicani e non gli avrebbero mai lasciato il locale. Pensa che li abbia uccisi lui. Inoltre si convince della sua colpevolezza quando vede che sulla poltrona del proprietario c'è del sangue e assaggiando lo stufato, riconosce che dev'essere stato fatto per forza da Minnie quel giorno stesso. Warren quindi spara e sfracella il messicano Bob.
Mentre Gage confessa di aver avvelenato il caffè però qualcuno spara sui genitali di Warren, qualcuno che si trova sotto alle tavole del pavimento. Contemporaneamente Mobray e Mannix si sparano a vicenda ferendosi.
Parte quindi un flashback in cui vediamo una diligenza arrivare alla locanda la mattina di quel giorno. Ci viaggiano Mobray, Bob, Gage e l'uomo del pavimento. Quando entrano si vede che il generale era già là e che erano presenti i proprietari, i dipendenti e dei loro amici che guidavano la diligenza.
Dopo aver compiuto la loro strage si preparano per l'arrivo della diligenza successiva, in cui viaggiava Daisy, sorella dell'uomo nascosto sotto le tavole, per liberarla.
Tornati al presente vediamo Ruth e Mannix feriti che osservano Mobray, Gage ancora illeso e, appena la botola si apre ed esce il fratello di Daisy, Warren lo uccide. Daisy a questo punto impazzisce e decide di provare a trattare con Mannix, egli dopo un po' di ragionamenti però rifiuta.
Warren uccide di seguito Mobray e Gage (che stava per sparargli) ma quando punta la pistola a Daisy, si scopre essere scarica! Quando chiede a Mannix di prenderne un altra e lui esita, Warren si sente spacciato anche perché lo sceriffo sviene e Daisy sta per rubargli la pistola. Quando poi rinviene decidono di impiccare la prigioniera invece di ucciderla in memoria di Ruth perché sapevano che non ce l'avrebbero fatta ad arrivare vivi a Red Rock.

Tarantino diede l'annuncio di questo film un anno dopo Django Unchained ma siccome qualcuno svelò la sceneggiatura su internet egli finì per rinunciare. Solo nel 2014 riprese in mano l'idea cambiando il finale e qualche particolare. All'inizio del 2015 iniziarono le riprese e il film uscì completo alla fine dello stesso anno.

La cosa particolare per la fotografia (Robert Richardson) di questo film è che è stata usata la pellicola 70mm con lenti Panavision, tecniche tipiche degli anni '60. Si tratta per me anche di una coincidenza al momento perché il giorno stesso in cui ho visto questo film ho visitato lo studio di un artista che opera proprio con questi strumenti (non sapevo nemmeno chi fosse prima di vederlo, sono dovuta andare per lavoro) :)

Vi lascio infine il trailer in inglese se vi va di vederlo https://www.youtube.com/watch?v=gnRbXn4-Yis

domenica 10 luglio 2016

LIBRO: Il signore delle mosche

Titolo: Il signore delle mosche
Titolo originale: Lord of the flies
Autore: William Golding
Pubblicazione: 1954
Genere: romanzo
Ambientazione: isola dell'Oceano Pacifico


Questo libro scritto da Golding nel '52, due anni prima di essere pubblicato, è il primo romanzo da lui pubblicato ed è anche il primo che leggo suo. Consiglio molto l'edizione degli Oscar Mondadori perché all'inizio è presente una biografia e un'introduzione riguardante le opere che mi ha molto incuriosito e ora ho aggiunto alla mia wishlist anche altri suoi libri, di cui prima non sapevo niente.
Questo classico lo volevo leggere da tempo e credo che tutti dovrebbero leggerlo perché parla di una tematica molto importante, vincendo anche il Nobel nell'83.

Un gruppo di ragazzini sono gli unici sopravvissuti ad un incidente aereo che è precipitato su un'isola sperduta nel Pacifico, non meglio identificata. Tutti gli adulti sono morti e loro dovranno arrangiarsi da soli. Il periodo di ambientazione non è nemmeno precisato ma si svolge durante un conflitto mondiale (per l'anno di pubblicazione possiamo ricondurlo alla Seconda guerra mondiale).
Ralph è un ragazzino che viene fin da subito nominato capo del gruppo e addetto a dirigere le mansioni degli altri e dell'organizzazione generale; in realtà anche Jack ambiva a quel posto ma accetta il fatto che sia Ralph ad assegnare i compiti. Egli comunque avrà il compito di fare da capo al gruppo dei cacciatori che dovranno procurare il cibo per cui inizialmente si accontenta di questa mansione. Altri invece hanno il compito di raccogliere l'acqua, di costruire dei rifugi oppure, cosa più importante, quella di tenere sempre acceso un fuoco in modo da poter essere salvati. Siccome però si tratta pur sempre di ragazzini capita che si distolgano spesso dai compiti per giocare e proprio quando una nave passava in lontananza il fuoco si era spento e l'occasione di essere avvistati era sparita. Un altro personaggio importante è Piggy, soprannominato così e preso in giro perché grassottello, occhialuto e asmatico, ma che alla fine si rivelerà essere il più saggio e ragionevole.
Col passare del tempo però Jack ottiene sempre più seguaci perché il suo "stile di vita" è più libero dalle regole imposte da Ralph e questi iniziano a vivere e a comportarsi come dei selvaggi, dipingendosi anche la faccia.

Una delle parti che mi ha colpito di più è quella riguardante Simon, un ragazzino che si distanzia da entrambi i gruppi per addentrarsi nella foresta e si imbatte in quello che tutti credono essere un mostro (il Signore delle Mosche appunto). La visione che Simon ha lo porterà addirittura alla morte e la situazione degenera parecchio, infatti ci saranno più di un omicidio.

Il finale evito di spoilerarlo e vi consiglio ancora una volta caldamente di leggerlo perché oltre ad essere un celebre classico inglese del Novecento è anche un libro sull'umanità in generale, sulla natura umana vista dal punto di vista della spontaneità e dalla presunta innocenza dei bambini, esperimento che Golding aveva attuato anche nella realtà nei panni di maestro con i suoi alunni.

sabato 9 luglio 2016

FILM: Now you see me

Titolo: Now you see me - I maghi del crimine
Titolo originale: Now you see me
Regia: Louis Leterrier
Produzione: USA-FRA, 2013
Genere: thriller
Attori: Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Morgan Freeman, Isla Fisher, Woody Harrelson, Michael Caine, Dave Franco


Siccome in questo periodo fanno il secondo film al cinema e non avevo mai visto il primo, ho pensato di guardarlo in lingua originale per prepararmi meglio.

I protagonisti sono 4 maghi, ognuno con la sua specialità: Daniel Atlas (Jesse Eisenberg) è un cartomago, Jack Wilder (Dave Franco) è un prestigiatore, Henley Reeves (Isla Fisher) è un'escapologa, Merritt McKinney (Woody Harrelson) è un mentalista. Essi non si conoscono ma ricevono tutti e quattro una carta dei tarocchi da un uomo incappucciato con scritta una data e un luogo per un appuntamento. Recatisi in questo luogo si conoscono a vicenda e decidono di creare un gruppo chiamato "i 4 cavalieri" e di esibirsi insieme da ora in poi. Questi spettacoli sono sponsorizzati dal capo di una compagnia assicurativa (interpretato da Michael Caine) e loro gli fanno pubblicità in cambio durante lo show, spesso usando questo espediente per distrarre il pubblico da qualcos'altro che succede sul palco. Un giorno il loro show consiste nello svaligiare una banca in Francia e per farlo (stando a Las Vegas) usano il trucco del teletrasporto. Naturalmente non possono davvero aver teletrasportato una persona ma effettivamente si scopre che la banca in questione è stata svaligiata proprio in quel momento in Francia. Interviene un agente dell'FBI (Mark Ruffalo) e un'agente francese dell'Interpol per far luce sulla faccenda; non riescono chiaramente a trovare prove e perciò sono costretti a rilasciarli. I due investigatori conoscono Thaddeus Bradley (Morgan Freeman) ex-mago che conduce un programma tv in cui smaschera i trucchi dei maghi. Egli spiega semplicemente come quest'impresa apparente "magica" della banca è in realtà successa. Per altri motivi Bradley è nemico di "Michael Caine" ma i due si alleano poi per smascherare i 4 cavalieri quando essi, durante uno show e quindi in pubblico, umiliano il loro produttore perché aveva truffato molti spettatori con la sua compagnia assicurativa. Anche questa volta i maghi scappano.
SPOILER DA QUA IN POI
Durante una fuga dall'FBI uno dei maghi, Wilder, resta ucciso nell'esplosione della macchina che aveva rubato. I 4 cavalieri annunciano quindi un ultimo show d'addio, il trucco questa volta è una pioggia di soldi sul pubblico (soldi che erano spariti da una banca là vicino) ma si scoprono essere falsi. La refurtiva del denaro viene inspiegabilmente fatta trovare nella macchina di Bradley, che viene arrestato. A patto di essere rilasciato egli intende far luce sull'intera vicenda, ma così facendo si rende conto che ci dev'essere stato anche un quinto cavaliere e che si tratta proprio di Rhodes - Mark Ruffalo. Rhodes smascherato se ne va lasciando Bradley in prigione e si rivela ai 4 cavalieri. Dopo va anche a Parigi dalla poliziotta dell'Interpol e le dichiara il suo amore, lei decide quindi di non arrestarlo e di mantenere il suo segreto della sua identità di mago.

Il cast è indubbiamente stellare, possono piacere o no ma sono tutti attori di talento. In particolare ho apprezzato il ruolo di Mark Ruffalo e di Woody Harrelson (forse lo ricordate come Haymitch di Hunger Games); ho apprezzato anche la performance di Dave Franco, attore che non conoscevo, fratello minore del più celebre James.

Il film nel complesso non era male ma a mio parere poteva essere sviluppato meglio, specialmente nella seconda parte. All'inizio infatti era più misterioso e promettente mentre andando avanti ci sono stati un po' troppi intrecci (inutili secondo me, tipo la relazione con la poliziotta francese) che distolgono dalla storia principale già di per sé abbastanza intrecciata. A pensarci bene forse l'intero personaggio della poliziotta era proprio superfluo.

Non ho mai visto altri film di questo regista perché non è tanto il mio genere ma si tratta di pellicole di successo (Scontro fra titani, L'incredibile Hulk), forse è più abituato a film d'azione con un sacco di effetti speciali e interminabili inseguimenti. Vi dico solo che durante la lunghissima parte di inseguimenti con spari e macchine mi veniva tanta voglia di premere il pulsante fast-forward.

Non ricordo di aver sentito parlare di questo film quando 3 anni fa era uscito al cinema, l'ho visto solo perché avrei intenzione di vedere il secondo al cinema, visto che ci sarà anche Daniel Radcliffe nel cast.

lunedì 4 luglio 2016

LIBRO: Espiazione

Titolo: Espiazione
Titolo originale: Atonement
Autore: Ian McEwan
Pubblicazione: 2001 (Italia 2003)
Genere: romanzo
Ambientazione: Inghilterra, 1935 - anni '40 - 1999


Ho letto questo libro nel mese di giugno perché era il romanzo assegnato dal gruppo di lettura di cui faccio parte anche se poi è stato deciso di scalarlo a luglio ma ormai io l'ho terminato e così a luglio avrò più tempo per leggere altro.

Il romanzo è diviso in 3 parti: la prima (più lunga e consistente) si svolge tutta all'interno di una giornata dell'estate del 1935. Siamo nella villa della famiglia Tallis e Leon, figlio maggiore, è appena tornato a casa dall'università per le vacanze estive accompagnato dal compagno di studi Paul Marshall. Anche Cecilia, secondogenita, è a casa per le vacanze dall'università e già dalle prime pagine vediamo delineato il suo rapporto un po' indefinito con Robbie Turner, figlio della domestica e anche lui studente universitario. Il tutto è visto e narrato dal punto di vista della sorella minore Briony di 13 anni che osserva tutto mentre cerca di mettere in scena uno spettacolo con la partecipazione dei cugini Lola di 15 anni e dei due gemelli che sono ancora bambini. Durante la cena i due bambini scappano di casa con la scusa di andare al bagno (si trovano con la famiglia Tallis perché i genitori stavano divorziando) e tutti escono a cercarli nel buio, rimane a casa solo la signora Tallis in attesa anche del marito che doveva trattenersi a cena fuori per lavoro. Durante le ricerche Lola viene aggredita e violentata ma non sa chi sia stato perché non l'ha visto in faccia, Briony ha visto tutto e le assicura che sia Robbie il colpevole. In realtà nemmeno Briony ha visto in faccia l'uomo che si allontanava ma la sua mente le fa credere che si tratti proprio di Robbie perché lo odiava profondamente fin da quando, poche ore prima, aveva scoperto della relazione (anche sessuale) che vive con la sorella Cecilia. Quando tutti ormai sono tornati a casa Briony racconta tutto e la madre chiama la polizia. Quando Robbie torna con i gemelli dopo averli trovati viene quindi arrestato e portato in carcere.
La seconda parte è più breve ed è ambientata durante i combattimenti in prima linea della Seconda guerra mondiale con protagonista Robbie in veste di soldato e veniamo a sapere dalla sua corrispondenza con Cecilia che lei lo crede innocente e si allontana dalla famiglia e dal suo mondo per diventare un'infermiera.
NON LEGGETE DA QUA SE NON VOLETE SPOILER
Nella terza e ultima parte vediamo Briony prendere una decisione importante: raccontare tutta la verità. Anche lei frequenta la scuola per infermiere vedendo questa professione quasi come una espiazione essa stessa. Dopo aver assistito al matrimonio di Lola con Paul Marshall, suo vero violentatore, si reca dalla sorella con cui non aveva più contatti e confessa di voler ritirare la sua accusa e svelare i fatti a tutti per come sono realmente andati. Cecilia e Robbie sanno che questo tipo di confessione non avrà nessun impatto per la polizia e allora la invitano piuttosto a espiare le sue colpe in altro modo e iniziare a raccontare la verità per lo meno alla famiglia Tallis.
Il romanzo si conclude con un'appendice molto bella ambientata nel 1999: alla Briony 77enne viene diagnosticata una grave malattia e lei, in previsione della morte, sa già che quando lei non ci sarà più potrà essere pubblicato il suo romanzo contenente tutta la verità e restituendo un lieto fine a Robbie e Cecilia, quello che non hanno potuto avere nella vita reale.

Esiste anche un film del 2007 tratto dal romanzo, con regia di Joe Wright, che ha vinto l'Oscar alla migliore colonna sonora nonostante le 7 nomination. Avevo già iniziato a vederlo qualche anno fa ma per fortuna non fino alla fine così ho potuto leggere tranquillamente il libro e poi guarderò ora con calma tutto il film di nuovo!

sabato 2 luglio 2016

LIBRO: Il gabbiano Jonathan Livingstone

Titolo: Il gabbiano Jonathan Livingstone
Titolo originale: Jonathan Livingstone Seagull
Autore: Richard Bach
Pubblicazione: 1970
Genere: romanzo formazione - spirituale (fiaba)


Da quando la maestra delle elementari ce l'aveva letto a scuola non l'avevo mai più sfogliato perché non ne possedevo una copia fino al mese scorso. Un giorno stavo infatti girando per la rigatteria della mia città e ho intravisto questo libro nella stessa edizione che aveva la mia maestra, quella del '79 e costava solo 1 euro e così l'ho preso nonostante fosse un po' malmesso.

L'ho letto subito e velocemente perché è breve e scorrevole, in più di quelle poche pagine che ha, molte sono riempite dalle fotografie in bianco e nero di Russell Munson.

A detta dei miei genitori (che erano adolescenti negli anni '70) questo libro, uscito in Italia nel '73, era un successo del momento, un vero e proprio best-seller molto di moda fra i giovani che leggevano praticamente tutti, anche quelli che non leggevano mai nulla.

Il protagonista di questa fiaba è Jonathan Livingstone, un giovane gabbiano che viene sempre rimproverato dal resto del suo stormo perché "perde tempo" a cercare di migliorare nel volo, invece che usare il volo solo per procacciare cibo, in altre parole egli "perde tempo" a vivere, anziché limitarsi a sopravvivere. Nonostante l'autore si sia ispirato a un pilota d'aerei realmente vissuto per creare il suo personaggio; secondo lui il gabbiano Jonathan Livingstone vive in ciascuno di noi.

Il breve romanzo è suddiviso in tre parti: la prima riguarda la vita di Jonathan nello Stormo che non lo accetta e dal quale egli si sente respinto, si concluderà con il passaggio del gabbiano ad un'altra vita (non viene definita come "morte" perché la situazione prima e dopo questo passaggio sono continuative). La seconda parte si svolge in quello che potrebbe essere il paradiso, dove il protagonista viene affiancato da Sullivan, un gabbiano esperto che diventa suo mentore e che gli rivela di trovarsi in un luogo di transizione, non ancora nel paradiso vero e proprio. La terza e ultima parte vede Jonathan aver raggiunto la sua formazione completa, tornerà sulla terra dal suo vecchio stormo e tramanderà le sue conoscenze a nuovi allievi, tra cui il giovane Fletcher Lynd.

Chiaramente questa storia può essere letta in chiave allegorica sotto diversi punti di vista più o meno spirituali, in accordo con diverse credenze e religioni. Indubbiamente soprattutto in un'ottica New Age molto in voga negli anni '70. Per capire quanto successo avesse in quegli anni basti sapere che gli Abba ne hanno fatto una canzone!

P. S. Esiste anche un film del 1973 con colonna sonora di Neil Diamond, diretto da Hall Bartlett ma non so bene di cosa si tratta quindi mi interesserebbe vederlo perché mi incuriosisce.