Titolo originale: Jonathan Livingstone Seagull
Autore: Richard Bach
Pubblicazione: 1970
Genere: romanzo formazione - spirituale (fiaba)
Da quando la maestra delle elementari ce l'aveva letto a scuola non l'avevo mai più sfogliato perché non ne possedevo una copia fino al mese scorso. Un giorno stavo infatti girando per la rigatteria della mia città e ho intravisto questo libro nella stessa edizione che aveva la mia maestra, quella del '79 e costava solo 1 euro e così l'ho preso nonostante fosse un po' malmesso.
L'ho letto subito e velocemente perché è breve e scorrevole, in più di quelle poche pagine che ha, molte sono riempite dalle fotografie in bianco e nero di Russell Munson.
A detta dei miei genitori (che erano adolescenti negli anni '70) questo libro, uscito in Italia nel '73, era un successo del momento, un vero e proprio best-seller molto di moda fra i giovani che leggevano praticamente tutti, anche quelli che non leggevano mai nulla.
Il protagonista di questa fiaba è Jonathan Livingstone, un giovane gabbiano che viene sempre rimproverato dal resto del suo stormo perché "perde tempo" a cercare di migliorare nel volo, invece che usare il volo solo per procacciare cibo, in altre parole egli "perde tempo" a vivere, anziché limitarsi a sopravvivere. Nonostante l'autore si sia ispirato a un pilota d'aerei realmente vissuto per creare il suo personaggio; secondo lui il gabbiano Jonathan Livingstone vive in ciascuno di noi.
Il breve romanzo è suddiviso in tre parti: la prima riguarda la vita di Jonathan nello Stormo che non lo accetta e dal quale egli si sente respinto, si concluderà con il passaggio del gabbiano ad un'altra vita (non viene definita come "morte" perché la situazione prima e dopo questo passaggio sono continuative). La seconda parte si svolge in quello che potrebbe essere il paradiso, dove il protagonista viene affiancato da Sullivan, un gabbiano esperto che diventa suo mentore e che gli rivela di trovarsi in un luogo di transizione, non ancora nel paradiso vero e proprio. La terza e ultima parte vede Jonathan aver raggiunto la sua formazione completa, tornerà sulla terra dal suo vecchio stormo e tramanderà le sue conoscenze a nuovi allievi, tra cui il giovane Fletcher Lynd.
Chiaramente questa storia può essere letta in chiave allegorica sotto diversi punti di vista più o meno spirituali, in accordo con diverse credenze e religioni. Indubbiamente soprattutto in un'ottica New Age molto in voga negli anni '70. Per capire quanto successo avesse in quegli anni basti sapere che gli Abba ne hanno fatto una canzone!
P. S. Esiste anche un film del 1973 con colonna sonora di Neil Diamond, diretto da Hall Bartlett ma non so bene di cosa si tratta quindi mi interesserebbe vederlo perché mi incuriosisce.
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