giovedì 13 ottobre 2016

LIBRO: Miss Peregrine's Home for Peculiar Children

Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
Titolo originale: Miss Peregrine's Home for Peculiar Children
Autore: Ransom Riggs
Pubblicazione: 2011
Genere: young adult, fantasy
Ambientazione: USA e Galles, attuale / 3 settembre 1940


Romanzo d'esordio dell'autore, è anche primo di una trilogia che negli ultimi anni ha letteralmente spopolato fra i giovani di tutto il mondo.
Io ho deciso di leggere il primo libro in inglese quando ormai il tormentone dovuto al suo successo era già leggermente scemato. Sono contenta di averlo recuperato in inglese e credo che ora leggerò anche gli altri due romanzi in originale, anche se non subito.

La storia è tutta costruita sulla base di una cinquantina di fotografie d'epoca piuttosto inquietanti che, collezionate dall'autore, gli hanno dato lo spunto sul quale basare i suoi personaggi e gli avvenimenti.
Ransom Riggs è infatti stato finora un collezionista ed esperto di fotografie d'epoca e i suoi unici romanzi finora pubblicati sono proprio i tre della trilogia.

Jacob Portman è un ragazzino 16enne che vive in Florida con i genitori e lavora come apprendista nella fortunata catena di famiglia di supermercati, oltre ad andare a scuola naturalmente. Durante la sua infanzia è stato molto legato alla figura del nonno e ai racconti della sua infanzia: Abraham era un bambino di origine ebrea polacca che è poi cresciuto in un orfanotrofio in un'isoletta del Galles. Egli ha sempre mostrato al nipote le fotografie dei suoi compagni di orfanotrofio ma Jacob ad un certo punto ha smesso di credere a queste storie, giudicandole troppo incredibili, e quindi per forza frutto di fantasia (anche perché il nonno stava iniziando a parlare di mostri). Un giorno Jacob viene chiamato urgentemente dal nonno mentre si trova al lavoro, ma quando giunge a casa la trova vuota, il nonno giace nel bosco vicino in fin di vita. I genitori di Jacob pensano che questa tragedia abbia causato uno stato di shock nel figlio e lo mandano dallo psicologo. Egli gli consiglierà di recarsi nell'isola del Galles dove si trova l'orfanotrofio per avere qualche risposta, ma probabilmente aveva dei secondi fini...

Nel 2014 e 2015 sono usciti rispettivamente il secondo e terzo libro della serie, seguendo l'enorme successo del primo che, anche grazie a community tipo "booktube" è stato promosso da ragazzi stranieri e italiani ed ha contribuito a renderlo un best-seller.
Ho guardato molti video-recensione e ne ho anche lette altrettante ma nonostante la grande quantità di entusiasti, ci sono anche diverse persone che l'hanno trovato noioso e ripetitivo.
Personalmente non sono un'amante del genere ma devo dire che mi ritengo piuttosto soddisfatta, forse anche perché avendo aspettato che svanisse l'ondata di entusiasmo ed essendo riuscita a non saperne troppo fino a quando ce l'avevo in mano, non avevo avuto modo di farmi aspettative esagerate.

Il romanzo mi ha preso fin da subito e l'ho terminato in pochissimo tempo. Mi è piaciuta molto l'idea della storia costruita intorno alle fotografie e mi ha ricordato un po' il musical Mamma mia! costruito attorno alle canzoni degli Abba.
Penso proprio che leggerò anche i due libri successivi in inglese perché ho trovato la lingua semplice e ve lo consiglio anche in lingua originale; non lo farò subito però perché non ne possiedo ancora le copie. Da un lato ho sentito parlare del seguito come qualcosa di intrigante ma allo stesso tempo anche di banale visto che l'atmosfera del loop temporale ormai non esiste più. Sono comunque curiosa perché il primo romanzo non ha un finale e quindi ti "costringe" a continuare; spero che non sia troppo forzata anche la continuazione con il terzo.

Credo anche che andrò a vedere il film che dovrebbe uscire a breve nelle sale cinematografiche, diretto da Tim Burton (ho un rapporto di amore-odio con lui). Ho visto il trailer appena finito il libro e devo dire che mi attira abbastanza anche se non mi convince per nulla l'idea di una Miss Peregrine così giovane e per nulla fedele a quella del libro. Mi è piaciuta abbastanza la resa scenografica e dei costumi (tipicamente alla Burton, ma ci stava come interpretazione) ma mi è dispiaciuto che la patina delle foto antiche dell'autore sia andata completamente perduta nel film (da quello che ho potuto capire dal trailer); specialmente anche la mancanza di mistero. Staremo a vedere!

Per ora non posso fare altro che consigliarvi questo primo romanzo che nel complesso ho apprezzato; se vi va potrebbe essere una buona idea leggerlo direttamente in inglese :)

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