venerdì 23 settembre 2016

FILM: Soffocare

Titolo: Soffocare
Titolo originale: Choke
Regista: Clark Gregg
Produzione: USA, 2008
Genere: commedia, drammatico
Attori: Sam Rockwell, Anjelica Houston, Kelly Macdonald, Bard Henke, Paz de la Huerta
Tratto da: romanzo omonimo di Chuck Palahniuk del 2001


Ho deciso di vedere questo film subito dopo aver finito di leggere il romanzo da cui è tratto.
La storia mi aveva incuriosito parecchio in una sua possibile trasposizione cinematografica, ancor di più parendo dalle premesse di un attore e prolifico alla regia come Clark Gregg e da attori protagonisti di alto livello.

Per quanto riguarda la trama, il film segue linearmente quella del romanzo, non tanto però nello "stile di narrazione" perché Palahniuk presentava i fatti in modo volutamente più confuso e senza seguire l'ordine cronologico. Clark Gregg da un'impronta più tradizionale a una storia che non ha molto di tradizionale. Egli era con questo film alla sua prima esperienza alla regia (e alla sceneggiatura) ma appare anche nelle vesti del personaggio minore di Lord High Charlie, superiore di Victor al villaggio coloniale. I suoi impegni di attore hanno causato il ritardo di questo progetto previsto inizialmente per il 2006, girato poi nel 2007 e uscito nel 2008.
Il tono del film oscilla tra momenti drammatici ed altri più "stupidi" e assurdi.
La colonna sonora è in gran parte opera dei Radiohead anche se non interamente come aveva inizialmente dichiarato Palahniuk. Quest'ultimo appare in un cameo alla fine del film quando, nell'ultima scena, è seduto vicino al protagonista sull'aereo.

Riassumo in breve la trama ma se vi interessa ne parlo nel precedente post dedicato al libro.
Victor Mancini (Sam Rockwell) è uno studente fallito di medicina che lavora come figurante nel villaggio di ricostruzione storica di Colonial Dunsboro. Qui è assillato dal capo che non ammette nulla "che non sarebbe esistito anche nel '700", ma ha come collega il migliore amico Danny.
Questo lavoro non riesce a dargli uno stipendio abbastanza alto per pagare le spese di mantenimento della madre ad una costosa casa di cura. Inoltre, come se non bastasse, Victor e Danny sono anche sesso-dipendenti. Lo stratagemma che Victor mette a punto per guadagnare (e che da il titolo al film) è singolare: ogni sera si reca a cena in un ristorante diverso e inscena un soffocamento in modo che i clienti presunti ricchi lo soccorrano e mandino poi assegni per "aiutarlo nelle difficoltà".
La madre ormai malata confessa di avere un segreto che deve assolutamente rivelare al figlio riguardo alle sue origini ma non riesce mai a dirlo visto che non riconosce Victor. La dottoressa Paige Marshall (personaggio alquanto assurdo anche lei, alla fine) si propone allora come messaggera e traduce il diario della sig.ra Mancini (Anjelica Huston) dall'italiano, scoprendo che Victor discenderebbe direttamente da Gesù.

Quando ho terminato questo film ho subito capito che mancava qualcosa ma non sapevo cosa.
La recitazione degli attori era a posto, mi era piaciuta anche la colonna sonora, le scelte della sceneggiatura anche positive o per lo meno di sicuro non negative e poi ho capito che l'unica cosa che restava era proprio la regia, uno stile di ripresa, la fotografia quasi assente... secondo me quello che mancava era proprio l'occhio del regista. Ditemi se anche secondo voi non si vede la mano de regista in questo film perché questa è stata l'impressione che mi ha dato.
Se mi chiedete: consigliato o no? Vi direi Sì con la riserva della regia appunto, che è un'enorme parte e anche importante, però se non lo vedrete mai non credo che ci sia stata una grossa perdita, diciamo che consiglierei altri film al posto di questo perché non mi ha più di tanto colpito anche se non posso dire che non mi sia piaciuto.

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