mercoledì 7 settembre 2016

SERIE TV: Il seggio vacante

Titolo: Il seggio vacante
Titolo originale: The casual vacancy
Produzione: UK, 2015
Regia: Jonny Campbell
Genere: miniserie drammatica TV
3 episodi da 58 min ciascuno



Miniserie televisiva tratta dal romanzo omonimo (2012) di J.K.Rowling, celebre scrittrice conosciuta per la saga di Harry Potter, che io avevo letto nell'estate 2013 infatti ne parlo in un post di quel periodo (ma non vi consiglio di leggerlo perché era uno dei primi che scrivevo).

Questa serie è uscita in inglese sulla BBC all'inizio del 2015, invece alla fine dell'anno l'avevano trasmessa in Italia su Sky ma io non avendolo mi ero persa questa serie. Avevo fin da subito seguito lo sviluppo di questo progetto fin da quando era stato annunciato ma poi mi ero dimenticata della sua esistenza fino a poco tempo fa, quando mi è venuto in mente di guardarla e in 3 giorni l'ho terminata.

Parto con la storia, visto che nel post sul libro non ci avevo speso troppe parole. Va da se che vi conviene tralasciare completamente questa parte se non volete spoiler!!
Ambientato a Pagford, tipico villaggio inglese di provincia, con tutti i suoi "up" e i suoi "down" (caratterizzazione resa molto bene secondo me, atmosfera inglese in tutto e per tutto). La calma almeno apparente che regna in questa cittadina viene scossa quando un membro del consiglio muore inaspettatamente e tutta la rivalità che divide la popolazione viene fuori e scuote la vita degli abitanti. Vengono subito indette nuove elezioni che faranno dividere in due la città: chi sostiene una linea più tollerante, ovvero gli amici del defunto, che aveva sempre aiutato il prossimo ed era a favore del mantenimento della struttura per aiutare i tossicodipendenti del quartiere dei Fields. Dall'altra parte invece ci sono i rivali del defunto, che in assenza di un vero candidato si organizzano per "manipolare" una sorta di fantoccio che è il figlio di una delle famiglie più conservatrici di Pagford, che vogliono raggiungere questo traguardo solo per avere la maggioranza e trasformare la struttura dei Fields in un hotel di lusso. Oltre a questa "battaglia" principale ci sono anche storie parallele che si intrecciano (per quanto i 180 min. totali lo permettano) come rapporti fra genitori e figli, fra amici e fra le coppie.

Quindi il primo punto è totalmente a favore di questa serie: atmosfera stupenda, riprese ottime e idem anche per i luoghi scelti (e tutto ciò che ha contribuito a rendere l'atmosfera come luci, costumi e trucco). Naturalmente va tenuto conto che si tratta di una miniserie TV ma secondo me la scelta di rendere il romanzo in questo modo è stata la migliore.
Altro punto a favore è la colonna sonora e in particolare il tema principale, il "jingle" insomma, avete capito quale intendo... come sempre io consiglierei di vedere anche il più brutto dei film solo per sentire una colonna sonora stupenda quindi forse non conta... ma no, è davvero azzeccata ed è opera di Salomon Grey, bel lavoro!

Passiamo ora al cast, che io ho seguito man mano che decidevano i personaggi, visto che dopo aver letto il romanzo ero affezionatissima ad ognuno di loro e volevo vedere se erano come li avevo immaginati io.
Barry Fairbrother (consigliere che muore e lascia il Seggio Vacante) - Rory Kinnear, attore britannico famoso per aver recitato nei film di James Bond ma noto anche per far parte della Royal Shakespeare Company e del Royal National Theatre. Nonostante non lo conoscevo immaginavo Barry abbastanza così e devo dire che mi è piaciuta molto l'interpretazione.
Mary Fairbrother (moglie e poi vedova di Barry) - Emily Bevan, non conosco quest'attrice e non saprei nemmeno dire se mi è piaciuta perché non sono d'accordo con la sua resa, a parte che nel libro hanno anche 3 figli e qui no, ma la immaginavo molto più sensibile e "mamma", sono rimasta abbastanza scioccata quando "aggredisce" praticamente Colin dando la colpa al marito defunto.
Howard Mollison (anziano leader della parte conservatrice) - Michael Gambon, unico attore che davvero conoscevo (Albus Silente in Harry Potter) ma unico del quale non sapevo che avrebbe partecipato. Immaginare un attore legato ad un certo personaggio è fastidioso anche se inevitabile però la scelta non è malvagia, mi è piaciuto nel complesso, potrei paragonare quest'interpretazione a quella in Quartet.
Shirley Mollison (moglie di Howard e conservatrice) - Julia McKenzie, uno dei personaggi più odiati ma credo la performance migliore di tutte; non ricordo come l'avevo immaginata nel libro ma di sicuro è così che la ricorderò d'ora in poi perché ho trovato quest'attrice fantastica.
Miles Mollison (figlio dei "leader conservatori", non ha opinioni sue e viene manipolato dai genitori) - Rufus Jones, Miles dev'essere un personaggio apatico e influenzabile, l'attore lo rende così come lo avevo immaginato dal libro, solo che forse nel romanzo era più presente; qui compare solo in quanto candidato conservatore, ma in realtà semplice marionetta
Samantha Mollison (moglie di Miles) - Keeley Hawes, uno dei miei personaggi preferiti sia nel libro che nell'interpretazione di quest'attrice che non conoscevo. Secondo me è una degli unici personaggi totalmente positivi come carattere, anche se potrebbe non sembrare, ma ognuno ha i suoi difetti e questo non vuol dire che non siano delle brave persone.
Maureen Lowe (commessa e collega del negozio dei Mollison) - Hetty Baynes, non è un personaggio particolarmente importante e di spessore quindi non saprei dire se mi è davvero piaciuto, sicuramente acquista un suo scopo verso la fine della storia
Krystal Weedon (adolescente dei Fields, figlia di una tossicodipendente) - Abigail Lawrie, assieme ai Mollison la considero una vera protagonista della serie, ancor di più del libro a mio parere. L'interpretazione all'inizio non mi convinceva, ma andando avanti ho capito che come per molti altri personaggi c'era qualche problema col doppiaggio, che non ho apprezzato molto. Ora posso dire che la sua interpretazione mi è piaciuta e che mi piacerebbe rivederla in altri film.
Terri Weedon (tossicodipendente dei Fields, madre di Krystal e Robbie) - Keeley Forsyth, nel libro l'avevo trovata molto interessante anche se non ricordo esattamente perché, come per Krystal all'inizio ero un po' perplessa ma poi ho capito che mi disturbava il doppiaggio.
Colin Wall (preside, padre di Ciccio e avversario di Miles alle elezioni) - Simon McBurney, bravissimo e celebre attore, sia nel cinema che per il suo ruolo nel teatro inglese. Mi è piaciuta tantissimo la sua interpretazione qui perché è esattamente così che me l'ero immaginato ed è un'altro dei miei personaggi preferiti, più qui che nel libro, grazie a McBurney.
Tess Wall (moglie di Colin, psicologa a scuola, madre di Ciccio) - Monica Dolan, come per il marito, anche qua è merito dell'attrice se ho amato così tanto questo personaggio. Tipica mamma ansiosa e distratta, molto inglese, ma con un grande cuore. Lei è tra i "migliori" insieme a Samantha.
Stuart Wall "Ciccio" (figlio dei Wall) - Brian Vernel, nonché migliore amico di Arf e ragazzo di Krystal per un periodo. Non è uno dei miei personaggi preferiti ma qui nella serie tv sono mancati molti degli episodi riferiti a lui, tanto da farlo passare quasi in secondo piano rispetto alla centralità che aveva nel libro
Simon Price (fratellastro del defunto Barry, cittadino disonesto) - Richard Glover, padre di famiglia poco amorevole e molto brusco nei confronti della famiglia, all'inizio praticamente crudele e spietato ma si calma col passare del tempo anche se rimane una persona disonesta, al contrario del fratello. Non conoscevo l'attore prima ma ho apprezzato molto questa interpretazione.
Ruth Price (moglie passiva di Simon e madre di Arf) - Marie Critchley, nella serie tv è praticamente inesistente, ancor di più per il suo carattere passivo, quindi non posso dire molto sull'attrice. Sicuramente nel libro era più presente, se non altro nel suo ruolo di infermiera all'ospedale che spesso la portava ad essere una specie di messaggera involontaria.
Andrew Price "Arf" (figlio dei Price e amico di Ciccio) - Joe Hurst, questo attore è perfetto per questo ruolo, non solo come interpretazione ma proprio come scelta del volto, è così l'Arf che avevamo immaginato nel libro. Amico leale nei confronti di Ciccio che non sempre se lo merita. Ha un'infatuazione per Gaia, corrisposta a quanto pare.
Kay Bawden (assistente sociale e madre di Gaia) - Michele Austin, figura positiva ma non particolarmente d'impatto, se non altro ama sicuramente il suo lavoro e ha davvero a cuore le vite dei suoi "assistiti", cosa che dovrebbe sempre succedere con un lavoro del genere, segue i Weedon.
Gaia Bawden (figlia di Kay e ragazza di Arf) - Simona Brown, anche lei simpatica come sua mamma ma non particolarmente importante nella versione TV, forse erano meglio caratterizzate nel libro anche se entrambe le attrici non erano male.
Parminder Jawanda (dottoressa di origini indiane, madre) - Lolita Chakrabarti, sta dalla parte dei "buoni" ma non mi è sembrata totalmente a posto come Tessa Wall o Samantha. Un po' troppo agitata forse, troppo aggressiva nei confronti del marito e della figlia, probabilmente sconvolta ma non viene fatto capire il perché. Nel libro mi era piaciuta molto di più e non credo che dipenda solo dall'attrice in questo caso.
Vikram Jawanda (ricco chirurgo e marito di Parminder) - Silas Carson, non ho un'opinione su questo personaggio, completamente neutra sia nel libro che nella miniserie, dove è estremamente secondario. Possiamo ricordare l'attore per aver partecipato a Star Wars.
Sukhvinder Jawanda (figlia dei Jawanda) - Ria Choony, non parla mai nella serie TV mentre nel libro era una delle più importanti tra e ragazze, mi è dispiaciuto molto che abbiano praticamente cancellato questa famiglia dai personaggi perché era molto valida secondo me.

Per quanto riguarda le differenze con il libro ce n'è una che vale per tutte: hanno optato per il taglio completo di alcuni personaggi e quindi delle vicende legate ad essi. La presenza di questi talvolta cambiava letteralmente il senso dell'intera famiglia a cui apparteneva (secondo me) e questo è un peccato visto che ogni famiglia di questa storia è esemplificativa per un'intera categoria della società inglese, o almeno io l'ho interpretato così. Peccato, anche se mi rendo conto che se il tempo a disposizione era di 3 episodi, ben poco si poteva fare. Nel complesso è una miniserie che consiglio, anche se assolutamente accompagnata dal libro, sia prima che dopo, perché anche se "si sa come va a finire" non è proprio la stessa cosa e ci sono tante cose da scoprire che qui non vengono nemmeno nominate quindi consigliata sì ma leggete anche il libro!!

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