martedì 13 settembre 2016

FILM: XX secolo / Twentieth Century

Settembre finora è stato proprio un bel mese... quando sono stata a Venezia per sostenere un esame all'università ho avuto occasione di vedere un film alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Non avevo abbonamento né pass né inviti o cose del genere ma solo e soltanto un biglietto pagato 3 euro per un film della sezione "Restauri". Sono comunque contentissima della mia esperienza perché era la prima volta che andavo a questo festival e il film era davvero bello, non lo avevo nemmeno mai visto prima. In bianco e nero, visto in inglese con sottotitoli italiani.

Titolo: Ventesimo secolo
Titolo originale: Twentieth Century
Regia: Howard Hawks
Produzione: USA, 1934
Genere: commedia, b/w
Ambientazione: contemporanea alla produzione (anni '30) USA
Attori: John Barrymore, Carole Lombard, Roscoe Karns, Walter Connolly, Etienne Girardot




Tipico film dell'era classica di Hollywood, il regista e gli attori sono tra i più famosi degli anni '30, tanto da rendere secondo me questo film un vero simbolo di quell'epoca. Il regista Howard Hawk è uno dei più famosi per quella fase del cinema americano, ha vinto l'Oscar alla carriera nel 1975, due anni prima di morire. Non mi capita molto spesso di vedere film di quel periodo anche se devo dire che di solito quando li vedo mi piacciono molto. Questo è stato davvero molto al di sopra delle mie aspettative, mi sono divertita un mondo nel vederlo perché oltre ad essere bello è anche divertente.

Girato tra febbraio e marzo del 1934, venne distribuito dalla Columbia (che lo produsse anche) nel maggio dello stesso anno. Nel 2011 è stato selezionato per essere conservato nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso negli USA.

La cosa che mi ha sorpreso così tanto mentre lo guardavo è che non sembra essere un film degli anni '30, per giunta della prima parte degli anni '30... mi è sembrato più un film degli anni '40 e per certi versi forse addirittura dei primi anni '50! Non sono espertissima in questo campo perché essendo ancora agli inizi con gli studi non saprei fare un'analisi delle correnti o un confronto di qualche tipo, la mia impressione deriva semplicemente dalla mia personale esperienza, e cioè dai film che ho visto. Ho riscontrato però questa mia impressione anche in alcuni articoli di critici degli anni '60 che ritenevano questo film molto avanti con i tempi e che per questo non era stato adeguatamente apprezzato al momento dell'uscita nel '34.

Mi sembra inutile parlare troppo dei due protagonisti: Carole Lombard (donna simbolo degli anni '30 per quanto mi riguarda, come se fosse una vera e propria Marilyn della sua epoca) e John Barrymore (celebre attore sia teatrale che cinematografico tra anni '20 e '30, nonché capostipite della famiglia Barrymore, che ha portato diversi attori importanti a Hollywood nel corso dei decenni, fino ad arrivare ai giorni nostri con sua nipote Drew Barrymore). Non conoscevo bene gli altri componenti del cast ma ho trovato brillante Walter Connolly, attore parecchio attivo negli anni '30, nel ruolo del divertente Oliver Webb, scomparso prematuramente appena 5 anni dopo. Anche Roscoe Karns, nei panni dell'irlandese O'Malley è davvero una macchietta che contribuisce al tono divertente del film. Molti degli attori minori erano attivi sia negli anni '30 ma anche prima (tra gli anni '10 e '20) per quanto riguarda il cinema muto. Ho apprezzato molto anche gli attori che interpretavano il cameriere del treno "Ventesimo Secolo" e il vecchietto pazzo che attaccava gli adesivi, rispettivamente Snowflake (Fred Toones) e l'inglese Etienne Girardot.

Il film si divide sostanzialmente in due parti: un preambolo e poi il fatto vero e proprio. Oscar Jaffe, anche chiamato OJ, è un importante produttore teatrale che si impunta nel voler scritturare una giovane attrice alle prime armi che lui chiama Lily Garland. I suoi collaboratori non se ne capacitano, la ragazza non sa recitare; OJ però è talmente deciso che riesce a farla migliorare e addirittura a renderla una delle attrici teatrali di maggiore successo in tutta Chicago. Lei diventa ben presto la maggiore attrattiva per gli spettacoli di OJ, oltre che a diventare sua compagna nella vita, e così lui cade in crisi quando lei decide di abbandonarlo perché si sente troppo oppressa e controllata. Decide però di dimenticarla perché oltre a sentirsi tradito, è convinto che lei abbia tradito il teatro, passando a lavorare per i film di Hollywood.
I creditori ormai lo tartassano per i numerosi debiti e così decide di scappare da Chicago prendendo un treno chiamato "Ventesimo secolo", sul quale si svolge la storia da ora in poi. Sul treno a sua insaputa viaggia anche la Garland e lui appena lo scopre riflette sul fatto che questa potrebbe essere la sua ultima occasione per scritturarla con un contratto, e lei non dovrà per forza essere d'accordo.

La sceneggiatura non è originale perché basata su una commedia teatrale chiamata "Il Napoleone di Broadway", di cui questo è un adattamento. La commedia teatrale non è mai stata messa in scena e gli autori della stessa sono gli stessi che hanno scritto anche la sceneggiatura del film. Etienne Girardot, attore inglese che interpreta il vecchio pazzo sul treno, era l'unico che faceva parte del cast originale teatrale.

Nonostante io non sia un'esperta di generi o correnti cinematografiche, posso dire da come mi sono informata che viene fatto riferire alla "screwball comedy" e alla "pre-Code Hollywood".
La screwball comedy è un tipo di film commedia americano in voga durante la Grande Depressione, tipico degli anni '30 e protrattosi fino all'inizio dei '40. Caratteristica comune di questi film è la presenza di 2 protagonisti, maschile e femminile, che ingaggiano sullo schermo una sorta di "battaglia tra i sessi" dalla quale però è la donna solitamente ad apparirne vincitrice, cosa insolita e nuova per quegli anni. Questa definizione è applicabile anche a commedie teatrali di quel periodo e Howard Hawks è indicato come uno dei registi tipici di questa corrente.
La "preCode Hollywood" invece è una breve epoca della storia del cinema hollywoodiano che inizia nel 1929 con l'introduzione del suono nei film ma finisce già intorno al 1934 con la pubblicazione del Motion Picture Production Code, una "linea guida" a cui tutti i film dovevano attenersi da quel momento in poi, che dettava certe regole e vietava alcune tematiche. Non si tratta perciò di una vera e propria corrente ma più che altro di un numero di film che essendo stati prodotti in quel lasso di tempo hanno alcune caratteristiche comuni: le tematiche presenti in questi film che li differenziano da quelli successivi sono tematiche sessuali, uso di droghe, prostituzione, situazioni di promiscuità, aborto, violenza, infedeltà e omosessualità, tematiche assenti nella seconda metà degli anni '30 e avanti.

Negli anni '70 era stato prodotto un musical a Brodway basato sulla storia del film, con musiche di Cy Coleman che andò avanti per parecchi anni. Le sue messe in scena iniziarono nuovamente nel 2015 dopo un periodo di pausa con protagonisti Peter Gallagher (The O.C.) e Kristin Chenoweth (celebre attrice di Broadway e apparsa anche in "Glee").

Fin dal momento in cui è iniziato ho subito capito che mi sarebbe piaciuto molto ed è per questo che lo consiglio a tutti, anche e soprattutto a quelli che pensano non gli piacciano i "film vecchi" o che pensano "i film in bianco e nero sono noiosi" perché credetemi è uno dei film più divertenti che ho visto nel 2016, riderete dall'inizio alla fine!

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