Evvai! Anche questa volta sono stata puntuale, l'anno è finito ed è giunto il momento del terzo e ultimo riepilogo dei 4 mesi (settembre, ottobre, novembre, dicembre). L'autunno è la mia stagione preferita anche se devo ammettere che le vacanze di Natale mi mettono una certa malinconia ultimamente. Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta, il 2015 è ufficialmente storia e da domani si ricomincia.
Settembre
La prima metà del mese di settembre l'ho passata ancora in vacanza, pronta per cominciare l'università il 15 del mese. Il mese è passato in fretta alla fine, con il bel tempo e i preparativi per lo studio, per la casa, per gli spostamenti in treno... ebbene sì, ho iniziato la mia routine da studentessa universitaria fuori sede. Ho cominciato la laurea triennale in "conservazione dei beni culturali" e nel primo periodo (che corrisponde alla prima metà del primo semestre) ho seguito i corsi di Storia della Fotografia e di Cultura Classica 1. Non c'è stato molto tempo per fare altro ma sono comunque riuscita a continuare a vedere Downton Abbey, ho fatto un paio di gite all'Ikea, ho mangiato sushi e sono uscita nonostante tutto anche con i miei amici del liceo. Per quanto riguarda film e libri potete far riferimento ai post che ho pubblicato in quel periodo.
Ottobre
Nel mese di ottobre ho continuato a fare "su e giù" col treno per frequentare le lezioni e prima che me ne accorgessi il primo periodo era già finito. Mia sorella ha compiuto i "sweet 16" quindi naturalmente abbiamo festeggiato. Ho rivisto ancora i miei amici del liceo e purtroppo non sempre in circostanze felici ma allo stesso tempo ho partecipato anche al mio primo "mercoledì universitario" con le mie nuove coinquiline. Ho rivisto il film di "New Moon" e ho anche riletto il libro rispettivo (si, proprio la serie di Twilight); ho visto il film "Go", e l'immancabile "Asilo dei papà" e ho anche finalmente finito di leggere "Cacciatori di diamanti". Il mese si è concluso bene perché ho dato il mio primo esame universitario in "Storia della fotografia" e ho preso un bel voto e per festeggiare sono stata anche un paio di giorni a Milano per visitare l'Expo prima della chiusura!
Novembre
Con l'inizio del mese è anche iniziato il secondo periodo del primo semestre, durante il quale ho seguito i corsi di Cultura Classica 2, Geografia e Storia della musica Medievale e Rinascimentale. Questi tre corsi insieme devo dire che sono stati un po' pesanti per cui alla fine del mese ero un po' stanca e stressata e non di ottimo umore. Alla fine però ce l'ho fatta a completarli e ho trovato anche il tempo di andare al cinema a vedere "Woman in Gold" e proprio dagli ultimi giorni di novembre ho un nuovo computer per cui sono davvero contenta e ho anche rivisto una persona che non vedevo da un po' di anni. Durante il mese ho visto il secondo film di Star Wars, "Misterioso omicidio a Manhattan" per mostrarlo a mia sorella e ho scoperto anche il bellissimo "Empire Records".
Dicembre
Con la prima settimana di dicembre sono ufficialmente finite le lezioni per il 2015 e ho tirato un sospiro di sollievo anche se devo ammettere di essere stata presa un po' in contropiede dal tempo che è passato così in fretta e ho dovuto dare solo uno dei due esami che avevo programmato per dicembre: Geografia. Non so ancora se l'ho passato o no (dovrei averlo passato comunque, non so ancora il voto, ahah!) ma in ogni caso è stato un peso che mi sono tolta. Dicembre ha anche significato coro dell'Università, visite alle mie amiche, musical originale di Mamma mia! e di Mary Poppins (a Vienna tra l'altro). E per finire l'anno in bellezza: vacanze natalizie in montagna e a Vienna, con shopping e poco freddo rispetto al solito e festa di Capodanno con gli amici.
Sarà banale dire di non essersi accorti che l'anno sia passato ma questa volta per me è davvero così. Il 2015 è stato un anno importantissimo per me e molto pieno. Tra patente, maturità e inizio dell'università davvero non lo dimenticherò mai; solo che a differenza degli altri anni non mi ero ancora abituata a dire 2015 che già siamo nel 2016 praticamente. L'altro giorno per sbaglio ho scritto ancora 2014 come data, incredibile! Diversamente dagli scorsi anni quest'anno non so cosa succederà (non so cosa mi riserverà il destino diciamo) e quindi dovrò viverlo al momento e proprio per questo spero che sia bello. In questi ultimi due anni circa sapevo già praticamente tutto quello che sarebbe successo e quindi speravo solo che tutto andasse bene e così è stato per fortuna (mi sono rialzata dopo quello che è successo prima, alla grande). Per questo spero davvero che quest'anno succedano tante cose impreviste ma belle. Tra un anno se ne riparlerà, intanto auguro a tutti uno splendido 2016!!
giovedì 31 dicembre 2015
XMAS MOVIES!
Oggi è l'ultimo dell'anno ma ho qui per voi un post riguardante i film natalizi che ho visto durante le vacanze finora, perché non credo che ne vedrò altri fino al prossimo anno. Ci sono talmente tanti film di Natale che di solito non guardo gli stessi per due anni di fila, anche se alcuni li ho visti davvero un sacco di volte perché mi piacciono particolarmente.
Vi ho già parlato separatamente di 3 film che ho visto in dicembre ovvero: "Lo schiaccianoci in 3D" che ho visto quest'anno per la prima volta, "L'amore non va in vacanza" che amo vedere almeno una volta all'anno ma non per forza a Natale (anche se è a sfondo natalizio) e infine "Elf" il famosissimo film che danno sempre alla Tv e che tutti avrete già visto.
LA FABBRICA DEL NATALE
Titolo originale: All she wants for Christmas
Regia: Ron Oliver
Produzione: USA, 2006
Genere: commedia romantica
Attori: Monica Keena, Tobias Mehler
Ambientato in una cittadina degli Stati Uniti dove tutto sembra ruotare intorno al Natale 365 giorni all'anno. L'industria più grande della città (ditta di decorazioni natalizie, appunto) naviga in cattive acque e rischia di chiudere i battenti. Noelle, la protagonista, si innamora del nuovo arrivato in città ma scoprirà la verità su di lui.
Non è certo un film da Oscar e gli attori non sono il massimo ma in mancanza d'altro non è inguardabile.
BARBIE E LO SCHIACCIANOCI
Titolo originale: Barbie in the Nutcracker
Regia: Owen Hurley
Produzione: USA, 2001
Genere: animazione
Mi ricordo quando questo film era uscito nel 2001, avevo chiesto la cassetta VHS per Natale perché non vedevo l'ora di vedere come sarebbe stato il primo film con Barbie. Amavo le Barbie e amavo questo cartone animato, come poi diversi altri che sono usciti dopo di questo. I miei preferiti sono rimasti però i primi che hanno fatto e questo in particolar modo proprio perché natalizio.
SANTA CLAUSE
Titolo originale: The Santa Clause
Regia: John Pasquin
Produzione: USA, 1994
Genere: commedia, drammatico
Attori: Tim Allen, Eric Lloyd, Wendy Crewson
Classico film natalizio della Disney, in realtà fa parte di una trilogia di cui questa è la prima parte. Credo di aver visto anche gli altri due film ma non quest'anno e penso di ricordarmi che questo sia il migliore. Molto divertente e carino, lo consiglio a tutti.
La storia tratta di un papà divorziato a cui viene affidato il figlio a Natale. Dopo aver causato per sbaglio un incidente mortale dove Babbo Natale rimane vittima è costretto da una clausola (Clause in inglese, al posto di Claus) ad essere il suo successore. Gli altri due film sono "Che fine ha fatto Santa Clause?" (2002) e "Santa Clause è nei guai" (2006).
SUPERCUCCIOLI A NATALE
Titolo: Supercuccioli a Natale - Alla ricerca di Zampa Natale
Titolo originale: Santa Buddies
Regia: Robert Vince
Produzione: USA, 2009
Genere: commedia, fantastico
Attori: George Wendt, Quinn Lord, Christopher Lloyd, Danny Woodburn
Film natalizio della Disney con protagonisti un gruppo di cuccioli di Golden Retriever già protagonista di una serie di film per bambini cominciata nel 1997. L'ultimo film finora della serie è uscito nel 2013. Penso di averne visto solo uno o al massimo due ma tanto tempo fa. Molto carino e ben fatto, lo consiglio ad un pubblico di bambini.
IL CANTO DI NATALE DI TOPOLINO
Titolo originale: Mickey's Christmas Carol
Regia: Burny Mattinson
Produzione: USA, 1983
Genere: animazione
Ispirato al "Canto di Natale" di Charles Dickens.
Si tratta del remake in chiave Disney della classica storia di Christmas Carol, o in italiano "Il canto di Natale". La storia è sempre bella, e per i bambini lo è ancora di più con i personaggi classici di Disney come Topolino, Paperino e Zio Paperone. Questa versione la guardo praticamente ogni anno e la consiglio per tutte le età.
Come avrete notato sono per lo più film per bambini o cartoni animati, non so perché quest'anno io abbia visto solo film del genere ma era da tantissimo che non li vedevo e penso che sia stata colpa della nostalgia. Penso proprio che questo sarà l'ultimo post che pubblicherò nel 2015, eccetto forse il riassunto di questi ultimi mesi, come avevo fatto già due volte quest'anno. Spero che passerete un buon Capodanno e ancora delle belle vacanze che poi si ricomincia, anno nuovo vita nuova!
P.S.: Mi scuso per la carenza di post riguardanti libri ma oltre ad aver riletto alcuni libri di cui vi avevo già parlato, l'unico che ho terminato in questo periodo è stata la biografia della Regina Elisabetta uscita quest'anno che si intitola "Elisabetta - L'ultima regina" di Vittorio Sabadin (se siete interessati, ve la consiglio!).
martedì 29 dicembre 2015
FILM: Alice nel paese delle meraviglie
Titolo: Alice nel paese delle meraviglie
Titolo originale: Alice in Wonderland
Regia: Nick Willing
Produzione: USA/UK, 1999
Ambientazione: Inghilterra vittoriana, fantastico
Genere: fantasy
Attori: Tina Majorino, Miranda Richardson, Whoopi Goldberg, Robbie Coltrane, Gene Wilder, Christopher Lloyd, Peter Ustinov, Ben Kingsley
Titolo originale: Alice in Wonderland
Regia: Nick Willing
Produzione: USA/UK, 1999
Ambientazione: Inghilterra vittoriana, fantastico
Genere: fantasy
Attori: Tina Majorino, Miranda Richardson, Whoopi Goldberg, Robbie Coltrane, Gene Wilder, Christopher Lloyd, Peter Ustinov, Ben Kingsley
Durante queste vacanze natalizie ho guardato diversi film natalizi (oltre ai 3 di cui vi ho già parlato) ma pensavo di parlarvene in un unico post perché non ho molto da dire su ogni singolo film e poi dato che ormai il Natale è passato, non credo che ci sia ormai molta fretta.
Oggi però volevo parlare di un film forse non molto famoso ma che per chi come me era bambino tra la fine degli anni '90 e inizio 2000 sarà sicuramente uno dei film della sua infanzia. Ricordo di aver già accennato a questo film nel post della serie dei Classici Disney dedicato ad "Alice nel paese delle meraviglie" del 1951 e di avervi detto che la storia di Alice mi piace così tanto che ho visto tutti i film e cartoni che ne hanno tratto, pur non avendo mai letto il libro.
Questo film in particolare è un film realizzato esclusivamente per la Tv e venne realizzato nel 1998 tra Inghilterra e Stati Uniti per poi uscire nel 1999. Ha vinto diversi premi Emmy e in effetti è piuttosto complesso e lungo per essere un film per la Tv.
Probabilmente insieme a Pagemaster e Casper questo è stato uno dei film che preferivo o che comunque guardavo più spesso se si escludono i cartoni animati o i film Disney.
La storia è leggermente diversa da quella di Disney per l'inserimento di alcuni personaggi o magari solo l'ordine delle scene viene variato, magari segue più la storia originale.
Lasciando fuori la protagonista Alice che è interpretata da Tina Majorino, tutti gli altri attori sono noti da altri loro ruoli celebri, ad esempio Miranda Richardson (Regina di Cuori) la si può riconoscere dal ruolo di Rita Skeeter nei film di Harry Potter; Martin Short (Cappellaio Matto) me lo ricordavo dal film 'Santa Clause è nei guai' o da 'Mars Attacks'; non serve nemmeno specificare che Whoopi Goldberg reciti nei panni dello Stregatto o che Pincopanco e Pancopinco siano Robbie Coltrane (Hagrid di Harry Potter, per capirci) e George Wendt (Babbo Natale in Supercuccioli a Natale). Non possiamo dimenticare la tartaruga interpretata da Gene Wilder (Willy Wonka, Frankenstein Junior); il cavaliere bianco di Christopher Lloyd; il tricheco di Peter Ustinov; il brucassimo di Ben Kingsley e per finire con Elizabeth Spriggs che interpreta la duchessa, anche lei già vista proprio nei film di Harry Potter.
Consiglio questo film a tutti quelli che amano la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie, dicendo che il cast di attori famosi è una garanzia ma lo è anche tutto il contorno. Naturalmente lo consiglio anche a tutti quelli che lo guardavano da bambini come me, perché mi è piaciuto molto rivederlo dopo tanto tempo.
sabato 19 dicembre 2015
FILM: Elf
Non so quanti film natalizi riuscirò ancora a vedere quest'anno entro Natale ma finché dura ve ne parlo. Anche ieri sera ho visto un film natalizio (più natalizio di "L'amore non va in vacanza") ovvero il famosissimo e stra-conosciuto Elf. Come per il post di ieri, si tratta di uno di quei film che trasmettono ogni anno in TV sotto Natale quindi l'avevo visto molte volte anche se era da almeno 3-4 anni che non lo vedevo.
Titolo: Elf - Un elfo di nome Buddy
Titolo originale: Elf
Regia: Jon Favreau
Produzione: USA, 2003
Ambientazione: natalizia, New York
Genere: commedia di Natale
Attori: Will Ferrell, James Caan, Zooey Deschanel
Mentre Babbo Natale è intento a mangiare i biscotti e a bere il latte che gli hanno lasciato in un orfanatrofio, un piccolo orfano entra nel suo sacco dei regali ma se ne accorge solo una volta finito il viaggio e tornato al Polo Nord. Gli elfi aiutanti di Babbo Natale decidono di tenerlo e farlo crescere come uno di loro e un elfo più anziano (papà Elfo) lo adotta. Crescendo capisce di non essere come gli altri elfi perché invecchia molto presto ed è molto più alto e grosso. Papà Elfo gli svela la verità: si chiama Buddy, è un umano, sua madre morì poco dopo la sua nascita e venne affidato ad un orfanatrofio e anche se suo padre non seppe mai di avere Buddy come figlio, Babbo Natale conosceva la sua identità. Il padre di Buddy lavora in un ufficio dell'Empire State Building ma purtroppo si trova sulla lista dei cattivi perché pensa solo a sé stesso e al suo lavoro, non curandosi dei sentimenti della moglie e del figlio. Buddy si reca a New York continuando a comportarsi da elfo perché non ha mai vissuto fra gli umani, all'inizio tutti gli stanno alla larga perché lo trovano un po' strano ma alla fine conquisterà il padre e la sua nuova famiglia con la sua bontà. Riuscirà anche a trovare l'amore e a salvare Babbo Natale in un momento di difficoltà, riportando lo spirito del Natale tra gli umani.
Navigando su internet per cercare informazioni su questo film ho scoperto che dal 2007 esiste anche un musical di Broadway tratto proprio dal film che si chiama appunto "Elf - The musical".
Will Ferrel - Buddy / James Caan - Walter Hobbs (padre di Buddy) / Zooey Deachanel - Jovie
Titolo: Elf - Un elfo di nome Buddy
Titolo originale: Elf
Regia: Jon Favreau
Produzione: USA, 2003
Ambientazione: natalizia, New York
Genere: commedia di Natale
Attori: Will Ferrell, James Caan, Zooey Deschanel
Mentre Babbo Natale è intento a mangiare i biscotti e a bere il latte che gli hanno lasciato in un orfanatrofio, un piccolo orfano entra nel suo sacco dei regali ma se ne accorge solo una volta finito il viaggio e tornato al Polo Nord. Gli elfi aiutanti di Babbo Natale decidono di tenerlo e farlo crescere come uno di loro e un elfo più anziano (papà Elfo) lo adotta. Crescendo capisce di non essere come gli altri elfi perché invecchia molto presto ed è molto più alto e grosso. Papà Elfo gli svela la verità: si chiama Buddy, è un umano, sua madre morì poco dopo la sua nascita e venne affidato ad un orfanatrofio e anche se suo padre non seppe mai di avere Buddy come figlio, Babbo Natale conosceva la sua identità. Il padre di Buddy lavora in un ufficio dell'Empire State Building ma purtroppo si trova sulla lista dei cattivi perché pensa solo a sé stesso e al suo lavoro, non curandosi dei sentimenti della moglie e del figlio. Buddy si reca a New York continuando a comportarsi da elfo perché non ha mai vissuto fra gli umani, all'inizio tutti gli stanno alla larga perché lo trovano un po' strano ma alla fine conquisterà il padre e la sua nuova famiglia con la sua bontà. Riuscirà anche a trovare l'amore e a salvare Babbo Natale in un momento di difficoltà, riportando lo spirito del Natale tra gli umani.
Navigando su internet per cercare informazioni su questo film ho scoperto che dal 2007 esiste anche un musical di Broadway tratto proprio dal film che si chiama appunto "Elf - The musical".
Will Ferrel - Buddy / James Caan - Walter Hobbs (padre di Buddy) / Zooey Deachanel - Jovie
venerdì 18 dicembre 2015
FILM: L'amore non va in vacanza
Sarà almeno la decima volta che vedo questo film ma a Natale è proprio d'obbligo. Sono sicura che la maggior parte di voi l'ha già visto e quindi saprete che è bellissimo e che per quante volte lo trasmettano alla TV non stufa mai.
Titolo: L'amore non va in vacanza
Titolo originale: The Holiday
Regia: Nancy Meyers
Produzione: USA, 2006
Ambientazione: Natale, Inghilterra e Los Angeles
Genere: commedia romantica
Attori: Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black
Iris (Kate Winslet) è innamorata persa del suo collega Jasper, anche dopo che la loro relazione è finita e lui deve sposarsi con un'altra. Le vacanze di Natale si avvicinano e Iris non ha intenzione di deprimersi a causa del suo cuore spezzato. Dall'altra parte del mondo, a Los Angeles, Amanda lascia il suo fidanzato dopo aver scoperto che la tradiva. Nemmeno lei ha intenzione di passare il Natale da sola a casa e così contatta Iris su un sito di scambio case e le due, senza essersi mai viste, si trasferiscono per due settimane l'una a casa dell'altra. Inizialmente Amanda si annoia nel cottage inglese di Iris, finché una sera non arriva senza preavviso Graham, il fratello maggiore di Iris (Jude Law) e decidono di andare a letto insieme perché probabilmente non si rivedranno mai più. Iris invece se la passa alla grande nella ricca villa di Amanda al caldo di Los Angeles. Durante la sua permanenza aiuta il suo anziano vicino di casa, un famoso sceneggiatore, e conosce anche Miles (Jack Black) autore di colonne sonore che guarda caso è anche lui stato tradito dalla fidanzata. Alla fine Amanda decide di voler continuare la sua relazione con Graham e, quando lo va a trovare a casa, scopre che è vedovo e che ha due bambine. Iris continua a essere trattata male da Jasper ma finalmente trova la forza per mandarlo a quel paese e iniziare una relazione con Miles.
Il film non è esclusivamente natalizio ma è ambientato nel periodo di Natale quindi di solito viene trasmesso praticamente ogni anno in questo periodo. Io sono sicura di averlo visto anche in periodi dell'anno che non centravano niente ma è molto carino quindi ve lo consiglio a prescindere dal Natale.
James Franco, Dustin Hoffman e Lindsay Lohan appaiono con un cameo all'interno del film.
Titolo: L'amore non va in vacanza
Titolo originale: The Holiday
Regia: Nancy Meyers
Produzione: USA, 2006
Ambientazione: Natale, Inghilterra e Los Angeles
Genere: commedia romantica
Attori: Cameron Diaz, Kate Winslet, Jude Law, Jack Black
Iris (Kate Winslet) è innamorata persa del suo collega Jasper, anche dopo che la loro relazione è finita e lui deve sposarsi con un'altra. Le vacanze di Natale si avvicinano e Iris non ha intenzione di deprimersi a causa del suo cuore spezzato. Dall'altra parte del mondo, a Los Angeles, Amanda lascia il suo fidanzato dopo aver scoperto che la tradiva. Nemmeno lei ha intenzione di passare il Natale da sola a casa e così contatta Iris su un sito di scambio case e le due, senza essersi mai viste, si trasferiscono per due settimane l'una a casa dell'altra. Inizialmente Amanda si annoia nel cottage inglese di Iris, finché una sera non arriva senza preavviso Graham, il fratello maggiore di Iris (Jude Law) e decidono di andare a letto insieme perché probabilmente non si rivedranno mai più. Iris invece se la passa alla grande nella ricca villa di Amanda al caldo di Los Angeles. Durante la sua permanenza aiuta il suo anziano vicino di casa, un famoso sceneggiatore, e conosce anche Miles (Jack Black) autore di colonne sonore che guarda caso è anche lui stato tradito dalla fidanzata. Alla fine Amanda decide di voler continuare la sua relazione con Graham e, quando lo va a trovare a casa, scopre che è vedovo e che ha due bambine. Iris continua a essere trattata male da Jasper ma finalmente trova la forza per mandarlo a quel paese e iniziare una relazione con Miles.
Il film non è esclusivamente natalizio ma è ambientato nel periodo di Natale quindi di solito viene trasmesso praticamente ogni anno in questo periodo. Io sono sicura di averlo visto anche in periodi dell'anno che non centravano niente ma è molto carino quindi ve lo consiglio a prescindere dal Natale.
James Franco, Dustin Hoffman e Lindsay Lohan appaiono con un cameo all'interno del film.
martedì 8 dicembre 2015
FILM: Mamma Mia!
Titolo (originale): Mamma Mia!
Regia: Phyllida Lloyd
Produzione: USA/UK, 2008
Ambientazione: contemporanea, Grecia
Genere: musical
Attori: Meryl Streep, Amanda Seyfried, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgaard, Julie Walters, Christine Baranski, Dominic Cooper
Non è un film adatto al mese di dicembre, è molto estivo e fa venir voglia d'estate ma questa settimana andrò a teatro a vedere il musical in versione originale con il cast di Londra (che tra l'altro ho già visto quando erano venuti la prima volta in Italia). Amo questo musical e amo le canzoni degli ABBA.
La storia è stata interamente creata sulla base dei testi di alcune delle più famose canzoni del gruppo svedese ABBA, di successo negli anni '70. Il musical ha debuttato a Londra nel 1999 ed ha una ambientazione contemporanea con frequenti richiami agli anni '70.
Sophie (Amanda Seyfried) vive con sua mamma Donna Sheridan (Meryl Streep) sull'isola greca di Kalokairi, dove gestiscono l'hotel Villa Donna. Tra pochi giorni Sophie si sposerà col suo fidanzato Sky (Dominic Cooper) e decide che prima del matrimonio vuole assolutamente scoprire chi sia suo padre. Trova un vecchio diario di sua mamma dal quale scopre l'identità di 3 possibili uomini che sua madre frequentava all'epoca della sua nascita e decide di invitarli tutti e tre al matrimonio. Quando arrivano però Sophie non sa più cosa fare perché non ha idea di quale dei tre sia figlia e soprattutto vuole tenere la madre all'oscuro del suo piano.
Contemporaneamente ai tre "possibili padri" (Pierce Brosnan, Stellan Skarsgaard e Colin Firth) arrivano sull'isola anche le due migliori amiche di Donna, che negli anni '70 insieme a lei formavano il gruppo "Donna and the Dynamos". Col passare dei giorni i tre uomini iniziano a capire di poter essere il padre di Sophie ma alla fine la ragazza decide di farsi accompagnare all'altare da sua madre. Durante la cerimonia i tre padri dicono che non gli interessa chi dei tre è il vero padre perché ormai si sono affezionati a Sophie come a una figlia. Sophie e Sky decidono di non sposarsi e viaggiare intorno al mondo, Harry (Colin Firth) confessa di essere gay, Bill (Stellan Skarsgaard) si fidanza con Rosie, l'amica di Donna (Julie Walters). Alla fine Sam chiede a Donna di sposarlo e lei accetta.
Il film è stato girato a Skiatos e Skopelos (due isolette greche), mentre gli interni negli studi cinematografici di Londra.
Non ho molto da dirvi come per ogni musical di cui vi ho parlato finora. Io amo i musical e tra poco lo vedrò a teatro per la seconda volta, il film ce l'ho in DVD praticamente da quando è uscito, quindi l'ho visto minimo 10 volte. O lo ami o lo odi, non c'è via di mezzo.
lunedì 7 dicembre 2015
FILM: Lo schiaccianoci in 3D
Titolo: Lo schiaccianoci in 3D
Titolo originale: The Nutcracker in 3D
Regia: Andrej Koncalovskij
Produzione: UK, 2010
Ambientazione: Vienna, anni '20
Genere: fantastico, musicale
Attori: Elle Fanning, Charlie Rowe, John Turturro, Frances de la Tour, Nathan Lane
Prima di tutto c'è da dire che questo è il primo film natalizio che vedo nel 2015 e anche se non è un film nuovissimo non l'avevo mai visto. La storia dello schiaccianoci la conoscono tutti, io personalmente sono stata a teatro a vedere il balletto di Tchajkovskij almeno 5 volte nel corso degli anni ed è uno dei miei balletti preferiti se non il mio preferito. Specialmente da bambina amavo questa storia, amavo le musiche e guardavo sempre il film dello Schiaccianoci della Barbie in VHS ("Barbie e lo Schiaccianoci", 2001). Per cui premesso tutto questo devo dire che questo film mi ha un po' deluso perché è "liberamente ispirato" alla storia dello schiaccianoci, e quando qualcosa è liberamente ispirato può essere un'idea geniale ma il più delle volte è un fallimento.
Questo film non è un fallimento totale ma non è di sicuro neanche un'idea geniale. Non mi è ben chiaro il senso di inserire Sigmund Freud e Albert Einstein tra i personaggi, dato che se non l'avessero fatto nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. Oltre a questi personaggi fuori luogo, non so a voi ma mi hanno dato un po' fastidio tutti quei dipinti, o meglio affreschi, di Klimt alle pareti della casa. Ero un po' confusa quando ho visto che il film dice di essere ambientato negli anni '20 quando in realtà lo Schiaccianoci dovrebbe essere ottocentesco, forse era solo per farci entrare i personaggi sopracitati? E poi un'ultima cosa: il regno dei Topi era una parodia del III Reich. Qua devo dire che non sarebbe stata neanche una pessima idea, ma non mi ha convinto del tutto il modo in cui l'hanno reso soprattutto dal momento che il film era ambientato negli anni '20 (ma secondo me anche prima). Non lo so, secondo me il regista non aveva le idee molto chiare e a voluto inserire richiami a caso che non c'entrano niente con la storia. Ah, un'ultima cosa: è un musical, ci sono i personaggi che si mettono a cantare durante la storia ma le canzoni hanno la stessa melodia delle musiche originali del balletto, e non so se è stata una grande idea.
Il film è stato criticato per il "peggior uso del 3D" che secondo me non era proprio la cosa peggiore nell'insieme. Invece è da menzionare il fatto che compare nella lista dei film che hanno registrato il maggior numero di perdite in fatto di guadagni. Sta a voi decidere.
Penso che questo Natale se vedrò altri film natalizi saranno film che ho già visto e rivisto e che di sicuro non mi deluderanno!
Titolo originale: The Nutcracker in 3D
Regia: Andrej Koncalovskij
Produzione: UK, 2010
Ambientazione: Vienna, anni '20
Genere: fantastico, musicale
Attori: Elle Fanning, Charlie Rowe, John Turturro, Frances de la Tour, Nathan Lane
Prima di tutto c'è da dire che questo è il primo film natalizio che vedo nel 2015 e anche se non è un film nuovissimo non l'avevo mai visto. La storia dello schiaccianoci la conoscono tutti, io personalmente sono stata a teatro a vedere il balletto di Tchajkovskij almeno 5 volte nel corso degli anni ed è uno dei miei balletti preferiti se non il mio preferito. Specialmente da bambina amavo questa storia, amavo le musiche e guardavo sempre il film dello Schiaccianoci della Barbie in VHS ("Barbie e lo Schiaccianoci", 2001). Per cui premesso tutto questo devo dire che questo film mi ha un po' deluso perché è "liberamente ispirato" alla storia dello schiaccianoci, e quando qualcosa è liberamente ispirato può essere un'idea geniale ma il più delle volte è un fallimento.
Questo film non è un fallimento totale ma non è di sicuro neanche un'idea geniale. Non mi è ben chiaro il senso di inserire Sigmund Freud e Albert Einstein tra i personaggi, dato che se non l'avessero fatto nessuno ne avrebbe sentito la mancanza. Oltre a questi personaggi fuori luogo, non so a voi ma mi hanno dato un po' fastidio tutti quei dipinti, o meglio affreschi, di Klimt alle pareti della casa. Ero un po' confusa quando ho visto che il film dice di essere ambientato negli anni '20 quando in realtà lo Schiaccianoci dovrebbe essere ottocentesco, forse era solo per farci entrare i personaggi sopracitati? E poi un'ultima cosa: il regno dei Topi era una parodia del III Reich. Qua devo dire che non sarebbe stata neanche una pessima idea, ma non mi ha convinto del tutto il modo in cui l'hanno reso soprattutto dal momento che il film era ambientato negli anni '20 (ma secondo me anche prima). Non lo so, secondo me il regista non aveva le idee molto chiare e a voluto inserire richiami a caso che non c'entrano niente con la storia. Ah, un'ultima cosa: è un musical, ci sono i personaggi che si mettono a cantare durante la storia ma le canzoni hanno la stessa melodia delle musiche originali del balletto, e non so se è stata una grande idea.
Il film è stato criticato per il "peggior uso del 3D" che secondo me non era proprio la cosa peggiore nell'insieme. Invece è da menzionare il fatto che compare nella lista dei film che hanno registrato il maggior numero di perdite in fatto di guadagni. Sta a voi decidere.
Penso che questo Natale se vedrò altri film natalizi saranno film che ho già visto e rivisto e che di sicuro non mi deluderanno!
domenica 6 dicembre 2015
LIBRO: La coscienza di Zeno
Titolo: La coscienza di Zeno
Autore: Italo Svevo
Pubblicazione: 1923
Genere: Romanzo psicologico
Ambientazione: Trieste, tra la fine dell'800 e l'inizio del '900
E' da più di un mese che non vi parlo di libri e perciò è anche da più di un mese che non finivo di leggere un libro.
Mi ero imposta di finire di leggere "La coscienza di Zeno" entro la fine dell'anno di modo che con l'anno nuovo avrei potuto iniziare letture nuove. Eh si, perché ormai è da un anno che lo sto leggendo. Avevo iniziato a leggerlo durante le vacanze di Natale dello scorso anno e adesso stanno quasi per arrivare, quindi chiuso anche il capitolo Svevo.
Sono contenta di averlo finito non solo perché è considerato un grande classico ed è praticamente obbligatorio averlo letto, ma anche perché probabilmente sarà l'unico libro di Italo Svevo che leggerò. Gli altri due suoi romanzi ("Una vita" e "Senilità", scritti entrambi a fine '800) li abbiamo studiati a scuola e abbiamo letto già diversi capitoli interi da entrambi i libri quindi ormai li conosco bene anche senza averli letti.
Per chi non sapesse ancora di cosa parla questo libro, è la confessione-diario che lo psicoanalista chiede di scrivere al suo paziente Zeno Cosini, protagonista della storia. E' diviso in lunghi capitoli che raccontano vari "argomenti" della sua vita in prima persona ma non in ordine cronologico (es. il rapporto con la moglie, il vizio del fumo, il suo lavoro e il rapporto con i colleghi, ecc.).
Come anche i protagonisti degli altri romanzi di Svevo, Zeno è un inetto, ovvero ha una personalità "inadatta" alla vita, che si manifesta come una malattia e deve quindi essere curata dallo psicoanalista, alla fine scoprirà che il vero malato non è lui ma lo è la società circostante. A differenza dei due personaggi precedenti però Zeno riesce effettivamente a superare questa sua condizione.
Trieste aveva un ruolo molto importante nel periodo di passaggio tra l'800 e il '900 sia come "passaggio" attraverso il quale la psicoanalisi di Freud è arrivata in Italia (dopotutto era una città austriaca) e questo viene evidenziato molto nel romanzo; inoltre a Trieste in questo periodo abbiamo un alta concentrazione di scrittori importanti, sia triestini come Umberto Saba ma soprattutto c'era James Joyce, che ebbe un'importante influenza su Svevo e per i suoi romanzi.
Il capitolo forse più importante è proprio la prefazione, in cui il "dottor S." dice di pubblicare questo diario senza il permesso del suo paziente per vendicarsi del fatto che egli aveva interrotto la cura.
Non so se prima degli esami universitari riuscirò a pubblicare altri post (perché non so se riuscirò a fare qualcosa oltre lo studio) ma in ogni caso sicuramente tornerò prima delle vacanze, magari con un paio di film natalizi! A presto
Autore: Italo Svevo
Pubblicazione: 1923
Genere: Romanzo psicologico
Ambientazione: Trieste, tra la fine dell'800 e l'inizio del '900
E' da più di un mese che non vi parlo di libri e perciò è anche da più di un mese che non finivo di leggere un libro.
Mi ero imposta di finire di leggere "La coscienza di Zeno" entro la fine dell'anno di modo che con l'anno nuovo avrei potuto iniziare letture nuove. Eh si, perché ormai è da un anno che lo sto leggendo. Avevo iniziato a leggerlo durante le vacanze di Natale dello scorso anno e adesso stanno quasi per arrivare, quindi chiuso anche il capitolo Svevo.
Sono contenta di averlo finito non solo perché è considerato un grande classico ed è praticamente obbligatorio averlo letto, ma anche perché probabilmente sarà l'unico libro di Italo Svevo che leggerò. Gli altri due suoi romanzi ("Una vita" e "Senilità", scritti entrambi a fine '800) li abbiamo studiati a scuola e abbiamo letto già diversi capitoli interi da entrambi i libri quindi ormai li conosco bene anche senza averli letti.
Per chi non sapesse ancora di cosa parla questo libro, è la confessione-diario che lo psicoanalista chiede di scrivere al suo paziente Zeno Cosini, protagonista della storia. E' diviso in lunghi capitoli che raccontano vari "argomenti" della sua vita in prima persona ma non in ordine cronologico (es. il rapporto con la moglie, il vizio del fumo, il suo lavoro e il rapporto con i colleghi, ecc.).
Come anche i protagonisti degli altri romanzi di Svevo, Zeno è un inetto, ovvero ha una personalità "inadatta" alla vita, che si manifesta come una malattia e deve quindi essere curata dallo psicoanalista, alla fine scoprirà che il vero malato non è lui ma lo è la società circostante. A differenza dei due personaggi precedenti però Zeno riesce effettivamente a superare questa sua condizione.
Trieste aveva un ruolo molto importante nel periodo di passaggio tra l'800 e il '900 sia come "passaggio" attraverso il quale la psicoanalisi di Freud è arrivata in Italia (dopotutto era una città austriaca) e questo viene evidenziato molto nel romanzo; inoltre a Trieste in questo periodo abbiamo un alta concentrazione di scrittori importanti, sia triestini come Umberto Saba ma soprattutto c'era James Joyce, che ebbe un'importante influenza su Svevo e per i suoi romanzi.
Il capitolo forse più importante è proprio la prefazione, in cui il "dottor S." dice di pubblicare questo diario senza il permesso del suo paziente per vendicarsi del fatto che egli aveva interrotto la cura.
Non so se prima degli esami universitari riuscirò a pubblicare altri post (perché non so se riuscirò a fare qualcosa oltre lo studio) ma in ogni caso sicuramente tornerò prima delle vacanze, magari con un paio di film natalizi! A presto
mercoledì 2 dicembre 2015
LIBRO + FILM: Mockingjay (Hunger Games #3)
Oggi ho scelto di parlarvi dell'ultimo episodio di una saga, o meglio una trilogia, di cui vi avevo già "recensito" i primi due episodi. Il primo a dicembre 2014 e il secondo luglio 2015. Quindi siamo giunti alla fine di questa serie di post riguardanti i libri e i film!
Il libro l'ho letto in inglese (come tutta la trilogia) e faceva parte di un cofanetto che avevo appunto comprato in Inghilterra nell'estate 2014. I 2 film tratti da questo terzo e ultimo libro li ho entrambi visti al cinema quando sono usciti e il primo l'ho anche acquistato in DVD mentre il secondo no perché è appena uscito.
LIBRO
Titolo: Il canto della rivolta
Titolo originale: Mockingjay
Autore: Suzanne Collins
Pubblicazione: 2010 (USA) e 2012 (Italia)
Genere: fantascienza, distopia
Ambientazione: Panem, futuro distopico
Vorrei fare una precisazione: per prima cosa sono andata a vedere il film della prima parte al cinema, poi ho letto il libro e infine ho visto anche la seconda parte del film.
I primi due romanzi si assomigliano molto di più, sia per trama che per personaggi e ambientazione. Il terzo è qualcosa di nuovo invece, prima di tutto non c'è una ripetizione degli Hunger Games bensì si mette finalmente in atto la rivolta contro Capitol City che era stata tanto voluta negli episodi precedenti.
Il terzo libro si apre al distretto 13, dove i cittadini vivono sottoterra in segreto, e dove per il momento sono ospitati anche Katniss e gli altri sopravvissuti agli scorsi Hunger Games. Ormai è il distretto 12 a non esistere più perché è stato veramente spazzato via dal presidente Snow, molte sono state le vittime ma la famiglia di Katniss e il suo migliore amico Gale sono al sicuro con lei. La presidentessa del 13 è Alma Coin, che ha instaurato un regime molto rigido e preciso per i suoi cittadini in modo da non creare confusione in un distretto che teoricamente non dovrebbe più esistere. La Coin vuole organizzare un attacco a Capitol City e per farlo chiede a Katniss di capeggiare la rivolta nei panni della "ghiandaia imitatrice" (una specie di mascotte) perché ormai è diventata il simbolo della rivolta in tutti i distretti di Panem e tutti i cittadini saranno pronti a seguirla. Inizialmente titubante, alla fine la ragazza accetta a patto di uccidere il presidente Snow con le sue mani. Nel frattempo una squadra di soccorso è riuscita a riportare sani e salvi nel 13 gli ultimi sopravvissuti dei giochi fatti prigionieri da Snow.
Da qui diciamo che inizia il "clou" della storia nel senso che Katniss e la sua squadra, passando sottoterra, si dirigono alla casa del presidente ma nel farlo alcuni di loro muoiono (non vi dirò chi) e successivamente quando i medici entrano in azione per aiutare i ribelli feriti, vengono sganciate delle bombe e morirà una persona molto cara a Katniss (anche qua non vi dico chi ma potete immaginarlo essendo uno dei medici). Alcuni giorni dopo, Katniss, curata dopo l'esplosione, viene fatta accedere al palazzo dove Snow è prigioniero per poterlo uccidere ma lei non lo fa subito perché è troppo scioccata dopo aver da lui scoperto che la bomba che ha ucciso quella persona molto cara era effettivamente stata fatta esplodere dai ribelli stessi. Alla fine c'è un enorme colpo di scena, ovvero Katniss non uccide Snow bensì un'altra persona, ma non sarà una scelta casuale e senza stare a fare spoiler, vi dico solo che sarà una scelta sensata. Snow alla fine muore lo stesso. Questo libro ha anche un epilogo ambientato nel futuro in cui vediamo Peeta e Katniss che vivono sposati felici e contenti con due figli e non si sa più niente di Gale perché, forse sottinteso, si pensa fosse stato lui a sganciare la famosa bomba, anche se non apposta ovviamente.
FILM parte 1
Titolo: Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 1
Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - Part 1
Regia: Francis Lawrence
Produzione: USA, 2014
Ambientazione: Panem, futuro
Genere: distopico, avventura
Ho visto il film al cinema prima di iniziare a leggere il libro quando era uscito l'anno scorso. Riprende la prima parte del romanzo quindi praticamente fino a subito prima della rivolta vera e propria, in quanto finisce con Peeta e gli altri che fanno ritorno al 13.
Non ho notato particolari differenze con il romanzo anche se devo dire che, come in Harry Potter, Twilight e ormai tutte le saghe il cui ultimo film viene spezzato in due, la prima parte dell'ultimo non è mai un granché dal punto di vista della storia, è più che altro una preparazione. Quindi non è che mi sia piaciuto particolarmente, ma più che altro perché non succede molto.
I nuovi personaggi e quindi attori
Presidente Alma Coin - Julianne Moore
Boggs - Mahershala Ali (aiutante di Alma Coin)
Cressida - Natalie Dormer (regista degli spot della "ghiandaia imitatrice")
Castor e Pollux - Wes Chatham e Elden Henson (fratelli cameraman aiutanti di Cressida, Pollux è un avox, senza voce)
Messalla - Evan Ross (assistente di Cressida, tutta questa "crew" viene da Capitol City)
Comandante Paylor - Patina Miller (capo dei ribelli nel distretto 8)
Antonius e Egeria - Robert Knepper e Sarita Choudhury (ministri di Capitol City, nel libro non esistono)
Il film è uscito nel novembre del 2014 ma girato interamente nella prima metà dell'anno. In febbraio l'attore Philip Seymour Hoffman è morto ma le sue scene erano già state tutte girate e il film è naturalmente dedicato a lui. Recitava nella saga nei panni di Plutarch Havensbee che è un personaggio fondamentale, quindi mi chiedo come faranno nel film sucessivo? Anche se, adesso che ci penso effettivamente aveva più un ruolo nella prima metà che nella seconda, almeno nel libro.
Le poche differenze con il romanzo sono state l'apparizione frequente di Effie Trinket nel film, che nel libro non appare, e la presenza di alcuni personaggi aggiuntivi.
Le riprese per entrambe le parti del "Canto della rivolta" si sono tenute nel 2014, sono quindi state girate tutte assieme e poi divise in due per farle uscire a un anno di distanza, rispettivamente nel novembre 2014 e novembre 2015.
FILM parte 2
Titolo: Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2
Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - part 2
Regia: Francis Lawrence
Produzione: USA, 2015
Ambientazione: Panem, futuro
Genere: distopico, avventura, azione
Sono appena andata a vedere questo film al cinema, gli ultimi giorni di novembre. Infatti questo post sarebbe dovuto uscire già a fine novembre ma non fa niente, sarà il primo di dicembre per cui buon dicembre a tutti!
Cosa posso dire... un'altra saga è finita! Non mi mancherà quanto Harry Potter su questo non c'è dubbio, ma sicuramente più di Twilight ahah. Prima o poi vi finirò di parlare anche della serie di Twilight e spero che poi finirò anche con Star Wars, perché pensavo di iniziarvi a parlare anche di Harry Potter, Il signore degli anelli e varie altre serie.. ma una cosa per volta!
Non ho molto da dire sul film in sé perché avendo letto il libro conoscevo già la storia e alla fine non c'erano neanche grosse differenze, quindi va bene. Non ci sono nemmeno sostanziali personaggi nuovi perché le riprese di questa seconda parte del film si sono svolte in contemporanea a quelle del primo, quindi tutto era già pronto da tempo anche se ci hanno fatto aspettare un anno. Philip Seymour Hoffman è morto durante le riprese di questo ultimo capitolo e quindi alcune scene non erano ancora state girate. La maggior parte delle scene cruciali le aveva già fatte q perciò compare nel film, ma alcune scene sono state riscritte e a volte questo si nota, specialmente alla fine, in cui le sue battute vengono riportate da altri personaggi.
Unica cosa che non mi è tanto piaciuta è l'epilogo (che è uguale al libro in realtà), ovvero la parte di Katniss e Peeta felici e contenti con due bimbi (di cui il neonato aveva una testa gigante fra l'altro) l'ho trovata forzatamente copiata da Harry Potter. Probabilmente Harry Potter e Hunger Games non saranno gli unici due film che hanno un finale di questo tipo ma sommandolo alla divisione tra "parte uno" e "parte due" è un po' ripetitivo. Tra l'altro secondo me non serviva proprio, sarebbe stato un bel finale senza nessun epilogo, magari solo con una scena che facesse capire che aveva scelto Peeta.
Concludo questa serie di post sulla saga di Hunger Games dicendovi che corre voce che non sia esclusa la possibilità di un prequel o sequel. Sinceramente spero di no, ma non è detta l'ultima parola. Ancora un Buon Dicembre a tutti!
P.S.: Non so quanti post pubblicherò ancora a dicembre perché alla fine durante le vacanze non so se avrò wifi e le prossime 2 settimane sarò abbastanza impegnata nello studio per via di un esame all'Università.
Il libro l'ho letto in inglese (come tutta la trilogia) e faceva parte di un cofanetto che avevo appunto comprato in Inghilterra nell'estate 2014. I 2 film tratti da questo terzo e ultimo libro li ho entrambi visti al cinema quando sono usciti e il primo l'ho anche acquistato in DVD mentre il secondo no perché è appena uscito.
LIBRO
Titolo: Il canto della rivolta
Titolo originale: Mockingjay
Autore: Suzanne Collins
Pubblicazione: 2010 (USA) e 2012 (Italia)
Genere: fantascienza, distopia
Ambientazione: Panem, futuro distopico
Vorrei fare una precisazione: per prima cosa sono andata a vedere il film della prima parte al cinema, poi ho letto il libro e infine ho visto anche la seconda parte del film.
I primi due romanzi si assomigliano molto di più, sia per trama che per personaggi e ambientazione. Il terzo è qualcosa di nuovo invece, prima di tutto non c'è una ripetizione degli Hunger Games bensì si mette finalmente in atto la rivolta contro Capitol City che era stata tanto voluta negli episodi precedenti.
Il terzo libro si apre al distretto 13, dove i cittadini vivono sottoterra in segreto, e dove per il momento sono ospitati anche Katniss e gli altri sopravvissuti agli scorsi Hunger Games. Ormai è il distretto 12 a non esistere più perché è stato veramente spazzato via dal presidente Snow, molte sono state le vittime ma la famiglia di Katniss e il suo migliore amico Gale sono al sicuro con lei. La presidentessa del 13 è Alma Coin, che ha instaurato un regime molto rigido e preciso per i suoi cittadini in modo da non creare confusione in un distretto che teoricamente non dovrebbe più esistere. La Coin vuole organizzare un attacco a Capitol City e per farlo chiede a Katniss di capeggiare la rivolta nei panni della "ghiandaia imitatrice" (una specie di mascotte) perché ormai è diventata il simbolo della rivolta in tutti i distretti di Panem e tutti i cittadini saranno pronti a seguirla. Inizialmente titubante, alla fine la ragazza accetta a patto di uccidere il presidente Snow con le sue mani. Nel frattempo una squadra di soccorso è riuscita a riportare sani e salvi nel 13 gli ultimi sopravvissuti dei giochi fatti prigionieri da Snow.
Da qui diciamo che inizia il "clou" della storia nel senso che Katniss e la sua squadra, passando sottoterra, si dirigono alla casa del presidente ma nel farlo alcuni di loro muoiono (non vi dirò chi) e successivamente quando i medici entrano in azione per aiutare i ribelli feriti, vengono sganciate delle bombe e morirà una persona molto cara a Katniss (anche qua non vi dico chi ma potete immaginarlo essendo uno dei medici). Alcuni giorni dopo, Katniss, curata dopo l'esplosione, viene fatta accedere al palazzo dove Snow è prigioniero per poterlo uccidere ma lei non lo fa subito perché è troppo scioccata dopo aver da lui scoperto che la bomba che ha ucciso quella persona molto cara era effettivamente stata fatta esplodere dai ribelli stessi. Alla fine c'è un enorme colpo di scena, ovvero Katniss non uccide Snow bensì un'altra persona, ma non sarà una scelta casuale e senza stare a fare spoiler, vi dico solo che sarà una scelta sensata. Snow alla fine muore lo stesso. Questo libro ha anche un epilogo ambientato nel futuro in cui vediamo Peeta e Katniss che vivono sposati felici e contenti con due figli e non si sa più niente di Gale perché, forse sottinteso, si pensa fosse stato lui a sganciare la famosa bomba, anche se non apposta ovviamente.
FILM parte 1
Titolo: Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 1
Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - Part 1
Regia: Francis Lawrence
Produzione: USA, 2014
Ambientazione: Panem, futuro
Genere: distopico, avventura
Ho visto il film al cinema prima di iniziare a leggere il libro quando era uscito l'anno scorso. Riprende la prima parte del romanzo quindi praticamente fino a subito prima della rivolta vera e propria, in quanto finisce con Peeta e gli altri che fanno ritorno al 13.
Non ho notato particolari differenze con il romanzo anche se devo dire che, come in Harry Potter, Twilight e ormai tutte le saghe il cui ultimo film viene spezzato in due, la prima parte dell'ultimo non è mai un granché dal punto di vista della storia, è più che altro una preparazione. Quindi non è che mi sia piaciuto particolarmente, ma più che altro perché non succede molto.
I nuovi personaggi e quindi attori
Presidente Alma Coin - Julianne Moore
Boggs - Mahershala Ali (aiutante di Alma Coin)
Cressida - Natalie Dormer (regista degli spot della "ghiandaia imitatrice")
Castor e Pollux - Wes Chatham e Elden Henson (fratelli cameraman aiutanti di Cressida, Pollux è un avox, senza voce)
Messalla - Evan Ross (assistente di Cressida, tutta questa "crew" viene da Capitol City)
Comandante Paylor - Patina Miller (capo dei ribelli nel distretto 8)
Antonius e Egeria - Robert Knepper e Sarita Choudhury (ministri di Capitol City, nel libro non esistono)
Il film è uscito nel novembre del 2014 ma girato interamente nella prima metà dell'anno. In febbraio l'attore Philip Seymour Hoffman è morto ma le sue scene erano già state tutte girate e il film è naturalmente dedicato a lui. Recitava nella saga nei panni di Plutarch Havensbee che è un personaggio fondamentale, quindi mi chiedo come faranno nel film sucessivo? Anche se, adesso che ci penso effettivamente aveva più un ruolo nella prima metà che nella seconda, almeno nel libro.
Le poche differenze con il romanzo sono state l'apparizione frequente di Effie Trinket nel film, che nel libro non appare, e la presenza di alcuni personaggi aggiuntivi.
Le riprese per entrambe le parti del "Canto della rivolta" si sono tenute nel 2014, sono quindi state girate tutte assieme e poi divise in due per farle uscire a un anno di distanza, rispettivamente nel novembre 2014 e novembre 2015.
FILM parte 2
Titolo: Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2
Titolo originale: The Hunger Games: Mockingjay - part 2
Regia: Francis Lawrence
Produzione: USA, 2015
Ambientazione: Panem, futuro
Genere: distopico, avventura, azione
Sono appena andata a vedere questo film al cinema, gli ultimi giorni di novembre. Infatti questo post sarebbe dovuto uscire già a fine novembre ma non fa niente, sarà il primo di dicembre per cui buon dicembre a tutti!
Cosa posso dire... un'altra saga è finita! Non mi mancherà quanto Harry Potter su questo non c'è dubbio, ma sicuramente più di Twilight ahah. Prima o poi vi finirò di parlare anche della serie di Twilight e spero che poi finirò anche con Star Wars, perché pensavo di iniziarvi a parlare anche di Harry Potter, Il signore degli anelli e varie altre serie.. ma una cosa per volta!
Non ho molto da dire sul film in sé perché avendo letto il libro conoscevo già la storia e alla fine non c'erano neanche grosse differenze, quindi va bene. Non ci sono nemmeno sostanziali personaggi nuovi perché le riprese di questa seconda parte del film si sono svolte in contemporanea a quelle del primo, quindi tutto era già pronto da tempo anche se ci hanno fatto aspettare un anno. Philip Seymour Hoffman è morto durante le riprese di questo ultimo capitolo e quindi alcune scene non erano ancora state girate. La maggior parte delle scene cruciali le aveva già fatte q perciò compare nel film, ma alcune scene sono state riscritte e a volte questo si nota, specialmente alla fine, in cui le sue battute vengono riportate da altri personaggi.
Unica cosa che non mi è tanto piaciuta è l'epilogo (che è uguale al libro in realtà), ovvero la parte di Katniss e Peeta felici e contenti con due bimbi (di cui il neonato aveva una testa gigante fra l'altro) l'ho trovata forzatamente copiata da Harry Potter. Probabilmente Harry Potter e Hunger Games non saranno gli unici due film che hanno un finale di questo tipo ma sommandolo alla divisione tra "parte uno" e "parte due" è un po' ripetitivo. Tra l'altro secondo me non serviva proprio, sarebbe stato un bel finale senza nessun epilogo, magari solo con una scena che facesse capire che aveva scelto Peeta.
Concludo questa serie di post sulla saga di Hunger Games dicendovi che corre voce che non sia esclusa la possibilità di un prequel o sequel. Sinceramente spero di no, ma non è detta l'ultima parola. Ancora un Buon Dicembre a tutti!
P.S.: Non so quanti post pubblicherò ancora a dicembre perché alla fine durante le vacanze non so se avrò wifi e le prossime 2 settimane sarò abbastanza impegnata nello studio per via di un esame all'Università.
sabato 21 novembre 2015
FILM: L'impero colpisce ancora
Il mese di novembre finora è stato abbastanza produttivo contando che nella prima settimana ho pubblicato ben tre post) quindi vediamo di mantenerlo così. Prima però volevo dirvi una cosa, tralasciando Lizzie McGuire dato che il post l'ho scritto tempo fa, Woman in Gold l'ho visto al cinema e sicuramente mi è piaciuto molto eccetera ma Empire Records mi ha lasciato un impatto talmente grande che non riuscivo a vedere più alcun film o episodio di serie Tv in assoluto; quindi Empire Records smaltito (anche se non del tutto) andiamo avanti con una serie che avevo iniziato in un periodo critico (maturità), ovvero quella di Star Wars / Guerre Stellari, se volete leggere riguardo al primo episodio vi rimando all'unico post che ho scritto in giugno. (Quando ho iniziato a scrivere il post non avevo ancora pubblicato "Misterioso omicidio a Manhattan").
Titolo: L'impero colpisce ancora
Titolo originale: The Empire Strikes Back
Regia: Irvin Kerschner
Produzione: USA, 1980
Genere: fantascienza
Attori: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Alec Guinness
Secondo film della trilogia originale e penultimo invece se si calcolano i film in ordine di narrazione, altrimenti è il secondo in ordine di uscita/produzione.
Il titolo completo definitivo e finale è Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora.
Ambientato 3 anni dopo rispetto al film precedente (Guerre Stellari) Dart Fener e l'intero Impero Galattico sono alla caccia di Luke Skywalker e dei suoi alleati ribelli Leila Organa e Ian Solo. Mentre questi ultimi scappano dal nemico, Luke completa il suo addestramento da cavaliere Jedi presso l'anziano maestro Yoda. E' collettivamente considerato il film migliore della saga, il più bello, il più importante, anche se all'epoca non venne così caldamente accolto e George Lucas riscontrò numerose difficoltà nel produrlo.
L'alleanza Ribelle composta da Luke Skywalker, la principessa Leila Organa, Ian Solo, Chewbecca, e i droidi D-3BO e C1-P8 si è rifugiata sul pianeta ghiacciato Hoth in seguito alla battaglia di Yavin svoltasi 3 anni prima. Dart Fener vuole eliminarli, specialmente dopo la distruzione della Morte Nera, la sua arma più grande. Inizialmente Luke viene rapito ma poi anche salvato dai suoi amici e riceve un messaggio da parte di Obi Wan, ovvero di recarsi dal Jedi Yoda per finire l'addestramento. Purtroppo il loro nascondiglio viene individuato da un droide spia e Dart Fener manda le sue truppe sul pianeta di Hoth per cercare di annientare definitivamente i ribelli, i quali a loro volta si sono accorti di essere stati scoperti e stanno quindi evacuando la base. Scoppia la Battaglia di Hoth ma i ribelli riescono a salvarsi scappando sulle loro astronavi. Ian e Chewbecca scappano sulla loro navetta, il Millennium Falcon, e fanno salire anche la principessa e D-3BO che stavano coordinando la fuga. Nel frattempo Luke e C1-P8 si recano da Yoda. Nella loro fuga Ian, Leila e company arrivano sul pianeta Bespin, nella città delle Nuvole, dove incontrano Lando Calrissian, amministratore locale e vecchio amico di Ian, che però si rivelerà manipolato da Fener in quanto li consegna al lord Oscuro poco dopo il loro arrivo. Quando Dart Fener entra in possesso di Ian decide di provare su di lui alcuni "esperimenti" di ibernazione che vuole mettere in atto su Luke quando lo catturerà e...finalmente assistiamo alla dichiarazione d'amore di Leila a Ian! Purtroppo Ian viene portato dal cacciatore di taglie Jabba the Hutt ma Lando riesce a portare in salvo Leila, Chew e D-3BO. Purtroppo anche Luke cade nella trappola della città delle Nuvole e arriva così a combattere direttamente con Dart Fener che però non lo uccide, anzi gli rivela di essere suo padre e gli propone di regnare assieme sulla galassia. Luke, completamente sconvolto, sta per arrendersi/darsi per vinto ma riesce a resistere e a mandare un messaggio a Leila che torna indietro a riprenderlo. Una volta salvo, Luke chiede a Obi perché non gli avesse detto chi era il suo vero padre e quando tutti sono in salvo, Chewbecca e Lando partono alla ricerca di Ian Solo.
Come è stato possibile constatare nel 2010, con la pubblicazione delle sceneggiature del film, l'idea di Dart come padre di Luke non fu presente già dall'inizio. George Lucas affidò la scrittura a L. Brackett, scrittrice di fantascienza, ma essendo poco soddisfatto del lavoro da lei svolto, decise di chiederle una riscrittura ma lei morì poco dopo. La sceneggiatura sarà di L. Kasdan ma il nome della Brackett apparirà nei titoli di coda come ringraziamento. Inoltre, per chi si stesse chiedendo come mai non fu George Lucas stesso a dirigere il film, in realtà lui svolse un attento ruolo di supervisore ma scelse di affidare la regia al suo insegnante I. Kerschner, per cui evidentemente provava stima e fiducia. Anche lo sviluppo del personaggio di Yoda avvenne solo in un secondo momento. Il film uscì nel maggio del 1980 ma i lavori di produzione partirono già dal '78, subito dopo il primo film.
Venne mantenuta l'idea di avere accento britannico per i cattivi e americano per i buoni, con alcuni attori che vennero proprio doppiati per fargli assumere l'accento desiderato. Per quanto riguarda gli attori/personaggi sono poche le scene in cui l'attore Mark Hamill doveva interagire con altri attori in carne ed ossa e lavorò solo per la maggior parte del tempo. I problemi non furono pochi: Hamill restò in parte sfigurato da un incidente d'auto, Carrie Fisher (principessa Leila) ebbe problemi con la droga. D'altra parte abbiamo sempre Harrison Ford nei panni di Ian Solo che collabora molto con il regista in alcune scene; Billy Dee Williams nei panni del nuovo personaggio Lando Calrissian è stato scelto perché di colore, per evitare possibili voci di razzismo. Vanno ricordati anche Frank Oz, addetto all'animazione, al doppiaggio, alla gestione di Yoda; e naturalmente Kenny Baker per quanto riguarda il droide C1-P8 e Anthony Daniels per il droide D-3BO, unico attore a comparire in tutti i film della saga, anche se nessuno di questi tre si vede in faccia naturalmente (insieme a loro anche Peter Mayhew per Chewbecca anche se lui aveva comunque più parti cruciali anche se non parla). Per finire di nominare il cast abbiamo Boba Fett (Jeremy Bulloch), Dart Fener (David Prowse), imperatore Palpatine (Elaine Baker) e Obi-Wan (Alec Guinness).
Non serve nemmeno commentare la colonna sonora, basta dire due parole: John Williams.
Titolo: L'impero colpisce ancora
Titolo originale: The Empire Strikes Back
Regia: Irvin Kerschner
Produzione: USA, 1980
Genere: fantascienza
Attori: Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Alec Guinness
Secondo film della trilogia originale e penultimo invece se si calcolano i film in ordine di narrazione, altrimenti è il secondo in ordine di uscita/produzione.
Il titolo completo definitivo e finale è Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora.
Ambientato 3 anni dopo rispetto al film precedente (Guerre Stellari) Dart Fener e l'intero Impero Galattico sono alla caccia di Luke Skywalker e dei suoi alleati ribelli Leila Organa e Ian Solo. Mentre questi ultimi scappano dal nemico, Luke completa il suo addestramento da cavaliere Jedi presso l'anziano maestro Yoda. E' collettivamente considerato il film migliore della saga, il più bello, il più importante, anche se all'epoca non venne così caldamente accolto e George Lucas riscontrò numerose difficoltà nel produrlo.
L'alleanza Ribelle composta da Luke Skywalker, la principessa Leila Organa, Ian Solo, Chewbecca, e i droidi D-3BO e C1-P8 si è rifugiata sul pianeta ghiacciato Hoth in seguito alla battaglia di Yavin svoltasi 3 anni prima. Dart Fener vuole eliminarli, specialmente dopo la distruzione della Morte Nera, la sua arma più grande. Inizialmente Luke viene rapito ma poi anche salvato dai suoi amici e riceve un messaggio da parte di Obi Wan, ovvero di recarsi dal Jedi Yoda per finire l'addestramento. Purtroppo il loro nascondiglio viene individuato da un droide spia e Dart Fener manda le sue truppe sul pianeta di Hoth per cercare di annientare definitivamente i ribelli, i quali a loro volta si sono accorti di essere stati scoperti e stanno quindi evacuando la base. Scoppia la Battaglia di Hoth ma i ribelli riescono a salvarsi scappando sulle loro astronavi. Ian e Chewbecca scappano sulla loro navetta, il Millennium Falcon, e fanno salire anche la principessa e D-3BO che stavano coordinando la fuga. Nel frattempo Luke e C1-P8 si recano da Yoda. Nella loro fuga Ian, Leila e company arrivano sul pianeta Bespin, nella città delle Nuvole, dove incontrano Lando Calrissian, amministratore locale e vecchio amico di Ian, che però si rivelerà manipolato da Fener in quanto li consegna al lord Oscuro poco dopo il loro arrivo. Quando Dart Fener entra in possesso di Ian decide di provare su di lui alcuni "esperimenti" di ibernazione che vuole mettere in atto su Luke quando lo catturerà e...finalmente assistiamo alla dichiarazione d'amore di Leila a Ian! Purtroppo Ian viene portato dal cacciatore di taglie Jabba the Hutt ma Lando riesce a portare in salvo Leila, Chew e D-3BO. Purtroppo anche Luke cade nella trappola della città delle Nuvole e arriva così a combattere direttamente con Dart Fener che però non lo uccide, anzi gli rivela di essere suo padre e gli propone di regnare assieme sulla galassia. Luke, completamente sconvolto, sta per arrendersi/darsi per vinto ma riesce a resistere e a mandare un messaggio a Leila che torna indietro a riprenderlo. Una volta salvo, Luke chiede a Obi perché non gli avesse detto chi era il suo vero padre e quando tutti sono in salvo, Chewbecca e Lando partono alla ricerca di Ian Solo.
Come è stato possibile constatare nel 2010, con la pubblicazione delle sceneggiature del film, l'idea di Dart come padre di Luke non fu presente già dall'inizio. George Lucas affidò la scrittura a L. Brackett, scrittrice di fantascienza, ma essendo poco soddisfatto del lavoro da lei svolto, decise di chiederle una riscrittura ma lei morì poco dopo. La sceneggiatura sarà di L. Kasdan ma il nome della Brackett apparirà nei titoli di coda come ringraziamento. Inoltre, per chi si stesse chiedendo come mai non fu George Lucas stesso a dirigere il film, in realtà lui svolse un attento ruolo di supervisore ma scelse di affidare la regia al suo insegnante I. Kerschner, per cui evidentemente provava stima e fiducia. Anche lo sviluppo del personaggio di Yoda avvenne solo in un secondo momento. Il film uscì nel maggio del 1980 ma i lavori di produzione partirono già dal '78, subito dopo il primo film.
Venne mantenuta l'idea di avere accento britannico per i cattivi e americano per i buoni, con alcuni attori che vennero proprio doppiati per fargli assumere l'accento desiderato. Per quanto riguarda gli attori/personaggi sono poche le scene in cui l'attore Mark Hamill doveva interagire con altri attori in carne ed ossa e lavorò solo per la maggior parte del tempo. I problemi non furono pochi: Hamill restò in parte sfigurato da un incidente d'auto, Carrie Fisher (principessa Leila) ebbe problemi con la droga. D'altra parte abbiamo sempre Harrison Ford nei panni di Ian Solo che collabora molto con il regista in alcune scene; Billy Dee Williams nei panni del nuovo personaggio Lando Calrissian è stato scelto perché di colore, per evitare possibili voci di razzismo. Vanno ricordati anche Frank Oz, addetto all'animazione, al doppiaggio, alla gestione di Yoda; e naturalmente Kenny Baker per quanto riguarda il droide C1-P8 e Anthony Daniels per il droide D-3BO, unico attore a comparire in tutti i film della saga, anche se nessuno di questi tre si vede in faccia naturalmente (insieme a loro anche Peter Mayhew per Chewbecca anche se lui aveva comunque più parti cruciali anche se non parla). Per finire di nominare il cast abbiamo Boba Fett (Jeremy Bulloch), Dart Fener (David Prowse), imperatore Palpatine (Elaine Baker) e Obi-Wan (Alec Guinness).
Non serve nemmeno commentare la colonna sonora, basta dire due parole: John Williams.
domenica 15 novembre 2015
FILM: Misterioso omicidio a Manhattan
Titolo: Misterioso omicidio a Manhattan
Titolo originale: Manhattan Murder Mystery
Produzione: USA, 1993
Regia: Woody Allen
Genere: thriller/commedia
Attori: Woody Allen, Diane Keaton, Jerry Adler, Lynn Cohen, Alan Alda, Anjelica Huston
Ambientazione: New York, 1993 (contemporanea)
Avevo già visto questo film circa 3 o 4 anni fa ma non me lo ricordavo quasi per niente, e così ieri sera (non ero in gran forma e sono rimasta a casa) l'ho visto e mi sono ricordata quanto mi piacciano i film di Woody Allen. Probabilmente dal blog non emerge perché credo finora di avervi solo parlato di un suo film, Hollywood Ending, ma in realtà ne ho visti molti altri suoi, solo che è passato troppo tempo.
Questo film di Woody Allen (con "di" Allen intendo scritto, diretto e interpretato da lui) è un giallo/thriller, in cui i protagonisti si trovano a dover risolvere un omicidio, ma come tutti i suoi film non manca mai l'impronta di commedia. Il film è un classico di Allen, per la presenza di Marshall Brickman come co-sceneggiatore e con la partecipazione di Diane Keaton come co-protagonista (anche se non si sono mai sposati, Allen considera Diane come la donna della propria vita, nonostante abbiano formato una coppia solo negli anni '70).
I protagonisti sono proprio la coppia Allen-Keaton, nei panni di Larry e Carol Lipton. Conoscono casualmente in ascensore una coppia di anziani che abitano nell'appartamento vicino al loro, i coniugi House. Il giorno seguente si scopre che la signora House ha avuto un infarto ed è morta ma il recente vedovo non sembra essere troppo sconvolto e così Carol si insospettisce, teorizzando che sia stato lui l'assassino e inizia a diventare ossessionata col risolvere il caso. Inizialmente Carol viene appoggiata solo dall'amico Ted, poi convincono anche Larry, il quale coinvolge Marcia Fox, una scrittrice che li aiuterà a risolvere il caso.
Ci sono varie citazioni cinematografiche care a Woody Allen, sia per battute che proprio per "proiezione" di vere e proprie scene in forma di omaggio, verso la fine del film.
Titolo originale: Manhattan Murder Mystery
Produzione: USA, 1993
Regia: Woody Allen
Genere: thriller/commedia
Attori: Woody Allen, Diane Keaton, Jerry Adler, Lynn Cohen, Alan Alda, Anjelica Huston
Ambientazione: New York, 1993 (contemporanea)
Avevo già visto questo film circa 3 o 4 anni fa ma non me lo ricordavo quasi per niente, e così ieri sera (non ero in gran forma e sono rimasta a casa) l'ho visto e mi sono ricordata quanto mi piacciano i film di Woody Allen. Probabilmente dal blog non emerge perché credo finora di avervi solo parlato di un suo film, Hollywood Ending, ma in realtà ne ho visti molti altri suoi, solo che è passato troppo tempo.
Questo film di Woody Allen (con "di" Allen intendo scritto, diretto e interpretato da lui) è un giallo/thriller, in cui i protagonisti si trovano a dover risolvere un omicidio, ma come tutti i suoi film non manca mai l'impronta di commedia. Il film è un classico di Allen, per la presenza di Marshall Brickman come co-sceneggiatore e con la partecipazione di Diane Keaton come co-protagonista (anche se non si sono mai sposati, Allen considera Diane come la donna della propria vita, nonostante abbiano formato una coppia solo negli anni '70).
I protagonisti sono proprio la coppia Allen-Keaton, nei panni di Larry e Carol Lipton. Conoscono casualmente in ascensore una coppia di anziani che abitano nell'appartamento vicino al loro, i coniugi House. Il giorno seguente si scopre che la signora House ha avuto un infarto ed è morta ma il recente vedovo non sembra essere troppo sconvolto e così Carol si insospettisce, teorizzando che sia stato lui l'assassino e inizia a diventare ossessionata col risolvere il caso. Inizialmente Carol viene appoggiata solo dall'amico Ted, poi convincono anche Larry, il quale coinvolge Marcia Fox, una scrittrice che li aiuterà a risolvere il caso.
Ci sono varie citazioni cinematografiche care a Woody Allen, sia per battute che proprio per "proiezione" di vere e proprie scene in forma di omaggio, verso la fine del film.
domenica 8 novembre 2015
FILM: Woman in gold
Ho appena pubblicato il post su Empire Records, film che sono stata troppo tempo per vedere per i mille problemi che ho in questo periodo ma ieri sera ho trovato il tempo di andare al cinema a vedere questo bellissimo film!
Titolo (originale): Woman in gold
Produzione: UK, 2015
Regia: Simon Curtis
Genere: drammatico
Attori: Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons
Ambientazione: Los Angeles 1998 - Vienna, anni '30
Innanzitutto si tratta di una storia vera, realmente accaduta anche se credo con qualche modifica come sempre accade nella trasposizione cinematografica.
Protagonisti sono Maria Altman, ragazza ebrea di Vienna scappata dai nazisti e fuggita in America, dove vive a Los Angeles nel 1998. Interpretata dalla mitica Helen Mirren (conosciuta senz'altro per il film "The Queen" nei panni della regina Elisabetta) nel 1998 e per le parti invece di lei da giovane, interpretata da Tatiana Manslay. Il co-protagonista è l'avvocato Randol Schönberg, nipote del compositore austriaco, che deve combattere la causa della sua cliente Maria Altman per recuperare e possibilmente rientrare in possesso del famoso quadro di Gustav Klimt "Ritratto di Adele Bloch-Bauer" che non era altro che la zia di Maria. La storia di questo quadro è simile purtroppo al destino di molte opere d'arte possedute dalle famiglie ebree (e non solo) e confiscate dai nazisti ai tempi della guerra, e mai più restituite ai legittimi proprietari: il dipinto era esposto alla galleria del Belvedere a Vienna e veniva peraltro intitolato semplicemente "Woman in Gold", celando la vera identità del ritratto.
Il film è uscito in edizione originale già in aprile, quindi è da quella volta che aspettavo di vederlo anche nei cinema italiani e finalmente ci sono riuscita. Tra l'altro il trailer l'avevo già visto tra fine 2014 e inizio 2015, per cui ero davvero troppo interessata a vederlo anche perché conosco abbastanza bene alcuni luoghi di Vienna in cui il film è stato girato e quindi è stato molto bello rivederli.
Ryan Reynolds compare nei panni di Randol Schönberg e devo ammettere che la prima volta che ho saputo che era nel film non l'avevo neanche riconosciuto! Per quanto riguarda Helen Mirren, niente da dire, ma ogni volta che la vedo non riesco a evitare di pensare che sia la regina. Anche nei ruoli minori abbiamo attori della portata di Katie Holmes, Elizabeth McGovern e altri nomi noti, mentre nel ruolo di Hubertus Czernin abbiamo l'attore tedesco Daniel Brühl, che per chi non lo ricordasse è il protagonista di Goodbye Lenin.
Le differenze rispetto alla realtà ci sono e, a quanto pare, il ruolo che il giornalista Hubertus Czernin ha avuto nella vicenda è stato parecchio più importante di come viene riportato qua. Inoltre è stato fatto notare che all'epoca di questa vicenda Czernin non era ancora a conoscenza del passato nazista di suo padre, cosa che ha scoperto solo in un secondo momento. Infine, la scena di Maria che dice addio ai genitori sembra non essere andata proprio così, nel senso che il padre era già morto quando Maria scappa dall'Austria.
In generale ho trovato il film molto ben fatto, tutti gli attori dal primo all'ultimo bravissimi a recitare la loro parte e adatti al loro ruolo, l'immagine e i dettagli curati e ben rappresentati quindi l'ho apprezzato e lo consiglio. Unica cosa che ho notato è forse un atteggiamento un po' negativo nei confronti dell'Austria come paese; capisco che ciò deriva dall'ostilità della protagonista nei confronti dei nazisti ma non so perché a tratti mi è sembrato qualcosa di più oltre a questo, non saprei, ditemi se anche voi avete avuto questa impressione. Alla prossima!
Titolo (originale): Woman in gold
Produzione: UK, 2015
Regia: Simon Curtis
Genere: drammatico
Attori: Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Tatiana Maslany, Max Irons
Ambientazione: Los Angeles 1998 - Vienna, anni '30
Innanzitutto si tratta di una storia vera, realmente accaduta anche se credo con qualche modifica come sempre accade nella trasposizione cinematografica.
Protagonisti sono Maria Altman, ragazza ebrea di Vienna scappata dai nazisti e fuggita in America, dove vive a Los Angeles nel 1998. Interpretata dalla mitica Helen Mirren (conosciuta senz'altro per il film "The Queen" nei panni della regina Elisabetta) nel 1998 e per le parti invece di lei da giovane, interpretata da Tatiana Manslay. Il co-protagonista è l'avvocato Randol Schönberg, nipote del compositore austriaco, che deve combattere la causa della sua cliente Maria Altman per recuperare e possibilmente rientrare in possesso del famoso quadro di Gustav Klimt "Ritratto di Adele Bloch-Bauer" che non era altro che la zia di Maria. La storia di questo quadro è simile purtroppo al destino di molte opere d'arte possedute dalle famiglie ebree (e non solo) e confiscate dai nazisti ai tempi della guerra, e mai più restituite ai legittimi proprietari: il dipinto era esposto alla galleria del Belvedere a Vienna e veniva peraltro intitolato semplicemente "Woman in Gold", celando la vera identità del ritratto.
Il film è uscito in edizione originale già in aprile, quindi è da quella volta che aspettavo di vederlo anche nei cinema italiani e finalmente ci sono riuscita. Tra l'altro il trailer l'avevo già visto tra fine 2014 e inizio 2015, per cui ero davvero troppo interessata a vederlo anche perché conosco abbastanza bene alcuni luoghi di Vienna in cui il film è stato girato e quindi è stato molto bello rivederli.
Ryan Reynolds compare nei panni di Randol Schönberg e devo ammettere che la prima volta che ho saputo che era nel film non l'avevo neanche riconosciuto! Per quanto riguarda Helen Mirren, niente da dire, ma ogni volta che la vedo non riesco a evitare di pensare che sia la regina. Anche nei ruoli minori abbiamo attori della portata di Katie Holmes, Elizabeth McGovern e altri nomi noti, mentre nel ruolo di Hubertus Czernin abbiamo l'attore tedesco Daniel Brühl, che per chi non lo ricordasse è il protagonista di Goodbye Lenin.
Le differenze rispetto alla realtà ci sono e, a quanto pare, il ruolo che il giornalista Hubertus Czernin ha avuto nella vicenda è stato parecchio più importante di come viene riportato qua. Inoltre è stato fatto notare che all'epoca di questa vicenda Czernin non era ancora a conoscenza del passato nazista di suo padre, cosa che ha scoperto solo in un secondo momento. Infine, la scena di Maria che dice addio ai genitori sembra non essere andata proprio così, nel senso che il padre era già morto quando Maria scappa dall'Austria.
In generale ho trovato il film molto ben fatto, tutti gli attori dal primo all'ultimo bravissimi a recitare la loro parte e adatti al loro ruolo, l'immagine e i dettagli curati e ben rappresentati quindi l'ho apprezzato e lo consiglio. Unica cosa che ho notato è forse un atteggiamento un po' negativo nei confronti dell'Austria come paese; capisco che ciò deriva dall'ostilità della protagonista nei confronti dei nazisti ma non so perché a tratti mi è sembrato qualcosa di più oltre a questo, non saprei, ditemi se anche voi avete avuto questa impressione. Alla prossima!
FILM: Empire Records
Titolo (originale): Empire Records
Produzione: USA, 1995
Regia: Allan Moyle
Genere: commedia
Attori: Anthony LaPaglia, Maxwell Caulfield, Renée Zellweger, Debi Mazar, Liv Tyler
Ambientazione: 1995, Delaware
Film americano estremamente anni '90. Non credo che ci sia altro da dire, e anche se non è per voi una garanzia assoluta... be, è una grande garanzia!
Empire Records, al contrario di come si potrebbe pensare dal nome, è un negozietto indipendente di dischi gestito da Joe (Anthony LaPaglia) e ora che si prospettano tempi bui, si ritrova costretto ad chiudere per venire inglobato in una grande catena. Lucas (Rory Cochrane) è un dipendente che vuole scommettere i pochi soldi rimasti al negozio per salvare la sua indipendenza, ma li perde tutti in un casinò e prima di darsela a gambe, confessa il danno ai suoi colleghi A.J. (Johnny Withworth) e Mark (Ethan Embry). Joe scopre che i soldi sono spariti ed è furioso ma in fin dei conti viene visto anche come una figura paterna da tutti i ragazzi, che gli chiedono consigli di vario tipo. Quel preciso giorno tra l'altro è il "Rex Manning Day" cioè un famoso cantante degli anni '80 (i cui fan spaziano da gay a donne in età) arriva in città per il suo nuovo album. Le uniche fan giovani sono due ragazze che lavorano anche al negozio: Corey (Liv Tyler) e Gina (Renée Zellweger) che per qualche motivo lo trovano attraente. Infine arrivano anche gli ultimi due impiegati: Deb (Robin Tunney), ragazza rasata con tendenze suicide, e il suo ragazzo Berko (Coyote Shivers). Nella stessa giornata Lucas riesce anche a fermare un giovane ladro di dischi, che dice di chiamarsi Warren Beatty e inoltre A.J. si è prefissato di confessare l'amore che prova per Corey entro le 13.37. Naturalmente non gli farà piacere scoprire cosa stava per succedere tra Corey e Rex Manning! Ad ogni modo il peggio accade: Corey inizia a fare uso di droghe, Gina finisce per fare quello che Corey aveva iniziato con Rex, che viene infine cacciato dal negozio. Deb aiuta Corey e le due si avvicinano ma poi Gina si scusa e le ragazze tornano a essere amiche. Dopo un finto funerale per Deb, "Warren" il ladro ragazzino torna al negozio con una pistola ma tutto si risolve per il meglio, Joe gli offrirà un lavoro. Il film si conclude comunque bene perché mettendo assieme i loro soldi e organizzando anche una raccolta fondi alla fine riescono a salvare il negozio e festeggiano con un ballo sul tetto.
Sono stati realizzati molti tagli al film nella versione originale ma anche purtroppo nel passaggio dalla versione in lingua alla versione italiana. Avevo iniziato a guardarlo in italiano ma poi mi sono accorta dei numerosi tagli e l'ho guardato tutto in inglese. Quindi se volete vederlo e comunque capite l'inglese abbastanza bene, io vi consiglierei di vederlo direttamente in lingua originale.
Sebbene molto diverso, questo film mi ha ricordato un sacco "Clerks - Commessi" (Kevin Smith, 1994) che è probabilmente se non il mio film preferito, uno dei primi in lista. Molti sono infatti i punti in comune: si tratta sempre di commessi ma in questo caso in un negozio di dischi mentre in Clerks era un minimarket con annesso noleggio di VHS; siamo sempre negli anni '90 negli USA; tutta la storia si svolge nell'arco di un giorno; non si esce quasi mai dalla porta del negozio; in entrambi i film si organizza qualcosa sul tetto (in un caso un concerto, nell'altro una partita a Hockey). La differenza principale è lo "scopo" nel senso che qui la missione è tenere aperto il negozio mentre in Clerks non c'è nessun tipo di filo conduttore della storia. Inoltre qui abbiamo molti più personaggi e il film è a colori. Un altro elemento in comune che io evidenzierei 10 volte è la colonna sonora: in Clerks Kevin Smith dice di aver speso più per la colonna sonora che per il film in sé, qui non so se sia lo stesso ma la colonna sonora è una "colonna portante" (ahah) del film, non è un sottofondo assolutamente, come spesso succede.
Purtroppo non ha incassato molto e le critiche sono state per lo più negative perché lo giudicavano un "filmetto per ragazzini" sostanzialmente. In realtà abbiamo le notabili performance di Liv Tyler e René Zellweger, che non mi sembra poco; per non parlare della colonna sonora. Solita storia: la narrazione dovrebbe essere la parte principale da giudicare o c'è dell'altro? Secondo me la narrazione non ha un ruolo privilegiato ma si sa che la critica non la pensa spesso così, o per lo meno l'opinione pubblica. Ma lasciamo stare il discorso perché potrei andare avanti per delle ore e non credo di voler riempire troppo il post. Basta vedere come, nonostante la critica lo abbia "buttato giù", la maggior parte delle persone che lo hanno visto lo hanno amato, perché ammettiamolo, è geniale e ben fatto, tanto da essere diventato un classico cult anni '90.
Ho amato tutti i personaggi allo stesso livello, sono veramente ben rappresentati, ben costruiti e soprattutto, ben interpretati. Se dovessi scegliere però il mio preferito direi Mark, se non altro per il suo sorriso, ahah!
Produzione: USA, 1995
Regia: Allan Moyle
Genere: commedia
Attori: Anthony LaPaglia, Maxwell Caulfield, Renée Zellweger, Debi Mazar, Liv Tyler
Ambientazione: 1995, Delaware
Film americano estremamente anni '90. Non credo che ci sia altro da dire, e anche se non è per voi una garanzia assoluta... be, è una grande garanzia!
Empire Records, al contrario di come si potrebbe pensare dal nome, è un negozietto indipendente di dischi gestito da Joe (Anthony LaPaglia) e ora che si prospettano tempi bui, si ritrova costretto ad chiudere per venire inglobato in una grande catena. Lucas (Rory Cochrane) è un dipendente che vuole scommettere i pochi soldi rimasti al negozio per salvare la sua indipendenza, ma li perde tutti in un casinò e prima di darsela a gambe, confessa il danno ai suoi colleghi A.J. (Johnny Withworth) e Mark (Ethan Embry). Joe scopre che i soldi sono spariti ed è furioso ma in fin dei conti viene visto anche come una figura paterna da tutti i ragazzi, che gli chiedono consigli di vario tipo. Quel preciso giorno tra l'altro è il "Rex Manning Day" cioè un famoso cantante degli anni '80 (i cui fan spaziano da gay a donne in età) arriva in città per il suo nuovo album. Le uniche fan giovani sono due ragazze che lavorano anche al negozio: Corey (Liv Tyler) e Gina (Renée Zellweger) che per qualche motivo lo trovano attraente. Infine arrivano anche gli ultimi due impiegati: Deb (Robin Tunney), ragazza rasata con tendenze suicide, e il suo ragazzo Berko (Coyote Shivers). Nella stessa giornata Lucas riesce anche a fermare un giovane ladro di dischi, che dice di chiamarsi Warren Beatty e inoltre A.J. si è prefissato di confessare l'amore che prova per Corey entro le 13.37. Naturalmente non gli farà piacere scoprire cosa stava per succedere tra Corey e Rex Manning! Ad ogni modo il peggio accade: Corey inizia a fare uso di droghe, Gina finisce per fare quello che Corey aveva iniziato con Rex, che viene infine cacciato dal negozio. Deb aiuta Corey e le due si avvicinano ma poi Gina si scusa e le ragazze tornano a essere amiche. Dopo un finto funerale per Deb, "Warren" il ladro ragazzino torna al negozio con una pistola ma tutto si risolve per il meglio, Joe gli offrirà un lavoro. Il film si conclude comunque bene perché mettendo assieme i loro soldi e organizzando anche una raccolta fondi alla fine riescono a salvare il negozio e festeggiano con un ballo sul tetto.
Sono stati realizzati molti tagli al film nella versione originale ma anche purtroppo nel passaggio dalla versione in lingua alla versione italiana. Avevo iniziato a guardarlo in italiano ma poi mi sono accorta dei numerosi tagli e l'ho guardato tutto in inglese. Quindi se volete vederlo e comunque capite l'inglese abbastanza bene, io vi consiglierei di vederlo direttamente in lingua originale.
Sebbene molto diverso, questo film mi ha ricordato un sacco "Clerks - Commessi" (Kevin Smith, 1994) che è probabilmente se non il mio film preferito, uno dei primi in lista. Molti sono infatti i punti in comune: si tratta sempre di commessi ma in questo caso in un negozio di dischi mentre in Clerks era un minimarket con annesso noleggio di VHS; siamo sempre negli anni '90 negli USA; tutta la storia si svolge nell'arco di un giorno; non si esce quasi mai dalla porta del negozio; in entrambi i film si organizza qualcosa sul tetto (in un caso un concerto, nell'altro una partita a Hockey). La differenza principale è lo "scopo" nel senso che qui la missione è tenere aperto il negozio mentre in Clerks non c'è nessun tipo di filo conduttore della storia. Inoltre qui abbiamo molti più personaggi e il film è a colori. Un altro elemento in comune che io evidenzierei 10 volte è la colonna sonora: in Clerks Kevin Smith dice di aver speso più per la colonna sonora che per il film in sé, qui non so se sia lo stesso ma la colonna sonora è una "colonna portante" (ahah) del film, non è un sottofondo assolutamente, come spesso succede.
Purtroppo non ha incassato molto e le critiche sono state per lo più negative perché lo giudicavano un "filmetto per ragazzini" sostanzialmente. In realtà abbiamo le notabili performance di Liv Tyler e René Zellweger, che non mi sembra poco; per non parlare della colonna sonora. Solita storia: la narrazione dovrebbe essere la parte principale da giudicare o c'è dell'altro? Secondo me la narrazione non ha un ruolo privilegiato ma si sa che la critica non la pensa spesso così, o per lo meno l'opinione pubblica. Ma lasciamo stare il discorso perché potrei andare avanti per delle ore e non credo di voler riempire troppo il post. Basta vedere come, nonostante la critica lo abbia "buttato giù", la maggior parte delle persone che lo hanno visto lo hanno amato, perché ammettiamolo, è geniale e ben fatto, tanto da essere diventato un classico cult anni '90.
Ho amato tutti i personaggi allo stesso livello, sono veramente ben rappresentati, ben costruiti e soprattutto, ben interpretati. Se dovessi scegliere però il mio preferito direi Mark, se non altro per il suo sorriso, ahah!
lunedì 2 novembre 2015
Lizzie McGuire
Disclaimer: ho scritto questo post nel mese di giugno 2015 anche se lo pubblico appena adesso, l'unico motivo di ciò è che mi ero totalmente scordata di questo post finché l'ho ritrovato tra le bozze qualche giorno fa. Spero vi possa comunque interessare.
Scusate la mia scarsa presenza sul blog ultimamente ma come ho già accennato sono nel bel mezzo degli esami di maturità mentre scrivo questo post. Probabilmente riuscirò a pubblicarlo solo dopo la fine dell'orale che avrò la prossima settimana e poi... libertà!
Scusate la mia scarsa presenza sul blog ultimamente ma come ho già accennato sono nel bel mezzo degli esami di maturità mentre scrivo questo post. Probabilmente riuscirò a pubblicarlo solo dopo la fine dell'orale che avrò la prossima settimana e poi... libertà!
Non avendo avuto molto tempo di recente per vedere film o leggere, ho pensato che avrei potuto parlarvi di una parte della mia infanzia/adolescenza, una delle mie serie TV preferite a quel tempo e sicuramente uno dei film più visti in quegli anni. Sto parlando di Lizzie McGuire, come avrete già capito dal titolo, un personaggio che ho sempre seguito quando andavo alle elementari.
Nonostante la serie sia stata realizzata e uscita negli Stati Uniti tra il 2001 e il 2004, in Italia l'hanno trasmessa - nel 2003 la prima stagione e nel 2006 la seconda. Erano proprio gli anni in cui frequentavo la scuola elementare. La serie è composta da 65 episodi in totale tra 1° e 2° stagione. Sono sicura di non averli visti tutti perché in Italia hanno mostrato alcuni episodi appena nel 2008 e non credo che alle medie seguissi tanto Lizzie McGuire. Anche perché Disney Channel l'ho avuto solo per un periodo alle medie, quindi mi ricordo che guardavo questo telefilm su Italia 1.
In ogni caso, mi ricordo che mi piaceva tantissimo e che ho rivisto gli stessi episodi un sacco di volte perché duravano solo una ventina di minuti e quindi anche se mi accorgevo di aver già visto un dato episodio lo guardavo lo stesso e magari ripetevo le battute a memoria.
I tre protagonisti (Lizzie, Miranda e Gordo) frequentavano le medie durante la serie, quindi per me era ancora meglio perché immaginavo che le medie sarebbero state così e che volevo vestirmi un sacco come Miranda, ecc. ecc.
Oltre alle "vicende scolastiche" dei personaggi spesso mi piaceva ancora di più seguire le scene ambientate a casa di Lizzie con la famiglia McGuire!
Una cosa che mi ricorderò sempre di questo telefilm sono sicuramente i vestiti e le acconciature.
Nei primi anni 2000 sono sicura di aver sognato di andare a scuola vestita multicolor, con treccine e pom-pom nei capelli, ora anche no, però ammetto che mi piacciono ancora.
Titolo: Lizzie McGuire - Da liceale a popstar
Titolo originale: The Lizzie McGuire Movie
Regia: Jim Fall
Produzione: USA, Italia - 2003
Genere: commedia
Attori: Hilary Duff, Adam Lamberg, Hallie Todd, Jake Thomas, Robert Carradine, Yani Gellman
Naturalmente ero felicissima che il film che doveva fare da "chiusura" alla serie fosse ambientato proprio in Italia. La storia si svolge infatti durante una gita scolastica a Roma.
Lizzie si trova a vivere un'avventura leggermente irreale durante una gita con la classe e quindi anche con i professori, che lei riesce però perfettamente a deviare.
Mi pare di aver visto per la prima volta questo film perché mi era stato regalato il DVD, quindi dopo quella volta l'ho rivisto molto.
mercoledì 28 ottobre 2015
LIBRO: Cacciatori di diamanti
Titolo: Cacciatori di diamanti
Titolo originale: The Diamond Hunters
Autore: Wilbur Smith
Pubblicazione: 1971
Genere: avventura
Ambientazione: Sudafrica, contemporaneo quindi inizio 70s
Wilbur Smith è uno scrittore africano molto conosciuto e non avendo mai letto un suo libro ho deciso di provare con questo, che avevo già in casa ed è tra l'altro uno dei suoi primi romanzi. Generalmente le sue opere sono ambientate in Africa (più spesso in Sudafrica) e sono romanzi d'avventura, ma ammetto di non essere un'esperta perché questo è stato il primo approccio per me.
Il protagonista è Johnny Lance, un giovane uomo (da quanto si coglie) che lavora in una compagnia diamantifera sudafricana. Come viene spiegato in un iniziale flashback, egli è orfano ed è cresciuto insieme alla famiglia Van der Byl, composta da Jacobus e dai suoi due figli Benedict e Tracey. [Piccolo particolare: Jacobus Van der Byl è il proprietario della compagnia!] Da bambino Johnny ha vissuto tuttavia un infanzia felice nella natura sudafricana accorgendosi però che il presunto padre aveva un occhio di riguardo più per il fratello e la sorella che per lui e per cercare la sua approvazione tentava di dimostrare al meglio le sue capacità, effettivamente superiori a quelle di Benedict. Crescendo però Johnny capisce che Jacobus è in realtà una persona meschina e che quindi non deve dimostrargli proprio niente, anche perché gli rivelerà di essere soltanto un padre adottivo. Quando la compagnia diamantifera inizia ad avere successo, Benedict cambia e inizia una competizione spietata contro il fratello per primeggiare e assumere l'eredità del padre. Tracey in tutto questo è sempre stata più legata a Johnny, vedendo in lui una personalità più buona e sincera e forse anche qualcosa di più, ma senza mai diventare inappropriata. Alla fine però Jacobus prende la sua decisione: la direzione della compagnia passerà a Johnny, sapendo che il figlio naturale in realtà non sarebbe stato in grado. Johnny accetta questo tardivo riconoscimento da parte di quello che ormai aveva sempre considerato suo padre, dovendo anche sacrificare una promettente carriera sportiva. Alla fine i tre fratelli prendono strade diverse: Johnny assume la direzione e si sposa con Ruby, una donna avida ed egoista, Tracey scopre che suo marito è omosessuale e cade in depressione, Benedict si è trasferito a Londra e non conduce proprio una vita esemplare. Quando Jacobus scopre di essere malato e che non vivrà ancora molto a lungo, scrive nel testamento che le quote azionarie della compagnia sono state divise in 3 parti uguali per i figli. In realtà la scelta di Jacobus non è buona come sembra perché lui reputa Johnny colpevole del fallimento degli altri due figli, gli lascia l'azienda solo perché sta fallendo e quindi in un certo senso "per fargliela pagare". Nella corsa per salvare il tutto si metterà di mezzo l'amore di Tracey e Johnny che salterà finalmente fuori e un tradimento di Ruby con Benedict. Non mancheranno anche corse dell'ultimo minuto e ci scapperà anche il morto, un tipico romanzo d'avventura quindi.
Come ho già detto leggendo questo libro troverete quello che ci si può aspettare da un romanzo d'avventura. Ho apprezzato più l'inizio con il flashback e il finale più frenetico rispetto alla parte centrale che a tratti ho trovato un po' ripetitiva e troppo tecnica sulla navigazione. In realtà confesso che uno dei motivi per cui ho letto questa storia è proprio il fatto che sia ambientata in parte su delle navi, perché amando molto il tema dei pirati è un tema che mi appassiona. In chiusura dico che è stato come l'aspettavo, non dico che adesso andrò a leggermi altri libri di Smith perché in realtà non mi ha particolarmente colpito, ma se vi piace il genere avventura allora leggetelo perché è scritto bene.
Nel 1975 è stato anche tratto un film e nel 2001 anche una miniserie televisiva; la storia e la narrazione soprattutto si prestano molto ad essere rappresentate sotto forma di film, ma per ora non aspettatevi una recensione su questi perché non credo che li vedrò in un futuro prossimo.
Titolo originale: The Diamond Hunters
Autore: Wilbur Smith
Pubblicazione: 1971
Genere: avventura
Ambientazione: Sudafrica, contemporaneo quindi inizio 70s
Wilbur Smith è uno scrittore africano molto conosciuto e non avendo mai letto un suo libro ho deciso di provare con questo, che avevo già in casa ed è tra l'altro uno dei suoi primi romanzi. Generalmente le sue opere sono ambientate in Africa (più spesso in Sudafrica) e sono romanzi d'avventura, ma ammetto di non essere un'esperta perché questo è stato il primo approccio per me.
Il protagonista è Johnny Lance, un giovane uomo (da quanto si coglie) che lavora in una compagnia diamantifera sudafricana. Come viene spiegato in un iniziale flashback, egli è orfano ed è cresciuto insieme alla famiglia Van der Byl, composta da Jacobus e dai suoi due figli Benedict e Tracey. [Piccolo particolare: Jacobus Van der Byl è il proprietario della compagnia!] Da bambino Johnny ha vissuto tuttavia un infanzia felice nella natura sudafricana accorgendosi però che il presunto padre aveva un occhio di riguardo più per il fratello e la sorella che per lui e per cercare la sua approvazione tentava di dimostrare al meglio le sue capacità, effettivamente superiori a quelle di Benedict. Crescendo però Johnny capisce che Jacobus è in realtà una persona meschina e che quindi non deve dimostrargli proprio niente, anche perché gli rivelerà di essere soltanto un padre adottivo. Quando la compagnia diamantifera inizia ad avere successo, Benedict cambia e inizia una competizione spietata contro il fratello per primeggiare e assumere l'eredità del padre. Tracey in tutto questo è sempre stata più legata a Johnny, vedendo in lui una personalità più buona e sincera e forse anche qualcosa di più, ma senza mai diventare inappropriata. Alla fine però Jacobus prende la sua decisione: la direzione della compagnia passerà a Johnny, sapendo che il figlio naturale in realtà non sarebbe stato in grado. Johnny accetta questo tardivo riconoscimento da parte di quello che ormai aveva sempre considerato suo padre, dovendo anche sacrificare una promettente carriera sportiva. Alla fine i tre fratelli prendono strade diverse: Johnny assume la direzione e si sposa con Ruby, una donna avida ed egoista, Tracey scopre che suo marito è omosessuale e cade in depressione, Benedict si è trasferito a Londra e non conduce proprio una vita esemplare. Quando Jacobus scopre di essere malato e che non vivrà ancora molto a lungo, scrive nel testamento che le quote azionarie della compagnia sono state divise in 3 parti uguali per i figli. In realtà la scelta di Jacobus non è buona come sembra perché lui reputa Johnny colpevole del fallimento degli altri due figli, gli lascia l'azienda solo perché sta fallendo e quindi in un certo senso "per fargliela pagare". Nella corsa per salvare il tutto si metterà di mezzo l'amore di Tracey e Johnny che salterà finalmente fuori e un tradimento di Ruby con Benedict. Non mancheranno anche corse dell'ultimo minuto e ci scapperà anche il morto, un tipico romanzo d'avventura quindi.
Come ho già detto leggendo questo libro troverete quello che ci si può aspettare da un romanzo d'avventura. Ho apprezzato più l'inizio con il flashback e il finale più frenetico rispetto alla parte centrale che a tratti ho trovato un po' ripetitiva e troppo tecnica sulla navigazione. In realtà confesso che uno dei motivi per cui ho letto questa storia è proprio il fatto che sia ambientata in parte su delle navi, perché amando molto il tema dei pirati è un tema che mi appassiona. In chiusura dico che è stato come l'aspettavo, non dico che adesso andrò a leggermi altri libri di Smith perché in realtà non mi ha particolarmente colpito, ma se vi piace il genere avventura allora leggetelo perché è scritto bene.
Nel 1975 è stato anche tratto un film e nel 2001 anche una miniserie televisiva; la storia e la narrazione soprattutto si prestano molto ad essere rappresentate sotto forma di film, ma per ora non aspettatevi una recensione su questi perché non credo che li vedrò in un futuro prossimo.
domenica 11 ottobre 2015
FILM: Go - Una notte da dimenticare
Titolo: Go - Una notte da dimenticare
Titolo originale: Go
Produzione: USA, 1999
Regia: Doug Liman
Genere: commedia
Attori: Sarah Polley, Katie Holmes, Desmond Askew, William Fichtner
Tre amici: Ronna, Mannie e Claire, lavorano in un supermercato. Simon, un loro collega inglese, deve andare a Las Vegas per un paio di giorni e Ronna decide di prendere il suo posto a lavoro in cambio di soldi. Simon è uno spacciatore e durante la sua assenza Ronna prende il suo posto quando due clienti, Adam e Zack, si presentano al supermercato e le chiedono di andare a casa loro per portargli la roba. Ronna accetta e si procura la roba da Todd (spacciatore di Simon) perché ha disperato bisogno di soldi. Non sapendo come pagarlo decide di lasciare in ostaggio l'amica Claire e va a vendere la roba ai due tizi. Una volta arrivata capisce che c'è qualcosa che non va e getta le pastiglie nel water fingendo di non averle mai avute e se ne va. Prima di tornare da Todd però deve procurarsene di nuove, così prende delle aspirine e gliele porta. Ronna si riprende i soldi.
I tre amici si recano a un rave party ma Mannie ha ingoiato ben due pastiglie di ecstasy (quelle prese da Todd). In un momento di lucidità vede Todd alla festa e avvisa subito Ronna perché sa che ha capito il loro imbroglio. Ronna scappa ma mentre cerca di raggiungere la macchina Todd le punta contro una pistola. Prima che possa succedere qualcosa una macchina investe Ronna che cade sanguinante in un fossato e Todd scappa.
Inizia un flashback incentrato sul viaggio di Simon a Las Vegas con tre amici: Marcus, Tiny e Singh.
Dopo una cena troppo pesante gli unici ad essere in forma per andare al casinò sono Marcus e Simon ma Simon entra ad un matrimonio e finisce a letto con le damigelle, prima che la stanza prende fuoco e così gli amici sono costretti a scappare, rubando un'auto sportiva con pistola annessa. Si recano quindi in macchina ad uno strip club che Todd gli aveva consigliato. Simon e Marcus si recano con delle ballerine in un privé ma gli viene vietato di toccarle, per cui quando trasgrediscono vengono cacciati, ma nella fuga Simon spara al braccio del buttafuori. I due riescono a tornare in albergo giusto in tempo per passare a prendere Tiny e Singh e poi continuare la fuga, seminando finalmente i proprietari del club. Peccato che al club hanno ritrovato la carta di Todd, lasciata per sbaglio da Simon.
La storia fa un secondo flashback tornando all'inzio del film e questa volta si focalizza su Adam e Zack, i due clienti che volevano inizialmente la droga. In una tv di sfondo essi appaiono come attori ma si scopre che sono segretamente una coppia gay. Vengono fermati per droga ma si mettono d'accordo con un poliziotto: lui li lascerà andare a patto che Adam porti una cimice nelle mutande, e questo servirà per rintracciare Simon. I due si recano al supermercato ma Simon non c'è perché si trova a Las Vegas. Si rivolgono quindi a Ronna e succede quello che abbiamo già visto nella prima parte del film, solo che ora si capisce che il motivo per cui Ronna getta la droga nel water era una soffiata dello stesso Zack. Dopo un'ambigua cena natalizia a casa del poliziotto e sua moglie, i due lasciano la casa, confessandosi a vicenda di tradire l'altro con il truccatore e quindi si recano al rave party in cui per sbaglio investono Ronna per poi fuggire. Poi si ricordano di avere ancora la cimice per cui tornano da Ronna per prestarle soccorso e chiamano l'ambulanza.
Claire è in cerca di Ronna e Mannie ma si imbatte in Todd e inizia a flirtare con lui finché i due si dirigono verso casa di lui dove ci sono i proprietari dello strip club ad attenderli.
Ronna si risveglia in ospedale e va al supermercato da Claire. Le due si recano al parcheggio del rave dove si trova ancora Mannie e poi lo fanno salire in macchina. Ora, finalmente con i soldi per l'affitto, gli amici si chiedono cosa fare per Capodanno.
La colonna sonora è qualcosa di spettacolare: No Doubt, Steppenwolf, Natalie Imbruglia, Fatboy Slim e AIR. Senza dimenticare Always on the run - Lenny Kravitz che suona in sottofondo nel nightclub!
Consiglio a tutti di vedere questo film perché è veramente ben fatto e la costruzione della storia è molto efficace. Nota molto positiva sono i personaggi e il cast di bravissimi attori. Se vi interessa la tematica dei rave negli anni '90 a maggior ragione, ma in ogni caso è un film molto particolare.
Titolo originale: Go
Produzione: USA, 1999
Regia: Doug Liman
Genere: commedia
Attori: Sarah Polley, Katie Holmes, Desmond Askew, William Fichtner
Tre amici: Ronna, Mannie e Claire, lavorano in un supermercato. Simon, un loro collega inglese, deve andare a Las Vegas per un paio di giorni e Ronna decide di prendere il suo posto a lavoro in cambio di soldi. Simon è uno spacciatore e durante la sua assenza Ronna prende il suo posto quando due clienti, Adam e Zack, si presentano al supermercato e le chiedono di andare a casa loro per portargli la roba. Ronna accetta e si procura la roba da Todd (spacciatore di Simon) perché ha disperato bisogno di soldi. Non sapendo come pagarlo decide di lasciare in ostaggio l'amica Claire e va a vendere la roba ai due tizi. Una volta arrivata capisce che c'è qualcosa che non va e getta le pastiglie nel water fingendo di non averle mai avute e se ne va. Prima di tornare da Todd però deve procurarsene di nuove, così prende delle aspirine e gliele porta. Ronna si riprende i soldi.
I tre amici si recano a un rave party ma Mannie ha ingoiato ben due pastiglie di ecstasy (quelle prese da Todd). In un momento di lucidità vede Todd alla festa e avvisa subito Ronna perché sa che ha capito il loro imbroglio. Ronna scappa ma mentre cerca di raggiungere la macchina Todd le punta contro una pistola. Prima che possa succedere qualcosa una macchina investe Ronna che cade sanguinante in un fossato e Todd scappa.
Inizia un flashback incentrato sul viaggio di Simon a Las Vegas con tre amici: Marcus, Tiny e Singh.
Dopo una cena troppo pesante gli unici ad essere in forma per andare al casinò sono Marcus e Simon ma Simon entra ad un matrimonio e finisce a letto con le damigelle, prima che la stanza prende fuoco e così gli amici sono costretti a scappare, rubando un'auto sportiva con pistola annessa. Si recano quindi in macchina ad uno strip club che Todd gli aveva consigliato. Simon e Marcus si recano con delle ballerine in un privé ma gli viene vietato di toccarle, per cui quando trasgrediscono vengono cacciati, ma nella fuga Simon spara al braccio del buttafuori. I due riescono a tornare in albergo giusto in tempo per passare a prendere Tiny e Singh e poi continuare la fuga, seminando finalmente i proprietari del club. Peccato che al club hanno ritrovato la carta di Todd, lasciata per sbaglio da Simon.
La storia fa un secondo flashback tornando all'inzio del film e questa volta si focalizza su Adam e Zack, i due clienti che volevano inizialmente la droga. In una tv di sfondo essi appaiono come attori ma si scopre che sono segretamente una coppia gay. Vengono fermati per droga ma si mettono d'accordo con un poliziotto: lui li lascerà andare a patto che Adam porti una cimice nelle mutande, e questo servirà per rintracciare Simon. I due si recano al supermercato ma Simon non c'è perché si trova a Las Vegas. Si rivolgono quindi a Ronna e succede quello che abbiamo già visto nella prima parte del film, solo che ora si capisce che il motivo per cui Ronna getta la droga nel water era una soffiata dello stesso Zack. Dopo un'ambigua cena natalizia a casa del poliziotto e sua moglie, i due lasciano la casa, confessandosi a vicenda di tradire l'altro con il truccatore e quindi si recano al rave party in cui per sbaglio investono Ronna per poi fuggire. Poi si ricordano di avere ancora la cimice per cui tornano da Ronna per prestarle soccorso e chiamano l'ambulanza.
Claire è in cerca di Ronna e Mannie ma si imbatte in Todd e inizia a flirtare con lui finché i due si dirigono verso casa di lui dove ci sono i proprietari dello strip club ad attenderli.
Ronna si risveglia in ospedale e va al supermercato da Claire. Le due si recano al parcheggio del rave dove si trova ancora Mannie e poi lo fanno salire in macchina. Ora, finalmente con i soldi per l'affitto, gli amici si chiedono cosa fare per Capodanno.
La colonna sonora è qualcosa di spettacolare: No Doubt, Steppenwolf, Natalie Imbruglia, Fatboy Slim e AIR. Senza dimenticare Always on the run - Lenny Kravitz che suona in sottofondo nel nightclub!
Consiglio a tutti di vedere questo film perché è veramente ben fatto e la costruzione della storia è molto efficace. Nota molto positiva sono i personaggi e il cast di bravissimi attori. Se vi interessa la tematica dei rave negli anni '90 a maggior ragione, ma in ogni caso è un film molto particolare.
sabato 10 ottobre 2015
FILM: L'asilo dei papà
Titolo: L'asilo dei papà
Titolo originale: Daddy Day Care
Produzione: USA, 2003
Regia: Steve Carr
Genere: commedia
Ambientazione: USA, primi anni 2000
Attori: Eddie Murphy, Jeff Garlin, Steve Zahn, Regina King, Khamani Griffin
Probabilmente se dovessi inserire questo film in una serie di post come faccio per quella dei Classici Disney, la chiamerei "film più visti" e la affiancherei a Casper, Matilda sei mitica, gli altri film di Eddie Murphy e quelli di Macaulay Culkin. Dopo averlo visto ogni volta che lo trasmettevano alla TV, mi sono ritrovata a comprare il dvd ad una grande offerta dove quasi ti regalavano una serie di DVD che appartenevano a un vecchio servizio di noleggio ora chiuso.
Inutile dire che non è stato l'unico acquisto, ma di questo avrò altre occasioni per parlarvene.
Eddie Murphy interpreta Charlie, papà di Ben. Charlie viene licenziato dalla sua azienda all'inizio del film e deve rimanere a casa con Ben mentre la moglie è fuori al lavoro. Ormai Ben ha raggiunto l'età per iniziare l'asilo ma i genitori non ne hanno ancora trovato uno adatto, essendo tutte le scuole materne della zona inadeguate, sporche, poco affidabili. In realtà ne esiste una da prendere in considerazione ma i bambini vengono trattati come adulti e costa salata. Charlie telefona al suo amico Phil, stanco di dover pagare troppo nell'asilo costoso che suo figlio frequenta e i due decidono di aprire loro un nuovo asilo che chiameranno appunto "l'asilo dei papà". Inizialmente gli unici bambini a frequentarlo sono i loro figli perché nessuno si fida di due padri senza esperienza. Poi grazie al passaparola la notizia si diffonde e sempre più genitori spostano i loro bambini dalla scuola prestigiosa all'asilo dei papà, meno costoso ma soprattutto che rende i loro figli più felici perché qui ovviamente si divertono. La direttrice dell'asilo di lusso cerca in tutti i modi di farli fallire per evitare la concorrenza e quasi quasi ci riesce. Nel frattempo Charlie e Phil, aiutati dall'amico Marvin si erano resi conto che lavorare coi bambini è effettivamente qualcosa che amano fare, molto più del loro vecchio lavoro in ufficio. Non si danno per vinti e con l'aiuto delle mogli riescono a riaprire la scuola e a riprendersi i vecchi clienti.
Esiste anche un sequel del 2007 chiamato "Il campeggio dei papà" che però ha vinto un sacco di Razzie Awards e non avendolo mai visto preferisco non guardarlo per non rovinare la "fiducia" che provo nei confronti di questo film.
Titolo originale: Daddy Day Care
Produzione: USA, 2003
Regia: Steve Carr
Genere: commedia
Ambientazione: USA, primi anni 2000
Attori: Eddie Murphy, Jeff Garlin, Steve Zahn, Regina King, Khamani Griffin
Probabilmente se dovessi inserire questo film in una serie di post come faccio per quella dei Classici Disney, la chiamerei "film più visti" e la affiancherei a Casper, Matilda sei mitica, gli altri film di Eddie Murphy e quelli di Macaulay Culkin. Dopo averlo visto ogni volta che lo trasmettevano alla TV, mi sono ritrovata a comprare il dvd ad una grande offerta dove quasi ti regalavano una serie di DVD che appartenevano a un vecchio servizio di noleggio ora chiuso.
Inutile dire che non è stato l'unico acquisto, ma di questo avrò altre occasioni per parlarvene.
Eddie Murphy interpreta Charlie, papà di Ben. Charlie viene licenziato dalla sua azienda all'inizio del film e deve rimanere a casa con Ben mentre la moglie è fuori al lavoro. Ormai Ben ha raggiunto l'età per iniziare l'asilo ma i genitori non ne hanno ancora trovato uno adatto, essendo tutte le scuole materne della zona inadeguate, sporche, poco affidabili. In realtà ne esiste una da prendere in considerazione ma i bambini vengono trattati come adulti e costa salata. Charlie telefona al suo amico Phil, stanco di dover pagare troppo nell'asilo costoso che suo figlio frequenta e i due decidono di aprire loro un nuovo asilo che chiameranno appunto "l'asilo dei papà". Inizialmente gli unici bambini a frequentarlo sono i loro figli perché nessuno si fida di due padri senza esperienza. Poi grazie al passaparola la notizia si diffonde e sempre più genitori spostano i loro bambini dalla scuola prestigiosa all'asilo dei papà, meno costoso ma soprattutto che rende i loro figli più felici perché qui ovviamente si divertono. La direttrice dell'asilo di lusso cerca in tutti i modi di farli fallire per evitare la concorrenza e quasi quasi ci riesce. Nel frattempo Charlie e Phil, aiutati dall'amico Marvin si erano resi conto che lavorare coi bambini è effettivamente qualcosa che amano fare, molto più del loro vecchio lavoro in ufficio. Non si danno per vinti e con l'aiuto delle mogli riescono a riaprire la scuola e a riprendersi i vecchi clienti.
Esiste anche un sequel del 2007 chiamato "Il campeggio dei papà" che però ha vinto un sacco di Razzie Awards e non avendolo mai visto preferisco non guardarlo per non rovinare la "fiducia" che provo nei confronti di questo film.
lunedì 5 ottobre 2015
FILM + LIBRO: New Moon
Il 19 novembre 2014 ho pubblicato un post riguardante Twilight, il primo episodio della saga, in cui parlavo sia del libro che del film che ne è stato tratto. Bene, dopo quasi un anno vorrei continuare. A dire il vero mi piacerebbe anche finire tutta la serie, per riportarla alla memoria ma non aspettatevi qualcosa di immediato perché solo rileggendo i libri mi sono accorta di quanto noioso può essere quando conosci già il finale (anche se mi è capitato di avere voglia effettivamente di rileggere alcuni libri ma diciamo che il genere è un po' diverso).
LIBRO
Titolo (originale): New Moon
Autore: Stephanie Meyer
Pubblicazione: 2006 (USA) e 2007 (Italia)
Genere: romanzo (fantasy)
Ambientazione: Stato di Washington, USA e Volterra, Italia nel presente
La storia si apre con il 18esimo compleanno di Bella Swan, triste per il suo invecchiare a differenza di Edward e degli altri Cullen, che rimangono sempre giovani e immortali. Durante la festa Bella si taglia con la carta di un pacchetto e l'odore del sangue scatena Jasper ma grazie all'intervento di Carlisle tutto si risolve. In seguito a questo episodio Edward capisce che non è possibile continuare così e decide di sparire dalla vita della ragazza per non causarle più problemi. Bella non capisce il motivo della sua sparizione e allora lui le mente, dicendole che si è reso conto di non amarla davvero. Prima di andarsene cancella qualsiasi sua traccia "come se non fosse mai esistito". Bella cade in depressione e suo padre Charlie è molto preoccupato, ma d'altra parte è impegnato come capo della polizia per controllare l'aggirarsi di un insolito "orso assassino" per i boschi. A un certo punto Bella decide di superare questa sua crisi e passa sempre più tempo insieme al migliore amico Jacob, diventando ben presto inseparabili. Anche Jacob scompare all'improvviso e Bella sta per impazzire perché nessuno sembra volerle dare spiegazioni su di lui. Alla fine il segreto è svelato: raggiunta una certa età, Jacob è diventato un licantropo come altri ragazzi della sua tribù. Scoperta la verità, che deve comunque rimanere segreta, i due si riavvicinano, anche se Bella sa che licantropi e vampiri sono eterni nemici. Swan scopre che di fronte al pericolo riesce ad avere delle visioni di Edward e cerca sempre di correre rischi solo per poter sentire la sua voce finché, buttandosi da uno scoglio, rischia di fare una brutta fine anche per il sopraggiungere della vendicativa Victoria.
Alice aveva visto questo tuffo di Bella nella sua mente come la visione del suo suicidio e si precipita a Forks vedendo che in realtà l'amica è viva e vegeta, ma confessando che a volersi uccidere ora è Edward, credendo che l'amata sia effettivamente morta.
L'unico modo di suicidarsi come vampiro è recarsi dai Volturi (vampiri di Volterra) che sono come una sorta di "sovrani dei vampiri" ma in questo caso essi si rifiutano di uccidere il figlio del loro migliore amico Carlisle e quindi Edward li minaccia di rivelare a tutti l'esistenza dei vampiri. Alice e Bella giungono in tempo per fermarlo ma i Volturi li trattengono e si fanno promettere dai Cullen che saranno loro a trasformare Bella in vampiro al più presto.
Tornati a casa, Bella chiede a Edward di trasformarla seduta stante e lui risponde di no, o meglio, deve resistere fino alla fine del diploma a una condizione: diventare sua moglie.
FILM
Titolo (originale): New Moon
Regia: Chris Weitz
Produzione: USA, 2009
Ambientazione: come il libro
Genere:fantastico, azione, sentimentale
Attori: Kristen Stewart, Taylor Lautner, Robert Pattinson, Ashley Greene
Non mi dilungo sulla storia perché non ci sono differenze rispetto al film.
La regista che aveva diretto Twilight per ragioni di tempistica non ha potuto occuparsi anche di questo secondo episodio e così la regia è passata a Chris Weitz, regista della "Bussola D'oro".
Le riprese sono state girate in Canada e a Montepulciano (provincia di Siena) per la parte ambientata in Italia. Il film non è stato accolto bene né dal pubblico né dalla critica, ma se in quel periodo seguivate queste notizie lo ricorderete e non serve che ve lo dica.
Mi dispiace se il post sarà un po' scarno ma non saprei che altro dirvi. Non ritengo che sia un bellissimo film, non mi ricordavo assolutamente che per la maggior parte del tempo Edward nemmeno appare, questo dimostra quanto poco mi interessi ormai l'intera serie. Tornerò presto sul blog con qualcosa di più interessante! :)
LIBRO
Titolo (originale): New Moon
Autore: Stephanie Meyer
Pubblicazione: 2006 (USA) e 2007 (Italia)
Genere: romanzo (fantasy)
Ambientazione: Stato di Washington, USA e Volterra, Italia nel presente
La storia si apre con il 18esimo compleanno di Bella Swan, triste per il suo invecchiare a differenza di Edward e degli altri Cullen, che rimangono sempre giovani e immortali. Durante la festa Bella si taglia con la carta di un pacchetto e l'odore del sangue scatena Jasper ma grazie all'intervento di Carlisle tutto si risolve. In seguito a questo episodio Edward capisce che non è possibile continuare così e decide di sparire dalla vita della ragazza per non causarle più problemi. Bella non capisce il motivo della sua sparizione e allora lui le mente, dicendole che si è reso conto di non amarla davvero. Prima di andarsene cancella qualsiasi sua traccia "come se non fosse mai esistito". Bella cade in depressione e suo padre Charlie è molto preoccupato, ma d'altra parte è impegnato come capo della polizia per controllare l'aggirarsi di un insolito "orso assassino" per i boschi. A un certo punto Bella decide di superare questa sua crisi e passa sempre più tempo insieme al migliore amico Jacob, diventando ben presto inseparabili. Anche Jacob scompare all'improvviso e Bella sta per impazzire perché nessuno sembra volerle dare spiegazioni su di lui. Alla fine il segreto è svelato: raggiunta una certa età, Jacob è diventato un licantropo come altri ragazzi della sua tribù. Scoperta la verità, che deve comunque rimanere segreta, i due si riavvicinano, anche se Bella sa che licantropi e vampiri sono eterni nemici. Swan scopre che di fronte al pericolo riesce ad avere delle visioni di Edward e cerca sempre di correre rischi solo per poter sentire la sua voce finché, buttandosi da uno scoglio, rischia di fare una brutta fine anche per il sopraggiungere della vendicativa Victoria.
Alice aveva visto questo tuffo di Bella nella sua mente come la visione del suo suicidio e si precipita a Forks vedendo che in realtà l'amica è viva e vegeta, ma confessando che a volersi uccidere ora è Edward, credendo che l'amata sia effettivamente morta.
L'unico modo di suicidarsi come vampiro è recarsi dai Volturi (vampiri di Volterra) che sono come una sorta di "sovrani dei vampiri" ma in questo caso essi si rifiutano di uccidere il figlio del loro migliore amico Carlisle e quindi Edward li minaccia di rivelare a tutti l'esistenza dei vampiri. Alice e Bella giungono in tempo per fermarlo ma i Volturi li trattengono e si fanno promettere dai Cullen che saranno loro a trasformare Bella in vampiro al più presto.
Tornati a casa, Bella chiede a Edward di trasformarla seduta stante e lui risponde di no, o meglio, deve resistere fino alla fine del diploma a una condizione: diventare sua moglie.
FILM
Titolo (originale): New Moon
Regia: Chris Weitz
Produzione: USA, 2009
Ambientazione: come il libro
Genere:fantastico, azione, sentimentale
Attori: Kristen Stewart, Taylor Lautner, Robert Pattinson, Ashley Greene
Non mi dilungo sulla storia perché non ci sono differenze rispetto al film.
La regista che aveva diretto Twilight per ragioni di tempistica non ha potuto occuparsi anche di questo secondo episodio e così la regia è passata a Chris Weitz, regista della "Bussola D'oro".
Le riprese sono state girate in Canada e a Montepulciano (provincia di Siena) per la parte ambientata in Italia. Il film non è stato accolto bene né dal pubblico né dalla critica, ma se in quel periodo seguivate queste notizie lo ricorderete e non serve che ve lo dica.
Mi dispiace se il post sarà un po' scarno ma non saprei che altro dirvi. Non ritengo che sia un bellissimo film, non mi ricordavo assolutamente che per la maggior parte del tempo Edward nemmeno appare, questo dimostra quanto poco mi interessi ormai l'intera serie. Tornerò presto sul blog con qualcosa di più interessante! :)
sabato 26 settembre 2015
FILM: Monsters & Co.
Titolo: Monsters & Co.
Titolo originale: Monsters, Inc.
Produzione: USA, 2001
Regia: Pete Docter, Lee Unkrich, David Silverman
Genere: animazione, commedia
PIXAR #4
Salve a tutti quanti e no, non è che ho iniziato una nuova serie di post. Mi basta e avanza quella sui classici Disney, è solo che un mesetto fa mi è capitato di rivedere dopo più di un decennio quello che probabilmente è il mio preferito tra i cartoni Pixar e ho pensato di condividerlo qui.
Da piccola ho visto tutti i film della Pixar che sono usciti fino al 2008 circa, ogni volta che ne usciva uno nuovo andavo al cinema e poi compravo la cassetta (le cassette si fermano un po' prima del 2008 però ahah!). In un giorno estivo di nullafacenza io e mia sorella siamo andate a fare la spesa e ci siamo trovate davanti il DVD di Monsters in offerta speciale, quella sera stessa l'abbiamo guardato.
Come si può capire dal titolo il cartone ha solo mostri per personaggi e i protagonisti sono Sullivan (il blu in copertina) e Mike (il verde con un occhio). Entrambi lavorano per un'azienda nel mondo dei mostri il cui scopo è andare di cameretta in cameretta dai bambini di tutto il mondo e spaventarli per poter poi prelevare le loro urla di spavento che sono l'unica fonte di energia di tutta la città. Sulley è molto bravo nel suo lavoro, infatti detiene il record di miglior spaventatore, e Mike è il suo assistente. Il perfido Randall (in combutta con il rispettivo assistente) cercano sempre di scalzarlo dalla classifica perché gli rode di essere sempre secondo. Una sera una porta (delle camerette dei bimbi) rimane aperta dopo la chiusura dell'azienda e Sulley vuole mandarla indietro ma scopre che la bambina è uscita e non riesce a farla rientrare perché viene visto da Randall. E' estremamente proibito e pericoloso che i bambini vaghino in mezzo ai mostri nell'azienda e ancora peggio, nell'intera città. Randall coglie l'occasione per cercare di smascherare Sulley, che con l'aiuto di Mike, si sta prendendo cura della bimba e la nasconde finché la sua porta venga ritrovata. Riuscirà Randall a smascherarli e quindi a farli licenziare?
Non è che adesso mi metto anche a consigliare i cartoni per bambini ma vi dico solo una cosa. So che ultimamente alcuni cartoni Pixar (non mi riferisco agli ultimissimi) hanno un po' deluso il pubblico dei genitori e anche dei bambini probabilmente, ma se volete regalare un DVD a qualche vostro piccolo parente/conoscente fatelo perché non ne rimarrà deluso. Questo vale per Monsters che era il mio personale preferito ma anche per tutti i film della Pixar precedenti o fino al 2008 sicuro (gli altri non li ho sempre visti). Va benissimo anche per tutte le età però, non preoccupatevi :))
Titolo originale: Monsters, Inc.
Produzione: USA, 2001
Regia: Pete Docter, Lee Unkrich, David Silverman
Genere: animazione, commedia
PIXAR #4
Salve a tutti quanti e no, non è che ho iniziato una nuova serie di post. Mi basta e avanza quella sui classici Disney, è solo che un mesetto fa mi è capitato di rivedere dopo più di un decennio quello che probabilmente è il mio preferito tra i cartoni Pixar e ho pensato di condividerlo qui.
Da piccola ho visto tutti i film della Pixar che sono usciti fino al 2008 circa, ogni volta che ne usciva uno nuovo andavo al cinema e poi compravo la cassetta (le cassette si fermano un po' prima del 2008 però ahah!). In un giorno estivo di nullafacenza io e mia sorella siamo andate a fare la spesa e ci siamo trovate davanti il DVD di Monsters in offerta speciale, quella sera stessa l'abbiamo guardato.
Come si può capire dal titolo il cartone ha solo mostri per personaggi e i protagonisti sono Sullivan (il blu in copertina) e Mike (il verde con un occhio). Entrambi lavorano per un'azienda nel mondo dei mostri il cui scopo è andare di cameretta in cameretta dai bambini di tutto il mondo e spaventarli per poter poi prelevare le loro urla di spavento che sono l'unica fonte di energia di tutta la città. Sulley è molto bravo nel suo lavoro, infatti detiene il record di miglior spaventatore, e Mike è il suo assistente. Il perfido Randall (in combutta con il rispettivo assistente) cercano sempre di scalzarlo dalla classifica perché gli rode di essere sempre secondo. Una sera una porta (delle camerette dei bimbi) rimane aperta dopo la chiusura dell'azienda e Sulley vuole mandarla indietro ma scopre che la bambina è uscita e non riesce a farla rientrare perché viene visto da Randall. E' estremamente proibito e pericoloso che i bambini vaghino in mezzo ai mostri nell'azienda e ancora peggio, nell'intera città. Randall coglie l'occasione per cercare di smascherare Sulley, che con l'aiuto di Mike, si sta prendendo cura della bimba e la nasconde finché la sua porta venga ritrovata. Riuscirà Randall a smascherarli e quindi a farli licenziare?
Non è che adesso mi metto anche a consigliare i cartoni per bambini ma vi dico solo una cosa. So che ultimamente alcuni cartoni Pixar (non mi riferisco agli ultimissimi) hanno un po' deluso il pubblico dei genitori e anche dei bambini probabilmente, ma se volete regalare un DVD a qualche vostro piccolo parente/conoscente fatelo perché non ne rimarrà deluso. Questo vale per Monsters che era il mio personale preferito ma anche per tutti i film della Pixar precedenti o fino al 2008 sicuro (gli altri non li ho sempre visti). Va benissimo anche per tutte le età però, non preoccupatevi :))
venerdì 25 settembre 2015
LIBRO: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
Titolo: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
Titolo originale: Wir Kinder vom Banhof Zoo
Autore: Kai Hermann e Horst Rieck con Christiane F.
Pubblicazione: 1978 (Italia 1981)
Genere: romanzo biografico
Ambientazione: Germania fine anni '70
Leggere questo libro è stata per me una decisione totalmente spontanea. In realtà ce l'avevo nella mia wishlist da un paio d'anni ormai ma non era nelle mie priorità dato che non ne possedevo una copia, pensavo di finire prima i libri che già avevo. Invece quest'estate sono entrata in una nuova libreria che hanno aperto in spiaggia e l'ho comprato d'impulso, non so nemmeno perché dato che stavo già leggendo altro al momento. E come se non bastasse ho accantonato momentaneamente tutto per poterlo leggere bene, e ho impiegato un mese per leggerlo, da metà luglio a metà agosto.
Sicuramente ne è valsa la pena, di leggerlo con calma e di mettere il resto da parte, intendo. Capisco perfettamente e concordo col fatto che sia considerato un libro "da leggere assolutamente" ma non è di certo una lettura leggera e veloce. E' scritto davvero molto bene e si tratta di una biografia (semi-autobiografia diciamo).
L'idea di raccontare la biografia di Christiane, questa giovane ragazza di Berlino, nasce dalle interviste a lei effettuate da parte di due giornalisti del giornale tedesco Stern nel 1978 nell'ambito di un processo per detenzione di droga. All'epoca Christiane è ancora minorenne e questo desta un grandissimo scalpore, tutti vogliono conoscere la sua shoccante storia. Anche se l'intervista riguarda Christiane in prima persona, in realtà riguarda una cerchia molto più ampia di ragazzi e ragazze molto giovani, quasi tutti minorenni, tutti coinvolti nel giro della droga e della prostituzione nel centro di Berlino. Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 il libro viene tradotto in molte lingue e la sua storia, apparentemente solo "una delle tante", diventa il simbolo della droga tra i giovani e della droga sul finire del XX secolo.
Il film tratto da questa tragica ma purtroppo ordinaria storia è uscito nel 1981, diretto da Uli Edel. Non l'ho ancora visto, ho in programma di vederlo prima o poi (sottinteso che ve ne parlerò) ma ho sentito dire che non sia all'altezza del libro! Qualcuno l'ha visto e mi sa dire qualcosa?
Christiane è senz'altro la portavoce della storia ma si parla anche di altri amici e del suo ragazzo Detlef. Alcuni sono tutt'oggi vivi e cercando i loro nomi su Google potete facilmente leggere articoli e interviste che parlano della loro storia. Altri purtroppo non ci sono più, tra cui alcune vittime della droga, la loro scomparsa è naturalmente citata dal libro, una per tutti Babsi, di soli 14 anni, la più giovane vittima di eroina che aveva portato agli occhi di tutti quel grande problema a cui molti ormai non facevano più caso.
Titolo originale: Wir Kinder vom Banhof Zoo
Autore: Kai Hermann e Horst Rieck con Christiane F.
Pubblicazione: 1978 (Italia 1981)
Genere: romanzo biografico
Ambientazione: Germania fine anni '70
Leggere questo libro è stata per me una decisione totalmente spontanea. In realtà ce l'avevo nella mia wishlist da un paio d'anni ormai ma non era nelle mie priorità dato che non ne possedevo una copia, pensavo di finire prima i libri che già avevo. Invece quest'estate sono entrata in una nuova libreria che hanno aperto in spiaggia e l'ho comprato d'impulso, non so nemmeno perché dato che stavo già leggendo altro al momento. E come se non bastasse ho accantonato momentaneamente tutto per poterlo leggere bene, e ho impiegato un mese per leggerlo, da metà luglio a metà agosto.
Sicuramente ne è valsa la pena, di leggerlo con calma e di mettere il resto da parte, intendo. Capisco perfettamente e concordo col fatto che sia considerato un libro "da leggere assolutamente" ma non è di certo una lettura leggera e veloce. E' scritto davvero molto bene e si tratta di una biografia (semi-autobiografia diciamo).
L'idea di raccontare la biografia di Christiane, questa giovane ragazza di Berlino, nasce dalle interviste a lei effettuate da parte di due giornalisti del giornale tedesco Stern nel 1978 nell'ambito di un processo per detenzione di droga. All'epoca Christiane è ancora minorenne e questo desta un grandissimo scalpore, tutti vogliono conoscere la sua shoccante storia. Anche se l'intervista riguarda Christiane in prima persona, in realtà riguarda una cerchia molto più ampia di ragazzi e ragazze molto giovani, quasi tutti minorenni, tutti coinvolti nel giro della droga e della prostituzione nel centro di Berlino. Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 il libro viene tradotto in molte lingue e la sua storia, apparentemente solo "una delle tante", diventa il simbolo della droga tra i giovani e della droga sul finire del XX secolo.
Il film tratto da questa tragica ma purtroppo ordinaria storia è uscito nel 1981, diretto da Uli Edel. Non l'ho ancora visto, ho in programma di vederlo prima o poi (sottinteso che ve ne parlerò) ma ho sentito dire che non sia all'altezza del libro! Qualcuno l'ha visto e mi sa dire qualcosa?
Christiane è senz'altro la portavoce della storia ma si parla anche di altri amici e del suo ragazzo Detlef. Alcuni sono tutt'oggi vivi e cercando i loro nomi su Google potete facilmente leggere articoli e interviste che parlano della loro storia. Altri purtroppo non ci sono più, tra cui alcune vittime della droga, la loro scomparsa è naturalmente citata dal libro, una per tutti Babsi, di soli 14 anni, la più giovane vittima di eroina che aveva portato agli occhi di tutti quel grande problema a cui molti ormai non facevano più caso.
sabato 19 settembre 2015
DOWNTON ABBEY (stagioni 1, 2, 3)
Vi ho già parlato di serie TV in varie occasioni, ho scritto un post su Gossip Girl (unica serie che ho visto in vita mia fino alla fine) e poi ho anche scritto una serie di post su Glee anche se mi manca l'ultima stagione. Ora vorrei parlarvi di questa serie nuova per me perché l'ho iniziata a vedere in luglio e ho già concluso le prime tre stagioni, di cui vi parlerò in questo specifico post.
Ho conosciuto questa serie con ambientazione a sfondo storico grazie a mia mamma perché è la sua serie preferita e la guardava sempre, ne parlava sempre, e da quando le ho regalato i cofanetti delle prime tre stagioni ho deciso di guardarli e mi sono piaciuti un sacco. Non vedo l'ora di vedere la quarta serie perché tra poco uscirà la quinta in TV e voglio-subito-vederla!
*SPOILER CONTENT*
PRIMA STAGIONE
In Inghilterra la prima stagione è uscita in 7 episodi nell'autunno 2010 mentre in Italia hanno "compresso" gli episodi in quattro più lunghi trasmessi tra la fine del 2011 e inizio 2012.
Il primo episodio si apre nel 1912 nella tenuta della nobile famiglia Crawley con la notizia della tragedia del Titanic. L'erede della famiglia si trovava proprio sulla nave e il suo nome figura tra le vittime. Robert, il capofamiglia, è devastato dalla notizia perché lui e la moglie Cora hanno solo tre figlie femmine che non possono ereditare le proprietà e, far sposare la maggiore, Mary, con questo cugino sarebbe stato perfetto per mantenere tutto in famiglia. Scoprono che il prossimo in linea di successione è un lontano cugino di nome Matthew che appartiene però all'alta borghesia, quindi non nobile. Parallelamente alle vicende del "piano alto" della nobile famiglia si svolgono ben altre vicende al "piano basso" ovvero la servitù. Arriva il nuovo valletto personale di Robert, il signor Bates, suo vecchio compagno di guerra. La cameriera personale di Cora (signorina O'Brien) e un cameriere di nome Thomas che ambiva a essere valletto, si alleano e cercano si far licenziare il nuovo arrivato. Nel frattempo poi arriva Matthew con la madre Isobel ma Mary non sembra intenzionata a sposarlo.
Nel secondo episodio ci troviamo un anno dopo, nel 1913. Daisy, giovane sguattera un po' ingenua, ha una cotta per Thomas (che in realtà è omosessuale e tutti l'hanno capito tranne lei) e lui fa finta di ricambiare solo per fare un dispetto a William, cameriere che teneva realmente a Daisy. In questo episodio si rivelano i caratteri delle due sorelle minori: Edith, sfortunata in amore che cerca di farsi notare da Matthew senza successo e la più piccola Sybil (la mia preferita) che si mostra la più moderna delle tre e aiuta una cameriera a far carriera altrove. Un giorno arriva a palazzo un pretendente di Mary accompagnato da un amico, l'affascinante signor Pamuk. Quella notte Pamuk finisce nel letto di Mary e muore improvvisamente d'infarto. Anna, cameriera di Mary e sua migliore amica, insieme alla madre Cora sono le uniche che conoscono questo segreto che potrebbe diventare uno scandalo molto pericoloso.
Anche il terzo episodio ha luogo nel 1913; viene messa in luce la figura di Isobel, madre di Matthew, che cerca di trovare il suo posto in questa nuova vita e non sempre ci riesce. Poi vediamo anche nascere la relazione tra Anna e Bates (cameriera delle ragazze e valletto del lord). Purtroppo lo scandalo di Mary e Pamuk viene fuori perché Edith (rivale della sorella Mary) riesce a farsi raccontare qualcosa da Daisy che senza volere aveva visto tutto senza rendersi conto di cosa fosse successo.
Nel quarto e ultimo episodio ci troviamo nell'anno 1914, con Sybil che cerca di far valere i diritti alle donne e con lo scandalo di Mary che giunge alle orecchie di Lady Violet, nonna delle ragazze e madre di Robert. Violet è molto conservatrice perché appartiene ancora al mondo ottocentesco ma per certi aspetti si rivela pratica, grazie alla sua età che le conferisce più esperienza di qualsiasi altro membro della famiglia Crawley. Finalmente nasce l'atteso amore tra Mary e Matthew ma lei aspetta ad accettare la proposta di matrimonio perché vuole prima dirgli la verità su Pamuk. Inaspettatamente Cora rimane incinta e per un momento tutti credono che si possa trattare dell'erede che tanto cercavano ma purtroppo lo perde a causa di un incidente causato dalla sua tanto fidata signorina O'Brian. L'episodio si chiude con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
SECONDA STAGIONE
Questa stagione è uscita in Inghilterra in 8 episodi più uno speciale natalizio nell'autunno 2011. In Italia sono state trasmesse un anno dopo, nel dicembre del 2012.
Primo episodio: 1916. Matthew fa visita a Downton durante una licenza dal fronte, infatti combatte nelle trincee francesi a fianco di William e Thomas (camerieri). Lo accompagna la sua promessa sposa Lavinia, infatti prima della guerra Mary aveva rifiutato di sposarlo anche se sembra essresene pentita. Si scopre che Bates è ancora sposato e vuole divorziare per poter sposare Anna, la moglie si rivela meschina e crudele e ricatta il marito. Bates si licenzia perché non vuole essere un peso per la famiglia. Sybil vuole seguire un corso per infermiere e aiutare i feriti di guerra ma, prima che parta, l'autista Branson le rivela i suoi sentimenti.
Nel secondo e terzo episodio siamo nel 1917. Anche Edith vuole rendersi utile e inizia a guidare trattori come lavoro ma anche qua vive una storia d'amore sfortunata. Sybil riesce a farsi valere nella sua idea di trasformare molte stanze poco usate dell'enorme palazzo in convalescenziario per i feriti. Isobel la appoggia fin da subito e riescono a convincere anche le scettiche Violet e Cora. Branson (autista irlandese) vuole protestare per la "questione irlandese" e rischia di creare danni in famiglia. Anche il cameriere William è in licenza dal fronte e chiede a Daisy di sposarlo, che accetta pur non amandolo, su consiglio della cuoca (signora Patmore) per aiutarlo ad andare avanti in guerra.
Episodi 4, 5, 6: anno 1918. Lord Robert chiede a Bates di tornare a lavorare per loro perché sente molto la sua mancanza essendo non solo un valletto ma soprattutto un amico. Ethel, una cameriera, viene licenziata per essere rimasta incinta di un soldato ospitato nel convalescenziario che ormai era tornato al fronte; ma viene aiutata lo stesso dalla governante (sig.ra Hughes) severa ma buona. Durante la battaglia di Amiens William e Matthew vengono feriti gravemente e portati a Downton. Qui William muore, ma prima riescono a celebrare in fretta le nozze con Daisy, che si pente perché pensa di averlo ingannato (credendo di non amarlo) ma poi come tutti le fanno notare, non l'avrebbe fatto se non gli avesse davvero voluto bene. Matthew invece è rimasto paralizzato e, non potendo più avere figli, rompe il fidanzamento con Lavinia. Mary nel frattempo si era fidanzata con Richard Carlisle, un uomo meschino che la manipola con dei sotterfugi. La guerra finisce e tutti sono contenti, anche Bates ora è più tranquillo perché riceve un telegramma che lo informa della morte della moglie.
Il settimo e ottavo episodio hanno luogo nel 1919. La guerra è finita e torna la tranquillità a palazzo, anche se nulla è più come prima. Il convalescenziario sparisce e Matthew riacquista l'uso delle gambe. Quest'ultimo decide che appena camminerà, potrà sposare Lavinia. Mary è triste per questo e la nonna Violet se ne accorge e per fortuna fa da tramite tra i due giovani. Mary non ha intenzione di corteggiare Matthew perché sa che Lavinia è una ragazza buona, gentile e molto innamorata del suo fidanzato. Ethel causa scompiglio per via del bambino appena nato che non può tenere, Bates viene accusato di essere l'assassino di sua moglie e Sybil accetta di sposare Branson e fuggire insieme in Irlanda. Durante una cena Cora, Lavinia e il maggiordomo Carson si sentono male: l'epidemia di spagnola è arrivata a Downton Abbey. Lavinia sembra la meno grave ma purtroppo non supera la malattia e muore, mentre gli altri due guariscono. Anna e Bates si sposano ma la famiglia è turbata anche per via della decisione di Sybil. Alla fine Robert acconsente al matrimonio fra Sybil e Branson; Matthew si sente troppo in colpa per Lavinia per poter sposare Mary e poco dopo essersi sposato, Bates viene arrestato per l'omicidio della moglie.
Episodio speciale "Natale a Downton Abbey". Natale 1919: Branson e Sybil tornano a Downton dopo il matrimonio perché Sybil è incinta. Edith vive una storia d'amore con un uomo più anziano di lei non molto convinto. Cora decide di rivelare all'intera famiglia la vicenda di Mary e Pamuk in modo da eliminare qualsiasi motivo per celebrare le nozze tra Mary e Richard Carlisle, che avrebbero reso la figlia infelice. Tutti partecipano al processo di Bates per sostenerlo ma purtroppo viene condannato all'ergastolo. Thomas, ambizioso come sempre, approfitta dell'assenza del valletto per prendere il suo posto ma Robert non si fida di lui. Alla fine Mary lascia Carlisle e accetta di diventare moglie di Matthew!
TERZA STAGIONE
Trasmessa nel Regno Unito nell'autunno 2012 in 8 episodi più uno speciale, come la seconda. In Italia sempre 8+1 ma tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014.
Tutti gli episodi sono ambientati nel corso del 1920, tranne l'episodio speciale che è ambientato nel 1921. Al matrimonio di Mary e Matthew sarà presente anche la madre di Cora, venuta apposta dall'America e troppo moderna per i gusti di Violet. Viene assunto un nuovo cameriere, Alfred, che riesce a ottenere subito un buon posto perché è nipote della O'Brien, suscitando la rabbia di Thomas. Dopo il matrimonio di Lady Mary anche Edith sembra aver trovato un fidanzato quando Sir Anthony le chiede la mano anche se scettico per via della differenza di età. Per diverse vicissitudini Thomas e la O'Brien non sono più alleati contro tutti; la vita di Bates in carcere si fa più complicata e... Edith viene abbandonata all'altare. Nel frattempo Branson e quindi anche Sybil sono ricercati in Irlanda e devono vivere a Downton, almeno finché il bimbo sarà nato. Viene assunto nuovo personale e le vicende si intrecciano anche al piano di sotto. Sybil deve partorire e tutta la famiglia è d'accordo sul chiamare il dott. Clarkson, medico di fiducia che da sempre segue tutta la famiglia. Robert però decide di ingaggiare un famoso ostetrico che mette a tacere il fidato dottore che invece aveva proposto di portarla in ospedale e effettuare un taglio cesareo perché aveva intravisto alcuni sintomi. Sybil partorisce una bambina sana e tutti sono molto felici ma muore durante la notte rivelando vere le previsioni di Clarkson e quindi facendo sentire in colpa Robert. Branson decide di chiamare sua figlia Sybil, in ricordo della moglie. Dopo il funerale, Cora e Robert non si parlano più per la "colpa" nella morte della figlia e ancora una volta sarà Violet a mettere d'accordo i coniugi. L'unica testimone del suicidio della signora Bates rivela la verità e Bates torna a Downton come valletto. Mary e Matthew vanno dal medico per capire perché non riescono ad avere figli e per fortuna viene tutto sistemato con un piccolo intervento. Segue un'episodio di denuncia quando un nuovo cameriere viene corteggiato da Thomas ma poi tutto si risolve. Nel frattempo Edith aveva trovato un lavoro come giornalista per distrarsi dalla solitudine e il suo capo, sig. Gregson la corteggia, tanto da seguirla anche quando, nell'episodio speciale, la famiglia Crawley al completo passa le vacanze in Scozia. L'episodio si chiama infatti "Un viaggio nelle Highlands". Il proprietario del castello scozzese chiede a Robert e Cora se sua figlia Rose (cugina di Mary e Edith) potrà trascorrere del tempo con loro a Downton mentre lui dovrà recarsi in India per lavoro. Mary, accompagnata da Anna, si reca all'ospedale a partorire per non rovinare le vacanze della famiglia e nasce un maschietto tanto atteso. Il primo a farle visita è naturalmente il neo-padre Matthew che appena esce dall'ospedale per tornare a casa, viene investito e muore.
Famiglia Crawley
Tutto gira intorno alla famiglia Crawley, padrona di Downton Abbey. Robert (lord di Grantham) è Hugh Bonneville, E' una persona importante ma allo stesso tempo calma e ragionevole, non sfrutta la sua influenza perché sa che il suo patrimonio non è immenso. Sua moglie Cora (Elizabeth McGovern) è Statunitense ma si è trasferita in Inghilterra dopo il matrimonio con Robert. Il loro matrimonio non era avvenuto per amore, ma col tempo i due sono diventati una coppia affiatata.
Mary (Michelle Dockery) è la figlia maggiore della coppia, nata nel 1891. Ambiziosa e a volte anche un po' viziata perché sa di essere la più importante della famiglia (per via dell'eredità). Anche se può spesso sembrare fredda, quelli che la conoscono realmente sanno che nasconde un lato più dolce e che spesso litiga con le persone proprio perché ci tiene. Edith (Laura Carmichael) è nata nel 1892 ed è la sorella rivale di Mary. Le due sono sempre in competizione e la secondogenita si sente svantaggiata perché meno bella e spesso sfortunata. Sybil (Jessica Brown-Findlay) è nata nel 1895. Per nulla ambiziosa, cerca solo la felicità e ha un carattere ribelle. E' altruista e disposta anche ad andare contro la famiglia pur di agire nel modo giusto. Sposa l'autista Branson per amore.
Violet Crawley (Maggie Smith) madre di Robert e nonna delle ragazze. Ha un carattere conservatore e competitivo ma le sue battute sarcastiche la rendono un personaggio geniale. La sua età non la rende moderna e adatta al XX secolo ma sicuramente la rende saggia e pragmatica.
Matthew (Dan Stevens) è un lontano parente e unico erede di Downton. Trova inizialmente difficile adattarsi alla vita aristocratica ma poi sposa Mary e hanno un figlio. Essendo originario della borghesia riesce a far tornare coi piedi per terra la famiglia in varie occasioni. Isobel (Penelope Wilton) è la madre di Matthew e proviene da una famiglia di medici. E' interessata a collaborare con l'ospedale locale ma viene allontanata da Violet e Cora a causa di attriti con la famiglia.
Tom Branson (Allen Leech) era un dipendente della famiglia, l'autista, che in seguito al matrimonio con Sybil entra a farne parte. Inizialmente non ne è entusiasta perché proviene dalla classe operaia e si rifiuta di seguire le abitudini aristocratiche ma poi si adatta perché scopre che non si tratta di una famiglia presuntuosa. Amorevole nei confronti della moglie e della figlia, riesce a farsi accettare dei Crawley.
I domestici
Parallelamente alle vicende della famiglia ce ne sono altrettante al piano della servitù, organizzato in una severa gerarchia. Charles Carson (Jim Carter) è il maggiordomo e quindi il coordinatore e responsabile di tutto e di tutti. Severo ma umano, viene considerato come un secondo padre dalle ragazze Crawley e si sente coinvolto in tutte le vicende familiari perché si considera parte della loro vita. Elsie Hughes (Phyllis Logan) è la governante e quindi la corrispondente femminile di Carson. Come lui è severa ed esigente ma aiuta sempre chi le sta intorno ed è spesso generosa e disponibile. Anche come Carson si sente legata alla famiglia tanto da non poter lasciare questo lavoro per nessuna ragione. John Bates (Brendan Coyle) è il valletto personale di Robert e anche suo ex compagno di guerra e quindi migliore amico. Nonostante la sua travagliata storia personale riesce a ritrovare la pace e a sposare Anna. Molto leale nei confronti della famiglia. Sarah O'Brien (Siobhan Finneran) è la cameriera personale di Cora. Cora si fida ciecamente di lei ma la sua natura è meschina e vendicativa. Inizialmente alleata con Thomas nei loro sotterfugi, poi si rende conto delle sue azioni.
Anna Smith (Joanne Froggatt) è la capo-cameriera e si occupa personalmente delle 3 figlie Crawley. Da loro viene considerata spesso un'amica ed è a conoscenza di molti loro segreti ed è sempre presente nel momento del bisogno. Thomas Barrow (Rob James-Collier) è il primo cameriere ma vorrebbe sempre avanzare di carriera. Spesso arrogante e approfittatore, ha un'unica debolezza, il sentirsi diverso a causa della sua omosessualità. William Mason (Thomas Howes) era un cameriere buono e gentile che muore in guerra. Spesso vittima di Thomas, sposa Daisy prima di morire. Beryl Patmore (Lesley Nicol) è la cuoca e spesso si comporta come una mamma per molti dei membri più giovani del personale. Daisy Robinson (Sophie McShera) è la sguattera e ricopre il ruolo più basso all'interno della gerarchia. Piuttosto ingenua, ha un carattere buono.
Joseph Molesley (Kevin Doyle) è il cameriere e maggiordomo personale di Matthew, giunto a Downton con l'arrivo dei suoi padroni. E' spesso impacciato e si rende ridicolo in più occasioni, ma alla fine rimane sempre fedele alla famiglia.
Ethel è la cameriera sostituta di Gwen (assunta come segretaria), antipatica a molti, rimane incinta e deve lasciare Downton. Verrà comunque aiutata nonostante tutto. Alfred sostituisce William dopo la sua morte. E' nipote della O'Brien e si innamora di Ivy (nuova sguattera) ma non viene ricambiato. Ha le attenzioni di Daisy. Jimmy è un nuovo cameriere che ottiene le attenzioni di molte cameriere e anche di Thomas. Ivy è la sguattera che viene assunta quando Daisy diventa aiuto-cuoca.
Nel secondo episodio ci troviamo un anno dopo, nel 1913. Daisy, giovane sguattera un po' ingenua, ha una cotta per Thomas (che in realtà è omosessuale e tutti l'hanno capito tranne lei) e lui fa finta di ricambiare solo per fare un dispetto a William, cameriere che teneva realmente a Daisy. In questo episodio si rivelano i caratteri delle due sorelle minori: Edith, sfortunata in amore che cerca di farsi notare da Matthew senza successo e la più piccola Sybil (la mia preferita) che si mostra la più moderna delle tre e aiuta una cameriera a far carriera altrove. Un giorno arriva a palazzo un pretendente di Mary accompagnato da un amico, l'affascinante signor Pamuk. Quella notte Pamuk finisce nel letto di Mary e muore improvvisamente d'infarto. Anna, cameriera di Mary e sua migliore amica, insieme alla madre Cora sono le uniche che conoscono questo segreto che potrebbe diventare uno scandalo molto pericoloso.
Anche il terzo episodio ha luogo nel 1913; viene messa in luce la figura di Isobel, madre di Matthew, che cerca di trovare il suo posto in questa nuova vita e non sempre ci riesce. Poi vediamo anche nascere la relazione tra Anna e Bates (cameriera delle ragazze e valletto del lord). Purtroppo lo scandalo di Mary e Pamuk viene fuori perché Edith (rivale della sorella Mary) riesce a farsi raccontare qualcosa da Daisy che senza volere aveva visto tutto senza rendersi conto di cosa fosse successo.
Nel quarto e ultimo episodio ci troviamo nell'anno 1914, con Sybil che cerca di far valere i diritti alle donne e con lo scandalo di Mary che giunge alle orecchie di Lady Violet, nonna delle ragazze e madre di Robert. Violet è molto conservatrice perché appartiene ancora al mondo ottocentesco ma per certi aspetti si rivela pratica, grazie alla sua età che le conferisce più esperienza di qualsiasi altro membro della famiglia Crawley. Finalmente nasce l'atteso amore tra Mary e Matthew ma lei aspetta ad accettare la proposta di matrimonio perché vuole prima dirgli la verità su Pamuk. Inaspettatamente Cora rimane incinta e per un momento tutti credono che si possa trattare dell'erede che tanto cercavano ma purtroppo lo perde a causa di un incidente causato dalla sua tanto fidata signorina O'Brian. L'episodio si chiude con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
SECONDA STAGIONE
Questa stagione è uscita in Inghilterra in 8 episodi più uno speciale natalizio nell'autunno 2011. In Italia sono state trasmesse un anno dopo, nel dicembre del 2012.
Primo episodio: 1916. Matthew fa visita a Downton durante una licenza dal fronte, infatti combatte nelle trincee francesi a fianco di William e Thomas (camerieri). Lo accompagna la sua promessa sposa Lavinia, infatti prima della guerra Mary aveva rifiutato di sposarlo anche se sembra essresene pentita. Si scopre che Bates è ancora sposato e vuole divorziare per poter sposare Anna, la moglie si rivela meschina e crudele e ricatta il marito. Bates si licenzia perché non vuole essere un peso per la famiglia. Sybil vuole seguire un corso per infermiere e aiutare i feriti di guerra ma, prima che parta, l'autista Branson le rivela i suoi sentimenti.
Nel secondo e terzo episodio siamo nel 1917. Anche Edith vuole rendersi utile e inizia a guidare trattori come lavoro ma anche qua vive una storia d'amore sfortunata. Sybil riesce a farsi valere nella sua idea di trasformare molte stanze poco usate dell'enorme palazzo in convalescenziario per i feriti. Isobel la appoggia fin da subito e riescono a convincere anche le scettiche Violet e Cora. Branson (autista irlandese) vuole protestare per la "questione irlandese" e rischia di creare danni in famiglia. Anche il cameriere William è in licenza dal fronte e chiede a Daisy di sposarlo, che accetta pur non amandolo, su consiglio della cuoca (signora Patmore) per aiutarlo ad andare avanti in guerra.
Episodi 4, 5, 6: anno 1918. Lord Robert chiede a Bates di tornare a lavorare per loro perché sente molto la sua mancanza essendo non solo un valletto ma soprattutto un amico. Ethel, una cameriera, viene licenziata per essere rimasta incinta di un soldato ospitato nel convalescenziario che ormai era tornato al fronte; ma viene aiutata lo stesso dalla governante (sig.ra Hughes) severa ma buona. Durante la battaglia di Amiens William e Matthew vengono feriti gravemente e portati a Downton. Qui William muore, ma prima riescono a celebrare in fretta le nozze con Daisy, che si pente perché pensa di averlo ingannato (credendo di non amarlo) ma poi come tutti le fanno notare, non l'avrebbe fatto se non gli avesse davvero voluto bene. Matthew invece è rimasto paralizzato e, non potendo più avere figli, rompe il fidanzamento con Lavinia. Mary nel frattempo si era fidanzata con Richard Carlisle, un uomo meschino che la manipola con dei sotterfugi. La guerra finisce e tutti sono contenti, anche Bates ora è più tranquillo perché riceve un telegramma che lo informa della morte della moglie.
Il settimo e ottavo episodio hanno luogo nel 1919. La guerra è finita e torna la tranquillità a palazzo, anche se nulla è più come prima. Il convalescenziario sparisce e Matthew riacquista l'uso delle gambe. Quest'ultimo decide che appena camminerà, potrà sposare Lavinia. Mary è triste per questo e la nonna Violet se ne accorge e per fortuna fa da tramite tra i due giovani. Mary non ha intenzione di corteggiare Matthew perché sa che Lavinia è una ragazza buona, gentile e molto innamorata del suo fidanzato. Ethel causa scompiglio per via del bambino appena nato che non può tenere, Bates viene accusato di essere l'assassino di sua moglie e Sybil accetta di sposare Branson e fuggire insieme in Irlanda. Durante una cena Cora, Lavinia e il maggiordomo Carson si sentono male: l'epidemia di spagnola è arrivata a Downton Abbey. Lavinia sembra la meno grave ma purtroppo non supera la malattia e muore, mentre gli altri due guariscono. Anna e Bates si sposano ma la famiglia è turbata anche per via della decisione di Sybil. Alla fine Robert acconsente al matrimonio fra Sybil e Branson; Matthew si sente troppo in colpa per Lavinia per poter sposare Mary e poco dopo essersi sposato, Bates viene arrestato per l'omicidio della moglie.
Episodio speciale "Natale a Downton Abbey". Natale 1919: Branson e Sybil tornano a Downton dopo il matrimonio perché Sybil è incinta. Edith vive una storia d'amore con un uomo più anziano di lei non molto convinto. Cora decide di rivelare all'intera famiglia la vicenda di Mary e Pamuk in modo da eliminare qualsiasi motivo per celebrare le nozze tra Mary e Richard Carlisle, che avrebbero reso la figlia infelice. Tutti partecipano al processo di Bates per sostenerlo ma purtroppo viene condannato all'ergastolo. Thomas, ambizioso come sempre, approfitta dell'assenza del valletto per prendere il suo posto ma Robert non si fida di lui. Alla fine Mary lascia Carlisle e accetta di diventare moglie di Matthew!
TERZA STAGIONE
Trasmessa nel Regno Unito nell'autunno 2012 in 8 episodi più uno speciale, come la seconda. In Italia sempre 8+1 ma tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014.
Tutti gli episodi sono ambientati nel corso del 1920, tranne l'episodio speciale che è ambientato nel 1921. Al matrimonio di Mary e Matthew sarà presente anche la madre di Cora, venuta apposta dall'America e troppo moderna per i gusti di Violet. Viene assunto un nuovo cameriere, Alfred, che riesce a ottenere subito un buon posto perché è nipote della O'Brien, suscitando la rabbia di Thomas. Dopo il matrimonio di Lady Mary anche Edith sembra aver trovato un fidanzato quando Sir Anthony le chiede la mano anche se scettico per via della differenza di età. Per diverse vicissitudini Thomas e la O'Brien non sono più alleati contro tutti; la vita di Bates in carcere si fa più complicata e... Edith viene abbandonata all'altare. Nel frattempo Branson e quindi anche Sybil sono ricercati in Irlanda e devono vivere a Downton, almeno finché il bimbo sarà nato. Viene assunto nuovo personale e le vicende si intrecciano anche al piano di sotto. Sybil deve partorire e tutta la famiglia è d'accordo sul chiamare il dott. Clarkson, medico di fiducia che da sempre segue tutta la famiglia. Robert però decide di ingaggiare un famoso ostetrico che mette a tacere il fidato dottore che invece aveva proposto di portarla in ospedale e effettuare un taglio cesareo perché aveva intravisto alcuni sintomi. Sybil partorisce una bambina sana e tutti sono molto felici ma muore durante la notte rivelando vere le previsioni di Clarkson e quindi facendo sentire in colpa Robert. Branson decide di chiamare sua figlia Sybil, in ricordo della moglie. Dopo il funerale, Cora e Robert non si parlano più per la "colpa" nella morte della figlia e ancora una volta sarà Violet a mettere d'accordo i coniugi. L'unica testimone del suicidio della signora Bates rivela la verità e Bates torna a Downton come valletto. Mary e Matthew vanno dal medico per capire perché non riescono ad avere figli e per fortuna viene tutto sistemato con un piccolo intervento. Segue un'episodio di denuncia quando un nuovo cameriere viene corteggiato da Thomas ma poi tutto si risolve. Nel frattempo Edith aveva trovato un lavoro come giornalista per distrarsi dalla solitudine e il suo capo, sig. Gregson la corteggia, tanto da seguirla anche quando, nell'episodio speciale, la famiglia Crawley al completo passa le vacanze in Scozia. L'episodio si chiama infatti "Un viaggio nelle Highlands". Il proprietario del castello scozzese chiede a Robert e Cora se sua figlia Rose (cugina di Mary e Edith) potrà trascorrere del tempo con loro a Downton mentre lui dovrà recarsi in India per lavoro. Mary, accompagnata da Anna, si reca all'ospedale a partorire per non rovinare le vacanze della famiglia e nasce un maschietto tanto atteso. Il primo a farle visita è naturalmente il neo-padre Matthew che appena esce dall'ospedale per tornare a casa, viene investito e muore.
Famiglia Crawley
Tutto gira intorno alla famiglia Crawley, padrona di Downton Abbey. Robert (lord di Grantham) è Hugh Bonneville, E' una persona importante ma allo stesso tempo calma e ragionevole, non sfrutta la sua influenza perché sa che il suo patrimonio non è immenso. Sua moglie Cora (Elizabeth McGovern) è Statunitense ma si è trasferita in Inghilterra dopo il matrimonio con Robert. Il loro matrimonio non era avvenuto per amore, ma col tempo i due sono diventati una coppia affiatata.
Mary (Michelle Dockery) è la figlia maggiore della coppia, nata nel 1891. Ambiziosa e a volte anche un po' viziata perché sa di essere la più importante della famiglia (per via dell'eredità). Anche se può spesso sembrare fredda, quelli che la conoscono realmente sanno che nasconde un lato più dolce e che spesso litiga con le persone proprio perché ci tiene. Edith (Laura Carmichael) è nata nel 1892 ed è la sorella rivale di Mary. Le due sono sempre in competizione e la secondogenita si sente svantaggiata perché meno bella e spesso sfortunata. Sybil (Jessica Brown-Findlay) è nata nel 1895. Per nulla ambiziosa, cerca solo la felicità e ha un carattere ribelle. E' altruista e disposta anche ad andare contro la famiglia pur di agire nel modo giusto. Sposa l'autista Branson per amore.
Violet Crawley (Maggie Smith) madre di Robert e nonna delle ragazze. Ha un carattere conservatore e competitivo ma le sue battute sarcastiche la rendono un personaggio geniale. La sua età non la rende moderna e adatta al XX secolo ma sicuramente la rende saggia e pragmatica.
Matthew (Dan Stevens) è un lontano parente e unico erede di Downton. Trova inizialmente difficile adattarsi alla vita aristocratica ma poi sposa Mary e hanno un figlio. Essendo originario della borghesia riesce a far tornare coi piedi per terra la famiglia in varie occasioni. Isobel (Penelope Wilton) è la madre di Matthew e proviene da una famiglia di medici. E' interessata a collaborare con l'ospedale locale ma viene allontanata da Violet e Cora a causa di attriti con la famiglia.
Tom Branson (Allen Leech) era un dipendente della famiglia, l'autista, che in seguito al matrimonio con Sybil entra a farne parte. Inizialmente non ne è entusiasta perché proviene dalla classe operaia e si rifiuta di seguire le abitudini aristocratiche ma poi si adatta perché scopre che non si tratta di una famiglia presuntuosa. Amorevole nei confronti della moglie e della figlia, riesce a farsi accettare dei Crawley.
I domestici
Parallelamente alle vicende della famiglia ce ne sono altrettante al piano della servitù, organizzato in una severa gerarchia. Charles Carson (Jim Carter) è il maggiordomo e quindi il coordinatore e responsabile di tutto e di tutti. Severo ma umano, viene considerato come un secondo padre dalle ragazze Crawley e si sente coinvolto in tutte le vicende familiari perché si considera parte della loro vita. Elsie Hughes (Phyllis Logan) è la governante e quindi la corrispondente femminile di Carson. Come lui è severa ed esigente ma aiuta sempre chi le sta intorno ed è spesso generosa e disponibile. Anche come Carson si sente legata alla famiglia tanto da non poter lasciare questo lavoro per nessuna ragione. John Bates (Brendan Coyle) è il valletto personale di Robert e anche suo ex compagno di guerra e quindi migliore amico. Nonostante la sua travagliata storia personale riesce a ritrovare la pace e a sposare Anna. Molto leale nei confronti della famiglia. Sarah O'Brien (Siobhan Finneran) è la cameriera personale di Cora. Cora si fida ciecamente di lei ma la sua natura è meschina e vendicativa. Inizialmente alleata con Thomas nei loro sotterfugi, poi si rende conto delle sue azioni.
Anna Smith (Joanne Froggatt) è la capo-cameriera e si occupa personalmente delle 3 figlie Crawley. Da loro viene considerata spesso un'amica ed è a conoscenza di molti loro segreti ed è sempre presente nel momento del bisogno. Thomas Barrow (Rob James-Collier) è il primo cameriere ma vorrebbe sempre avanzare di carriera. Spesso arrogante e approfittatore, ha un'unica debolezza, il sentirsi diverso a causa della sua omosessualità. William Mason (Thomas Howes) era un cameriere buono e gentile che muore in guerra. Spesso vittima di Thomas, sposa Daisy prima di morire. Beryl Patmore (Lesley Nicol) è la cuoca e spesso si comporta come una mamma per molti dei membri più giovani del personale. Daisy Robinson (Sophie McShera) è la sguattera e ricopre il ruolo più basso all'interno della gerarchia. Piuttosto ingenua, ha un carattere buono.
Joseph Molesley (Kevin Doyle) è il cameriere e maggiordomo personale di Matthew, giunto a Downton con l'arrivo dei suoi padroni. E' spesso impacciato e si rende ridicolo in più occasioni, ma alla fine rimane sempre fedele alla famiglia.
Ethel è la cameriera sostituta di Gwen (assunta come segretaria), antipatica a molti, rimane incinta e deve lasciare Downton. Verrà comunque aiutata nonostante tutto. Alfred sostituisce William dopo la sua morte. E' nipote della O'Brien e si innamora di Ivy (nuova sguattera) ma non viene ricambiato. Ha le attenzioni di Daisy. Jimmy è un nuovo cameriere che ottiene le attenzioni di molte cameriere e anche di Thomas. Ivy è la sguattera che viene assunta quando Daisy diventa aiuto-cuoca.
Iscriviti a:
Post (Atom)